martedì 22 dicembre 2020

22 DICEMBRE 2020: GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE DEI RIDERS!

Riceviamo e pubblichiamo 

Siamo le fattorine e i fattorini del delivery, divenuti lavoratori essenziali durante l'emergenza sanitaria, abbiamo portato nelle vostre case cibo e beni di prima necessità. Ci avete chiamati eroi ma vi siete dimenticati presto di noi. 

Abbiamo dovuto lottare con le aziende per ottenere la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, un diritto goduto grazie alla legge 128/2019, ottenuta dal Governo con le nostre mobilitazioni, dal basso. Siamo Stati costretti a presentare ricorso nelle aule dei tribunali per vederci riconosciute piene tutele e i diritti della subordinazione. 

Le piattaforme ci hanno dimezzato le paghe, firmando un accordo capestro con un sindacato di comodo che ha peggiorato le condizioni di tutti, mantenendo il cottimo e raggirando la legge che prevedeva l'introduzione di una paga oraria. 

Solo Just Eat Take Away per il momento ha fatto un passo indietro dichiarando che assumerà con un contratto di lavoro subordinato più di 3000 riders in tutta Italia a partire dal 2021 con l'introduzione di un compenso orario e il modello Scoober, che garantisce, ferie, malattia, permessi e TFR.

Uber Eats,  da canto suo, dopo qualche maldestra promessa e l'applicazione di un sistema di bonus temporanei, ha continuato a mantenere i salari bassi, non tornando ai livelli di prima. Anzi, in più di un'occasione ha licenziato senza motivo, togliendo l'accesso all'app dall'oggi al domani a molti lavoratori, con i quali non abbiamo altra scelta che procedere per via legale. 


Deliveroo e Glovo lo stesso, non hanno mai rialzato le paghe, ostinandosi a mantenere tariffe da fame e limitandosi a distribuire talvolta qualche sporadica indennità e rarissimi premi. Entrambe le compagnie tra l'altro hanno recentemente fatto registrare diversi problemi tecnici, non sempre corrisposti ad un rimborso adeguato ai lavoratori per i loro mancati guadagni. 


Ad oggi restiamo sprovvisti di un'indennità di cassa, nonostante ormai tutte le aziende abbiano attivato il servizio di pagamento in contante. Siamo tutt'ora in attesa di sottoscrivere il Protocollo anti-Covid su salute e sicurezza con le piattaforme benché la pandemia continui senza sosta e le restrizioni sociali ad alternarsi nei vari territori. 


Come rider protestiamo per ricordare ad Assodelivery che se esisteva un limite all'arroganza delle multinazionali, loro lo hanno superato tanto tempo fa, e noi, in quanto riconosciuti lavoratori a tutti gli effetti, non siamo minimamente disposti a cedere neppure di un millimetro rispetto alle richieste che facciamo e a quanto ci spetta di diritto. 

Il tempo delle attese è finito. Non siamo schiavi, siamo lavoratori. 

Basta precarietà e sfruttamento! Basta caporalato!

In quanto lavoratori essenziali, riteniamo essenziali i nostri diritti.

AVANTI RIDERS, VERSO TUTELE E DIRITTI, LA STRADA È NOSTRA!

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