giovedì 31 dicembre 2020

Boffalora. mozione urgente sul bonus bebè

 Dalla pagina fb di Insieme per Boffalora 

L’altro ieri sera s’è tenuto l’ultimo consiglio comunale dell’anno.

Chi governa Boffalora non ha ritenuto opportuno discutere la nostra mozione presentata in data 21 Dicembre con la  

quale, senza intaccare il bilancio comunale, cercavamo di porre rimedio alla questione bonus bebè dopo la figuraccia che la nostra amministrazione ha fatto fare all’intero paese. 

Con una interpellanza d’urgenza abbiamo chiesto spiegazioni sul perché fosse stato aggiunto, due giorni prima, un nuovo ordine del giorno ed ignorato il nostro. 

Il tema era quello della discriminazione, link sotto

https://liberanotizienews.blogspot.com/2020/12/razzismo-di-natale-e-contro-i-bambini.html?m=1

Trattandosi di una decisione meramente politica, i tentativi della maggioranza di camuffarla come “mozione impegnativa nella discussione” ci sembrano se non ridicoli, quantomeno discutibili. 

Curioso, inoltre, il fatto che non si siano voluti trovare 750 euro per tre neonati, ma il Comune abbia rimborsato oltre 1000 euro ad un’associazione per la manutenzione ordinaria di aree verdi, nonostante l’altra sera, a domanda esplicita, abbiano confermato che lo stesso servizio fosse già stato assegnato ed erogato da un’altra azienda, e che anche per quello stesso servizio ogni anno il Comune già paga oltre 50.000 euro.

Era necessario pagare lo stesso servizio due volte, nonostante uno sia - in teoria- volontariato ed a esclusivo carico dell’associazione no profit?  

Non dovrebbe essere compito della maggioranza controllare che i soldi pubblici vengano spesi bene?

I soldi del Comune non sono “soldi extra” sono soldi dei cittadini, e noi vigileremo affinché vengano spesi con criterio.

Per chiunque interessato ecco il link alla videoregistrazione del consiglio comunale del 29.12.2020

https://transcripts.gotomeeting.com/#/s/8d03d8179062c0e2645806b038fd4d886703835d74da9d6ad1766a8d5660370b



mercoledì 30 dicembre 2020

Una candela al balcone per Capodanno

Dopo la proposta di Legambiente di un capodanno senza inutili e dannosi petardi, ecco una proposta dal sindaco di Castano Primo ripresa da Legnano e poi da tantissimi comuni. 
Liberanotizie quimilano si unisce all'appello e Vi invita, ad accendere una candela sul balcone nella notte di capodanno 

 

Regione Lombardia condannata per razzismo. Sentenza del 26 luglio, pubblicata sul corriere a pag. 44

Oggi corriere pag 44.  Il tribunale dice che regione fa discriminazione. Ed è un regolamento regionale 4.8.2017 n. 4

Riportiamo la pubblicazione ordinata dal tribunale sul corriere della sera 



lunedì 28 dicembre 2020

Legambiente Nerviano sui petardi di capodanno

Riceviamo e volentieri condividiamo 

                

Nerviano 24/12/2020


Appello alla cittadinanza nervianese.


Nell'avvicinarsi la fine dell'anno, Legambiente Nerviano, rivolge alcune riflessioni in merito all'usanza di celebrare il Nuovo Anno, con l'esplosione dei botti nella notte del 31 dicembre.


Rivolgiamo un appello ai ns. concittadini perché ci si astenga dal loro uso.

Stiamo tutti vivendo un periodo difficile e triste a causa della pandemia,

sarebbe meglio evitare festeggiamenti così invadenti e rumorosi, per rispetto a chi non c è più e a chi sta soffrendo per la perdita di familiari o amici.


E comunque ci sono molte altre controindicazioni di carattere sanitario e ambientale.

L'accensione dei fuochi artificiali e petardi aumenta i livelli di PM10 nell'aria, già satura per via dei riscaldamenti e del traffico, quando già le basse temperature favoriscono il permanere nei bassi strati dell'atmosfera degli inquinanti.

Il rumore degli scoppi è fonte di stress per gli animali domestici e a volte di morte per la fauna selvatica.

Spesso i residui dei botti, rimangono abbandonati per le strade o dispersi nell'ambiente.


Pensiamo che ci sia poco di civile in tutto ciò.

Infine non vorremmo che eventuali infortuni, che spesso accadono a chi maneggia petardi e simili, vada a complicare la gestione dei pronto soccorso, che non hanno certo bisogno di altro lavoro.

Per tutte queste ragioni chiediamo a tutti di usare il buon senso e di festeggiare più sobriamente il Nuovo Anno, i soldi spesi per i botti sarebbero meglio investiti in benficenza dei piu' bisognosi.


Legambiente Nerviano



DA RENZI A SALVINI PASSANDO PER LOTTI E MEZZA FORZA ITALIA: TUTTI A PORTARE I LORO AUGURI DI NATALE A VERDINI (IN CARCERE)

Da Eleonora Evi eurodeputata European greens 

Tra il 23 e il 24 dicembre c’è stato un gran via vai di politici nel carcere di Rebibbia dove è detenuto Denis Verdini.
Da Salvini a Renzi, passando per Lotti e mezza Forza Italia (Santanchè, Lupi, La Russa, Polverini ecc) sono andati tutti in processione ad augurare cari auguri di Natale al condannato Verdini.


Vedere politici mettersi in fila per omaggiare un truffatore, condannato e carcerato è vomitevole.
Leader di spicco che vanno ad inchinarsi a Verdini persino in cella è qualcosa che non avremmo mai voluto vedere e che gli italiani non meritano.


Sono passati dal progettare intrighi politici nelle segrete stanze a farlo direttamente in carcere.

Sono questi signori che pretendono di guidare l’Italia e chiedono la vostra fiducia!

Milano situazione nevicata. Consigli dal Municipio

Dall'assessore Marco Granelli 

A seguire un post di Luca Gibillini

 Emergenza neve: 28 dicembre 2020 ore 7.15. Coordinamento in corso in via Drago del sistema neve. Caduti circa 15 cm di neve, continuerà a nevicare fino alle 12.00 di oggi. In servizio 200 mezzi per liberare le strade e continuare a salare, in attività dalle 1.00 di stanotte, e poi 150 persone per interventi sui punti critici dei marciapiedi come fermate ATM e accessi uffici pubblici, ospedali, servizi. In giornata entreranno in servizio altre 400 persone. In servizio 5 squadre Protezione civile e 50 pattuglie della Polizia Locale.

Per ora due problemi seri: due alberi caduti in via Raffaello Sanzio che ha tranciato cavi delle linee tranviarie, bloccando uscita tram della zona Baggio; ora si sta ripristinando; alcuni camion di traverso in via Varsavia zona Ortomercato.

Circolazione lenta, ma non ci sono blocchi. Ora l'impegno è per togliere alberi caduti in strada e pulire gli accessi a ospedali e strutture sanitarie e i punti tampone.

