domenica 31 luglio 2022

Barricate di Parma. Oltretorrente 4 agosto 1922 h. 21

 Alle barricate! Alle barricate! A cento anni dalla resistenza dell’agosto 1922 una Scorribanda antifascista attraverserà gli antichi rioni popolari della città. Dal Naviglio all’Oltretorrente una performance itinerante di artisti, musicisti, attori, danzatori e saltimbanchi rumoreggerà per strade e piazze. Giovedì 4 Agosto 2022, ore 21, con ritrovo in borgo del Naviglio, nella piazza dell’Avérta, e gran finale al Barrique di Piazzale Picelli, una serata da non perdere!

Con Simone Baroni, Beatrice Baruffini, Paolo Bocelli, Roberto Bonati, Giulia Canali, Yele Canali Ferrari, Il Coro dei Malfattori - Parma, Alessio Frisullo, Piergiorgio Gallicani, Giacomo Gerboni, Jessica Graiani, Hombre Collettivo, MANINBLÙ, Emanuele Nidi, Francesco Pelosi, Fulvio Redeghieri, Riccardo Reina, Rocco Rosignoli, Agnese Scotti…

Buone Barricate a tutti e tutte!

Centro Studi Movimenti Parma

Musei Urbani

Aicvas

Anppia Nazionale

ANPI - Comitato Provinciale di Parma

ANPI Parma - Sez. cittadina

Barrique Piazzale Picelli

sabato 30 luglio 2022

Per ALIKA

 PER ALIKA  da Milano in movimento 


Si può provare solo tanta rabbia per quanto accaduto a Civitanova Marche. Alika Ogorchukwu, un venditore ambulante di origini nigeriane è stato assassinato in pieno centro città, di fronte all’indifferenza di diversi passanti che non hanno fatto nulla per fermare l’aggressore ma si sono limitati a riprendere l’omicidio con il proprio smartphone. 

Quanto accaduto nelle Marche è un omicidio razziale: non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo. Chi nega l’evidenza ha difficoltà a fare i conti con la realtà. La morta di Alika è frutto di una spietata miscela di odio, classismo e mascolinità tossica propria dell’ideologia suprematista. 

Non possiamo neanche circoscrivere questa situazione come eccezionale. L’omicidio di Alika rientra all’interno di un problema strutturale nella nostra società che vede la violenza razziale manifestarsi in diverse forme. Lo vediamo con i più di 45.000 mila morti in mare a largo delle nostre coste, con la violenza con cui vengono respinte le persone alle frontiere europee, con il più di mezzo milione di persone irregolari a cui viene negata la possibilità di vivere con dei documenti, con le migliaia di episodi di microviolenze che vengono documentate nel nostro paese. 

Occorre alzare la voce, smetterla di delegare ad altri la nostra voglia di un mondo diverso, impegnarsi in prima persona per cambiare le cose.

Grafica di Gianluca Costantini

#Alika

Libertà per i prigionieri politici. Sciopero generale 2.8.2022 36 h. Dalle 18

 SCIOPERO NAZIONALE DI 36 ORE SU TUTTE LE CATEGORIE E SETTORI PRIVATI, COOPERATIVI E PUBBLICI AD ESCLUSIONE DEI SETTORI INERENTI I  SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI REGOLATI DALL’ART.1 L.12 GIUGNO 1990 n°146.

LO SCIOPERO SI ARTICOLERA’ CON DIVERSE MODALITA’ NEI DIVERSI TURNI A PARTIRE DAL GIORNO 02 AGOSTO ORE 18.00 PER LE SUCCESSIVE 36 ORE

Il 19 luglio 2022 la Procura di Piacenza ha richiesto e ottenuto l’applicazione di alcune misure cautelari che hanno portato agli arresti domiciliari 6 esponenti nazionali e locali delle due organizzazioni sindacali Sicobas e Usb. Il giorno 03 Agosto 2022 il Tribunale del Riesame di Bologna si esprimerà sulla richiesta di revoca delle pesantissime misure “cautelativamente imposte” ai due sindacati.

Gli arresti sono stati richiesti dalla procura piacentina nell’ambito di un’inchiesta iniziata nel 2016 che contesta diversi reati e ipotizza due diverse “associazioni a delinquere” per le due organizzazioni sindacali che negli anni hanno avuto l’ardire non solo di far rispettare lo stesso CCNL firmato dai sindacati confederalima addirittura di porre in essere una “non necessaria contrattazione di secondo livello”.

Un teorema giudiziario estremamente pericoloso che si concretizza in un attacco senza precedenti 

all’esercizio del diritto di sciopero e ai diritti e alle libertà sindacali nel nostro paese. 

Un’ operazione repressiva che intende infangare e screditare il sindacalismo conflittuale nel suo insieme, strumentalizzando singoli episodi, evitando di contestualizzare e narrare le pessime situazioni di lavoro esistenti nel settore logistico. L’ampia rappresentatività sindacale viene letta dalla Procura quale “elemento ricattatorio, gli scioperi e le proteste negli anni poste in atto sono letti come richieste estorsive”. 

Assenti dalle 22.000 pagine dell’inchiesta analisi e considerazioni che permettano di ricostruire il contestodelle pessime condizioni di vita e di lavoro precedentemente imposte a migliaia di lavoratori e lavoratrici, dei diritti basilari precedentemnte negati.

Le lotte operaie sviluppatesi nel piacentino, così come in altri importanti luoghi considerati crocevia fondamentali della logistica, hanno portato in centinaia di aziende e magazzini ad un miglioramento di queste condizioni, ripristinando una legalità prima inesistente. 

Assente dall’inchiesta qualsiasi forma di approfondimento sugli effetti che la capacità di autorganizzazione dei lavoratori ha saputo produrre permettendo il superamento di un sistema di vero e proprio caporalato attraverso il quale finte cooperative spesso legate alla criminalità organizzata hanno infiltrato i “paradisi non solo fiscali della logistica”. 

Assente qualsiasi cenno alle milionarie evasioni fiscali perpetrate per anni a danno dello stato e dei contribuenti , assenti gli omessi contributi previdenziali, assenti le finte buste paga con cui gli stipendi venivano pagati, assenti gli straordinari mai pagati, assenti gli improvvisi e continui 

cambi appalto, i programmati fallimenti di cooperative destinate a breve vita e dei loro prestanomi fantasma, assenti le centinaia di denunce presentate da parte dei lavoratori e mai prese seriamente in considerazione dalle istituzioni, assenti le mancate condizioni di sicurezza che hanno prodotto le conseguenze più gravi per la salute e la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici. 

