giovedì 13 maggio 2021

Buoni Spesa in ritardo! ADU – Associazione Diritti dell’Uomo – sollecita i Comuni Inadempienti della Città Metropolitana di Milano

 L’ADU, Associazione diritti umani per la promozione e la difesa dei diritti fondamentali

dell’uomo, nello svolgimento della consueta attività di controllo svolta a favore delle

categorie più deboli, ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni di xxx, per

sollecitare la pubblicazione del Bando dei Buoni Spesa Alimentare per le famiglie meno

abbienti. La questione è stata sollecitata alle Amministrazioni Comunali predette

attraverso il referente regionale dell’ADU, Matteo Francavilla. Di seguito la nota integrale

sottoscritta dal presidente nazionale di ADU, Stefano Zacchetti.

Oggetto: Avviso pubblico in applicazione del Decreto Legge 23 novembre 2020, n. 154, Art.

2 – “Decreto ristori ter”. Misure urgenti di solidarietà alimentare.

La scrivente associazione che opera nel campo della tutela e della promozione dei diritti

fondamentali dell’uomo formula la presente al fine di significare quanto segue:

– Con OCDCP n.658 del 29/03/2020 avente ad oggetto “Interventi urgenti di protezione

civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di

patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, il Capo del Dipartimento della Protezione

Civile assegnava ai comuni italiani un contributo per un totale di 400 milioni di Euro per

misure urgenti di solidarietà alimentare.

– Con il decreto ristori ter, all’ ART.2 DL “Misure urgenti di solidarietà’ alimentare” si

consentiva “ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare( ..), entro 7

giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sulla base degli Allegati 1 e 2

dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020.

– Detto provvedimento, all’articolo 2 co.6 vincola i Comuni a individuare i beneficiari “tra i

nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica

da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed

essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

– Ad oggi, Codesto spett.le Ente non ha emanato il bando per consentire alle persone in

difficoltà di partecipare alla erogazione del contributo. Tanto in totale spregio per le

condizioni di vulnerabilità cui vengono a trovarsi taluni individui, acuite dall’emergenza

sanitaria.

Trattasi, giova rammentare, di un contributo avente natura alimentare come sottolineato

dal Decreto del Tribunale di Roma n. 18957/2020 del 22.04.2020 che ha il pregio di

ricondurre il diritto all’alimentazione nell’alveo dei diritti fondamentali sanciti dall’art. 2

della Costituzione secondo cui “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili

dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e

richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Il buono spesa, infatti, è stato istituito nell’emergenza sanitaria in atto proprio per

garantire alle persone più vulnerabili la possibilità di soddisfare un bisogno primario che

va ricondotto tra i diritti fondamentali di cui all’art. 2 Cost.

Atteso il carattere universalistico dei diritti umani fondamentali, preme precisare, inoltre,

che esiste un nucleo “minimo” di questi diritti che non può essere violato e spetta a tutte le

persone in quanto tali, a prescindere da ogni condizione o stato, anche dalla regolarità del

soggiorno sul territorio italiano. Un diverso trattamento deve essere giustificato da ragioni

serie e non deve, comunque, violare quel nucleo di diritti fondamentali che, appunto,

vengono definiti “inviolabili”.


Trattasi di misura emergenziale introdotta a tutela di un diritto fondamentale, tra cui

quello all’alimentazione e alla vita stessa e che non ammette discriminazioni.

Ogni ritardo nell’erogazione del contributo lede irrimediabilmente i diritti fondamentali

delle persone che ne hanno bisogno ed in particolar modo dei nuclei familiari in cui vi sono

minori, soggetti particolarmente vulnerabili e meritevoli di tutela.

Vi invitiamo pertanto a tenere in considerazione le osservazioni di cui sopra e ad assumere,

senza ulteriore ritardo, ogni conseguente provvedimento finalizzato alla erogazione del

contributo agli aventi diritto.

In attesa di cortese riscontro, restiamo sin d’ora a Vs disposizione per ogni opportuno

chiarimento.

Distinti saluti

Stefano Zacchetti, presidente Associazione ADU

Matteo Francavilla, referente regionale ADU

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