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È stato votato oggi in Commissione Ambiente (ENVI) al Parlamento Europeo l’accordo sulla legge sul clima.
“Siamo lontani anni luce sia dalle richieste iniziali del Parlamento, sia dalla riduzione del 65% delle emissioni ritenuto necessario dalla comunità scientifica per mantenere l’aumento del riscaldamento globale entro 1.5 gradi centigradi. Così com’è, l’accordo è del tutto insufficiente ad affrontare la crisi climatica come professato dal Green deal Europeo. Invece, ancora una volta hanno prevalso gli interessi delle lobby del fossile, scegliendo un compromesso al ribasso che ha il sapore amaro degli obiettivi disattesi” - Commenta delusa Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde.
“E c’è di più” – prosegue - “L’obiettivo del 55% non è reale, perché nel conteggio delle emissioni si tiene conto anche della capacità di assorbimento di suoli e foreste, di fatto riducendo la percentuale ad un misero 52,8% di effettive riduzioni di gas serra. Un oltraggio alle aspirazioni iniziali del Parlamento europeo e a quelle della società civile che ha manifestato instancabilmente il proprio disaccordo attraverso movimenti come quello dei Fridays for Future” - conclude l'eurodeputata.
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