Assenti le motivazioni reali che hanno determinato lo sviluppo di questo ciclo di lotte. 

Assente la capacità di saper leggere un contesto nel suo complesso. 

Assente la conoscenza approfondita di un settore come quello della logistica nato e cresciuto con una velocità impressionante senza essere sottoposto ad alcun controllo e in cui lo sfruttamento di lavoratori perlopiù immigrati è stato non solo tollerato ma ritenuto necessario senza scrupolo alcuno.

Per le ragioni finquì sinteticamente esposte e per molte altre appena accennate il SI Cobas proclama l’apertura di uno stato di agitazione e sciopero e si impegna a fare si che si sviluppi la massima convergenza ed unità d'azione con l'insieme delle forze sindacali, sociali e politiche di classe e antigovernative, a partire da Usb che è come noi bersaglio di questo squallido teorema accusatorio.

SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS



mercoledì 27 luglio 2022

FIAB sulla ciclabile mancante sul ponte della Ghisolfa

 Da FIAB Milano 

A proposito della corsia ciclabile comparsa ieri sul ponte della Ghisolfa, l'assessora Arianna Censi  scrive nel suo post su fb che “sono state messe in pericolo centinaia di persone, gli automobilisti e gli stessi ciclisti che hanno percorso quel tratto di strada abusivamente modificato”.

Non c'è nulla di 𝘮𝘰𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 che metta in pericolo i ciclisti, tutt'altro! quello NON È ALTRO CHE LO SPAZIO CHE NOI CICLISTI COMUNQUE PERCORRIAMO TUTTI I GIORNI, CICLABILE O NON CICLABILE.

La ciclabile “clandestina” nata scorsa notte non fa che definire e restituire uno spazio che legittimamente dovrebbe essere destinato alla mobilità leggera/dolce/attiva a tutela della sicurezza di tutti i cittadini.

Se più di millecinquecento ciclisti attraversano il ponte della Ghisolfa ogni giorno e occupano già una parte della carreggiata, non sarà certo quella linea a mettere in pericolo ciclisti e automobilisti: il vero pericolo è l'assenza di interventi.



martedì 26 luglio 2022

Verdi e Sinistra Italiana. Il simbolo per le elezioni del 25 settembre

Il nuovo simbolo unitario di Europa Verde e Sinistra Italiana per le prossime elezioni politiche!

Dal Caffè della Casa del Cinema di Roma

Guarda la conferenza stampa di presentazione 

🎥 https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=803367350692941&id=100064455649461 

Alleanza Verdi e Sinistra 🟢🔴

Giustizia sociale e ambientale sono le due emergenze del nostro tempo, che la politica dei palazzi colpevolmente ignora.

Abbiamo bisogno di una proposta politica chiara, coraggiosa e alternativa alla pericolosa destra nazionalista, classista e negazionista.

Per garantire un futuro alle prossime generazioni, in un Paese più giusto, libero e sostenibile. 

Questo è il simbolo con cui ci presenteremo alle prossime elezioni politiche, questo è il simbolo da votare per un cambiamento reale, radicale. Perché non è vero che non c'è alternativa, e lo stiamo dimostrando. 

💥 È ora di liberare #NuoveEnergie

Sinistra Italiana 

#SinistraItaliana #EuropaVerde #AVS #Verdi #Sinistra




Maran. Il passante che non passa. 26.7.2022

 Dalla pagina dell'assessore Pierfrancesco Maran 

Il passante che non passa. Un esempio di cose che è necessario cambiare, sperando che i disagi rientrino entro settembre

La vita di chi prende i treni regionali è già complicata di suo, ma in questi giorni lo è ancora di più. Il passante è sostanzialmente chiuso, mettendo in crisi non solo le linee che lo servono, ma tutto il resto della rete, dovendo andare ad appesantire i binari utilizzati da altre linee.

Il motivo sembra essere un binario che causa un'usura anomala delle ruote dei treni. Si tratta di un problema serio, per cui, anche una volta risolto il problema al binario, sarà necessario intervenire su oltre 30 treni per ripristinarne le ruote prima di rimetterli in esercizio.

Auguro un buon lavoro a tutti i tecnici e le officine coinvolte, la mia collega Arianna Censi sta sollecitando tutti gli interventi nell'interesse dei cittadini anche se il Comune non ha ruolo nella vicenda, sarà una vera impresa per il settore ferroviario organizzarsi per garantire il ritorno in servizio dei veicoli entro settembre.

Sulle responsabilità, sulle quali indaga anche la Procura, vi è un rimpallo tra RFI, che gestisce al rete e i binari, e Trenord, che gestisce i treni, ma non è questo il punto. 

Come spesso capita in questi casi, la vera questione non è stabilire chi tra i due è responsabile ma che, se un problema di questo tipo arriva addirittura a bloccare le linee, vi è un'incapacità di sistema a venirsi incontro e risolvere i problemi prima che esplodano.

Questo purtroppo non mi stupisce: con Regione lo vediamo sui treni, sull'Aler, sulla sanità. Appena una situazione è fuori dall'ordinario si crea uno stato di crisi che fa deragliare il sistema.

Una delle cose da sistemare nei prossimi anni, anche per consentire al passante ferroviario di decollare e raccogliere l'utenza che potenzialmente potrebbe attrarre, è sistemarne la governance: oggi è certo come Rfi+Trenord non giri. I sistemi complessi hanno bisogno di una guida autorevole che decida e imponga interventi quando non si sa a chi spettano, per certi versi è come nella pallavolo dove le partite le perdi quando nessuno va sulla palla a metà strada tra due giocatori.

Al passante, e più in generale al nodo ferroviario milanese e lombardo, serve un gestore che si assuma la piena responsabilità di tutto il sistema, che collabori con gli altri, certamente, ma dando indirizzi, fissando obiettivi, avendo al centro la crescita del sistema e dei servizi al cittadino.

Ci si lamenta dei treni in ritardo, degli investimenti insufficienti, dell'incapacità di evitare disastri e disagi come quelli di questi giorni, eppure c'è poco da stupirsi: il sistema costruito per governarli ad oggi non può produrre un esito diverso, ed è stato pensato e realizzato integralmente da Regione Lombardia.





 


domenica 24 luglio 2022

VENERDì 23 SETTEMBRE E' SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA! 🥁

Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

E' il momento di scendere in piazza e riempire le strade con i nostri corpi, le nostre idee, il nostro coraggio. Venerdì 23 settembre in tutto il mondo sarà sciopero globale per la giustizia climatica.

