“Continua a pendere sulla testa dei napoletani la grave minaccia che il loro futuro dipenda da giochi romani e che il candidato a sindaco di Napoli sarà il frutto di equilibri e di accordi nazionali.
La terza città d’Italia, dilaniata da troppi anni di mal governo, non merita di essere trattata come merce di scambio su altri tavoli; questa è una politica al ribasso che non possiamo accettare. Altri anni di amministrazione scriteriata rappresenterebbero una rovina tale per Napoli che potrebbe non riprendersi più.
La città merita il miglior candidato unitario possibile che non può essere in alcun modo frutto di compensazione politica per mantenere altri equilibri politici.
La pausa immotivata e ingiustificata nella quale siamo caduti è pericolosa. E’ giunto il momento di stabilire una dead line per questo stallo controproducente per l’intera coalizione.
Si tratta, infine, di una pausa forzata non concordata e non annunciata. Due settimane circa fa il Pd aveva preso l’impegno, al termine della riunione, di riconvocare il tavolo nella settimana successiva (ne sono passate quasi due!), di redigere un “preambolo politico” da discutere insieme e di stilare una bozza di programma per punti che unisse i contributi, debitamente e puntualmente inviati, dalle forze presenti al tavolo. Da allora le uniche informazioni ricevute sono state quelle pubblicate sulla carta stampata; non una mail, non una telefonata informale, non un incontro per decidere insieme il da farsi, per valutare e concordare anche sull’opportunità di una pausa. Siamo alle basilari regole della buona educazione e del rispetto reciproco tra partiti, con diverso peso politico, ma con pari dignità”
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