martedì 8 dicembre 2020

Sala fa spuntare Verdi, non ecologisti, ma allineati. Allineati a cosa? Una discussione

dal gruppo pubblico fb "Verdi Europa Verde Milano" (si ricorda che è ancora presente il gruppo fb pubblico, storico verdi Milano)



Andrea Bonessa
Paolo Pinzuti
 caro Paolo, se tu volessi lavorare con i verdi alla crescita di un programma parteciperesti con noi anche alla scelta del candidato sindaco. Un lavoro collegiale a cui ti abbiamo sempre invitato e a cui non hai mai partecipato. Per quanto riguarda il programma, sai che c'è, lo hai ricevuto e per quanto riguarda la mobìlità riprende molte delle tue proposte, a cui i Verdi milanesi hanno sempre dato molto credito.
Un programma impostato con la Mozione di febbraio 2020 e ripreso coin le proposte Verdi al documento Milano 2020 a cui tu, seppur indirettamente, hai dato il tuo contributo.
Documenti che ti riallego per facilitarti nella loro ricerca.
Quindi il problema non è questo, e lo sai bene.
Il problema è di capire come le idee Verdi possano avere diritto di cittadinanza all'interno di una giunta che su moltissimi, non pochi, aspetti va al contrario di quelli che sono i nostri obbiettivi.
E per un partito con cui il Sindaco non ha mai neanche voluto parlare non penso sia la cosa più furba dichiarare eterno amore senza nessuna prova.
Assemblea Verdi di Milano - 2 febbraio 2020 Mozione “Una Milano sostenibile e desiderabile” Candidati Portavoce: Mariolina De Luca Cardillo, Andrea Bonessa.
Premessa La nascita del progetto di Europa Verde indica che l’azione ecologista deve superare i confini nazionali: in questa prospettiva, Milano dovrà rappresentare un costante punto di riferimento del dialogo con le grandi città europee. Crediamo che un nuovo progetto ecologista, nel senso originale del termine, non debba superare solo i confini geografici ma anche, e soprattutto, quelli dell’ambientalismo. L’ecologia è anche un progetto sociale: welfare, lavoro, diritti, salute, finanza, istruzione, e ogni aspetto della vita pubblica in un quadro di ripensamento e aggiornamento di tutti i paradigmi sociali, con una presa d’atto del cambiamento in corso nella quarta era industriale. Citando Alexander Langer: non vi potrà essere conversione ecologica se questa non sarà socialmente desiderabile. Lo stato di Crisi Climatica e Ambientale, imprescindibile in ogni scelta e indirizzo di progetto deve trasformarsi nell’opportunità di promuovere nuovi modelli economici e sociali grazie a un utilizzo delle risorse e a una produzione sostenibili. La Crisi Climatica Ambientale ci impegna a costruire una Milano sana, vivibile, attrattiva per tutti i suoi cittadini, nella consapevolezza che le categorie più deboli subiscono maggiormente gli effetti dell’attuale emergenza. In questo frangente storico, l’ecologismo deve cogliere l’opportunità di trasformare la crescita in un parametro qualitativo, al servizio del bene comune, e non del consumo di beni. Ma come immaginiamo che sia la Milano sostenibile e desiderabile in un progetto di medio periodo, da qui al 2030? Non si può governare una metropoli internazionale con interventi puntuali e a macchia di leopardo ma bisogna avere un’idea complessiva che coordini tutte le azioni quotidiane. Desideriamo che Milano sia il laboratorio internazionale del mondo sostenibile: una città in cui la qualità della vita sia patrimonio di tutti, in cui gli atenei attraggano studenti da tutta Europa e non solo, in cui la mobilità sia a emissioni zero, in cui la qualità dell’aria sia un bene ritrovato, in cui diritti e dignità umana siano valori coltivati, in cui la qualità del paesaggio urbano e naturale e la fruibilità degli spazi collettivi non siano oggetto di abbandono, in cui il suolo ritrovi la sua funzione nel bilancio eco-sistemico.Un risultato che crediamo realizzabile attraverso una serie di azioni coordinate e strutturali quali:
1. Non un mq in più, non un mc in più. Una mirata, incisiva, e drastica azione di riduzione del consumo di suolo e di recupero di quello già consumato, superando la logica perdente e fuorviante della compensazione, a favore di un totale utilizzo del patrimonio esistente. La nuova edificazione dovrà essere possibile solo se ritenuta un servizio utile alla collettività, contro la logica di mercato che la utilizza unicamente come strumento speculativo e di finanziarizzazione. 2. L’adozione per tutti gli acquisti del Comune del criterio degli Acquisti Pubblici Verdi, per il reperimento, di prodotti e servizi che considerino anche l’impatto ambientale che questi hanno durante il loro intero ciclo di vita, “dalla culla alla culla (cradle to cradle)”. Ad esempio, come primo intervento, sarà necessario soddisfare tutto il fabbisogno energetico pubblico con energia da fonti rinnovabili sia con impianti autonomi e locali sia grazie alla fornitura da parte di società a produzione sostenibile. All’interno