 In Italia le altissime temperature stanno mettendo in ginocchio il nostro sistema idrico e agricolo. I ghiacciai cominciano a collassare davanti ai nostri occhi e l'acqua comincia a scarseggiare anche nei grandi centri urbani.

Tuttavia la classe politica Italiana non ha ancora iniziato a prendere misure concrete di contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Le nostre vite, la sopravvivenza di milioni di specie animali e di ecosistemi valgono molto di più dei giochi politici di qualche partito o dei profitti delle multinazionali.

Per questo per l'#italia la data sarà doppiamente significativa: scenderemo in piazza due giorni prima delle elezioni politiche con un grande sciopero per chiedere giustizia climatica e sociale per tutt*

A  Milano ci vediamo Venerdì 23 settembre alle ore 9.30 in Largo Cairoli




verdi milano. approvata mozione per un parco metropolitano. Dopo Ossona, anche Milano vota una mozione per un parco metropolitano

 Abbiamo approvato in consiglio comunale una mozione per salvare il Parco Sud dagli appetiti della Regione Lombardia che vuole approvare una legge per "comandare" il Parco.


Il Parco ha problemi di miglior gestione, di rapporto con gli agricoltori, e sicuramente di rilancio. Ma ha finora rappresentato un baluardo alla cementificazione e alla speculazione edilizia.

Europa Verde ha poi chiesto di lavorare per un "parco di cintura metropolitana", che unisca parco sud e parco nord con le aree verdi "a fianco" di Milano, per creare un continuo di bellezza, di fresco e di contrasto all'emergenza ambientale e di calore.

Carlo Monguzzi🌻 Capogruppo di Europa Verde - Verdi Milano 

Il mio grazie particolare a Carlo Monguzzi e ai consiglieri milanesi per questo importante voto, che nasce dall'ennesimo assalto di regione a città metropolitana e ai parchi, questa volta è il parco agricolo sud, ma, come potete leggere di seguito, i plis, parchi locali di interesse sovracomunale, ogni giorno, sono a rischio discariche e altri impianti, e i parchi regionali, vedono anch'essi questioni importanti, dalla brughiera di malpensa, al rischio tangenziale nel parco del ticino e parco sud.

Un caso che mi porta a citare il mio prof di socioloogia politica, "il generale è un insieme dei particolari e i particolari sono parte meno specifica del generale"

Una mozione, di qualche anno fa, a ossona, sollecitava regione lombardia, il colpo di teatro, per contrastare il castello di menzogne della destra locale, fù depositare e far mettere negli atti, durante il consiglio comunale, la legge regionale n.32 del 2015, dove all'art.3 (allegati) sono elencate le competenze sottratte da regione a città metropolitana.

Buona lettura

Gilberto

Dopo la mia mozione nel consiglio comunale di Ossona, che impegnava ad informare Regione Lombardia (qua il testo della mozione

http://cambiamoossona.blogspot.com/2017/10/approvata-la-mozione-di-verdicambiamo.html), anche il Comune di Canegrate ha votato una mozione all'unanimità contro la discarica, 

indirizzandola a regione Lombardia e a Milano città metropolitana.

La vicesindaco metropolitana M. Palestra e il delegato all'ambiente S. Negri, chiedono un incontro a Regione.

https://liberanotizienews.blogspot.com/2022/07/sulla-discarica-di-busto-casorezzo.html

I cons. Reg. Del M5S si uniscono alla richiesta di incontro con la Regione, dopo che nel 2017 si astennero in cmm con le destre. 



La proposta dei VERDI Lombardia è un parco metropolitano per #milanometropolitana basta con i continui rischi per i parchi.

In questo breve intervento, illustro la posizione dei Verdi, già esposta nella nostra mozione, per un parco metropolitano 

https://m.youtube.com/watch?v=A5Xorj6g0wY&t=8s


Qua in sopralluogo con l'Eurodeputata e coportavoce nazionale dei Verdi Eleonora Evi.

 


Siamo in #crisiclimatica, il tempo di agire è ora

Cambiamo la politica, 

non facciamo cambiare il clima! 

Gilberto 



sabato 23 luglio 2022

Piacenza. Libertà per i sindacalisti

 Andiamo in ordine, vista la censura sulla notizia da parte dei liberissimi media padronali.

1. Arresti, dopo assoluzione e vittoria. 

2. Gli scioperi spontanei in risposta agli arresti 

3. Corteo a Piacenza 

1. 

Gravissimo atto repressivo della Procura di Piacenza contro SI Cobas e diritto di sciopero.

Rispondiamo con la mobilitazione e la lotta!

Questa mattina all’alba sono stati arrestati e messi agli arresti domiciliari i compagni Aldo Milani, coordinatore nazionale del SI Cobas, Mohammed Arafat, coordinatore di Piacenza, Bruno Scagnelli e Carlo Pallavicini, militanti di Piacenza, oltre a due esponenti dell’USB. La Procura di Piacenza li accusa, in sostanza, di avere organizzato e/o preso parte a lotte, con scioperi e picchetti, per migliorare le condizioni dei lavoratori nella logistica e in altri settori.

È un pesantissimo attacco alla libertà sindacale e al diritto di sciopero, portato da un settore della magistratura che si è già distinto negli anni per il suo livore antisindacale con denunce, arresti, fogli di via e divieti di dimora. Con accuse di “violenza” e di “estorsione” vogliono reprimere le lotte dei lavoratori contro lo sfruttamento e per il salario, in un momento in cui padroni e speculatori italiani e internazionali stanno rapinando i salari con aumenti dei prezzi dell’8% (del 10% per le famiglie a basso reddito), e più che mai è urgente una lotta generalizzata per difendere il potere d’acquisto dei salari.

Vogliono impedire che i lavoratori della logistica, alla testa delle lotte nell’ultimo decennio, vengano seguiti da quelli degli altri settori in una lotta generalizzata in autunno, come si è riproposta l’assemblea dei lavoratori combattivi tenuta domenica 17 luglio a Bologna, che ha anche posto la necessità di collegare queste lotte a quella contro la guerra.

Non è il primo attacco di settori della magistratura alle lotte dei lavoratori e al SI Cobas che le organizza: lo stesso coordinatore nazionale aveva ricevuto un foglio di via di tre anni da Piacenza, per la sua partecipazione alla lotta dell’Ikea, ed era in seguito stato denunciato e arrestato con accuse di “estorsione” fabbricate da magistratura e questura di Modena, rivelatesi false in giudizio. Così come i compagni del SI Cobas di Piacenza e delle altre città sono stati oggetto di arresti, denunce, fogli di via per le lotte portate avanti in questi anni, recentemente alla Fedex e Amazon, Unes ecc….