Problema alberi caduti in diversi punti della città. Oggi Parchi recintati chiusi e si sconsiglia vivamente di frequentare i parchi soprattutto se alberati.


Da Luca Gibillini

Nel 2009, a Gennaio, per un paio di giorni nevicò molto a Milano.

Molte persone, compreso me con altri amici, si offrirono volontari per aiutare a spalare perché la città era veramente in ginocchio, mancava il sale, mancavano le risorse ad Amsa. Lavorammo due giorni, niente di che, ma fu una bella esperienza. 

Ah, la Moratti era Sindaco e Salvini consigliere comunale di maggioranza. 

Oggi quelli stessi stanno a casa dietro la tastiera a dire che un'ora dopo una nevicata ci sono le strade sporche e c'è un po' di traffico.

A me pare che qui ci sia la differenza. Antropologica prima che politica.

domenica 27 dicembre 2020

La lega cancella i treni per la neve. Il mondo al contrario

 RFI/FerrovieNord/Trenord  E LA NEVE

Da MIMOAL 




Buona sera  a tutti. 

Trenord ci fa sapere che a fine dicembre ci sarà un evento straordinario. Potrebbe nevicare fino a 20 cm di Neve. Questa notizia ci coglie tutti di sorpresa. chi si aspettava la neve in inverno?

A causa di questo evento inaspettato, pare che RFI e FerrovieNord siano totalmente impreparati, tanto da annunciare cancellazioni a tappeto.

Sulla Milano-Mortara-Alessandria sono previsti 33 treni cancellati su 46 programmati: il 71,7%.

Gli S9 sono soppressi dalla nostra direttrice. Quindi si torna a fare tutte le fermate. Con conseguente accumulo di almeno 15/25 minuti in più.


Citiamo i comunicati:


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Dal Sito di Trenord:


SCATTA IL PIANO NEVE: MENO TRENI SUI BINARI 

domenica 27/12/2020 

I gestori delle infrastrutture RFI e Ferrovienord a causa dell'allerta meteo hanno disposto la riduzione del servizio.

Milano, 27 dicembre 2020 – A causa delle intense nevicate previste in Lombardia, i gestori delle infrastrutture RFI e Ferrovienord hanno previsto nella giornata di lunedì 28 dicembrel’attivazione del piano d’emergenza che prevede la limitazione del servizio ferroviario su tutte le linee.


Saranno garantiti i collegamenti sulle principali direttrici, che saranno servite con almeno un treno all’ora, eventuali eccezioni saranno puntualmente comunicate.  


Gli specifici provvedimenti previsti per ogni direttrice saranno comunicati nella giornata di oggi sul sito trenord.it – nella pagina dedicata alle singole linee – e su App Trenord. Le pagine saranno aggiornate in tempo reale sulla base di eventuali ulteriori provvedimenti adottati su richiesta dei gestori delle reti ferroviarie. 


Per le conseguenze del maltempo, la circolazione potrà inoltre subire forti rallentamenti. Si consiglia di muoversi solo se strettamente necessario.

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Da App:


Variazioni del servizio per allerta meteo

27 dic 2020

Vi informiamo che, su disposizione dei gestori delle infrastrutture (RFI e FerrovieNord), a causa della previsione di abbondanti nevicate su larga parte della Lombardia, nella giornata di domani 28 dicembre, e per tutte le direttrici, il servizio ferroviario subirà limitazioni.


I treni della Linea Milano P. Genova - Mortara - Alessandria effettueranno tutte le fermate fra le stazioni di Milano S.Cristoforo e Albairate.


Su questa linea i seguenti treni non saranno effettuati:


- 10018 (ALESSANDRIA 05:11 - MILANO PORTA GENOVA 06:41)


- 10026 (ALESSANDRIA 06:54 - MILANO PORTA GENOVA 08:24)


- 10096 (ALESSANDRIA 07:25 - MILANO PORTA GENOVA 08:39)


- 10020 (MORTARA 06:33 - MILANO PORTA GENOVA 07:18) 


- 10094 (MORTARA 07:23 - MILANO PORTA GENOVA 08:13)


- 10098 (VIGEVANO 08:37 - MILANO PORTA GENOVA 09:13)


- 10032 (MORTARA 09:33 - MILANO PORTA GENOVA 10:18)


- 10036 (MORTARA 10:33 - MILANO PORTA GENOVA 11:18)


- 10040 (MORTARA 11:33 - MILANO PORTA GENOVA 12:18)


- 10048 (MORTARA 13:33 - MILANO PORTA GENOVA 14:18)


- 10052 (MORTARA 14:33 - MILANO PORTA GENOVA 15:18)


- 10056 (MORTARA 15:33 - MILANO PORTA GENOVA 16:18)


- 10066 (MORTARA 17:33 - MILANO PORTA GENOVA 18:23)


- 10070 (MORTARA 18:33 - MILANO PORTA GENOVA 19:23)


- 10074 (MORTARA 19:33 - MILANO PORTA GENOVA 20:23)


- 10080 (MORTARA 21:33 - MILANO PORTA GENOVA 22:18)


- 10084 (MORTARA 22:33 - MILANO PORTA GENOVA 23:18)


Vi invitiamo, prima di mettervi in viaggio, a verificare sulle pagine di direttrice sia del sito internet che della App ufficiale di Trenord ogni altra eventuale variazione che dovesse rendersi necessaria in base all'evoluzione delle condizioni meteo.


 


Annunci specifici da parte dei gestori della rete ferroviaria saranno diffusi nelle stazioni e sui monitor.


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Sempre Da App:


Variazioni al servizio per allerta meteo

27 dic 2020

Vi informiamo che, su disposizione dei gestori delle infrastrutture (RFI e FerrovieNord), a causa della previsione di abbondanti nevicate su larga parte della Lombardia, nella giornata di domani 28 dicembre, e per tutte le direttrici, il servizio ferroviario subirà limitazioni.


I treni della Linea Milano P. Genova - Mortara - Alessandria effettueranno tutte le fermate fra le stazioni di Milano S.Cristoforo e Albairate. Potrebbero maturare fino a 15 minuti di ritardo.


Su questa linea i seguenti treni non saranno effettuati:


- 10023 (MILANO PORTA GENOVA 07:42 - MORTARA 08:27)


- 10029 (MILANO PORTA GENOVA 08:47 - MORTARA 09:32)


- 10041 (MILANO PORTA GENOVA 11:42 - MORTARA 12:27)


- 10045 (MILANO PORTA GENOVA 12:42 - MORTARA 13:27)


- 10049 (MILANO PORTA GENOVA 13:42 - MORTARA 14:32)


- 10057 (MILANO PORTA GENOVA 15:42 - MORTARA 16:27)


- 10061 (MILANO PORTA GENOVA 16:42 - MORTARA 17:27)


- 10063 (MILANO PORTA GENOVA 17:08 - ALESSANDRIA 18:43)


- 10065 (MILANO PORTA GENOVA 17:42 - MORTARA 18:27)


- 10095 (MILANO PORTA GENOVA 17:52 - MORTARA 18:32)


- 10067 (MILANO PORTA GENOVA 18:08 - ALESSANDRIA 19:43)


- 10073 (MILANO PORTA GENOVA 19:42 - MORTARA 20:27)


- 10075 (MILANO PORTA GENOVA 20:08 - ALESSANDRIA 21:43)


- 10077 (MILANO PORTA GENOVA 20:42 - MORTARA 21:27)


- 10081 (MILANO PORTA GENOVA 21:42 - MORTARA 22:27)


- 10089 (MILANO PORTA GENOVA 23:42 - MORTARA 00:36)

Vi invitiamo, prima di mettervi in viaggio, a verificare sulle pagine di direttrice sia del sito internet che della App ufficiale di Trenord ogni altra eventuale variazione che dovesse rendersi necessaria in base all'evoluzione delle condizioni meteo.