di questo progetto di sostenibilità energetica andrà incentivata ulteriormente la conversione degli impianti privati ad energia fossile in impianti a energia sostenibile. 3. L’accelerazione e la revisione del progetto ForestaMi con attenzione a tutte le aree di rigenerazione e gli spazi interstiziali tra aree edificate la cui ricucitura dovrà privilegiare nuovi spazi verdi. 4. La revisione del piano della mobilità con la drastica, e in alcuni casi totale, riduzione degli accessi agli autoveicoli, ottenuta non solo attraverso Area C e Area B, ma anche con la creazione di ampie ZTL a partire da quella all’interno della cerchia dei Navigli, con l’eliminazione delle aree di sosta illegali e con l’aumento consistente del costo di quelle autorizzate. Parallelamente andrà facilitata la mobilità dei mezzi, riducendo i tempi di percorrenza da un punto ad un altro della città, così da diminuire le emissioni nocive. a. Dovremo aumentare, allungare e semplificare la realizzazione delle ciclo-vie con la sola delimitazione delle sedi ciclabili lungo strade che dovranno essere progressivamente decongestionate da sosta e traffico. b. L’ampliamento Area C e l’aumento della sua tariffazione con una progressività calcolata sulla base dell’effetto inquinante e, al contempo, un reale supporto alla sostituzione del parco auto con aiuti finanziari sulla base dell’indicatore economico ISEE. c. Mezzi pubblici gratuiti e contemporaneo blocco del traffico quando si superano le soglie di PM10 e PM2.5. d. Sostegno ai progetti di car-pooling e di car-sharing anche condominiale e a tutte le iniziative che promuovono l’uso collettivo nella mobilità privata. e. La decisa azione di condizionamento del sistema dei trasporti pubblici metropolitani e regionali di cui la mobilità milanese fa decisamente parte e da cui e fortemente condizionata. 5. La revisione del piano tariffario dei trasporti pubblici con facilitazioni e riduzioni solo su base reddituale (ISEE) e non sulla base dell’appartenenza a categorie sociali forzatamente protette con l’obiettivo di raggiungere la totale gratuità dei trasporti per le categorie meno abbienti e in prospettiva per tutti. 6. Il raggiungimento di una reale parità di genere che si realizzi attraverso la parità salariale e la genitorialità condivisa tra uomini e donne. Il contrasto alla violenza di genere attraverso la formazione in ogni ordine e grado scolastico e il sostegno a ogni tipologia di nucleo famigliare.Gli investimenti per arrivare alla gratuità degli asili nido e per l’infanzia, e i benefici sui tributi comunali per incoraggiare la nascita degli asili nido aziendali. 7. L’incentivazione dello smartworking, cioè la possibilità anche per i lavoratori dipendenti di lavorare almeno in parte da casa, con un risparmio sull’impatto della mobilità collettiva, sulla produzione di rifiuti, sulle metrature necessarie all’uso commerciale e professionale, sulle ore disperse in mobilità con un miglioramento della qualità della vita, dell’aria e delle relazioni famigliari. L’imprenditore che adotta il telelavoro deve essere defiscalizzato sulle tasse dei rifiuti e sull’IMU. 8. La consapevolezza che la città metropolitana è un luogo di democrazia estesa anche alle periferie: la qualità della vita, dei servizi, dell’illuminazione, degli spazi collettivi, della cura del paesaggio, dei collegamenti, non può distinguere tra aree alta rendita differenziale e aree di abbandono. a. Rifiutiamo il concetto di periferia, che in un quadro di città metropolitana ed estesa rappresenta invece i nuovi fulcri di una città policentrica, in cui giocheranno un ruolo fondamentale le connessioni come elemento fondante di ogni nuovo progetto urbanistico, di trasporto pubblico, di viabilità di valorizzazione del verde e degli spazi aperti: le connessioni ecologiche, viarie, ciclabili, dovranno essere lo strumento della ricucitura tra quartieri, tra aree verdi e spazi aperti, e nel sistema del trasporto pubblico e della viabilità. In questo ambito andrà sviluppato un documento di piano del sistema dei parchi della città metropolitana che li renda finalmente parte integrante del tessuto urbano. 9. L’approntamento di un piano di gestione delle acque che elimini i danni dovuti alle esondazioni, evitando la costruzione di grandi opere climalteranti (vedi vasche di laminazione) ma privilegiando la realizzazione di un sistema di interventi puntuali quali tetti verdi, superfici filtranti, pozzi perdenti condominiali, strumenti di recupero e riutilizzo, che riducano sensibilmente l’apporto degli scarichi nella rete idraulica comune. La permeabilità del suolo dovrà essere perseguita in ogni modo e con ogni strumento, con un piano di permeabilizzazione dei suoli come è avvenuto a Reggio Emilia, già 20 anni fa. 10. La valorizzazione di tutto il patrimonio edilizio residenziale pubblico con blocco di tutte le cessioni e alienazioni.