Questo avviene pochi giorni dopo che il Consiglio di Stato aveva revocato il foglio di via comminato dalla Questura di Piacenza a un altro militante SI Cobas, in quanto “repressione della libertà sindacale e del diritto di sciopero”.

L’unica risposta a questo nuovo e più pesante atto di repressione e di intimidazione antioperaia è la lotta più ampia di tutti i lavoratori, per il diritto di organizzarsi in sindacato e di lottare a difesa delle proprie condizioni.

Non possono fermare i lavoratori con le manette!

Sciopero di tutti i lavoratori da questa sera per tutta la giornata di mercoledì 20!

Presidio sotto la Prefettura di Milano dalle ore 10 di domani!

Partecipiamo tutti! Facciamo vedere a magistratura e governo che i lavoratori non si fanno intimidire né dai padroni né dagli organi dello stato asserviti ai padroni! 

Che difendiamo compatti l’organizzazione che ci siamo dati per difendere le nostre condizioni, e il diritto di sciopero!

Aldo, Arafat,Bruno, Carlo e compagni USB liberi subito!

Si Cobas Lavoratori Autorganizzati


2.

SCIOPERI E MANIFESTAZIONI A VALANGA IN TUTTA ITALIA!

I TEOREMI REPRESSIVI SI STANNO RIVELANDO UN BOOMERANG PER GOVERNO E PADRONI!


Oggi sui magazzini di tutta Italia si sono svolte iniziative di sciopero  promosse da SI Cobas, ADL Cobas e Usb, che hanno registrato in molti casi l'adesione del 100% dei lavoratori. Contestualmente, in almeno una dozzina di città si sono tenuti presidi e manifestazioni in prossimità delle Prefetture e/o sui principali poli della logistica.

Numerosi anche gli scioperi e le iniziative di solidarietà in aziende di altri comparti produttivi.


E' letteralmente impossibile elencare in maniera esaustiva tutte le iniziative. Ci limitiamo a quelle principali di cui ci sono giunte le immagini:


DHL Settala

SDA Vimodrone; 

TNT Peschiera Borromeo

DHL Carpiano

Fedex Bologna

Interporto Carpiano

DHL Eurodifarm Casalmaiocco

BRT Pisa

BRT Parma

GLS Monteprandone (Ascoli)

SDA Vimodrone

GLS Reggio Emilia

Fercam Rho

Carrefour Pieve Emanuele

Polo Logistico di Castel San Giovanni 

Riomare Cermenate

Geodis Landriano

Hotel Ca Granda Milano

SDA Novara

SDA Verbania

SDA Vercelli

SDA Piacenza

Carrefour Milano

Prefettura di Milano

Prefettura di Parma

Porto di Napoli 

Corte Confindustria Assolombarda Milano

Manifestazione disoccupati e presidio Prefettura a Napoli 

Manifestazione a Bologna

Prefettura di Perugia

Prefettura di Modena

Prefettura di Brescia 

Prefettura di Roma 

SDA Padova

Fedex Verona

BRT Padova

Pirelli Settimo Torinese

Sda Settimo Torinese

Brt Settimo Torinese

Iveco Torino

Raspini Settimo Torinese

Prefettura di Torino

Fedex Alessandria


3. 

SI CHIAMA CONTRATTAZIONE, NON ESTORSIONE.

Nel mentre quattro dirigenti del SI Cobas sono agli arresti domiciliari e i teoremi della magistratura ci bollano come un'associazione per delinquere, noi continuiamo ogni giorno a lottare per i diritti dei lavoratori e a strappare risultati concreti.

Questo è il testo dell'accordo siglato ieri con i fornitori dell'appalto di facchinaggio sul magazzino SDA di Piacenza, nel quale il nostro sindacato si è costituito circa un mese fa dopo che i lavoratori si sono rivolti al coordinamento provinciale di Piacenza per denunciare condizioni di lavoro pesanti e la mancata applicazione del CCNL.

Nell'accordo firmato ieri si è ottenuta, tra le altre cose la retribuzione della malattia, dell'infortunio e della maternità al 100%, l'erogazione di un ticket-mensa di 5,29 euro per ogni presenza al lavoro, la mensilizzazione degli istituti contrattuali e l'introduzione dei passaggi automatici di livello in base all'anzianità: queste ultime come condizioni di "miglior favore rispetto a quanto previsto dal CCNL" e come sancito dagli accordi-quadro di secondo livello "Fedit".

Questo è il senso autentico della parola "contrattazione": una parola che negli anni ha perso completamente di significato grazie alle burocrazie confederali e alla loro complicità con i padroni.

E questo è il reale bersaglio dell'azione condotta dalla procura di Piacenza contro la nostra organizzazione.

Ma noi non arretriamo di un millimetro.

Avanti SI Cobas!







giovedì 21 luglio 2022

TRENORD: EUROPA VERDE, ECCESSIVA LA SOPPRESSIONE DI 50 TRENI GIORNALIERI PER IL CALDO

 






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AZIENDA GIA' AL COLLASSO, IL CALDO UN NUOVO ALIBI

Alla sfilza di treni che ogni giorno vengono soppressi per mancanza di personale, guasti alla linea o al materiale rotabile adesso si aggiungono almeno 50 treni soppressi programmati dal 18 luglio fino al 21 luglio compreso. Una decisione eccessiva se si pensa che normalmente, come stanno facendo alcune ferrovie europee, si interviene con la limitazione della velocià ma non con la soppressione dei treni. Normalmente con il gran caldo vanno in crisi i binari delle reti poco manutenute e con standar di sicurezza non elevati. Sembra il caso della rete gestita dalla regione (Ferrovie Nord) visto che le soppressioni riguardano principalmente la Milano Seveso (S2) e alcune altre tratte sempre delle FNM come la Cadorna-Varese Nord e Cadorna-Como Laghi. Questa ulteriore riduzione del numero dei treni evidenzia che non solo la rete gestita dallo Stato (RFI) è inefficiente ma anche quella della Regione (FNM). Trenord già al collasso sembra cerchi nuovi alibi per il pessimo srtvizio offerto in questi giorni ai, sempre più disperati, pendolari lombardi della Cremona-Mantova, Brescia-Milano, Pavia-Milano, Milano Mortara,Bergamo Carnate e Milano Gallarate che tra ritardi, caldo a bordo  e sostituzioni con autobus non sanno più a che santo votarsi. Per quanto ancora l'assessore ai trasporti della Regione Lombardia Claudia Terzi intende tollerare questa vergognosa situazione del trasporto ferroviario?

