giovedì 21 dicembre 2023

La commissione europea sul masterplan di Malpensa

 Ecco la prima risposta della Commissione europea al tentativo di rivedere la VIA sul Masterplan 2035 Malpensa per consentire la costruzione della nuova cargo city nella Brughiera di Gaggio.

Per la Commissione il fatto che Malpensa sia considerato scalo strategico etc..etc.. non ha nessuna rilevanza per la procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale.

L'eventuale superamento della procedura, conclusasi a Giugno 2023 con la bocciatura della cargo extra sedime, richiede l'avvio di una nuova istanza di VIA.

Come già precisato in un precedente mio post (15 dic), la Commissione richiama i vincoli stringenti della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli.

Il decreto VIA vigente, obbliga SEA a sviluppare l'alternativa progettuale della nuova cargo: "non insistente sulle aree a brughiera c.d. del Gaggio o di Tornavento". 

Cade anche l'appiglio della mancanza di "soluzioni alternative"! La progettazione esecutiva della nuova cargo secondo la VIA vigente,  è bene ricordarlo, è condizionata da precise prescrizioni ivi compreso una valutazione sulla diversa distribuzione del cargo aereo in altri scali. 

La chiosa : "in questa fase, la Commissione non ha individuato alcuna violazione del diritto dell'UE" rende conto del fatto che dei mirabolanti effetti speciali della Legge 155/2023, che introduceva la possibilità di revisione del decreto VIA non si hanno a tutt'oggi notizie.




lunedì 18 dicembre 2023

Per Gnappo. Nerviano 17.12.2023

 Son passati due anni da quella mattina e da quella notizia che ancora, ferma, fa male fa pensare. Così.

https://liberanotizienews.blogspot.com/2023/12/per-gnappo-nerviano-17122023.html? 

Ricordo i presidi in 5, ricordo, ricordo, tanti ricordi. Ricordi genuini e sinceri. 

Qua, pedalando, per caso a Bus Picul (Busto Garolfo), e c'è molto in questa canzone, con gli amici che cantano, e sembra ieri e ad aspettare una nuova lotta e iniziativa. 

Dopo due anni, il murales dedicato a Gnappo, vien rifatto 

Domenica ha fatto il miracolo, ha fatto reincontrare tantissima gente. 

Quelle geografie che... 

E ancora sorrido, quando arriviamo in colonia a Turbigo, all'arrivo di Bicipace, guardo il palco e.. Aveva portato una ciclette e concerto in piedi pedalando! (forse il video è di un altro anno, sempre in bicipace) 

(














domenica 17 dicembre 2023

Per Gnappo. Nerviano 17.12.2023

 

In ricordo di Gnappo, attivista, musicista, scomparso due anni fa. 


Video 11.12.2021 



Mentre fai le tue guerre, 

io non dimentico coloro che chiedono la pace,

coloro che mungono le nuvole,

non dimentico i popoli delle tende,

coloro che non trovano un posto dove dormire.

coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Non odio la gente

né ho mai abusato di alcuno

ma se divento affamato

la carne dell’usurpatore diverrà il mio cibo.

Presta attenzione!

Alla mia collera

ed alla mia fame!

M. Darwish


Gnappo è tanta roba.

Gnappo è un mosaico di mille emozioni.

Gnappo è le sue mani, capaci di strappare accordi ad una chitarra portata ad un picchetto di chi lotta per strappare accordi sindacali.

Gnappo è le sue braccia legate strette a quelle di tanti compagni pronti a bloccare una strada per aprire una via.

Gnappo è la sua fronte sudata, la sua schiena sudata, per la fatica di montare un impianto, fatica sì ma nessun rimpianto.

Gnappo è le sue gambe sotto ad una tavola imbandita, la sua bocca piena di buon cibo e di buon vino.

Gnappo è la sua testa rossa, capocchia di un enorme fiammifero sempre pronto ad incendiarsi e ad incendiare.

Gnappo è il filo rosso capace di tenere insieme, di legare, una locanda ed una locandina.

Gnappo è una ciucca dura e storta, difficile da raddrizzare.

Gnappo è un pezzo di pane da dividere con i compagni.

Gnappo Ciapa no… invece prende e ti porta lontano, indietro nella memoria di un canto e nel futuro di una lotta.

Gnappo è l’antifascismo cantato e praticato contro il padrone e la sua scienza, contro il potere e la sua scienza.

Gnappo è una risata contagiosa, capace di rompere l’isolamento dettato da una pandemia.

Gnappo è una pagina avanti nel libro che stiamo scrivendo insieme.

Gnappo è un rustico e prezioso Atlante fatto di spazi, luoghi, paesi, corti popolari, momenti, incontri, feste, fatiche, cancelli, palchi, dialetti, contrade, picchetti, centri sociali, terre, golfi, tavolate, circoli, pullmini, cortei, chitarre .... e dita a tormentare i capelli.


Gnappo è un mosaico fatto di TANTI tessere.

Tessere legami.

Tessere amicizie.

Tessere reti di solidarietà.

Tessere, tessere, tessere…


 DOMENICA 17 DICEMBRE 

PARCO EX MECCANICA NERVIANO 

Dalle 14:00 alle 17.30 

MURALES PER GNAPPO! 

durante la realizzazione musica, teatro e interventi con: 

GIORGIA BATTOCCHIO, BEPPE REBEL, TEKA-P, LAURA B & NICOLA GALLO, TEO ROOTICAL, MARCO BORGHETTI 

I compagni e le compagne























giovedì 14 dicembre 2023

Regione taglia alle famiglie con persone non autosufficienti

 Il Natale si avvicina e Regione Lombardia sta preparando un "pacco" coi fiocchi per decine di migliaia di famiglie con persone non autosufficienti.

Un taglio della misura B1 (contributo economico per la disabilità gravissima) che arriva fino a oltre il 40%. 

Il Piano nazionale non autosufficienza 2022-2024 prevedeva già da due anni uno spostamento di una parte delle risorse del fondo sui servizi, precisamente il 5% nel 2022, il 15% nel 2023 e il 25% nel 2024, eppure nessuno si è posto il problema che in Lombardia i servizi sono praticamente introvabili a causa di un sistema totalmente basato sul privato-accreditato con tariffe peraltro ampiamente sottoremunerate.

