martedì 8 maggio 2018

Piazza d'armi di Milano. cosa sta succedendo? foto e video presidio 7 5 2018

riceviamo e volentieri pubblichiamo

Video del Presidio di ieri a Palazzo Marino  click per VIDEO presidio palazzo marino per piazza d'armi 7 5 2018




1-SIETE CONTRO LA SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA D'ARMI?
Dire che i Comitati che difendono Piazza d’Armi vogliono mantenere le cose come stanno non è solo una falsità, ma una strategia per distrarre dalle proposte, dai progetti, dall'ascolto dei territori. Siamo favorevoli alla sistemazione e alla riapertura al pubblico, nel rispetto per la biodiversità naturalmente comparsa nell'area dopo gli anni dell'abbandono.
2-PERCHE’ PARLATE DI OASI E NON DI AREA ABBANDONATA?
Perché è un'oasi a verde ri-naturalizzata grande quanto Parco Sempione, con un'area boschiva e zone umide, flora e fauna selvatica, decine di specie di uccelli e di anfibi protetti da normative nazionali ed europee.
3-PERCHE’ VOLETE TUTELARE ANCHE GLI EDIFICI ABBANDONATI?
Perché è un luogo ricco di storia: c'erano gli hangar di Forlanini e fu il primo aeroporto di Milano. Assieme alla caserma Perrucchetti e all'ospedale militare, Piazza d’Armi e i magazzini militari formano la storica cittadella militare di Baggio, che per la particolarità della sua architettura e planimetria, rappresenta un pezzo di tessuto urbano che non va cancellato.
4-SU ROGHI E ABUSIVI CHE POSIZIONE AVETE?
Non confondiamo orti e roghi, né problemi e risposte. L'abbandono pianificato è un problema, l'assenza di un ricovero (specie durante i rigori dell'inverno) è un problema, la campagna stampa nei confronti di chi abita oggi i magazzini pone un altro problema d’intolleranza nei loro confronti. Certo questi spazi andrebbero adibiti ad altri progetti, ma non dimentichiamo che la campagna bipartisan contro il degrado serve da pretesto per portare le ruspe all'interno della Piazza d'Armi, demolendo a spese pubbliche delle architetture di pregio e accelerando il progetto di privatizzazione.
5-PERCHE’ L'ENNESIMO PARCO NELL'OVEST MILANESE?
Perché Milano è la metropoli più inquinata d'Europa e un'area verde di queste dimensioni, con il suo rilevante apporto compensativo (fotosintesi clorofilliana, assorbimento polveri sottili, contrasto all’ isola di calore, apporto eco sistemico dei suoli, ecc ), contribuisce al miglioramento delle condizioni dell’aria che respiriamo. Milano non ha bisogno di nuovo cemento perché esistono decine di migliaia di case vuote (anche comunali), migliaia di uffici e spazi commerciali non utilizzati. Vale la pena recuperare l'esistente e rigenerare il tessuto urbano senza ulteriore consumo di suolo. L'oasi di Piazza d’Armi è un parco già pronto con preziose caratteristiche di ri-naturalizzazione a soli 5 Km da Piazza Duomo.
6-L'AREA E’ DI PROPRIETA’ PUBBLICA O PRIVATA?
L'area è pubblica. Appartiene al Demanio che nel 2016 l'ha ceduta a Invimit Sgr Spa, una società di Gestione del risparmio al 100% di proprietà del Ministero di Economia e Finanza, che ha il compito di svendere gli immobili statali dismessi per ridurre il debito pubblico (L.98/2001). Invimit, come tutte le SGR opera in regime di diritto privato. Quindi con questo trucco amministrativo, un ente pubblico (MEF) può operare in effetti come un privato, togliendo alla collettività un bene comune e decidendo in totale autonomia cosa farne.
7-COSA PREVEDE IL PGT PER IL FUTURO DELL'AREA?
Attualmente il Piano di governo del territorio (cioè quello che prima era il Piano Regolatore) prevede sull'area l’edificabilità di un quartiere grande quanto City Life a funzioni miste (residenza, terziario, commerciale, housing sociale). Solo il 50% della superficie del lotto dovrebbe essere destinata a parco urbano. Il PGT prevede inoltre che, su proposta della proprietà e dopo l’approvazione del consiglio comunale, possano essere modificati sia gli indici relativi a destinazioni, volumetrie e superfici a verde, che la vocazione urbanistica. Anche il comune però può apportare qualsiasi variante di destinazione urbanistica per l’area, anche ora: basta che lo voglia!
8-E IL COMUNE E IL MUNICIPIO 7 COSA DICONO?
Niente di realmente concreto nell’interesse dei cittadini. Subiscono e accettano passivamente le decisioni speculative dell’ente pseudo-privato di Invimit. Va considerato poi che nel 2014 il comune indisse un sorta di concorso per chiedere ai cittadini un parere sul futuro di Piazza d’Armi: dei 15 progetti presentati, 14 erano per il mantenimento del verde esistente e per il suo uso pubblico. Nell’attività del consiglio di Municipio7, inoltre, è stata istituito una commissione specifica "Piazza d’Armi" che in quasi due anni non ha attuato nessuna forma di approfondimento sul tema né tantomeno accennato un coinvolgimento dei cittadini. Malgrado il tema “degrado”, peraltro di entità marginale, presente nell’ area non sia da sottovalutare e vada certamente affrontato, è inaccettabile che l’assessore Maran e il presidente di municipio 7 Bestetti continuino a strumentalizzare questo termine per assecondare la svendita speculativa di un bene comune prezioso per la collettività. Nei fatti, se realmente lo volessero, una variante urbanistica in direzione delle esigenze dei cittadini, la potrebbero attuare in qualsiasi momento.
9-VOI COSA PROPONETE?
L'azzeramento di ogni possibilità di edificare e la creazione di un parco urbano pubblico connesso al Parco delle Cave, con all’interno l'oasi naturalistica da preservare.
Il recupero dei magazzini militari di Baggio, riconvertiti a un uso pubblico, sociale, culturale e didattico. L'apposizione sull'area di un vincolo paesaggistico e storico da parte.
L’attivazione di un processo partecipativo di progettazione per la riconversione dell’area. .
10-LA PROPOSTA DELL'INTER NON E’ SEMPRE MEGLIO DEI GRATTACIELI?
Non esiste nulla di ufficiale ma da quanto appreso dai media, la società calcistica avrebbe avanzato a Invimit una proposta di acquisto per realizzare in Piazza d’Armi il nuovo mega campus nero-azzurro con di decine di campi da calcio (in materiale sintetico), un centro medico sportivo, un albergo, attività commerciali, con una piccola porzione di parco pubblico. Anche questa ipotesi, come quella di un nuovo quartiere, cancellerebbe per sempre l’oasi naturale e i magazzini militari. E’ una forma diversa di cementificazione informalmente approvata dal sindaco Sala e dall'assessore Maran, che si nascondono dietro il paravento che l'area appartiene a un privato, quando così, nei fatti, non è.
11-AVETE UN PROGETTO ALTERNATIVO?
Si. Abbiamo il progetto “Ri.man.i” dell’Associazione Parco Piazza d’Armi Le Giardiniere che prevede un parco agro-ecologico integrato da attività didattiche, sociali, sportive e artigianali per tutti. Il progetto, inoltre comprende un percorso partecipativo della cittadinanza per la definizione degli usi condivisi degli immobili esistenti e dell’area stessa. E’ un ottimo punto di partenza democratico per ridare ai milanesi un’area che gli appartiene.
Coordinamento Piazza d’Armi


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