mercoledì 7 aprile 2021

AMGA, AGESP E CAP HOLDING SEGRETANO ACCAM . COSA HANNO DA NASCONDERE

riceviamo e volentieri pubblichiamo da Franco Brumana consigliere comunale di Legnano

video della manifestazione del 28 marzo 2021 Busto Arsizio in piazza per dire no all'inceneritore

Il memorandum d'intesa tra AMGA, AGESP e CAP HOLDING ,nella parte in cui esprime l’intenzione di valutare i termini e le modalità della collaborazione per predisporre un piano che assicuri salvataggio di ACCAM dal fallimento e il mantenimento in funzione dell’ inceneritore di Borsani sino ad oltre il 2032 , non può avere alcun effetto giuridico .
Il memorandum però prevede anche una parte preponderante , che comporta l'assunzione di veri e propri obblighi di riservatezza riguardanti ogni possibile informazione ed ogni documento.
Questi vincoli riguarderanno anche le informazioni alle amministrazioni comunali socie delle tre società.
Addirittura è stabilito che si possano dare informazioni ai comuni solo facendo in modo che preventivamente accettino a loro volta gli obblighi di riservatezza.
Il memorandum arriva al punto di prevedere la massima reticenza possibile anche a fronte di richieste dell' autorità giudiziaria o delle autorità di vigilanza , quali la ANAC , .
In questi casi le tre società si dovranno consultare per concordare tempi e contenuti di tali rivelazioni, che dovranno comunque essere limitate al minimo possibile secondo la normativa in vigore.
Questo patto di segretezza e’ assurdo e ingiustificabile perché riguarda un servizio pubblico e non un’ attività che potrebbe necessitare di riservatezza per tutelare invenzioni o per limitare la concorrenza commerciale, che nel caso non può esistere.
E’ inoltre in contrasto con le norme imperative riguardanti il diritto alle informazioni ambientali , il controllo analogo da parte dei comuni e il diritto di informazione dei consiglieri comunali.
Il decreto legislativo 195 / 2005 che ha recepito la direttiva 2003/4 del Parlamento europeo sulla più ampia trasparenza e sul diritto di accesso di ogni cittadino alle informazioni ambientali ha specificato che rientrano tra le informazioni ambientali tutti gli atti anche di natura amministrativa e le operazioni che possano incidere sulle attività riguardanti l'ambiente.
E ‘indubbio che le gestione dei rifiuti e l’ inceneritore di Borsano riguardano l'ambiente.
Il decreto legislativo ha specificato che sono informazioni ambientali anche le analisi e le ipotesi di natura economica.
Non si può dimenticare nemmeno l’ articolo 43 del testo unico degli enti locali, che stabilisce il diritto di ogni consigliere comunale ad ottenere tutte le notizie e tutte le informazioni utili al suo mandato anche da parte degli enti dipendenti dal comune, quali le tre società in questione .
Questi obblighi di segretezza sono estremamente gravi perché illegali e perché sono a finalizzati a occultare operazioni ritenute impresentabili.
Appare quindi logico chiedersi cosa si voglia tenere nascosto e dubitare della genuinità delle informazioni che verranno diffuse.
Contestualmente alla scelta di operare come un’ associazione segreta non a caso e’ stata avviata una vera e propria campagna di disinformazione con notizie false o fuorvianti mirate a far credere che il salvataggio di ACCAM e la prosecuzione sino ad oltre 2032 dell’ attività dell' inceneritore siano funzionali alla transizione ecologica e alla politica circolare in materia di rifiuti.


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