Il 2020 si chiude col botto, verrebbe da dire, mentre, destando preoccupazione sono proseguiti i lavori di escavazione nel sito delle cave di Casorezzo, il 31 dicembre, la direzione del Parco del Roccolo invia una mmissiva, che potete leggere sotto nella sua forma compta. In sintesi, Il censimento cosi ha ben pooco senso.
Questa nota risulterà fondamentale in attesa dell'udienza del 9 febbraio presso il TAR,
LIBERANOTIZIE E GLI Ecologisti SI CHIEDONO COME MAI TAL DOCUMENTO DI EVIDENTE IMPORTANZA NON SIA STATO DIVULGATO IMMEDIATAMENTE.
Inutile dire che nel contesto politico di Regione Lombardia che ha visto nella giornata dell'8 gennaio un consistente rimpasto di Giunta, i temi ambientali e di progettazione sono stati completamente trascurati a favore degli equilibri politici ormai precari del centrodestra italiano.
é necessario esplicitare come aver scoperto a settembre che nella mailing list del c omitato sono presenti anche dei dipendenti di aziende partecipate regionali, che fanno diretto riferimento alla destra che vuole consentire la discarica all'interno del parco, abbia presumibilmente "inquinato" l'agire del comitato; i doppiogiochisti sono sempre esistiti, anche se pare che si sia oltrepassato il segno. Detta questa necessaria premessa. Buona lettura e ricordiamolo, il Parco del Roccolo, e le aree protette, nascono e vivono grazie ai cittadini che si impegnano.
. OGGETTO: osservazioni alla relazione tecnica presentata da Solter s.r.l. in merito all'avvio del procedimento sanzionatorio per il
mancato svolgimento del
monitoraggio faunistico ante-operam di cui alla prescrizione 5.7 del Decreto V.I.A. della Città Metropolitana di Milano n. 6875/2016
Con la presente si inviano
le osservazioni dell'Ufficio di Direzione del Parco del Roccolo sulla relazione
tecnica inviata da Solter in data 12/11/2020 inerente il
procedimento in oggetto e in risposta alla richiesta del Settore Qualità
dell'Aria, Rumore ed Energia della Città Metropolitana di Milano del 15/10/2020
(prot. 176157).
Nella stessa nota, i funzionari della C.M.M. si esprimevano come
segue: "si ritiene che il monitoraggio
"ante operam" e in particolare la campagna di censimento faunistico, avrebbe
fornito idonei risultati se realizzata prima di qualsiasi attività di
trasformazione del sito di progetto; non si condivide la scelta della Società di prevedere di
effettuare la prima campagna nel semestre antecedente al collaudo, dopo o
durante le operazioni di allestimento della discarica, che già di per se
costituiscono trasformazione del sito. Come evidenziato, anche nel sopralluogo sopra
citato, talė
attività ha comportato il taglio di piante, l'estirpazione di arbusti,
l'asportazione di terreno inerbito, la movimentazione dei materiali, la
produzione di polveri, di inquinanti e di rumore. Si ritiene che il previsto rilievo “da svolgere tra dicembre 2020 e giugno 2021”, dopo le operazioni di
allestimento della discarica effettuate, non
sia
idoneo per rilevare la situazione "ante-operam” del sito, in particolare per le
componenti faunistiche. Quindi il rilievo "anteoperam" avrebbe dovuto
essere effettuato prima di tali recenti operazioni".
La relazione tecnica inviata dalla società Solter
stride sia dal punto di vista procedurale che metodologico. Sotto l'aspetto procedurale, appare evidente come la prescrizione n. 5.7 del Decreto V.I.A. n. 6875/2016 non sia stata rispettata. Infatti, come da
comunicazione della stessa Società, i
lavori di
allestimento del lotto 1 della
discarica sono iniziati in data 27/07/2020, mentre nella relazione tecnica in oggetto si propone di
realizzare i rilievi faunistici tra dicembre 2020 e luglio 2021. In tale ipotesi si
andrebbe ad analizzare una situazione ovviamente difforme rispetto a quella
originale, in quanto già irrimediabilmente compromessa dai lavori. Si osserva addirittura che
nel Piano di Monitoraggio Ambientale proposto nello Studio di Impatto
Ambientale (S.I.A.) si prevedeva, in caso di ritardo
nell'inizio dei lavori, almeno
una campagna aggiuntiva di monitoraggio faunistico.