Due anni di preparazione nei quali le direzioni competenti avrebbero potuto e dovuto confrontarsi con chi di questi servizi necessita così come avrebbe dovuto creare le condizioni per le quali questi servizi potessero diventare accessibili e fruibili. E invece incontri segreti solo con "rappresentanti storici" scelti con grande cura, del tipo: chi si adatta e si lamenta poco, e solo in privato, è il benvenuto, chi rompe i coglioni invece si può accomodare fuori.

Superfluo sottolineare che Nessuno è Escluso ODV sia stato fatto fuori scientemente ma soprattutto senza nessun criterio da tavoli che in realtà sono assolutamente inutili visti i risultati e a questo punto ciò rappresenta un vanto. Ma per rispetto delle centinaia di famiglie che rappresentiamo abbiamo comunque presentato una formale richiesta di accesso agli atti. Nel frattempo, come sempre fatto lavoreremo e romperemo ancora di più da fuori e come nel 2019, quando rispedimmo quel primo pacco di Natale che regione aveva confezionato, costringendo a modificare immediatamente la dgr 2720 del 23 dicembre 2022.

Con la imminente delibera quindi nel 2024 migliaia di famiglie si ritroveranno impossibilitate a pagare terapie riabilitative per i propri cari (soprattutto minori con gravissime disabilità e/o malattie rare) a causa dei tagli dei contributi che non potranno essere recuperati con i servizi in quanto nessuna azienda territoriale è pronta ad erogarli.

Loro diranno (anzi hanno già detto) che non possono fare altrimenti perché è il piano nazionale che lo prevede, peccato che lo preveda da due anni e che lo stesso piano, scaricabile sul web, dica chiaramente che per ovviare alla transizione che soprattutto in determinate regioni potrà essere complicata a causa delle organizzazioni territoriali, e la Lombardia è un modello da non copiare, possono stanziare fondi propri per garantire la continuità delle prestazioni.

Volete sapere di cosa parliamo in termini di cifre? Quelle esatte della nuova dgr non le conosciamo ufficialmente, ma in generale parliamo di uno spostamento di circa 13 milioni sul totale dei fondi ministeriali destinati alla Regione Lombardia che andranno ad implementare la assistenza diretta (servizi) ma non sappiamo in quale maniera.

Volete sapere quale è il bilancio della Regione Lombardia 2023?

26 MILIARDI DI EURO!

Quindi su una tale cifra monstre, la regione non è in grado di trovare 13 milioni che consentano di NON modificare i contributi e di avere un anno (il terzo) per riformare un sistema sociosanitario totalmente insufficiente e inefficace a soddisfare le necessità delle persone non autosufficienti e delle proprie famiglie.


Fonte 

https://www.facebook.com/100077648655709/posts/pfbid02fb6SzaepVEM4pom8388XHb1MNRh2V9Ez3B2PJTeAenQ8968j9uQD15oRYbhRuG9Yl/

Camera Usa: autorizzata l'indagine per l'impeachment di Biden

 

La Camera statunitense a maggioranza repubblicana ha autorizzato l'indagine per l'impeachment del presidente Joe Biden

Con 221 voti a favore e 212 contrari mercoldì, 13 dicembre, la Camera degli Stati Uniti ha approvato la risoluzione per formalizzare l'inchiesta di impeachment di Joe Biden

L’accusa nei confronti del 46° e attuale presidente Usa è di aver usato la sua influenza quando era vice di Barack Obama (tra 2009 e 2017) per permettere ai suoi figli di fare affari in Cina e in Ucraina, e di avere mentito ai cittadini statunitensi durante l’ultima campagna elettorale per aver detto che la sua famiglia non aveva ricevuto nulla dalla Cina. Secondo le commissioni di indagine la famiglia Biden avrebbe invece ricevuto un totale di 15 milioni di dollari da aziende e governi stranieri.

https://it.euronews.com/2023/12/14/camera-usa-autorizzata-indagine-per-limpeachment-di-biden

giovedì 7 dicembre 2023

Attenzione truffe agli anziani. Da Cassinetta di Lugagnano

 Dal fb del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano. 

MASSIMA ATTENZIONE!!!

Da oggi sto facendo visita agli anziani di Cassinetta con più di 85 anni per augurare loro le buone feste. Alcuni di loro mi hanno confidato di aver subìto tentativi di truffa e di raggiri.

La dinamica è sempre la stessa. Una finta telefonata di un figlio o di una figlia che chiede aiuto, soldi o oro, perché ha avuto un incidente oppure perché è in banca in situazioni pericolose, implorando la mamma o il papà di preparare i beni da consegnare ad uno sconosciuto che sarebbe passato.

Situazioni davvero spiacevoli che hanno spaventato gli anziani, in specie le donne, che ovviamente sono entrate in pena per i figli che credevano in pericolo.

Fortunatamente tutti i casi di cui ho avuto notizia oggi non hanno avuto conseguenze, anche grazie alla presenza di vicini e all'intervento chiarificatore dei figli reali, ma hanno comunque scosso e fatto crescere la paura negli anziani presi di mira. 

Allertati immediatamente i Carabinieri, mi hanno confermato la dinamica della truffa e mi hanno raccomandato di avvisare la cittadinanza di stare sempre all'erta e di chiamare i Carabinieri stessi non appena ricevano telefonate o visite di questo tipo.

Aggiungo un invito ai figli di persone anziane, che magari vivono sole, di raccomandare ai loro genitori di non aprire mai a nessuno che non conoscano e di avvisare subito i Carabinieri (numero 112) se ricevono telefonate strane con richiesta di soldi o gioielli.

Ringrazio per la condivisione e chiedo ai cittadini di collaborare facendo girare questo avviso e a diffonderlo il più possibile.

Grazie.

Il sindaco

Domenico Finiguerra

Cessate il fuoco, ovunque. Magenta 10.12.2023

 


 Un gruppo di lavoro formato da diverse associazioni del territorio, con il patrocinio del Comune di Magenta e il sostegno della Comunità pastorale di Magenta, ha voluto organizzare per domenica 10 dicembre una fiaccolata per la Pace con ritrovo alle ore 17 in via Mazzini, angolo P.zza Vittorio Veneto.

Le guerre nel mondo stanno facendo vittime innocenti e distruggendo città, infrastrutture e ambiente, sprecando enormi risorse economiche e materiali, a danno della collettività.