Dario Balotta  Europa Verde

Milano 21 luglio 2022

martedì 19 luglio 2022

Da mezzanotte, 24 h di sciopero della logistica, per la Liberazione dei sindacalisti arrestati

 Da fb. Cip sesto san Giovanni 

Conferenza stampa fuori la Questura di Piacenza h 12:00, da stanotte sciopero nazionale di 24 in tutte le filiere e magazzini, domani mattina fuori tutte le Prefetture in tute le città, Sabato tutti a Piacenza!

Solidarietà militante ad Aldo Milani, Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli del SICobas

Abbiamo appena saputo che i quattro compagni, il coordinatore nazionale e i tre dirigenti del SICobas, sono stati messi stamattina agli arresti domiciliari, con accuse che vanno da “intenti estorsivi” a “motivazioni pretestuose” riguardo agli scioperi effettuati dal 2014 al 2021 nei magazzini della logistica della zona di Piacenza, dove da anni i lavoratori  lottano  contro il sistema mafioso e schiavistico delle finte cooperative e delle grandi catene di distribuzione che di loro si servono (tanto per fare alcuni esempi, GLS, Amazon, FedEx-TNT, Lidl ecc.). 


La Procura di Piacenza, da sempre estremamente sollecita nel denunciare e arrestare i lavoratori e i loro rappresentanti, che in questi anni hanno duramente lottato versando anche il loro sangue – ricordiamo Adil Belakdim, ucciso da un camion che ha forzato un picchetto a Biandrate– farebbe meglio a leggere quanto emerso dal rapporto della Commissione senatoriale poco tempo fa, come riportavamo tempo fa.


Senza tanti giri di parole, ecco alcune delle conclusioni di tale rapporto, che hanno portato la Commissione stessa a chiedere al Parlamento “l’introduzione di un nuovo reato nel Codice Penale (fatto mai accaduto a nostra memoria):


Ricerca del profitto con modalità, termini e proporzioni prevalenti sulla tutela della dignità, della salute e della sicurezza”; “Caporalato urbano ai danni di un incontrollato bracciantato metropolitano per lo più straniero… spesso costretto ad accettare condizioni di lavoro con retribuzioni indegne”; “più in generale condizioni di lavoro contrarie alle leggi ed ai contratti collettivi, ovvero a rinuncia a diritti spettanti in relazione al rapporto di lavoro (quali riposi, ferie, permessi, congedi, ecc.), procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto”. E ancora “Paghe indegne e caporalato in ogni settore, dalla ristorazione alla logistica”


Forse la Procura di Piacenza, a questo punto, per essere coerente dovrebbe mettere agli arresti domiciliari anche i membri della commissione parlamentare.


Da anni migliaia di operai della logistica e il SICobas denunciano e, soprattutto, lottano contro questo sistema, con battaglie durissime e dando un esempio di dignità e combattività a tutti i lavoratori. E spesso hanno vinto, dimostrando che solo con la lotta si riesce a conquistare migliori condizioni di vita e di lavoro.

Esempio estremamente pericoloso per i capitalisti, soprattutto oggi che le varie crisi colpiscono i proletari, e che va fermato con ogni mezzo, dalle botte ai picchetti alle denunce. 

A tutti loro – che hanno capito benissimo cosa c’è dietro questo teorema, espresso nella loro parola d’ordine “Toccano uno, toccano tutti” – va la nostra incondizionata solidarietà di classe e la nostra disponibilità ad essere al loro fianco. 

Siamo stanchi di essere carne da macello per il profitto dei padroni. 

Non lasciamoli soli perché la loro lotta è la lotta di tutti gli sfruttati e raccogliamo il loro esempio. 

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”


Nel frattempo, presidio spontaneo dei lavoratori a Piacenza e sul web, girano i primi Meme 


Mi sento male se oggi nn vado in tribunale! 

Nessuna scocciatura e domani in prefettura!

#SiCobas #ChiaraFerragni



lunedì 18 luglio 2022

USCIRE DALLA CRISI SOCIALE E AMBIENTALE: 9 PROVVEDIMENTI PER FERMARE LA CATASTROFE

L'Italia ha bisogno di provvedimenti urgenti per fronteggiare la drammatica crisi sociale e le conseguenze della crisi climatica. Per questo, sentiamo il dovere di presentare le nostre proposte al Paese. 

 Domani, martedì 19 luglio 2022

Ore 11.30 Davanti all’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio, Roma

Durante la conferenza stampa, a illustrare le proposte, ci saranno: i co-portavoce di Europa Verde Verdi, Angelo Bonelli e Eleonora Evi, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni  e i membri della Componente alla Camera di Europa Verde-Verdi Europei.

Sinistra Italiana  

 #NuoveEnergie  #SinistraItaliana #EuropaVerde #UscireDallaCrisi

LA CORTE D'APPELLO DA’ RAGIONE AD ADL COBAS Reintegrato Ernesto Spaccamonti

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

LA CORTE D'APPELLO DA’ RAGIONE AD ADL COBAS

Reintegrato Ernesto Spaccamonti, Rappresentante Sindacale ADL Cobas, il licenziamento era illegittimo.


Milano 18 Luglio 2022

DHL Express pensava di sbarazzarsi di chi ha dato vita al nostro sindacato nel magazzino di Orio al Serio a suon di demansionamenti, provvedimenti disciplinari, contestazioni alle votazioni RSU e licenziamenti, ma nonostante il cinismo e la loro “Gioia” non ci sono riusciti.

Non è bastata la complicità con i confederali e il supporto di studi legali altosonanti a piegare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Gli operai uniti hanno risposto con la lotta e senza paura, mentre il sindacato portava in Tribunale una delle multinazionali più potenti al mondo vincendo e facendo reintegrare anche Ernesto Spaccamonti.

Una volta disdette le tessere dei Confederali, le lavoratrici e i lavoratori hanno scioperato ad oltranza, picchettato i cancelli dell’HUB e bloccato le strade di Malpensa, ricostruendo un piccolo frammento di lotta di classe che ha ricevuto la solidarietà attiva delle realtà bergamasche e varesine.

