riceviamo e volentieri pubblichiamo
"Non posso che esprimere preoccupazione per la notizia del rinnovo delle concessioni alle trivelle in Adriatico e nelle regioni costiere" - così Eleonora Evi a commento della denuncia, fatta da alcune associazioni ambientaliste, delle recenti autorizzazioni di cinque progetti di coltivazione degli idrocarburi gassosi.
"La transizione ecologica è un percorso di senso opposto rispetto al continuo utilizzo dei combustibili fossili, la cui dismissione è imprescindibile per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica al 2050. A questo proposito, avevo rivolto alla Commissione europea un’interrogazione parlamentare, chiedendo se l'eventuale ritorno delle trivelle fosse compatibile con gli obiettivi del Green Deal, anche in considerazione di eventuali pericoli per l’ambiente marino”.
La risposta della Commissione sottolinea con decisione che i combustibili fossili, compreso il gas, non fanno parte del futuro energetico dell'UE, e che le attività ad esse legate vanno ridotte, lasciando spazio a fonti energetiche compatibili con gli obiettivi climatici e con il Green Deal europeo. La Commissione ribadisce, inoltre, l’obbligo degli Stati membri a prestare particolare attenzione alla tutela dell’ambiente marino.
"Un messaggio forte e chiaro contro le trivelle che mi sento di inoltrare al Ministro Cingolani – conclude Evi – "affinché punti con determinazione e coerenza sulle fonti rinnovabili e affinché la transizione ecologica non rimanga solo un’etichetta affissa alla porta del suo ministero. Il nostro Paese ha bisogno di una vera transizione ecologica che si traduca in un rinnovato impulso economico e in nuovi posti di lavoro”.
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