Raid dopo raid, razzo dopo razzo, attentato dopo attentato, bomba su bomba, strage dopo strage, la violenza sta superando ogni immaginazione, arrivando a colpire i malati negli ospedali.

È intollerabile il livello di crudeltà, di menzogna e di accanimento che vediamo ogni giorno sui mezzi di comunicazione.

A partire dalla guerra in Medio Oriente, vogliamo esprimere il nostro dissenso per tutto questo, chiedere il cessate il fuoco ovunque nel mondo e che la guerra sia bandita dalla storia.

Domenica 10 dicembre – 75° anniversario dell'adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - è stata convocata la Marcia della Pace ad Assisi, a cui vogliamo simbolicamente connetterci con la fiaccolata, per ribadire che i Diritti Umani, per tutti, vengono prima di ogni cosa e che quindi ogni rivendicazione, per quanto giusta e sostenibile, non può calpestarli: per questo la guerra va ripudiata come strumento di “risoluzione” dei conflitti internazionali, ovunque nel mondo.

In connessione con la fiaccolata, aderendo ad una proposta del gruppo di insegnanti delle scuole del territorio “La mia Scuola per la Pace”, il gruppo di lavoro propone inoltre “Una luce per la Pace”: il 13 dicembre, nel giorno dell’anno nel quale la notte arriva prima, accendiamo una luce, per un mondo che finalmente decida di bandire la guerra dalla storia.

L’invito è quello di mettere un lumino alla finestra e pubblicare la foto come post sulle pagine social del Comitato Pace:

Instagram: giovani_pace

Facebook: comitatopacemagentino

Invitiamo quindi tutta la cittadinanza della zona:

a partecipare alla fiaccolata del 10 dicembre a Magenta portando cartelli con messaggi di pace;

a partecipare all’iniziativa “Una luce per la Pace”, del 13 dicembre.


Le mafie in Lombardia. 11.12.2023 h. 17 palazzo Pirelli


 

mercoledì 6 dicembre 2023

Friday for future in piazza per la COP28. Milano 9.12.2023

 

PRESIDIO IN PIAZZA CORDUSIO

La COP28 fa emergere palesemente l’effetto del colossale conflitto di interessi del presidente della conferenza sul clima, che riveste il doppio ruolo di potente petroliere intenzionato ad aumentare gli investimenti per nuove trivellazioni. 

La COP28 ha il dovere di rispettare gli accordi di Parigi!

Un'altra occasione per trovarsi, sostenerci e ricordarci che la crisi climatica e la transizione ecologica sono una questione di tutt* e va affrontata dai governi di tutto il mondo, ora!

Insieme formeremo un grande cerchio, nel quale i bambini potranno giocare, e gli adulti confrontarsi sulle prossime sfide. 

Sabato 9 Dicembre 2023 - ore 15:00

Piazza Cordusio, Milano

martedì 5 dicembre 2023

Opposizioni, su presidente Arpa ignorato il Consiglio regionale M5s, 'salvano poltrona ed equilibri'. Pd, 'sono negazionisti'

 Opposizioni, su presidente Arpa ignorato il Consiglio regionale 

M5s, 'salvano poltrona ed equilibri'. Pd, 'sono negazionisti'

(ANSA) - MILANO, 05 DIC - Opposizioni all'attacco in Lombardia dopo la decisione della giunta di non far dimettere la

presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo, nonostante una

mozione approvata dall'Aula che chiedeva di rimuoverla

dall'incarico dopo le sue dichiarazioni sul cambiamento

climatico che non dipende dall'uomo.

"Avevano sfiduciato la presidente e oggi sfiduciano loro

stessi" commenta il capogruppo del M5s Lombardia Nicola Di

Marco. "Fontana - aggiunge - ha deciso di ignorare il voto

dell'Aula, pur di salvare la poltrona della presidente di Arpa e

i delicati equilibri di potere che bloccano la giunta e la

Lombardia. Quanto successo sarebbe vergognoso se solo sapessero

cos'è la vergogna".

Secondo il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, che in Aula

aveva chiesto che Fontana riferisse sul tema, "siamo di fronte

ad atto vergognoso e anche a una certa pavidità da parte della

destra che non ha nemmeno il coraggio di stare in Aula a

difendere la decisione della propria giunta".

"Fontana - prosegue - è il primo dei negazionisti, lo è stato

a Bruxelles dove si è schierato contro le norme volute per

tentare di fermare le emissioni. Regione insiste sulla strada

del negazionismo ma noi ripresenteremo la questione: in gioco

c'è una battaglia che riguarda il destino delle nuove

generazioni".

Critico anche il consigliere di Avs Onorio Rosati: "In barba

all'evidenza scientifica dell'emergenza climatica, in barba ai

continui gridi di allarme degli attivisti di Fridays for Future,

di Ultima Generazione e di tutti i movimenti ambientalisti -

conclude Rosati - Fontana tira uno schiaffo morale preferendo

salvare la presidente Lo palo piuttosto che il clima. Una vergogna che non si ascolti il Consiglio Regionale". (ANSA).

El Derby de la Ikurriña: il popolo Basco e l’identità ritrovata

5 dicembre 1976, una data eretica, una data che rimarrà impressa nella memoria del Popolo Basco. Calcio Eretico ha il piacere di narrare ancora una volta, come il calcio abbia una potenza sociale mal calibrata e mal veicolata, la quale è in grado di avere gli strumenti necessari per mobilitare e rivendicare. Nello specifico caso i “Fueros”, un insieme di leggi e consuetudini che da sempre hanno regolato e tenuto in vita un’identità ed un’autonomia che il regime franchista aveva portato via, assieme all’Ikurriña, la bandiera dai colori bianco-rosso-verdi, simbolo di appartenenza basca.

Per comprendere meglio quello che è accaduto il 5 dicembre 1976 allo stadio Atocha di San Sebastiàn è doveroso e imprescindibile fare un excursus storico sulla situazione politica di quegli anni. Sono anni durissimi per la Spagna, il regime fascista di Francisco Franco sembra essere avviato ad un processo di democratizzazione con la sua morte nel 1975, ma gli strascichi e le repressioni del regime franchista nei confronti dei baschi fanno fatica ad essere dimenticate e l’ombra dell’ETA, incombe su tutta la Spagna.