Annunci specifici da parte dei gestori della rete ferroviaria saranno diffusi nelle stazioni e sui monitor

MILANO, CI HA LASCIATO GIORGIO GALLI

 Di Roberto Biscardini 


Un messaggio che non avri mai voluto scrivere. Giorgio Galli è stato per molti di noi un amico e un compagno. Sempre disponibile a sostenere le nostre battaglie fino all'ultima, quella del Comitato socialista per il No contro la proposta di riforma costituzionale di Matteo Renzi.

L'avevamo coinvolto anche qualche anno dopo per avere il suo parere, ma anche una sua mano, per tenere vivo il tema della ricostruzione di un partito socialista nuovo e allargato, per la presentazione di liste socialiste alle elezioni amministrative e a  Milano in particolare. Avendo un sincero incoraggiamento. Diceva “ci sono tutte le condizioni per farlo”.

Era sempre preciso, lucido, combattivo, convinto della giustezza anche delle posizioni più identitarie e radicali. Critico con i partiti senza identità. Socialista e liberale dentro. Dedicò alla storia dei socialisti italiani un gran bel libro "Storia orgogliosa del socialismo italiano. Ma l'idea non muore". Lo scrisse nel 1996 quando molti cosiddetti storici o politologi come lui erano intenti a descrivere la storia italiana del Psi come una storia criminale. Anche in quella occasione andò controcorrente. Non a caso scrive nella prefazione quella è  "una morte solo apparente". Credeva nella rinascita del socialismo,  molto di più di quanto non fecero molti socialisti suoi critici. Perché lo ritenevano troppo di sinistra. Aveva una grande capacità di capire le tendenze del futuro, attento alle trasformazioni della società, dell’economa e del capitalismo finanziario. Al quale si è dedicato negli ultimi suoi anni. A Milano lo andavamo a trovare a casa. Sempre cordiale, sempre disponibile, con tanta voglia di parlare e di sapere. Giorgio ci mancherà.

Era un punto di riferimento di questa Milano. Sapevamo che c’era e che all'occorrenza ci sarebbe stato.

Ciao Giorgio.

mercoledì 23 dicembre 2020

Come nasce un videoclip? Intervista a #giallovagare #stebalza

Le inteviste di QuiMilano e di Liberanotizienews

Abbiamo incontrato Stefania Balzarotti, in arte Giallovagare, che ci ha raccontato come è nato il videoclip di Ematoma ed Eremo "ti chiedo scusa"

https://www.youtube.com/watch?v=wQgfE9DZaDE&ab&ab_channel=GilbertoRossi

ed ecco il link al videoclip

https://www.youtube.com/watch?v=0TArPVVLD-g&ab_channel=Campanellinoproduction



Buon compleanno Costituzione della Repubblica Italiana

Al link trovate le traduzioni in varie lingue della costituzione italiana

/www.senato.it/1024



17 luglio 2020. La lega incontra i cavatori. Dal comitato NoDiscarica di Casorezzo

 Nessuno vuole tutelare il nostro territorio

Sulla questione è intervenuto anche il Comitato Cittadino Antidiscarica di Busto Garolfo e Casorezzo. “Il 17 luglio scorso i rappresentanti di Vibeco, casa madre di Solter, hanno incontrato i consiglieri regionali Pase e Senna ed hanno illustrato loro il progetto di discarica nelle Cave di Casorezzo – hanno scritto – Dal commento che posta il consigliere Pase, appare evidente il loro sostegno a questa follia. Non solo, ma diversi video e foto, confermano lo stretto legame. Vale la pena ricordare che, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali del 2018, il loro partito si era presentato nei nostri paesi dicendosi contrario alla realizzazione di una discarica nel Parco Del Roccolo. E’ invece ormai acclarato quanto sospettavamo già da tempo: nessuno degli enti superiori è dalla nostra parte! Nonostante tante belle parole nessuno ha intenzione di tutelare il nostro territorio! Ebbene: ci difenderemo da soli!!Con tutte le nostre forze e anche di più, se necessario!  Le discariche e chi le sostiene sono già superati dalla storia. Mentre noi stiamo costruendo un futuro diverso”.

Fonte : https://primamilanoovest.it/politica/cava-di-casorezzo-si-riaccende-la-guerra-politica/

martedì 22 dicembre 2020

Razzismo di Natale e contro i bambini. Da Boffalora sopra Ticino

 Dalla pagina fb di Insieme per Boffalora 

Quest’anno Boffalora ha visto aumentare la propria popolazione di 25 bambini.

Venticinque anime che cresceranno in un contesto sempre più internazionale e interdipendente, in un mondo i cui confini saranno posti solo dalla loro immaginazione.

La nostra Amministrazione ha deciso di dare il benvenuto a soli 22 di loro attraverso il bonus bebè, escludendo 3 bambini, “colpevoli” solo di esser figli di genitori, sì regolarmente residenti, ma non in possesso di una cittadinanza comunitaria. 

A volte qualsiasi polemica politica va lasciata da parte: è triste giocare sulla pelle dei bambini. 

È triste pensare che tra quei venticinque bambini, che tra pochi anni si conosceranno tutti a scuola, ce ne siano alcuni che potrebbero sentirsi meno meritevoli di altri, partire svantaggiati e considerarsi diversi.


Come gruppo consigliare abbiamo depositato questa mattina una mozione d’urgenza per chiedere l’immediata modifica della delibera di giunta al fine di poter conferire questo beneficio anche alle tre famiglie che non l’hanno ricevuto.

Ci auguriamo che questo nostro intervento possa riparare a un gesto discriminatorio non più tollerabile. 

Abbiamo, inoltre, chiesto alla Sindaca ed alla Giunta di verificare e correggere probabili analoghi errori commessi sin dall’istituzione del bonus (ovvero dal 2016 al 2019), trovando una soluzione condivisa che mostri un senso di responsabilità dell’intero Consiglio.



22 DICEMBRE 2020: GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE DEI RIDERS!

Riceviamo e pubblichiamo 

Siamo le fattorine e i fattorini del delivery, divenuti lavoratori essenziali durante l'emergenza sanitaria, abbiamo portato nelle vostre case cibo e beni di prima necessità. Ci avete chiamati eroi ma vi siete dimenticati presto di noi. 