11. Il rafforzamento delle politiche di sostegno verso una modernizzazione delle attività produttive e dei servizi della città con la partecipazione dell’amministrazione nello sviluppo di imprese e  start-up private e pubblico/private che operano nei settori tecnologicamente più avanzati. 12. Il passaggio dalla strategia della proprietà immobiliare a quella dell’uso immobiliare con una politica degli affitti che preveda un’ulteriore riduzione delle imposte comunali e dei tributi sia per i proprietari sia per i conduttori di abitazioni in affitto a canone concordato al fine di incentivare le locazioni con interventi specifici per categorie disagiate e a basso reddito, ai nuovi nuclei familiari comunque composti e soprattutto per studenti e ricercatori. 13. Il ritorno ad una gestione diretta dei servizi pubblici da parte dell’amministrazione comunale con una riduzione della sussidiarietà nella manutenzione e utilizzo del patrimonio collettivo, ad iniziare dalla manutenzione del verde che dovrà essere affidata a dipendenti comunali debitamente formati (agronomi, giardinieri, paesaggisti) e quindi decisa difesa della proprietà comunale delle aziende di erogazione dei servizi pubblici essenziali. No alla cessione delle quote azionari di Atm, A2A, SOGEMI, MM e così via. 14. L’incremento (e non la riduzione) delle risorse alle istituzioni culturali e formative comunali come la Fondazione Milano o il sistema Teatrale, Artistico e Museale. Siamo consci che ecologia significa anche attenzione e cura del patrimonio e delle attività culturali e dei talenti, che non devono ricercare una rendita economica immediata ma quella intellettuale e cognitiva i cui benefici indiretti sono invece, sul medio e lungo periodo, esponenziali. 15. L’attenzione alla salute dei cittadini con il costante controllo delle innovazioni tecnologiche che dovranno sempre e comunque rispettare il principio di precauzione. In particolare proporremo l’istituzione di una commissione di studio per l’inquinamento elettro-magnetico (5G), ma anche acustico e luminoso. 16. Il costante collegamento con le associazioni, i comitati spontanei, le realtà territoriali per la conoscenza e il supporto a tutte le esigenze specifiche soprattutto per quanto attiene alla difesa ambientale e dei diritti dei cittadini. Il sostegno ai progetti condivisi con la cittadinanza per l’utilizzo, anche temporaneo, di aree e spazi dismessi e sottoutilizzati. 17. La democrazia partecipata con l’istituzione del débat public come strumento fondamentale e irrinunciabile nei processi decisionali che comportino interventi pubblici: la partecipazione dei cittadini al lavoro dell’Amministrazione Pubblica deve essere reale e perseguita in quanto garanzia di salvaguardia dei beni comuni. 18. La promozione di tutte le attività virtuose quali la riduzione dei rifiuti, l’economia circolare, le campagne plastic free, l’uso dell’acqua pubblica, la normale chiusura delle porte dei negozi per evitare sprechi energetici e inquinamento e così via. 19. La nascita di una piattaforma digitale per garantite l’effettiva e costante partecipazione di tutti gli iscritti e simpatizzanti alle discussioni e allo sviluppo dei progetti. Obbiettivi politici Vigileremo e impiegheremo le nostre forze perché l’ultimo periodo dell’attuale sindacatura sia caratterizzato da una maggiore attenzione agli effetti della Crisi Climatica e Ambientale e risponda costantemente a tale crisi con atti e delibere e azioni rivolte alla totale sostenibilità ambientale. Riteniamo comunque che alle prossime elezioni comunali I Verdi-Europa Verde dovranno presentarsi con una propria lista. 
A questo proposito dovrà essere valutata, fin da subito, la posizione dei Verdi di Milano all’interno della coalizione di SinistraxMilano: ci impegniamo quindi ad avviare un confronto trasparente e franco con gli amici di SinistraxMilano per valutare insieme la possibilità o meno di continuare un percorso comune. Decideremo a tempo debito, non in base a tatticismi e convenienze di breve periodo, ma valutando l’operato dell’attuale maggioranza, di cui siamo e ci sentiamo fino ad oggi parte, se appoggiare un’eventuale ricandidatura dell’attuale sindaco (o di un esponente della medesima compagine di centrosinistra) o se presentare un candidato espressione di Europa Verde - Verdi di Milano o di altre forze politiche a noi affini. L’associazione che prenderà vita dall’Assemblea del 2 febbraio 2020 prenderà il nome di Verdi-Europa Verde Milano Milano 25 gennaio 2020 

Mariolina De Luca Cardillo Andrea Bonessa 
Sottoscrivono: Francesca Allolio, Pietro Bonessa, Antonio Caldarella, Massimiliano Carmello, Giuseppe Cerami, Francesca Cornaggia Giovanni Cornaggia Medici, Madda Cornaggia Medici Castiglioni, Stefano Costa, Tommaso Gorini, Elena Grandi, Claudio Monnini, Ivo Orrù, Donatella Pavan, Silvia Pettinicchio, Federica Ravasio, Tiziana Riva, Andrea Rossi, Michele Sacerdoti, Matteo Sapienza, Anna Scimone, Cristina Simonini, Massimo Spagnuolo Vigorita, Chiara Vaccarino,

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