Sotto l'aspetto metodologico, la
relazione tecnica riporta dati faunistici assunti esclusivamente dalla
bibliografia disponibile, relativamente ad indagini pregresse e condotte anche
dal Parco del Roccolo a scala sovracomunale (paragrafo 3.2.2.1). Il tentativo
di descrizione dettagliata dell'area di studio (paragrafo 3.2.2.2) è alquanto approssimativo
e assai carente, in quanto si basa su ipotesi non confermate da rilievi in situ. Inoltre, nel capitolo 5.3
della relazione tecnica si legge “L'unica componente che può aver risentito di effetti negativi non previsti e
non valutati nel SIA, è quella che riguarda gli aspetti naturalistici.” Pertanto appare evidente
che i potenziali aspetti negativi sulla componente naturalistica non siano
stati valutati. Nello stesso capitolo si rileva inoltre che nel Piano di
Monitoraggio Ambientale saranno considerati uccelli (nidificanti e
svernanti), coleotteri e anfibi. Tuttavia, nelle righe seguenti, si riscontrano le seguenti
affermazioni:
“si ritiene ragionevole
ipotizzare che gli effetti negativi aggiuntivi che possono essere stati causati dall'esecuzione
delle operazioni, senza aver preventivamente eseguito una campagna di monitoraggio ante operam, possano ricondursi
alla potenziale modifica del popolamento avifaunistico, in particolar modo di
specie nidificanti”; "per
quanto
concerne le specie target oggetto del monitoraggio, si può escludere l'utilizzo
dell'area interessata dai lavori da parte degli anfibi, perlomeno nel periodo
riproduttivo oggetto di indagine, e del
cervo
volante:
queste
specie dispongono, infatti, di ambienti molto più idonei alle loro caratteristiche negli altri
settori dell'ATE
i quali,
proprio per questo motivo, a differenza dell'area di conferimento dei rifiuti, saranno oggetto del
monitoraggio”.
Tali affermazioni, per
poter essere considerate' veritiere,
richiederebbero,
una conferma
dai rilievi in situ ante operam e quindi possono essere considerate solo come
supposizioni. Tra l'altro, la presenza del Lucanus
cervus in prossimità del sito di discarica
è stata ampliamente documentata dai rilievi condotti dalle G.E.V. del Parco del
Roccolo nell'estate 2020 (riportanti giorno, ora e coordinate G.P.S.)
Appare
inoltre inaccettabile: -
l'ipotesi
avanzata di' considerare come attendibili i futuri rilievi sull'avifauna da
svolgere nell'area depressa
adiacente
al sito della discarica (vasca volano della rete fognaria); il tentativo di
giustificare il mancato svolgimento del monitoraggio faunistico ante-operam (e
quindi la valutazione dell'impatto dei lavori) con l'assenza di punti di
campionamento all'interno del sito di discarica, in quanto l'avvio dei lavori di allestimento del lotto 1 della
discarica rappresenta a tutti gli effetti l'avvio del progetto di gestione
produttiva dell'ambito estrattivo (in quanto progetto di recupero
ambientale).
Si rileva la totale assenza di monitoraggi in essere per
la fase di cantiere e la mancata individuazione di possibili ulteriori azioni di mitigazione, come richiesto dalla nota
della C.M.M del 15/10/2020.
Infine, per quanto sopra esposto, si
ritiene del tutto inaccettabile concettualmente la seguente affermazione
riportata nelle conclusioni della relazione tecnica, in quanto non sostenibile
dal punto di vista scientifico, e
si ri afferma il mancato rispetto della prescrizione n. 5.7 del Decreto V.I.A. n. 6875/2016:
“è
possibile affermare che le lavorazioni effettuate in quest'area non hanno
apportato modifiche di rilievo agli esiti del monitoraggio ante operam se
questo fosse stato effettuato prima delle operazioni effettuate e che il
monitoraggio che verrà effettuato nel corso dei prossimi mesi sarà pertanto
completamente rappresentativo della situazione ante
operam delle componenti e delle specie oggetto di monitoraggio e che non vi sia
stato pregiudizio ambientale”.
Distinti saluti
Il Responsabile dell'Area
Governo del Territorio del Comune di Canegrate e dell'Ufficio di Direzione del
Parco del Roccolo