Abbiamo dovuto lottare con le aziende per ottenere la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, un diritto goduto grazie alla legge 128/2019, ottenuta dal Governo con le nostre mobilitazioni, dal basso. Siamo Stati costretti a presentare ricorso nelle aule dei tribunali per vederci riconosciute piene tutele e i diritti della subordinazione. 

Le piattaforme ci hanno dimezzato le paghe, firmando un accordo capestro con un sindacato di comodo che ha peggiorato le condizioni di tutti, mantenendo il cottimo e raggirando la legge che prevedeva l'introduzione di una paga oraria. 

Solo Just Eat Take Away per il momento ha fatto un passo indietro dichiarando che assumerà con un contratto di lavoro subordinato più di 3000 riders in tutta Italia a partire dal 2021 con l'introduzione di un compenso orario e il modello Scoober, che garantisce, ferie, malattia, permessi e TFR.

Uber Eats,  da canto suo, dopo qualche maldestra promessa e l'applicazione di un sistema di bonus temporanei, ha continuato a mantenere i salari bassi, non tornando ai livelli di prima. Anzi, in più di un'occasione ha licenziato senza motivo, togliendo l'accesso all'app dall'oggi al domani a molti lavoratori, con i quali non abbiamo altra scelta che procedere per via legale. 


Deliveroo e Glovo lo stesso, non hanno mai rialzato le paghe, ostinandosi a mantenere tariffe da fame e limitandosi a distribuire talvolta qualche sporadica indennità e rarissimi premi. Entrambe le compagnie tra l'altro hanno recentemente fatto registrare diversi problemi tecnici, non sempre corrisposti ad un rimborso adeguato ai lavoratori per i loro mancati guadagni. 


Ad oggi restiamo sprovvisti di un'indennità di cassa, nonostante ormai tutte le aziende abbiano attivato il servizio di pagamento in contante. Siamo tutt'ora in attesa di sottoscrivere il Protocollo anti-Covid su salute e sicurezza con le piattaforme benché la pandemia continui senza sosta e le restrizioni sociali ad alternarsi nei vari territori. 


Come rider protestiamo per ricordare ad Assodelivery che se esisteva un limite all'arroganza delle multinazionali, loro lo hanno superato tanto tempo fa, e noi, in quanto riconosciuti lavoratori a tutti gli effetti, non siamo minimamente disposti a cedere neppure di un millimetro rispetto alle richieste che facciamo e a quanto ci spetta di diritto. 

Il tempo delle attese è finito. Non siamo schiavi, siamo lavoratori. 

Basta precarietà e sfruttamento! Basta caporalato!

In quanto lavoratori essenziali, riteniamo essenziali i nostri diritti.

AVANTI RIDERS, VERSO TUTELE E DIRITTI, LA STRADA È NOSTRA!

lunedì 21 dicembre 2020

VERDI Brescia:Poltrone in cambio della restituzione alla Lega di una parte dello stipendio.

 💥 Poltrone in cambio della restituzione alla Lega di una parte dello stipendio. Versamenti al partito in cambio di nomine pubbliche.

Sarebbe questo il “sistema del 15%” venuto alla luce a seguito di un’inchiesta giornalistica da Il Fatto Quotidiano.

Europa Verde Brescia ha chiesto formalmente alla Regione Lombardia di istituire una commissione di inchiesta per fare luce su questi fatti.

👉http://verdi.it/sanita-lombarda-e-sistema-del-15-i-verdi-chiedono-commissione-dinchiesta/?fbclid=IwAR27Wk-HPwr13fXU-S_hs0U0UnzIKSVMQSGIJfhUC1wegP083gODREYInTQ

domenica 20 dicembre 2020

Da Cuggiono alle stelle.

 Semplicemente stupore. 

Di bravura, intelligenza, intraprendenza e da Cuggiono alle stelle.

Dal fb di Federico Picetti  ingegnere aerospaziale all'ESA

(ieri riordinavo l'archivio e l'avevo visto quasi 10 anni fa a un concerto a magenta con i Triciperatopi!) 

Così annuncia su fb

Finally is out! This is the music project we did with some friends and colleagues at ESA - European Space Agency: our version of Bohemian Rhapsody!

Ecco finalmente il video della nostra versione di Bohemian Rhapsody. Si parla del nostro lavoro, e ovviamente il piano é perfetto ;)


https://m.youtube.com/watch?v=T_LFsnK7LDg&feature=youtu.be



sabato 19 dicembre 2020

Bocciata la riforma sanitaria Lombarda

 Da Carlo Borghetti (cons. Reg. Lombardia) UDITE, UDITE!

È UNA BOMBA SUL SERVIZIO SANITARIO LOMBARDO, E QUASI NESSUNO NE PARLA...

Il 16 dicembre Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, ha chiuso la tanto attesa valutazione della riforma sanitaria di Maroni del 2015, BOCCIANDOLA, mettendo in seria discussione il modello lombardo così come concepito da Formigoni. E lo ha fatto sulla base di numeri e fatti, come spiega anche l’associazione dei dirigenti medici. Quante volte abbiamo detto in questi anni che la legge regionale 23/2015 non funzionava? C’è voluta una pandemìa... Ora il Ministero della Salute ha dato alla Regione 120 giorni per RIFARE la riforma, e riallineare il sistema lombardo alle regole nazionali che tutte le altre Regioni già rispettano. E quasi la notizia passa sotto silenzio... 


LPN-Coronavirus, Anaao-Assomed: Agenas boccia riforma Maroni e modello lombardo.


Milano, 18 dic. (LaPresse) - Il 16 dicembre Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha bocciato la riforma Maroni del 2015, mettendo in seria discussione il modello lombardo così come concepito da Formigoni.


Anaao-Assomed Lombardia, il più rappresentativo sindacato medico e della dirigenza sanitaria, ha da anni posto l'accento sulle criticità del sistema voluto da Formigoni e "riformato" da Maroni. "Nel corso di questi ultimi due anni, e da ultimo nel convegno 'Servizio sanitario regionale lombardo: una riforma da riformare?' del 28 ottobre scorso, l'associazione ha più volte dichiarato che il Servizio Sanitario Regionale lombardo non riesce a garantire prestazioni adeguate sul territorio - si legge in un a nota - in termini di presa in carico dei cronici, di appropriatezza delle prestazioni, di coordinamento tra ospedale e distretti, di programmazione e di controlli".