Dietro questo licenziamento c’è molto altro: ovvero, la volontà di DHL di chiudere un Hub tra i più produttivi, quello di Orio al Serio, per trasferire il magazzino a Brescia, per poi riaprirlo con lavoratori interinali sottopagati e con scarsi diritti e tutele.

Per raggiungere i propri propositi, hanno dapprima licenziato le nostre avanguardie, dopodichè hanno tentato di far sottoscrivere un accordo peggiorativo del CCNL, firmato esclusivamente dalle Segreterie Territoriali Confederali e rigettato dalle proprie stesse RSU.

Contro questo accordo vergognoso, firmato da chi oramai non rappresentano più nessuno, abbiamo intrapreso una lotta che ci ha visti per 30 giorni scioperare e bloccare l’HUB 24 ore su 24. Rigettando l’accordo e impugnando i licenziamenti e i trasferimenti, abbiamo conquistato un accordo migliorativo.

Quella di oggi è una sentenza inequivocabile, segno che le nostre lotte, la solidarietà, l’unità dei lavoratori e gli sforzi di tutte e tutti sono arrivati fin dentro le aule del Palazzo Di Giustizia che ha sentenziato il  reintegro del nostro delegato sindacale Ernesto, oltre al pagamento di 12 mensilità.

La lotta non è finita, abbiamo vinto solo qualche battaglia, ma ci impegneremo a proseguire il conflitto in difesa dei diritti e della dignità di tutti gli sfruttati. 

Per adesso al via i festeggiamenti presso la nostra sede di Seriate al Circolo al Bafo.

Invitiamo tutte e tutti a brindare

I Verdi di Milano, solidali al the hemp club

 Dai Verdi di Milano 


Solidarietà a The Hemp Club Milano   THClub dove ci troviamo ogni settimana. colpito da una perquisizione che sa tanto di intimidazione all'indomani del presidio a Palazzo Marino per l'autocoltivazione della cannabis

COMUNICATO STAMPA

Cannabis, il circolo ispirato a Pannella indagato per coltivazione a fini di spaccio:

“Aiutiamo pazienti e consumatori. È questa la nostra colpa?”

34 piante di cannabis, delle quali 17 in fase di fioritura avanzata, assieme a un box per la fioritura, lampade e

ventilatori. Questo il bilancio – parziale - del sequestro operato dalle forze dell’ordine ai danni dell’associazione The

Hemp Club, circolo ispirato a Marco Pannella, primo e unico cannabis social club di Milano.

Il controllo di polizia, avvenuto senza nessun mandato da parte delle autorità competenti, è avvenuto il 16 luglio scorso e colpisce una realtà nata per la tutela e l’aiuto di pazienti e consumatori che necessitano di ricevere cannabis terapeutica, secondo le vigenti leggi in tema di Salute.

“Siamo impegnati da anni nel facilitare l’accesso a questa sostanza, che per molti medici rimane un tabù, organizzando visite specialistiche e consentendo ai pazienti di consumare nei nostri locali”, chiarisce il fine sociale dell’associazione il suo presidente, Raffaello D’Ambrosio, ora indagato per i reati di cui all’art.73 della legge 309/90, Testo unico sulle droghe. Ricordiamo che secondo l’art.73 chiunque “coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina [...] è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000”.

Ancora poco chiare le circostanze in cui è maturata la perquisizione e il relativo sequestro, che ha visto protagonisti circa 15 agenti per più di 7 ore. “Non abbiamo particolari problemi di vicinato ma – spiega D’Ambrosio – stiamo cercando di promuovere la nostra attività politica, e di resistenza civile, in tutte le sedi possibili. Eravamo anche agli Stati Generali della cannabis a Milano per spiegare la nostra attività e chissà che qualcuno non abbia pensato di segnalarci alle forze dell’ordine”.

Nel The Hemp Club, strutturato secondo un modello “spagnolo” di consumo, ognuna delle piante è associata a un padrone, che è un paziente firmatario di un modulo di disobbedienza civile e che è l’unico a poter beneficiare dei fiori prodotti dalla medesima pianta. “Lo Stato non può perseguire chi colma dei vuoti per le sue mancanze, in special modo su materie come sanità e diritti del malato”. Grazie alla sua struttura e alle sue reti di relazioni, a oggi l'associazione organizza un centinaio di visite mediche mensili con il rilascio di altrettante prescrizioni per cannabis: una media di 15 grammi per ricetta, per un quantitativo complessivo che supera abbondantemente il chilogrammo.

“Interveniamo laddove ai pazienti viene precluso un diritto, sia che si tratti di pazienti che dovrebbero vedersi riconosciuta una terapia gratuita ma non la ottengono per il rifiuto dei medici, sia in quei casi dove i consumatori, pur non rientrando nelle categorie stabilite dalla legge, hanno un effettivo bisogno di cannabis”. I costi della cannabis in farmacia, del resto, sono molto elevati (un grammo al giorno per un mese ha un costo non inferiore a 340€) come estremamente acute sono le difficoltà nel reperimento del farmaco.

Al termine del controllo, il presidente dell’associazione D’Ambrosio veniva invitato a presentarsi presso il commissariato di Comasina, dal quale sono partiti gli agenti della squadra mobile che hanno effettuato il controllo per

il rilascio del verbale di sequestro.

All’interno della stessa associazione venivano rinvenuti 18 sacchi contenenti Cannabis Flos di libera vendita, con principio attivo THC entro i termini di legge indicati dalla 242 del dicembre del 2016, corredati di analisi, che venivano anch’essi posti sotto sequestro per analizzarne il contenuto.

Fiduciosi nelle capacità di comprendere l’atto non ancora consentito dalla legge ma necessario per i pazienti, restiamo a disposizione e delle autorità competenti, in vista di un possibile procedimento penale che coinvolge non solo l’associazione milanese, ma una rete di Associazioni e attivisti, pronti a essere sottoposti a processo per evidenziare l'incongruenza delle leggi dello stato con la Costituzione Italiane che, all’art. 32, prevede l’obbligo da parte dello stato a garantire le cure ai propri cittadini e permette l’auto determinazione della stessa, in funzione delle dichiarazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, accolte e promosse anche in sede delle Nazioni Unite (ONU).

L’azione di disobbedienza civile è frutto di ampi studi delle vigenti leggi e ha l’ambizione di poter creare un precedente che consenta ai pazienti di coltivarsi la propria terapia, senza dover gravare con i costi sullo stato, evitando di alimentare attività criminali e poter cominciare un percorso che porti alla determinazione della tipologia di Cannabis che possa migliorare le condizioni di vita del paziente.