Per quattro decadi, dagli anni ’30 agli ’70 fu attuata una repressione violenta contro ogni simbolo e ogni manifestazione di identità basca, dalle bandiere alla lingua, privando di fatto un popolo che da sempre si sente estraneo sul proprio territorio, spagnolo soltanto sulla carta. Tutto quello che accadde in quegli anni ha contribuito a inasprire i rapporti con il potere centrale castigliano, anche nei giorni odierni contrario all’indipendentismo, con una forma di repressione più “democratica”, ma che pur sempre di repressione si tratta.

Quegli anni portarono alla nascita dell’Euskadi Ta Askatasuna, ai più meglio conosciuta come l’ETA, l’organizzazione armata indipendentista basca, formata da un gruppo di studenti, che inizialmente e durante il regime di Franco si atteneva ad essere più che altro un movimento operaio, ma che aveva all’interno anche una matrice violenta e insurrezionalista, che con la morte del generale ebbe modo di operare, compiendo l’omicidio del successore al regime di Franco, Luis Carrero Blanco.

5 dicembre 1976

Estadio Atocha di San Sebastian, va in scena “El derby Vasco” tra Athletic Bilbao e Real Sociedad, quello che da quel giorno in poi verrà ricordato come “El Derby de la Ikurriña”, il derby della bandiera. Le due squadre sono composte interamente da giocatori baschi, tradizione che la squadra bilbaina ha rispettato sino ai giorni nostri. Poco prima dell’incontro negli spogliatoi si sta per dar vita ad un evento di portata inestimabile per la storia della causa basca. Franco è deceduto da un anno ma i simboli baschi sono ancora vietati, Josean De La Hoz Uranga detto non a caso, Trotsky, giocatore della Real Sociedad introdusse illegalmente quel giorno, nascosta tra le borse dell’acqua, una bandiera basca all’interno dello stadio.

Fu un gesto enormemente coraggioso vista la mole di polizia che costernava lo stadio e i provvedimenti spietati dei franchisti contro ogni riferimento agli Euskadi. Recatosi nello spogliatoio dell’Athletic, propose il suo intento agli altri giocatori. Quel pomeriggio all’Atocha vi erano 40.000 persone e l’incontro era trasmesso in diretta nazionale, Uranga all’ingresso in campo consegnò la bandiera ai due capitani Inaxio Kortabarria e Josè Angel Iribar, i quali la protesero fino al centro del campo, inconsci del fatto che quel giorno anche la loro vita fu messa in pericolo. Lo stadio venne avvolto da un’ondata di stupore, non si era mai vista una Ikurriña, ed era sotto gli occhi di tutti, tesa al cielo. E’ un momento epocale per la sorte dei Paesi Baschi, si ebbe la sensazione che quarant’anni di soprusi e censure erano in procinto di avere fine. Un anno dopo venne approvato nuovamente lo Statuto Basco, l’Ikurrina e l’Euskera vennero legalizzate. Iribar, capitano ai tempi dell’Athletic Bilbao e fautore di quel gesto straordinariamente potente dichiarò anni dopo:

“…Noi due, i due capitani delle squadre basche, facemmo quel gesto. Fu la prima apparizione pubblica della bandiera. Pur di averne i colori nei nostri stadi, a volte i tifosi portavano dentro quella italiana. Verde, bianca, rossa. Non ci arrestarono, quel giorno, non ci processarono. Francisco Franco, durante gli anni del regime, aveva pure fatto cambiare nome alla squadra, con lui eravamo diventati l’Atlético. Ci spagnolizzò. Perdemmo 5-0, ma sono stati i cinque gol più belli ch’io abbia mai preso. Al processo di legalizzazione della ikurriña sento di aver contribuito anch’io. Eravamo affamati di libertà. La dittatura era finita”.


p.s. ho cancellato un paio di errori maccheronici, come l'ikurrina che manca da 40 anni... non era ancora stata inventata!, contestualizzare che la lotta basca è una lotta antifascista e di resistenza e liberazione contro la dittatura franchista è fondamentale per capire, se viene dimenticato, poi si rischia di credere alle sciocchezze dei fascisti.


lunedì 4 dicembre 2023

Chiudere il cpr (lager) di via Corelli Milano. Mozione 4.12.2023

 IL CPR CORELLI VA CHIUSO!

Scrive su fb Natascia Tosoni 


Da mesi lo chiedeva un ordine del giorno presentato dai colleghi Alessandro Giungi, Daniele Nahum e Marco Fumagalli sottoscritto da tanti e tante.

 il PD Milano Metropolitana recentemente ha ribadito tale posizione ed è agghiacciante quanto sta emergendo dalle inchieste. Fatti gravi erano stati già denunciati dalle associazioni ed era stato chiesto alla prefettura di intervenire per le condizioni vergognose in cui sono detenute le persone.

Non serve un commissariamento come ipotizzato dal governo e dal

Ministro degli Interni. 

Va chiuso! E andrebbero superati tutti questi centri la cui gestione ha mostrato inadeguatezza e anche l’inutilità nella gestione dei migranti.

Presunti brogli a Ossona (Milano) il 25 settembre 2022 , audio con testo.

 rcco la trascrizione audio, grazie a un software on line della registrazione effettuata agli scrutini delle elezioni del 25 setytembre 2022; dove Cerchia Elvianna addirittura provava a togliermi il telefono dalla tasca della giacca, in audio si sentono anche Ranzani Alessio che giustifica il suo modo di scrutinare, ovvero, 10 schede bettinelli, girate, e sopra una ravetto... cosi pare. nota di redazione, abbiamo chiamato i carabinieri nel seggio.


Ricordiamo che Ossona è stato segnalaro alla Prefettura più volte, per il consiglio comunale senza consiglieri di un fine dicembre, perchè non danno i documenti ai giornalisti, ai consiglieri comunali etc,

in particolare i file audio dei consigli comunali, dove si è discusso della mozione sugli scali ferroviari di milano.