Dati confermati da Agenas che "con parole certamente più pacate ma non meno efficaci, certifica un sostanziale fallimento delle buone intenzioni della riforma di Maroni e addirittura affonda la lama su alcuni 'mantra' del sistema formigoniano, quali la separazione tra erogatori e programmatori, base per la concorrenza e la libera scelta dei cittadini", precisa la nota. "In particolare, quest'ultimo punto è una vera e propria bomba sulla presunta eccellenza del Sistema. Sono parole gentili per affermare che il privato, non adeguatamente programmato e controllato, tende a sviare le regole per centrare il core business sulle prestazioni più remunerative, lasciando ad altri, segnatamente al pubblico, le prestazioni magari più necessarie ma fonte più di debito che di guadagno. Certamente Regione Lombardia ha ampi spazi di miglioramento, speriamo lo faccia uscendo da una certa tendenza all'autoreferenzialità che cade di fronte a numeri e documenti fondati. Anaao-Assomed Lombardia resta a disposizione con competenze, professionalità e proposte concrete", è il commento di Stefano Magnone, segretario regionale Anaao-Assomed Lombardia

venerdì 18 dicembre 2020

CUB Strage di Pioltello nota all'ordine dei giornalisti

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

A seguito dell’ultima udienza del processo sul disastro ferroviario di Pioltello, dello scorso 16 dicembre, la CUB (CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE) denuncia con una lettera aperta all’Ordine dei Giornalisti

(Giuseppe Giulietti, Presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana; Carlo Verna, Presidente Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti; Alessandro Galimberti, Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia; Aidan White, Segretario Generale IFG - Federazione Internazionale dei Giornalisti) l’avvenuta violazione del diritto di cronaca.

A questo si aggiunge il grave rischio che vengano estromessi dal processo sul deragliamento in cui persero la vita 3 persone e vi furono decine di feriti, i Sindacati e le associazioni di difesa dei cittadini , che si sono costituiti parti civili.

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Pioltello, Lockdown e Diritti Costituzionali. Zona rossa anche per i diritti fondamentali? Il Diritto di Cronaca e di "pubblicità" del Processo non si tocca

Egregio Presidente

Ci appelliamo a Lei, nella Sua funzione di garante di quei diritti - acquisiti a duro prezzo nel nostro Paese - che stanno alla base di una libera informazione e che, a nostro parere, hanno subito una grave violazione.

Qui di seguito i fatti.
Nella giornata di mercoledì 16 dicembre, a Milano si è tenuta la seconda udienza per il disastro ferroviario di Pioltello. Quel 25 gennaio 2018, il deragliamento di un treno carico di pendolari, aveva portato alla morte di 3 persone e il ferimento di un’altra cinquantina. L'incidente aveva anche aperto una finestra sulle gravi indegne condizioni in cui quotidianamente si svolge il trasporto di decine di migliaia di pendolari nella "civilissima" Lombardia.
La gravità dell'incidente e l'eco che se n'era avuta ha portato le principali associazioni per la difesa dei cittadini (Codacons e Codici) e tutte le parti sindacali presenti nel settore del trasporto ferroviario a costituirsi come parti civili tra cui CUB, Orsa, Filt Cgil, Cgil Lombardia e Usb.

Questo processo, che conta tra gli imputati dirigenti, manager e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) oltre alla società stessa che si occupa della manutenzione delle linee, ha come sede la nuova aula del Tribunale di Milano, recentemente allestita in Fiera.
Un luogo utilizzato per ospitare i maxi-processi con decine di parti in causa e garantire così le misure di sicurezza anti-Covid.
E difatti nell’udienza di ieri il silenzio intorno a quell’aula era assordante. Ma non solo per la vastità degli spazi, in grado di rispettare qualsiasi norma di distanziamento.
Piuttosto è stato assordante e sconcertante per ciò che accadeva all'interno dell'aula, dove i PM Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, insieme agli avvocati della difesa, hanno chiesto al Giudice di escludere dal processo le associazione per la difesa dei cittadini (Codacons e Codici) e tutte le parti sindacali, che si erano costituite come parti civili tra cui CUB, Orsa, Filt Cgil, Cgil Lombardia e Usb.
E come non bastasse, a sorpresa, il Giudice Anna Magelli, che presiedeva l'udienza, ha estromesso improvvisamente dall’Aula i giornalisti, obbligati ad attendere nell’androne e senza la possibilità effettiva di svolgere il proprio lavoro e cioè quello di informare l'opinione pubblica su un fatto così grave e così sentito dalla vasta area sociale dei cittadini pendolari i quali sono i primi fruitori ( e sostenitori paganti) del servizio ferroviario.

Tra i media erano presenti una troupe della RAI del Tg3, un giornalista di Radio Popolare, e due altri giornalisti di agenzia.
Malgrado il numero esiguo, il giudice ha comunque estromesso dall’udienza i giornalisti, impedendo loro l'esercizio di quella libera informazione garantita dalla nostra Costituzione.
Le chiediamo, Signor Presidente, se non intravvede i termini per intervenire a garanzia dell'esercizio fondamentale dei giornalisti di informare e del diritto dell'opinione pubblica ad essere informata.
Quell'opinione pubblica che era anche rappresentata, in un presidio fuori dall'Aula, oltre che dai Sindacati anche dalle associazioni che raccolgono i familiari delle vittime della strage di Viareggio rappresentati da 'Assemblea 29 giugno' e da 'Il mondo che vorrei'.

Nel mentre attendiamo fiduciosi la risposta del Giudice alla richiesta dei PM contro la costituzione come parti civili di Associazioni e Sindacati, con altrettanta fiducia chiediamo, nei termini che crederà più opportuni, un Suo intervento per ristabilire il diritto alla libera informazione su un processo che sarebbe una vergogna qualora dovesse svolgersi al riparo del controllo della libera informazione e dell'opinione pubblica.

Milano, 18 dicembre 2020 

Marcelo Amendola
Segretario nazionale CUB
Confederazione Unitaria di Base

Pioggia di fondi per "alcuni comuni". I sindaci scrivono al Pirellone

 La campagna elettorale con i soldi dei cittadini. Da ieri leggiamo di presunti miracoli, per fondi, spesso spropositati, per interventi locali e non sovracomunali. 

350mila euro circa per un centinaio di metri di pista ciclabile tra Corbetta e magenta, altri simili. 

Leggiamo dal fb di un Sindaco:

È successo. Ancora! 

Per la seconda volta nell’arco di pochi mesi il Consiglio regionale ha approvato degli ordini del giorno per finanziare interventi privi di interesse sovracomunale in alcuni comuni (piste ciclabili, rotatorie, parchi inclusivi, aree fitness, manutenzioni straordinarie a edifici pubblici) e senza un metodo trasparente. 

Insieme ad altri sindaci ho scritto al Presidente Fontana chiedendo alla Giunta regionale di non ratificare queste scelte  ma di destinare le stesse risorse a tutti gli enti locali attraverso criteri oggettivi o bandi pubblici.

I cittadini di xxxxxx non sono cittadini di serie B! Qualcuno dovrebbe e ricordarselo anche quando finisce la campagna elettorale!

giovedì 17 dicembre 2020

Milano. LA RISPOSTA A CONFINDUSTRIA

 Da fb. Cdnl e mim


"Penso che le persone siano un po' stanche della situazione e vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza".

Questa la frase pronunciata qualche giorno fa dal Presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini, poi travolto dalle polemiche social e costretto a dimettersi.