Ci auguriamo una pacifica e comprensiva assoluzione, in caso contrario saremo pronti a affrontare tutti i gradi di giudizio per dimostrare le nostre ragioni, spinte dalla scienza, grazie al prezioso supporto dell’Avv. Filippo Maria Molinari, legale che fin dai primi passi ha accompagnato l’associazione in ogni sua evoluzione a partire dalla stesura dello statuto.

domenica 17 luglio 2022

I Verdi nelle istituzioni. Proposte e richieste. Ossona (Milano) 2014.2019

 Tornata attuale la mozione dei Verdi ossonesi del 2017, per la bonifica delle cave di Casorezzo e impedire una discarica, è stata l'occasione per rivedere, parte delle attività dei verdi nel quinquennio 2014-2019.

Molte proposte sono ancora attuali (istituire una commissione bilancio dopo la sentenza della Corte dei Conti per i bilanci del comune di Ossona dal 2016 al 2019), altre, ancora in attesa di risposta.

Buona lettura























EDWARD MUKIIBI AL VERTICE DI SLOW FOOD INTERNAZIONALE


Carlin Petrini, il fondatore, lascia la presidenza di Slow Food, che occupava dal 1989, e la affida a un giovane dell’Uganda, 

Edward Mukiibi, un agronomo che vive nel suo paese, già vice-presidente di Slow Food

ed ex allievo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’altra “c r e at u ra ” DI Slow Food. 

Tanti auguri e buon lavoro Mukiibi!

sabato 16 luglio 2022

Cave di Casorezzo. Aggiornamento al 16.7.2022 1

 #nodiscarica nel #parcodelroccolo

Dopo la mozione dei Verdi nel consiglio comunale di Ossona, che impegnava ad informare #RegioneLombardia (qua testo mozione

http://cambiamoossona.blogspot.com/2017/10/approvata-la-mozione-di-verdicambiamo.html), anche il Comune di Canegrate ha votato una mozione all'unanimità contro la discarica, a regione e città metropolitana.

La vicesindaco metropolitana M. Palestra e il delegato all'ambiente S. Negri, chiedono un incontro a Regione.

I cons. Reg. Del M5S si uniscono alla richiesta di incontro con la Regione, dopo che nel 2017 si astennero in cmm con le destre. 

La proposta dei VERDI Lombardia è un parco metropolitano per #milanometropolitana basta con i continui rischi per i parchi.

Siamo in #crisiclimatica

Qua la lettera pubblica di richiesta di incontro con Regione Lombardia 

https://liberanotizienews.blogspot.com/2022/07/sulla-discarica-di-busto-casorezzo.html?m=1







Agricoltura per contrastare il cambiamento climatico

 Dai Verdi Europei

🌾🌾 La produzione alimentare si trova di fronte a sfide critiche, mentre gli shock climatici continuano a devastare i terreni agricoli.

🔥 Le recenti ondate di caldo e le inondazioni hanno già avuto un impatto catastrofico sul raccolto e sul bestiame in molti Paesi del mondo, come Stati Uniti e Italia.

🌍 Il cambiamento climatico è qui. L'ONU ha avvertito che il modo in cui il cibo viene prodotto deve cambiare, così da prevenire e mitigare i peggiori effetti del riscaldamento globale. 

🌻 Come Europa Verde, stiamo lottando per un'agricoltura sostenibile e resiliente che possa garantirci le risorse di cui abbiamo bisogno per vivere ora e in futuro.

venerdì 15 luglio 2022

I 9 punti del M5S. Della lettera a Draghi

 «Il M5s - si legge in quella che può definirsi una premessa -, al momento della nascita del Suo governo, ha sin dalle prime ore mantenuto una linea di assoluta responsabilità nazionale, di generosità politica, di consonanza con le indicazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Abbiamo deciso di non volgere le spalle al Paese, dando priorità alla tutela della salute dei cittadini e al rilancio dell’intero sistema economico». Un atteggiamento responsabile che, a detta dello stato maggiore grillino, è stato pesantemente pagato in termini elettorali: «Non si può nascondere che il processo politico e la collocazione nel governo hanno pesato sul nostro elettorato. Lo hanno sfibrato e anche eroso». È per questo, dunque, che nel passaggio successivo si chiede, o meglio si «pretende un forte segnale di discontinuità», perché a questo punto per Conte e i suoi la «responsabilità di fatto rischia di coincidere con un atteggiamento remissivo e ciecamente confidente». E perché «non è accettabile che il Cdm sia relegato al ruolo di mero consesso certificatore di decisioni già prese». Dopo queste premesse, si passa ai nove punti veri e propri, che coincidono con altrettante bandiere identitarie del Movimento.

Al primo punto c’è il reddito di cittadinanza, sul quale M5s non è più disponibile a «considerare ulteriori restrizioni ancora più penalizzanti, preordinate a restringere la portata applicativa di questa riforma», seguito dal salario minimo, che va introdotto il prima possibile, accompagnandolo alla fine della sospensione del 'decreto Dignità' per contrastare il precariato (punto 3) e a un «intervento straordinario» per famiglie e imprese (punto 4), da operarsi con uno scostamento di bilancio e attraverso anche un sostanzioso taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori. Il punto 5 è uno dei più sentiti dal gruppo dirigente, tanto da essere citato all’inizio del documento, vale a dire la transizione ecologica: vi si chiede sostanzialmente un progressivo stop allo sfruttamento delle fonti di energia fossile e si ribadisce il no «a investimenti nelle infrastrutture a gas».

Il sesto punto rivendica la bontà del Superbonus 110%: si imputano alle «stesse dichiarazioni» del premier l’attuale «clima di forte sfiducia » verso la misura e si chiede al più presto uno sblocco più deciso del meccanismo della cessione dei crediti. A completare il quadro, gli ultimi tre punti sono dedicati rispettivamente alla richiesta di ripristino del cashback fiscale, di un piano straordinario di rateizzazione delle cartelle esattoriali; infine, l’introduzione di un meccanismo legislativo che eviti la violazione delle prerogative parlamentari da parte dell’esecutivo. «Il senso di responsabilità che abbiamo verso il Paese e verso i cittadini - conclude il documento - ci impone un confronto chiarificatore, che recuperi una piena dialettica e valga a ottenere indicazioni precise sull’indirizzo politico » del governo.

giovedì 14 luglio 2022

Mattarella rifiuta le dimissioni di Draghi.

