mercoledì 19 maggio 2021

EVI: SULLA PAC L'ITALIA E L’EUROPA ABBIANO IL CORAGGIO DI INVERTIRE LA ROTTA

riceviamo e volentieri pubblichiamo 

Facendo seguito all'assemblea pubblica ‘Un'Altra PAC è possibile’ dello scorso 13 marzo, organizzato insieme a Rossella Muroni, abbiamo inviato l'omonimo Manifesto al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Patuanelli, alla Commissione europea, alla Presidenza portoghese e al team negoziale del Parlamento Europeo" - annuncia Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde.

Questo Manifesto è il risultato di uno sforzo congiunto e di una visione multi prospettica derivante dall'assemblea pubblica dello scorso marzo, che ha visto la partecipazione attiva di agricoltori, sindacati e associazioni della società civile, per discutere della Politica Agricola Comune post-2022.

 

E’ stato un momento fondamentale di dibattito e confronto su una PAC che non ha nulla di verde, ignora la crisi climatica, rinuncia a difendere suolo, acqua e biodiversità, non premia i metodi sostenibili né il lavoro, non sostiene le piccole e medie imprese e non investe nella transizione ecologica del settore. Al contrario, premia l’agroindustria, le grandi aziende e gli allevamenti intensivi, ponendosi in palese opposizione rispetto agli obiettivi del Green Deal” - aggiunge Evi.

 

Le prossime settimane saranno cruciali per l’agricoltura italiana ed europea in quanto le tre principali istituzioni UE contano di raggiungere un accordo sulla riforma della PAC.

 

Da questo accordo dipende circa un terzo del bilancio UE e la credibilità del Green Deal Europeo. A Commissione europea, Parlamento e Presidenza portoghese chiediamo di avere il coraggio di invertire la rotta e adottare una PAC fondata sui principi della sostenibilità ambientale e del rispetto del lavoro agricolo. Al ministro Patuanelli chiediamo di porre al centro del Piano Strategico Nazionale dell’Italia i principi del Green Deal, affinché dai vacui proclami che odorano di greenwashing si passi ad una vera conversione ecologica” - conclude l’eurodeputata.

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