Ma in fondo Guzzini va ringraziato. Ha esplicitato, come aveva già fatto Bonometti in piena prima ondata il pensiero di molti industriali sulla situazione attuale: tutelare il profitto a discapito della salute.

Oggi, con 66.537 morti, di fronte al più grosso disastro dell'ultimo secolo dopo le due guerre mondiali, la Cdnl - Camera del Non lavoro ha deciso di rispondere per le rime a Confindustria.

Terremoto in Lombardia h. 16.58 del 17.12.2020

Forte scossa di terremoto in Lombardia e in particolare Milano pochi minuti fa, alle ore 16:59 di oggi pomeriggio. La scossa è stata avvertita in modo molto forte dalla popolazione. La scossa è stata di magnitudo 3.8 a 10.0km di profondità, con epicentro tra Corsico e Trezzano sul Naviglio. Boom di chiamate ai centralini di protezione civile e vigili del fuoco, tanta gente è scesa in strada impaurita. In corso verifiche su eventuali danni.

Fonte :http://www.meteoweb.eu/2020/12/terremoto-milano-oggi-epicentro-corsico-trezzano-sul-naviglio/1523034/

La Bolla Olimpica, Milano Cortina 2026 - Off Topic video

 Nell'ambito delle iniziative ecologia in università 

La Bolla Olimpica, Milano Cortina 2026 - 

Off Topic 

https://youtu.be/HfxNBaqxb5s



Su Google maps ora c'è la bici! Pro e contro

 Ne parla Gianfranco Mascia sul nuovo portale web https://ecologica.online/2020/12/16/lopzione-bicicletta-di-google-maps/

In questi giorni lo stiamo provando e come già emerso dai commenti on line, mancano i percorsi ciclabili. Però è indubbiamente un passo in avanti. 

Ricordiamo le direttive dell'Unione Europea che invitano e consigliano per i percorsi ciclabili il recupero delle strade vicinali e i. Terra battuta. Non come da italica predisposizione a nuove, costose, cementificazioni. 

Ora, è evidente a tutti che tra un comune e l'altro in provincia di Milano è più rapido e comodo il muoversi in bicicletta. 

Di Gianfranco Mascia 

Finalmente Google Maps ha introdotto l’opzione “in bici” anche in Italia, per chi volesse pianificare i propri percorsi ciclabili.

L’opzione “in bici” di Google Maps

Questa è una novità che molti stavano aspettando e che sui vari device (dagli smartphone ai computer) degli utenti italiani è diventata, senza alcun annuncio ufficiale, disponibile dal 10 dicembre.

Torna in mente l’annuncio che nel luglio scorso Google aveva pubblicato sul suo blog: in un articolo infatti comunicava miglioramenti in vista per i ciclisti a livello globale su Maps, senza specificare quando e in che nazione sarebbero stati implementati.

Il miglior percorso ciclabile

Dove già attive, le informazioni sui percorsi ciclabili – ora implementate anche per l’Italia – erano state notevolmente migliorate da Google in questi mesi, fornendo dati aggiornati sul miglior percorso ciclabile possibile, grazie a un mix che tiene conto di diversi aspetti: non solo immagini e dati forniti dalle autorità locali, ma anche implementazione del deep learning, l’apprendimento profondo che consente di realizzare mappe sempre più precise; insieme alle segnalazioni degli utenti stessi per avere su Google Maps una situazione sempre aggiornata sul miglior percorso da fare in bicicletta.

Quest’anno, dopo e durante la pandemia, le indicazioni stradali per ciclisti in Google Maps hanno assunto un’importanza sempre maggiore, come confermato nel blog ufficiale di Google: “Dieci anni fa, abbiamo introdotto le indicazioni stradali in bicicletta in Google Maps. Ora è disponibile in quasi 30 paesi in tutto il mondo e milioni di persone lo usano ogni giorno. Man mano che le abitudini in bicicletta cambiano, soprattutto con l’evoluzione di COVID-19, aggiorniamo costantemente queste informazioni per aiutarvi a scoprire il percorso ciclistico più affidabile”.

Liberati I pescatori di Mazara del Vallo

I pescatori di Mazara del Vallo, in stato di fermo un carcere in Libia, sotto la sorveglianza dei militari del generale Haftar, a breve torneranno a riabbracciare i loro familiari. 


La notizia è stata comunicata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, volato a Bengasi insieme con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per il passo conclusivo che porta alla liberazione”, dichiarano i portavoce nazionali messinesi del MoVimento 5 Stelle, Grazia D’Angelo Francesco D’Uva, Barbara Floridia, Antonella Papiro e Alessio Villarosa.

“Nonostante gli attacchi strumentali ricevuti dalle opposizioni, il nostro Governo ha risposto sul campo, concludendo una importante e delicata operazione di diplomazia attraverso la nostra intelligence”, 

L'albero di natale più bello di Milano

Dal fb del presidente del municipio 8 di Milano Simone Zambelli 

 Il premio dell'albero di Natale più bello di Milano lo vince lui. Vince l'albero in legno fatto dai ragazzi del Partizan Bonola  insieme a Gallab. La bellezza di Milano sta davvero nel protagonismo di chi la vive e se ne prende cura, nei gesti che costruiscono senso di Comunità. Per il Municipio 8 è un piacere e un onore contribuire alla realizzazione di queste azioni. Grazie di cuore. #municipio8 #natale2020 


#periferiasociale


mercoledì 16 dicembre 2020

Confindustria. Si è dimesso Guzzini

 Si è dimesso Domenico Guzzini (Confindustria). Aveva detto: “Riapriamo, se qualcuno morirà pazienza”

Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata finito ieri al centro di una bufera per aver affermato che “bisogna riaprire e anche se qualcuno morirà, pazienza”, ha rassegnato le dimissioni comunicandole ai soci dell’associazione degli imprenditori con una lettera: “Ho subito realizzato la gravità di quanto espresso e le mie scuse sono state tempestive e dettate da una profonda umiltà e senso civico”. 

VICENDA SEA. MA DI QUESTO NON SI PARLA

 Un debito di 452 milioni che grava sul Comune

di Dario Balotta

Le vicende tra Comune di Milano e le sue partecipate non sono mai chiari. Il caso di Sea è emblematico me per fortuna esiste la Corte di Giustizia della UE che difende gli interessi dei cittadini contro le manovre contabili di Palazzo.

Incredibilmente i grandi media di Milano e nazionali non hanno dato il giusto peso alla bocciatura del ricorso del Comune di Milano alla Corte di Giustizi della UE, cercheremo di farlo noi grazie ad Arcipelago che ancora una volta si mostra disponibile.

Se la Sea e il suo socio il Comune di Milano pensavano che la UE si dimenticasse di loro in realtà hanno sbagliato. La Corte di Giustizia Ue infatti, con la sentenza resa nota il 10 dicembre scorso, ha ricordato che con gli aiuti di Stato non si scherza. Ora la capogruppo Sea dovrà restituire, se non riuscirà a trovare un’altra scappatoia, l’aiuto ottenuto con gli interessi: 452 milioni di euro in totale.