  Dal sito del https://www.quirinale.it/elementi/70442


Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto.

Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica.

 Roma, 14/07/2022 

De Petris: DL AIUTI - NON HO PARTECIPATO AL VOTO. RESPONSABILITA' DI QUESTA SITUAZIONE E' DI CHI HA SCELTO LA FORZATURA SUL TERMOVALORIZZATORE

 DL AIUTI - NON HO PARTECIPATO AL VOTO. RESPONSABILITA' DI QUESTA SITUAZIONE E' DI CHI HA SCELTO LA FORZATURA SUL TERMOVALORIZZATORE

Dal fb di De Petris    liberi e uguali 

La responsabilità della situazione in cui ci troviamo è soprattutto di chi non ha voluto stralciare la norma sul termovalorizzatore a Roma, come si sarebbe potuto e dovuto fare. Una norma assolutamente sbagliata nel metodo e nel merito, che non risolve il problema dei rifiuti a Roma e contraddice ogni impegno a favore dell'economia circolare. Si è invece deciso di forzare e provocare il M5S, forse con l'intenzione di spingerlo fuori dalla maggioranza. Invece i 9 punti segnalati nella lettera consegnata a Draghi da Conte devono essere al centro dell'azione di governo. Non sono bizze incomprensibili o bandiere identitarie: sono i problemi reali del Paese. Per questi motivi ho deciso di non partecipare al voto di fiducia sul dl Aiuti. Credo che ora sia necessario, urgente e inevitabile che Draghi verifichi in modo trasparente e pubblico, in Parlamento, se ci sono le condizioni per proseguire nell'azione di governo mettendo al centro della sua azione le misure indispensabili per fronteggiare la crisi sociale, l'accelerazione della transizione ecologica e il completamento del Pnrr.

Verdi. Sinistra Italiana. La maggioranza Draghi non c'è più

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

È chiaro che la maggioranza di Governo non esiste più. 

La genesi di questa crisi sta in un governo di larghe intese che non può dare risposte alla crisi sociale, economica e ambientale, stanti le profonde differenze e incompatibilità dei partiti di centrosinistra con Lega e Forza Italia.

L’Italia ha urgente bisogno di risposte concrete sulla enorme crisi sociale che travolgerà il Paese nei prossimi mesi e su quella climatica, i cui effetti stiamo vedendo sotto forma di temperature record, siccità e catastrofi ambientali. 

Una nuova maggioranza non sarebbe, a nostro avviso, in grado di risolvere questi problemi e i contorcimenti della maggioranza che attualmente sostiene il governo Draghi, anche se salvata in extremis, confermano che questo esecutivo non può rispondere in modo adeguato ai problemi del Paese.


Servono scelte chiare e coraggiose, nel segno dell’equità, per contrastare la crisi economica, sociale e ambientale sempre più profonda e per dare risposte a una situazione drammatica dal punto di vista delle politiche sul clima e della transizione ecologica.


Un ministro del governo come Cingolani ha definito la transizione ecologica un bagno di sangue. Dare la parola ai cittadini a questo punto è il modo più corretto e giusto di procedere nell’interesse collettivo. Alle forze politiche che sentono la responsabilità di offrire al Paese un’alternativa al governo delle destre, chiediamo chiarezza sul piano programmatico, ovvero sui temi della giustizia sociale e ambientale e quindi sul perimetro di una futura alleanza che non può consentire tentennamenti su questi punti, a partire dalla politica energetica che deve puntare sulle rinnovabili e certamente non sul nucleare.

Nel Paese sta crescendo una crisi sociale che rischia di favorire la destra xenofoba e populista. A noi spettano l’onere e l’onore di costruire un’alternativa credibile che recuperi il rapporto con il Paese. Di fronte alla situazione politica venutasi a creare, EV e SI, che sono state sempre all'opposizione di questo Governo, si riuniranno nel pomeriggio congiuntamente insieme ai coordinatori regionali dei due partiti, per una valutazione e per tutte le iniziative necessarie sul territorio.



Eleonora Evi 

Angelo Bonelli 

Nicola Fratoianni 

Europa Verde - Verdi

Sinistra Italiana 

#EuropaVerde #SinistraItaliana #CrisiDiGoverno

Papa Francesco: Cuba è un simbolo e ha una grande storia

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

Papa Francesco: 

Cuba è un simbolo e ha una grande storia  🇨🇺

L'emittente televisiva statunitense Univision ha "consultato" il Sommo Pontefice per sentire il suo parere a un anno dai tentativi di destabilizzazione dell'11 luglio 2021 a Cuba. Tuttavia, le risposte di Francesco sono state di sostegno al governo e al popolo cubano.

"Amo molto il popolo cubano. Ho avuto buoni rapporti umani con il popolo cubano e confesso anche che con Raúl Castro ho un rapporto umano", ha dichiarato Papa Francesco in un'intervista all'emittente televisiva Univisión.

I media statunitensi hanno "consultato" il Sommo Pontefice per sentire il suo parere a un anno dai tentativi di destabilizzazione dell'11 luglio 2021 a Cuba. Tuttavia, le risposte di Francesco sono state di sostegno al governo e al popolo cubano.

"Cuba è un simbolo. Cuba ha una grande storia. Mi sento molto vicino, anche ai vescovi cubani", ha confermato il religioso argentino.

Per quanto riguarda la normalizzazione delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, ha dichiarato: "Sono stato felice quando è stato raggiunto quel piccolo accordo con gli Stati Uniti, che il Presidente Obama voleva all'epoca e Raúl Castro ha accettato, e bene, è stato un buon passo avanti, ma che ora si è fermato". Ha aggiunto che al momento sono in corso colloqui esplorativi per colmare il divario.

Dopo essere stato interrogato su coloro che nei media lo definiscono "comunista", ha sottolineato che "certi gruppi di media altamente ideologizzati che si dedicano a ideologizzare la posizione degli altri, a volte non sanno distinguere cosa sia il comunismo da cosa sia il nazismo, da cosa sia il populismo, da cosa sia il popolarismo...".

In altri punti dell'intervista, ha parlato della pandemia di coronavirus, della guerra in Europa, degli scandali sugli abusi sui minori nella Chiesa e della controversia sull'aborto negli Stati Uniti.

#SantaSede #PapaFrancesco #Cuba #Univision 

Fonte: https://www.granma.cu/mundo/2022-07-12/papa-francisco-cuba-es-un-simbolo-y-tiene-una-historia-grande-video

Traduzione: www.italiacuba.it