Ecco il testo, segnaliamo che non è preciso al 100 per 100 ma  consente di farsi un'idea

Allora io sto chiedendo che venga messo versato 10 e poi le chiudete 78 e partire una alla volta Scusate ma è Per aiutarvi pe

rché sennò poi cosa fate dei richiudete tu ne raccontiamo tutte No no io devo entrare e poter capire cosa sta succedendo stasera ok Certo certo ci fai contare la Bettinelli che le abbiamo contate davanti ai tuoi occhi Ok adesso li voglio rivedere tutte per vedere che non ce ne sia qualcuno di Bettina da altre parti dato che non voglio arrivare a questa situazione perché deve saperlo [Musica] e non ci si rivolge così un pubblico ufficiale su come lo sei testo Io sono entrato e ho chiesto di seguire la norma con calma Io posso interrompere il presidente è la signorina ragazzi non c'è nessun problema a lavorare stavamo andando perfettamente hai cominciato a fare domande tipo ho visto quando sono entrato ti ho chiesto cose da cosa qua perché ho visto una scheda di Laura Roberto sopra queste di Bettinelli perché te l'ho detto io perché se voleva essere furbo ti dicevano c'era un'altra persona invece sono state intelligenti gli ho detto qua c'è una cosa qua ce n'è un'altra sapevo che prendiamo per il culo va bene grazie per me i problemi non c'è siamo concilianti cerchiamo di venire incontro

Già vi sto dicendo che cioè non mi piaceva vedere lì il mazzetto di schede [Musica] [Musica] insieme le cose

Tu sei arrivato qua dicendo che nell'altro seggio hai visto fare un mazzetto di schede in mano

ho chiesto signori potete rallentare un attimo per cortesia Prima di cortesia i problemi non ce ne sono i lavori quello che fa fede nessuno sta bloccando i lavori Ci siamo rispetti quello che fa fede è quello che scrivono loro sul registro ok E poi io ho chiesto semplicemente di essere messo nella condizione di vedere cosa sta succedendo di capire intanto cosa sta succedendo dato che prima avete fatto lo scrutinio in maniera grigia della camera Devi chiedere erano aperte adesso è chiusa il simbolo della Destra vedo che c'è qua ok E quando sto nemmeno arrivando nella situazione in cui si sta parlando noi sta arrivando nemmeno nella situazione del dire in questa sede Tutto questo perché riconoscibile o meno Quindi per me vi chiederei continuate a lavorare senza chiudere le schede è possibile [Musica] no no no no Guardate come stai lavorando nel seggio numero 1 e Messaggero numero 2 Io vi chiederei per cortesia certo [Musica] e quindi le chiudiamo e dopodiché ci viene più facile conteggiarli se abbiamo 260 voti per la meloni non possiamo fare una pila di 260 e poi mettercene a raccontare uno uno quindi noi facciamo 10 in 10 controllando 10 10 per questo le chiediamo [Musica] La questione è che le schede devono rimanere aperte si occupa più spazio le Mettete sul tavolo un altro Cioè e proseguiamo Allora già sono entrato nel seggio che c'erano tre persone con le mani quando la regione per me scusa potete ritornare è inutile fare delle scene registrando perché violazione della privacy metti qua il telefono andate poi il telefono certamente certamente di poter lavorare vi mettete qua aperti Allora rappresentante di lista non puoi registrarci e violazione della legge noi sei la decide la legge Io vi sto chiedendo l'uso di telefoni cellulari se tu stai registrando Vai contro la legge all'interno di aprirmi le schede va bene Io chiedo un intervento della forza No non possono perquisirmi Avete visto esacerbando Ma cosa denuncia Ma su che cosa Ma porta rispetto io per denunciarti a te ma per favore Io devo essere gli scheletri devono rimanere aperte non chiuse Ma secondo te ma vedo la scheda di Laura mi ha detto sopra la pigna di quelle di Pettinelli cosa devo pensare cosa devo pensare Messaggio uno le stanno mettendo tutta una sopra Allora ci veniamo incontro perché L'ora è tarda Ok però non sono entrato visto una cosa quindi preoccupata ho chiesto che venissero aperte punto Scusa ma siamo fuori di testa eh Andrea Ma scusa ma se entro in un senso Ma sì ma scusa per la Sara sono qua sveglio gratis la tua amica una tua amica Chiara cosa cambia che su 10 schede di Bettinelli ce n'era sopra una Ravetto Scusa ma siamo fuori di testa ma per favore adesso scusa Parla ecco tutto il pene che uno può volere la fiducia nel mondo se dentro nel senso numero 3 e non vedo le schede chiuse Vedo sopra una scheda Ravetto e gli dico Scusami Apri queste che voglio vedere e vedo cosa sono le quelle dell'uninominali di Bettinelli Io voglio che tutte le schede siano aperte punto Non abbiamo un altro dono dell'ubiquità non possa essere in contemporanea in tutti i tre collegi in tutti i tra i seggi chiedo che rimandano aperte le schede punto certificazione cosa facciamo poi quando arriva alla fine gli chiedo di ricordare tutte come cosa ma preoccupato e penso legittimamente perché il fatto che loro arrivano dieci schede ho fatto presente ho chiesto semplicemente No la gente che siano aperti Ci sono Serenissima poi sbaglio io mi sono preoccupato per favore niente Cioè tanto non cambia niente per come sta andando cioè tenendo solamente su in Verona altri Tre Comuni quindi non va al Camera dei Deputati penso però non mi è piaciuto perché ci veniamo incontro tutto Sono entrato di là Paola in una situazione con tre persone con le mani nell'urna con una figlia di schede su una sedia attorno a quella lì a me ok Hai fatto fallire la tua opinione Per fortuna che c'eravate voi che questa è venuta lì con il cartello e non puoi entrare nel seggio facendomi vedere il foglio che c'è scritto Non puoi portare il telefono nella cabina elettorale Io capisco che è tardi però l'italiano italiano cioè uno si agisce in auto tutela non mi posso tutelare in caso Ma ci mancherebbe altro Scusa però non mi è piaciuto che ha fatto per mettermi le mani in tasca così posso fare aggressivo che mi viene è per favore va bene tutto quindi per me signor niente io la Paola è la mia confessione mi dà la soluzione tra No no vabbè per dire ho riportato la notizia

domenica 3 dicembre 2023

L'invenzione di Milano. Lucia Tozzi, Maran e Bisconti al Caldara martedì 5 dicembre

Il giorno martedì 5 dicembre si terrà il primo esperimento di ripresa del dibattito pubblico non legato al "presentismo", che vedrà Lucia Tozzi, autrice di un libretto di grande successo mediatico e di critica al "modello Milano, confrontarsi con Pierfrancesco Maran, assessore della giunta Pisapia e delle due Sala, individuato spesso-non si sa se a torto o a ragione - come il "bersaglio" più facile di questa critica; e con Chiara Bisconti, assessore della giunta Pisapia, che pur critica su diversi aspetti della Milano di oggi, difenderà il modello inclusivo che la Tozzi critica pesantemente.