Oltretutto alcune aziende private di servizi aeroportuali hanno chiesto il risarcimento dei danni per distorsione della concorrenza, di 91 milioni di euro. Inoltre il Comune di Milano potrebbe essere così chiamato anche a rispondere dei danni cagionati a F2i (fondo d’investimenti) che ha comprato il 44,9% di azioni sella società senza essere messo la corrente del rischio.

Infine questa decisione arriva nel momento peggiore per la Sea che sta fronteggiando un crollo del traffico e dei ricavi con costi fissi non comprimibili (ammortamenti, manutenzione ecc.) che porteranno a perdite di centinaia di milioni (secretate fino ad ora). Mentre ai costi che si potrebbero abbattere stipendi dei manager, uffici inutili e gonfiati e consulenze ancora non si mette mano.

Nel giro di un anno Sea è passata da gallina dalle uova d’oro del comune di Milano a gallina sterile e costosa. Ora gli azionisti (Comune di Milano 54,8% e F2i 44,9%) devono urgentemente riprogettare secondo logiche di mercato, la strategia aeroportuale ed il ruolo nei territori degli scali di Malpensa e Linate. A cominciare da un ricambio manageriale a tutti i livelli e remunerato per le loro capacità e competenze. Gli anni di strapagati manager di ex Confindustria, dell’Alitalia e di altri aeroporti (coevi alle scellerate ricapitalizzazioni), sono definitivamente chiusi.

Dopo la figuraccia del Comune di Milano il tempo è scaduto, il Sindaco, deve agire subito prima di essere costretto a ricapitalizzare la Sea (operazione impossibile con le casse svuotate dalla pandemia).

Tornando indietro al maggio 2013, in particolare al 22 maggio 2013, per ricordare che Adriano Leo, Presidente (oggi in pensione) delle terze sezione del TAR Lombardia, aveva cambiato l’ordinanza stabilita in camera di consiglio con i suoi due colleghi sul caso SEA Handling in merito agli aiuti di stato.

SEA a quel tempo rischiava una maximulta da 452 milioni di euro dall’Unione Europea che il TAR aveva bloccato, secondo i giudici “con un abuso di competenze senza precedenti”. Adriano Leo era stato condannato a due anni con l ’accusa di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Il pubblico ministero aveva spiegato che “Leo agì per favorire e avvantaggiare il Comune di Milano”.

Oggi sappiamo anche come è avvenuto questo abuso. Il primo marzo Silvia Bini, ex giudice del TAR che si trovava in camera di consiglio assieme al giudice Andriano Leo, aveva testimoniato davanti al tribunale di Milano riportando queste dichiarazioni del Leo: «Io sono il Presidente e faccio quello che voglio» sbattendo i pugni sul tavolo, dopo che noi gli avevamo fatto notare che non si poteva sospendere un provvedimento europeo”. oggi possiamo dare un giudizio su quella triste pagina di storia: la gestione “politica” dell’azienda è stata così intensa da arrivare a toccare anche il principio cardine di uno stato di diritto, l’indipendenza della magistratura.

SEA ha occultato per anni la grave crisi che stava passando, dovuta a una gestione consociativa, inefficiente e a scelte strategiche sbagliate, oltre a un’avversione ideologica a qualunque forma di concorrenza nel settore smistamento bagagli e servizi terra di Malpensa e di Linate. Invece che aprire il mercato per sette lungi anni si è pensato solo a ripianare i disavanzi dell’azienda con 360 milioni di euro di soldi pubblici.

Tutto questo è avvenuto nel silenzio del principale azionista della società: il Comune di Milano. Non c’è un solo colpevole in questa vicenda. Ma tutti i sindaci che si sono succeduti hanno avvallato una gestione lontana dalle esigenze di mercato ma assai corporativa con dirigenti superpagati. “Non ci dobbiamo dimenticare che su Malpensa è già stato fatto il più grande investimento aeroportuale italiano. Non più tardi di 20 anni fa nel territorio della brughiera furono spesi tremila miliardi di vecchie lire per Malpensa 2000.

Da allora, grazie ad una gestione aeroportuale e territoriale pessima (la spartizione degli incarichi è stata in mano di CL prima e della lega poi) nessuno degli obiettivi pubblici che lo Stato si era prefisso sono stati conseguiti.    Malpensa ha una capacità di 50 milioni di passeggeri, mentre quando lo scalo è nato, nel 2000, si prevedeva di raggiungere 30 milioni di passeggeri già nel 2006 mentre nel 2019 si è raggiunta quota 27 milioni grazie però alla chiusura di Linate per tre mesi.

Sempre per il 2006 le merci dovevano essere oltre un milione di tonnellate e nello scorso anno ci si è fermati sotto il mezzo milione. Anche gli obiettivi occupazionali sono stati raggiunti solo a metà. Molta occupazione è inoltre ai limiti della legalità e dello sfruttamento.

Ecco perché è assolutamente inutile ampliare oggi il terminal 1 come viene invece proposto ora con una maxi master plan. Malpensa è uno scalo sempre più low cost e sempre meno Hub intercontinentale. Linate è alla deriva nonostante il recente restyling. Non si spendono risorse per le compensazioni e mitigazioni ambientali che da tempo i comuni dei sedimi aeroportuali attendono. La pandemia sta facendo il resto.

lunedì 14 dicembre 2020

Sulle folle in centro città. Un po' di onestà intellettuale

 SENZA PELI.         Da fb R. B.                                                    Ci ho riflettuto se scrivere o meno questo post. Poi ho deciso di farlo. Secondo me ci arrabbiamo tanto con coloro che ieri hanno affollato Buenos Aires e altri corsi del centro perché siamo diventati troppo borghesi. Ricordo vividamente quando acquistare un cappotto o una giacca a vento o un paio di scarpe era per me molto complicato, quando ho potuto farlo soltanto grazie al welfare aziendale (che una volta esisteva): voucher dei grandi magazzini poi pagati a rate trattenute dallo stipendio. Quindi perché stupirsi se ieri pomeriggio le persone e le famiglie, oggi in gran parte impoverite, in particolare quelle del ceto medio con prole, sono andate a fare compere nei negozi del centro dove l’offerta è molto più vasta di altrove, la qualità più alta e oggigiorno i prezzi decisamente bassi? Non solo non mi stupisco ma comprendo. Insomma la città dei 15 minuti non è ancora realtà e in centro si trova di tutto, in periferia no. E non tutti possono fare lo  shopping il martedì mattina, intanto perché non tutti possono fare lo smart working, poi perché molti di coloro che lo fanno sono ultra controllati a distanza e se si assentano dalla postazione scattano sanzioni economiche e disciplinari. L’altra cosa che voglio ribadire è che non è uguale vivere i lockdown, più o meno duri, a prescindere dalle condizioni materiali e soprattutto abitative, assai disuguali in questa città come in tutte le grandi metropoli del mondo. Cosa si può dire a persone che appena possono escono di casa, vanno in Duomo oppure ciondolano e si assembrano davanti ai bar di periferia anche se le saracinesche sono chiuse, quando si conoscono le drammatiche condizioni economico sociali e le fragilità? Quando si sa che l’alternativa per loro è vivere in poco più di tuguri di 40/45 metri quadrati in cui vivono 5 o 6 persone con un minuscolo bagno? Lì, anche senza cenoni, il contagio è quasi assicurato, come peraltro lo è ancora violentemente nelle Rsa. Mi fermo qui. Riflettere prima di parlare, smettere di fare i gendarmi degli altri, specie se si vive in appartamenti o case indipendenti confortevoli, dove i 40/45 metri quadrati e più sono assicurati a testa, come la camera da letto e il bagno personali, il grande terrazzo o il giardino. 14 dicembre 2020

