martedì 4 maggio 2021

3 maggio 2021 giornata mondiale per la libertà di stampa. Italia al 41° posto.

Molto probabilmente siam messi peggio, però, tra precariato, ricatti, minacce di denunce, pseudogiornalisti dediti a fake news e a insulti gratuiti

Riportiamo il messaggio di Gilberto Rossi dal presidio nodiscarica, ricordando che nessun giornale o settimanale ha riportato mai i nomi dei politici metropolitani che non hanno votato contro il progetto di discarica. https://www.youtube.com/watch?v=3FdKGlbvkFE

Qua articolo: https://liberanotizienews.blogspot.com/2021/03/cava-di-casorezzo-forza-italia-lega_29.html

 GIORNATA MONDIALE LIBERTA’ DI STAMPA: ITALIA TRA LE ULTIME IN EUROPA

Dal basso del suo deprimente quarantunesimo posto nella classifica (FONTE: REPORTER WITHOUT BORDERS), l’Italia si appresta a “festeggiare” la giornata internazionale sulla libertà di stampa, fresca delle polemiche divampate sul caso
Fedez
e sulla necessità di affrancare la libertà di espressione dal potere politico.
Mentre mostriamo senza vergogna al mondo il nostro triste primato europeo e i nostri 20 giornalisti sotto scorta, è un rapper che deve ricordarci, qualora ce ne fossimo dimenticati, che televisione pubblica non fa rima con informazione indipendente. I dirigenti #Rai che chiedevano al cantante di modificare il suo intervento sul palco del concerto del primo maggio, in quanto "non nel giusto contesto", hanno da più parti fatto gridare allo scandalo, come se la spartizione delle poltrone di viale Mazzini tra gli schieramenti politici fosse notizia dell’ultima ora. Probabilmente salteranno alcune teste come capro espiatorio e le polemiche si acquieteranno nel giro di qualche giorno, ma resta la desolante situazione di un Paese in cui la libertà degli organi di espressione continua ad essere minacciata, tra pressioni politiche, condanne arbitrarie e atti intimidatori.
Raccapriccianti i dati diffusi dall’Osservatorio
UNESCO
, secondo i quali dal 2020 ad oggi sono stati assassinati 76 giornalisti nel mondo, con numeri ancora più allarmanti sugli arresti e la violenza di genere subita dalle giornaliste. Inconcepibile che nel cosiddetto mondo libero che condanna Turchia e Russia per la morte dell’attivista Ebru Timtik e per il caso #Nalvany si assistano a logiche spartitorie di carattere banditesco.
Che il governo proceda immediatamente ad una riorganizzazione sostanziale del nostro sistema di informazione, affrontando la riforma della Rai e mettendo a punto una seria legge contro il conflitto d’interessi legato all’informazione. Siamo stufi della logica gattopardesca del tutto cambi perché tutto rimanga com’è.

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