Si tratterà del primo tentativo di avviare un dibattito in stile Club francese, con una breve esposizione iniziale e, sotto la moderazione di Stefano Roland, vedrà l'intervento di alcuni dei 130 soci attuali del Caldara.  Già annunciato Piero Bassetti, Alberto Meomartini, Marco Vitale, Marco Dragone, ma la serata sarà certamente "calda".



Da Casorezzo. Attenzione in piazza. 3.12.2023

 Da Casorezzo

P. S. Nel paese a fianco (Ossona) cittadini esasperati segnalano disservizi e non ricevono risposta. A Casorezzo, è l'amministrazione (facendo il suo dovere) che si informa e si attiva. 



Scali ferroviari. Da off-topic nel febbraio 2022

 🧱 Ex scalo Farini: pezzo dopo pezzo, prosegue l'appropriazione dello spazio pubblico da parte dei privati

🏢 Grattacielo dalle pareti vetrate circondato da una corte di palazzine verdi e un’area pedonale, un parco lineare in stile boulevard a unire il tutto, i vecchi magazzini ferroviari che diventano spazi commerciali ed espositi, il nuovo campus dell’Accademia di Brera: questi, retorica “green” compresa, gli elementi caratterizzanti il masterplan per la porzione “Valtellina” dello Scalo #Farini presentata da #Coima e inerenti 60.000 mq, il 10% della superficie complessiva dell’area ex ferroviaria.


🏗 E’ la porzione “pregiata” dell’intervento di riqualificazione dello scalo, non a caso tenuta per sé da Manfredi #Catella. 17.000 mq sarà la superficie destinata a nuovi appartamenti, di cui “ben” 150 alloggi per housing sociale, 22.000 mq per uffici e spazi commerciali, 43.000 mq di verde pubblico (in parte ricavati su altri pezzi dello scalo come oneri) e 15.000 mq per il campus di Brera.


🚷 Dietro questi numeri e il rendering presentato si cela l’essenza del progetto di riqualificazione dello Scalo Farini - così come di tutti gli ex scali ferroviari milanesi. Anziché essere ripensati come spazi pubblici che includano il verde spontaneo generato dai processi di rinaturalizzazione, ciò che prevale è la solita retorica privatizzante che assegna la valorizzazione di aree pubbliche a operatori privati, accompagnata da una buona dose di greenwashing: il verde, oltre ad essere in realtà quello condominiale e privato dei palazzi di pregio, è pensato in funzione puramente decorativa, lontana da una logica ecosistemica.

Lambretta trova casa. La Milano migliore

 Dal fb della Presidente del. Municipio 3

Una buona notizia! 


RIZZOLI 13/A QUALCOSA CAMBIA DOPO 10 ANNI DI CHIUSURA

 L' ex supermercato di via Rizzoli, al civico 13/A, è tra gli immobili in disuso di proprietà del Comune di Milano messi a bando nel 2021. L'immobile ha ricevuto una sola offerta, dalla Kociss, a cui il bene è stato aggiudicato per un canone complessivo di 275mila euro per 18 anni di concessione. Il contratto di concessione è stato sottoscritto il 22 agosto 2022, ma di recente la Società Kociss ha inviato formale disdetta, con conseguente consegna dell’immobile concordata per il prossimo 15 dicembre.

L’’Associazione Mutuo Soccorso, che svolge attività sociali in rete con il Comune, tra cui QuBi, e altri soggetti del terzo settore, nel rispetto della normativa vigente ha inviato formale richiesta per l’immobile di via Rizzoli, comunicando la disponibilità ad accettare tutte le condizioni sottoscritte da Kociss a valle dell’assegnazione del bando di gara. In questi casi la legge prevede che la regola della gara pubblica possa essere derogata con la procedura di trattativa privata diretta e per questo l'Area Patrimonio immobiliare, d'accordo con l'assessorato alla Sicurezza e tenuto conto delle considerazioni della Prefettura, ha approvato l’assegnazione all’Associazione Mutuo Soccorso a.p.s., alle stesse condizioni sottoscritte dalla società Kociss. 

Quindi, a breve, l’immobile verrà ufficialmente assegnato a Mutuo Soccorso per le attività previste di carattere sociale che  vi si potranno realizzate quali ad esempio: aiuto ai compiti, laboratori artistici, palestra popolare, aiuto spesa, confezionamento dei pacchi che Mutuo Soccorso distribuisce alla rete delle famiglie bisognose, come da anni fa presso le case di edilizia popolare di Viale Lombardia, via Porpora, Lulli e tante altre.

Per il quartiere un’opportunità che consente di vivere quel luogo da anni in stato di abbandono.

Lo spazio del Comitato inquilini non subirà alcuna variazione e anzi potrà beneficiare della presenza del nuovi "vicini di casa" per organizzare momenti di socialità e ascolto.

sabato 2 dicembre 2023

Sulle dimissioni e il greenwashing di Elena Grandi di sforzaitalia

 La Sciura che ha strappato la verde bandiera, che brinda col tetrapack, ha colpito ancora. 

Una delle iniziative volte a fare greenwashing, ma non solo, diciamolo, clientela, per togliere spazio politico ai verdi e.. La rivendica. I cittadini non sono stupidi, e i commenti sono sulla richiesta di dimissioni. 

Grandi ha perso il congresso milanese, regionale, e lavora per sé contro i verdi, senza rispondere alle assemblee dei verdi. 

Ha assunto due dipendenti per lei, non per i verdi. Questa è la morte della politica. 




Sabato 25 novembre si sono conclusi i lavori dell’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima per il 2023. Un sentito ringraziamento a tutte le cittadine e i cittadini che vi hanno preso parte in questo primo anno di lavoro!

