mercoledì 13 luglio 2022

I russi, gli scacchi e il gas. Nicolazzi economista

Massimo Nicolazzi Docente in Economia delle fonti Energetiche all'Università di Torino.

Il quale afferma "che ai Russi occorre riconoscere due cose che conoscono bene, sono il gas e gli scacchi e hanno giocato in questi mesi una meravigliosa partita a scacchi nella quale hanno ridotto al lumicino le forniture di gas all'Europa, riuscendo a incassare come quando fornivano dieci volte di più, per come, da un lato abbassando le loro forniture, dall'altro hanno tirato su i prezzi. Con un decimo dei volumi di un anno fa loro incassano la stessa valuta. Oltre a incassare la stessa valuta, lavorando così sui prezzi, creano danno economico sulle nostre economie, quindi una meravigliosa partita a scacchi, fornisco 10 volte e meno e incasso lo stesso, ma gli scateno anche danno sociale e inflazione, a uno che gioca una partita così, io gli do dieci!  Noi certamente li abbiamo aiutati". 


I russi si sa, a scacchi sono imbattibili, ma  Giocare una partita a scacchi uno contro 27, è inevitabile che è avvantaggiato quello che gioca solo, essendo gli scacchi un gioco per solisti.

Come dargli torto? Se finora il fronte europeo, per lo meno di facciata, ha fatto fronte comune, ora si sta sbriciolando pezzo per pezzo, la Germania tira la volata; alla Germania appena gli tocchi la propria economia, il suo essere locomotiva, non guarda più in faccia a nessuno.

I servi invece guardano anche il minimo cenno del padrone pur di compiacerlo.



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