Suor Maria Assunta di quartoggiaro investita in bici

Una di quelle notizie che non vorresti mai leggere. Introduzione di Linda testo de la repubblica di Milano 

 Una martire per la pace. Ennesima vittima inerme di un sistema di trasporti assassino, fondato sull'auto privata che spadroneggia ovunque.  Era in bici a portare aiuto ai senzatetto. Lungo una strada che è più violenta e mortifera di un paese in guerra.

Si chiamava suor Maria Assunta Porcu, ma nei quartieri milanesi di Quarto Oggiaro e di Baggio la conoscevano come la suorina Assunta: sempre in giro, con la sua bicicletta, per portare cibo e aiuto ai più poveri. E' morta sabato pomeriggio, proprio mentre era in bicicletta, investita da un'auto mentre faceva il suo giro di aiuti. Era sul ponte di via Gian Battista Grassi, stava attraversando quando un'auto che viaggiava sulla corsia riservata ai tram l'ha presa in pieno.

Suor Maria Assunta viveva nelle case popolari di via Cittadini-Zoagli: apparteneva alla congregazione delle Piccole apostole di Gesù, era stata in Burundi a prestare la sua opera come missionaria, poi il trasferimento a Milano. Su Facebook l'assessore Pd di zona 8 Fabio Galesi scrive: "Ci sono persone che nel silenzio si spendono molto per il prossimo. Questa è la "suorina Assunta", così tutti la chiamavano dove viveva, nelle case popolari di Via Cittadini - Zoagli. Purtroppo è scomparsa ieri pomeriggio verso le ore 17.30. E' stata investita in bicicletta sul ponte di Via G.B. Grassi. Come tutte le sere si recava sotto al ponte per portare un pasto caldo al senzatetto che da anni vive lì. Nel ritornare a casa purtroppo una macchina l'ha investita. La suorina Assunta era una figura di riferimento del quartiere di Quarto Oggiaro, ma non solo, una persona devota nell'aiutare il prossimo".

Scali ferroviari di Milano. Non è tutto come dicono

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Lombardia Sostenibile 

Ricordiamo che in città metropolitana di milano e in molti consigli comunali della provincia si è discussa una mozione sugli scali. In un audio la mozione discussa nel febbraio 2017 ad Ossona, dove si evince il mobbing del sindaco venegoni 

Click per audio mozione scali ferroviari

Forse non tutte le ciambelle riescono col buco. Il destino delle aree degli ex Scali FS di Milano sembrava interessare una parte minoritaria di opinione pubblica avvertita e la sola Italia Nostra tra le associazioni ambientaliste nazionali. Sono aree, per quanto strategiche, comprese dai muri di cinta, per questo esterne al vissuto storico dei milanesi. Non è un caso che i cittadini con le case affacciate sullo scalo Farini siano stati i soli ad organizzarsi in comitato locale per ricorrere. La loro tenacia ha avuto una prima e importante conferma, dopo che il TAR della Lombardia aveva respinto i diversi ricorsi loro si sono rivolti al Consiglio di Stato.

A seguito dell'udienza del 12 novembre, il Consiglio di Stato in data 19.11 ha disposto un'ordinanza per verificare se le modalità di calcolo degli standard di spazio pubblico abbiano compreso o meno la popolazione fluttuante degli addetti alle attività previste. Il Consiglio di Stato ha specificato che:


'i quesiti a cui il verificatore dovrà rispondere, previa acquisizione della documentazione di causa, sono i seguenti:

a) se vi sia, all’interno del Programma di Governo del Territorio (ivi compresi i documenti allegati) del Comune di Milano approvato il 22 maggio 2012, una precisa e completa determinazione degli standard urbanistici (intesi come spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie) con riferimento sia all'intero territorio comunale sia con riguardo allo specifico Ambito di Trasformazione Urbana denominato “scalo Farini” e, in caso di risposta affermativa, quale sia il loro dimensionamento;

b) quale sia, nell’ambito dell’Accordo di Programma, l’entità del dimensionamento degli standard, come definiti al punto a), con riferimento al singolo Ambito di Trasformazione Urbana denominato “scalo Farini”;

c) se il dimensionamento degli standard, come definiti al punto a), previsto dall’Accordo di Programma risulti comprensivo della “popolazione fluttuante e degli addetti”, ai sensi dell’art. 9, comma 5, della l.r. 11 marzo 2005, n. 9, e in quali termini;'

La perizia di verifica verrà svolta come perito d'ufficio da un professore del Dipartimento di Scienze, Progetto e politiche del territorio (DIST) del Politecnico di Torino e per i cittadini ricorrenti dal prof. Sergio Brenna.

Il prof. Fausto Capelli ha sottolineato che:


'l'ordinanza del Consiglio di Stato è molto importante perché subordina la decisione finale, di carattere giuridico, ad una verifica di carattere tecnico e ad una valutazione basata su dati oggettivi.'

Secondo il prof. Sergio Brenna

'E' un grosso successo perché già sappiamo con certezza che comprendendo la popolazione fluttuante deriva una carenza di circa 125.000 mq di spazi pubblici, a cui si può rimediare o diminuendo la previsione edificatoria attuale o concentrandola in spazi ulteriormente ristretti e con altezze quasi doppie dei 150 metri attuali. E' ciò che suggeriva il Masterplan OMA-Kohlaas (commissionato dalle proprietà FS-Sistemi Urbani e COIMA Catella) nella prospettiva 2040-'50 di Milano Città Globale in concorrenza coi paradisi fiscali.'.

C'è da chiedersi se l'esito eventualmente favorevole avrebbe un carattere estensivo anche per gli altri scali.


Il professor Capelli in proposito è chiaro:


'Non possiamo affermare che gli effetti di questa ordinanza possano essere direttamente estesi anche alla situazione degli altri scali ferroviari che a suo tempo abbiamo contestato, ma è evidente che se le condizioni accertate dal Consiglio di Stato presso lo Scalo Farini dovessero sussistere anche presso gli altri Scali ferroviari, sarebbe possibile pretendere dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia il rispetto delle norme vincolanti applicabili.'.


Ogni esperienza di Cittadinanza Attiva attende interessata.

Fiorello Cortiana Lombardia Sostenibile