Riceviamo e pubblichiamo
(ANSA) - MILANO, 08 APR - I Carabinieri del Comando provinciale di Milano, nelle province di Milano, Lodi, Brescia, Varese e Messina, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda della Procura della Repubblica del capoluogo lombardo. L'inchiesta - coordinata dai Procuratori Aggiunti, Alessandra Dolci e Maurizio Romanelli, e dai Sostituti Silvia Bonardi e Stefano Civardi, e condotta dal Nucleo Investigativo dell'Arma - e' stata avviata nel febbraio 2020. Le indagini, secondo quanto riferito dai Carabinieri "hanno fatto emergere come, nell'arco temporale febbraio - ottobre 2020, il sindaco di Opera, con l'adesione incondizionata della dirigente dell'Ufficio tecnico e l'accondiscendenza di alcuni funzionari e consulenti del Comune, abbia sistematicamente interferito in alcune procedure di gara bandite, per orientare l'assegnazione di lavori pubblici in favore di imprenditori conniventi, ricevendo da questi ultimi sostanziose utilita'. In tale contesto, sono state inoltre documentate gravi condotte delittuose di natura ambientale realizzate dagli stessi imprenditori indagati mediante lo stoccaggio, il riutilizzo e l'interramento - in aree di cantiere nel Comune di Opera e in aree agricole all'interno del Parco Sud di Milano - di circa mille tonnellate di fresato d'asfalto ed altro materiale proveniente dalle lavorazioni stradali e da altri interventi appaltati dai Comuni di Opera, Locate di Triulzi, San Zenone al Lambro, Segrate, Monza, attestando falsamente il regolare recupero dei predetti rifiuti speciali mediante "formulari" falsi ottenuti dai gestori di due centri di smaltimento, questi ultimi indagati a piede libero".
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