Le loro proposte e riflessioni sono una risorsa preziosa: dalla mobilità sostenibile all’economia circolare, dalla comunicazione all’adattamento agli eventi estremi, la prospettiva di chi vive e abita la città è fondamentale per una transizione ecologica inclusiva ed efficace. Ora, per noi e per i tecnici del Comune di Milano è giunto il momento di rispondere alle richieste e delineare i percorsi attuativi per le proposte dell’Assemblea. 

Intanto, siamo già al lavoro per ripartire a gennaio 2024 con altre 90 persone estratte a sorte in modo rappresentativo della popolazione di Milano: affronteremo nuovi temi, ma sempre con questo metodo di dialogo e partecipazione attiva, ingrediente essenziale per il buon funzionamento della nostra democrazia e per costruire insieme una città sempre più giusta e resiliente. 

#ComuneMilano #Amat #MilanoCambiaAria #PianoAriaClima #AssembleaDeiCittadini

giovedì 30 novembre 2023

Eleonora Evi si dimette da coportavoce nazionale dei Verdi

Eleonora Evi si dimette da coportavoce nazionale di Europa Verde - Verdi. 

Così sulla sua pagina Facebook. 

(La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno; era noto nei verdi ambienti, di malumori forti sui verdi di Milano, in tema di democrazia interna e dopo l'assemblea metromilanese senza mozioni di fine giugno in vista dell'assemblea regionale, e un assemblea regionale che ha visto la gara all'esclusione delle minoranze.) 


Mi dimetto. Non sarò la marionetta del #pinkwashing

Quando fui eletta co-portavoce nazionale di Europa Verde a Chianciano, nell’estate del 2021, ero piena di entusiasmo e sinceramente convinta che avrei avuto la possibilità di collaborare concretamente a fondare un innovativo progetto ecologista, in grado di capitalizzare il patrimonio di capacità, competenze e contenuti dei Verdi Italiani e la resilienza di una comunità ambientalista che si era mostrata, meritoriamente, capace di superare moltissime complessità.

La casa ideale per una prospettiva politica orientata innanzitutto ad accompagnare le cittadine e i cittadini del nostro Paese verso una nuova e indifferibile consapevolezza della priorità della questione ecologica; e non secondariamente a promuovere un’offerta politica progressista, plurale, aperta e femminista. 

Per perseguire questi obiettivi, credevo (e credo ancora) che un piccolo partito con una grande storia avesse bisogno innanzitutto di superare alcune resistenze al rinnovamento, di sollecitare la partecipazione attiva, sperimentare forme di presenza sui territori alternative all’adesione fideistica al partito, e che puntassero piuttosto al coinvolgimento di individui e comunità in un percorso di crescita condivisa. 

Penso di aver dimostrato grande impegno ed entusiasmo, fin da subito, girando in lungo e in largo l’Italia per incontrare i gruppi locali, le associazioni e i comitati attivi sui territori. Mi sono resa disponibile, da europarlamentare, per dare visibilità e forza alle battaglie ambientaliste e sociali provenienti dai territori che ho visitato.

Ho dato energia e risorse ad un partito che sembrava dimenticato e nei limiti dell’umana (e politica) fallibilità che non risparmia nessuno di noi, posso dirmi certa di aver profuso il massimo dell’impegno, anche nel rendere visibile all’esterno la costruzione di questo percorso. 

Eppure, a sorpresa, dopo le politiche 2022 qualcosa ha scatenato un corto circuito quasi indecifrabile. 

I Verdi dopo una lunga assenza, tornano in Parlamento con una senatrice e sei tra deputate e deputati. Tra questi ultimi anche la sottoscritta. 

Improvvisamente i vecchi dirigenti hanno iniziato a fare muro contro di me, e questo perché avevo idee diverse e pretendevo, da Co-portavoce nazionale, di essere a conoscenza, ad esempio, delle decisioni politiche sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie della campagna elettorale.

Da questo momento, quando ho espresso posizioni o visioni non allineate a quelle della dirigenza durante le riunioni della Direzione Nazionale e pubblicamente, sono stata accusata di ingratitudine nei confronti della “famiglia verde” che mi aveva accolta e offerto uno scranno in Parlamento. 

Idee, proposte o visioni alternative – quando non complementari! – a quelle dell’establishment del partito, infatti, generano nei suoi esponenti reazioni impreviste: ora chiusura, ora diffidenza o sospetto. Talvolta paternalistica e vuota condiscendenza. Non di rado livore, rivendicazione.

Per un partito che tra i suoi obiettivi ha quello di difendere la biodiversità, quale elemento preziosissimo per la stessa sopravvivenza del pianeta, è decisamente deludente constatare che questo valore non si riesca ad applicarlo all’interno del partito stesso, schiacciando e mortificando così una sana e costruttiva dialettica interna, anche e soprattutto quando questa prende forma da istanze territoriali.

Dunque, nel corso di questo ultimo anno, la mia figura è stata sempre più oscurata e così, di fatto, è stato annullato il ruolo della Co-portavoce femminile del partito, sul piano politico e comunicativo. 

Poco importerebbe lo scavalcamento sistematico della mia figura se questo non fosse il segno e solo uno tra le numerose espressioni sintomatiche della deriva autoritaria e autarchica del partito, come accaduto quando il Consiglio Federale Nazionale, organo per Statuto dotato di poteri di indirizzo politico, è stato chiamato di fatto a ratificare scelte già prese in altre sedi e annunciate a mezzo stampa. O ancora, la richiesta da me più volte reiterata di avere informazioni sullo stato di salute del partito (tesseramenti, federazioni attive, commissariamenti, ecc.) ottenendo risposte parziali o nulle.

Non intendo dunque continuare a ricoprire il ruolo di Co-portavoce femminile che, nei fatti, è ridotto a mera carica di facciata. 

Per questo rassegno le mie dimissioni da Co-portavoce pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l’ennesimo partito personale e patriarcale.


Kissinger è morto. Un pensiero ai famigliari delle sue vittime

 Dall'Ansa

Si è spento nella sua casa in Connecticut l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger che lo scorso maggio aveva spento 100 candeline.
    Autore della celebre frase "il potere è il massimo afrodisiaco", l'eredità del machiavellico statista continuerà ad essere discussa tra chi lo considera un genio diplomatico e chi un genio del male. 

