giovedì 27 maggio 2021

AMBIENTE. VERDI: AGGHIACCIANTI INTERCETTAZIONI PROCURA DI BRESCIA. CHI INQUINA PAGHI

riceviamo e volentieri pubblichiamo 

“Ciò che emerge dall'inchiesta della Procura di Brescia dopo l’iscrizione di quindici persone nel registro degli indagati e il sequestro dei capannoni dell'azienda Wte per traffico illecito di rifiuti è di una gravità inaudita. Le intercettazioni sullo spargimento di liquami contaminati su 3.000 ettari di terreni agricoli in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, – afferma Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi, – ci lasciano agghiacciati, a maggior ragione perché gli intercettati ridono e scherzano sulla pelle di bambini. È proprio ai più indifesi, ai piccoli, alle nostre figlie, ai nostri figli e ai nostri nipoti che noi Verdi vogliamo pensare, garantendo un futuro al pianeta per garantirlo a loro. Ed è per loro che chiediamo l’impegno di tutte le cittadine e tutti i cittadini nella scelta di ciò che portano in tavola giornalmente, così da indurre l’Esecutivo a rivedere le scelte scellerate compiute col decreto Genova del Governo Conte1 e scoraggiare atti criminosi come quelli descritti dalla Procura di Brescia”.

Le fa eco l’eurodeputata dei Verdi Europei Eleonora Evi, che aggiunge: “Proprio la scorsa settimana, dal Parlamento europeo abbiamo mandato un forte messaggio alla Commissione, chiedendo che i danni all’ambiente causati dalle imprese non restino impuniti. Non è pensabile che aziende che distruggono interi ecosistemi, creando gravissimi danni climatici e danneggiando irrimediabilmente la biodiversità e la salute dei cittadini, possano farla franca, com’è successo tante, troppe volte in Italia. Siamo pertanto fiduciosi nella giustizia e ci auguriamo che, nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate, vengano applicate pene esemplari affinché il principio secondo cui chi inquina paga trovi concreta applicazione”.

 


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