Astuto manipolatore e influente fino agli ultimi giorni, per l'ex quindicenne ebreo in fuga dall'Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale il mondo era un gigantesco puzzle in cui ogni pezzo giocava un ruolo importante e distinto verso un unico fine: gli Usa come superpotenza internazionale anche al prezzo di interventi di realpolitik sullo scacchiere mondiale giudicati da molti brutali ed illegittimi, come il bombardamento e l'invasione della Cambogia e il sostegno al colpo di Stato di Augusto Pinochet in Cile del 1973 che defenestrò Salvador Allende.
    In queste ultime settimane, dallo scoppio della guerra a Gaza, Kissinger non è mai intervenuto pure essendo stato uno dei protagonisti del conflitto del Kippur che vide Israele vincitrice nel 1973. Tra i suoi ultimi impegni pubblici, un incontro nella residenza a Washington dell'ambasciatrice italiana Mariangela Zappia con la premier Giorgia Meloni lo scorso luglio.
    Per il politologo Robert Kaplan, Kissinger è stato il più grande statista bismarckiano del Ventesimo secolo. Con un occhio attento anche sull'Italia, di cui Kissinger, amico intimo di Gianni Agnelli, apprezzava il ruolo nel Patto atlantico pur avendo il Partito comunista più potente d'Occidente. In occasione del suo centesimo compleanno sul Washington Post, il figlio David, interrogandosi sulla eccezionale vitalità fisica e mentale di un uomo che ha seppellito ammiratori e detrattori a dispetto di una dieta a base di bratwurst e Wiener schnitzel, individuò la ricetta nell'inesauribile curiosità paterna per le sfide esistenziali del momento: dalla minaccia delle atomiche negli anni '50 all'intelligenza artificiale su cui due anni fa scrisse il penultimo libro, 'The age of Ai: and our human future', a cui ha fatto seguito 'Leadership: Six studies in world strategy'.
    Da bambino, si diceva, era troppo timido per parlare in pubblico. Straniero nella nuova patria dopo la fuga dalla Germania nel 1938, Heinz divenne Henry e imparò a esprimersi in perfetto inglese conservando sempre l'accento tedesco. Si fece largo prima a Harvard, poi a Washington, fino a raggiungere, complice Nelson Rockefeller, il tetto del mondo al servizio di due presidenti: Richard Nixon e, dopo il Watergate, Gerald Ford.
    Kissinger concentrò nelle sue mani ogni negoziato, rendendo superfluo il lavoro della rete diplomatica: dalla prima distensione verso l'Urss al disgelo con la Cina, culminato nel viaggio di Nixon a Pechino. Gli accordi di Parigi per il cessate il fuoco in Vietnam dopo quasi 60 mila morti Usa gli valsero un controverso premio Nobel per la Pace: due giurati si dimisero per protesta.
    Kissinger fu di fatto un presidente ombra, anche se la scrivania dell'Ufficio ovale restò sempre per lui un miraggio impossibile per il fatto di non essere nato negli Usa. La sconfitta di Ford e l'elezione del democratico Jimmy Carter segnarono la fine della sua carriera pubblica, non dell'impegno in politica estera attraverso gruppi come la Trilaterale. Dopo aver lasciato il governo nel 1977, Kissinger fondò il celebre studio di consulenza Kissinger Associates, attraverso la cui porta girevole passarono ministri e sottosegretari e i cui clienti erano governi mondiali grandi e piccoli. Ed è stato proprio il suo studio a dare la notizia della sua morte.
   

Bush, era tra voci più ascoltate politica estera Usa

L'ex presidente americano George W. Bush ha reso omaggio alla memoria di Henry Kissinger affermando che con la morte dell'ex segretario di Stato l'America ha perso "una delle voci più sicure e ascoltate in politica estera". Il fatto che un rifugiato della Germania nazista sia riuscito a diventare capo della diplomazia americana "parla sia della sua grandezza che della grandezza" degli Stati Uniti, ha aggiunto il repubblicano in una nota.


Piazzale Loreto e la calata dei centri commerciali su Milano.

 Di Margherita Dal Piano 

Ieri sera cittadini, residenti, attivisti, comitati e qualche architetto hanno affollato all'inverosimile la sala del Gas Lola di Via Porpora. 

Prima del bando di assegnazione alla multinazionale dei centri commerciali N-Hood (2021) ci sono stati dibattiti ed interlocuzioni con l'ex assessore Maran sulla riqualificazione di Piazzale Loreto, svoltesi a livello di Consiglio di zona, tecnici e architetti. In quel momento sarebbe stato ancora possibile bloccare l'attuale progetto. Una volta firmata la convenzione la popolazione e i residenti di zona sono stati "gentilmente" informati con la creazione del punto-marketing al piano terra del palazzo comunale di via Porpora 1, che è stato venduto e che sarà rialzato di più piani. 

Guardando il progetto vincitore del bando "Reinventing Cities" Piazzale Loreto diventerà una piazza commerciale frammentata da architetture retail che, per le caratteristiche dei percorsi disegnati non sarà possibile fruire liberamente, utilizzare per attività pubbliche come manifestazioni, concerti ecc. 

Le attività sociali pubbliche saranno gestite ed organizzate dallo sviluppatore che avrà in concessione la piazza per 90-novanta- anni. Il comitato degli abitanti di Via Padova segnala che le agenzie immobiliari locali hanno già alzato i prezzi delle abitazioni grazie al nuovo progetto e quindi è molto probabile che la mixitè sociale e commerciale indispensabile per la vita dei quartieri non esisterà più e ci saranno masse di persone costrette ad andarsene ancora più in periferia. 

E' necessario manifestare pubblicamente il dissenso, far emergere i problemi, contrastare la narrazione che questi progetti abbiano un impatto sociale positivo per la città. E sopratutto intervenire all'alba dei progetti, quando questi sono in fase preliminare, perchè quando sono appaltati è molto difficile fermarli. 

Il prossimo centro commerciale minaccia l'area verde che corre lungo i binari ferroviari di Cadorna, sempre di Cetrus N-Hood. 

Grazie ai bravi relatori, tra cui Lucia Tozzi che sta facendo paziente opera di sensibilizzazione e divulgazione nelle numerose assemblee pubbliche a cui partecipa, e a Luca Beltrami Gadola, una vera scoperta e una vera storia milanese!