lunedì 14 maggio 2018

Cultura. democrazia. web, una riflessione non scontata.

Non sono per l'informazione del copia incolla, ma questo post e successivi commenti su facebook, sono a mio avviso molto interessanti e utili per la comprensione del quotidiano.
Mario Z. E Fiorello C.
Crisi della democrazia
A partire dal 2009 l’irruzione del Google Page Rank (risultati più adatti al singolo utente) segna l’inizio dell’“era della personalizzazione” della Rete.
“In un’epoca in cui le informazioni condivise sono alla base di esperienze condivise, la bolla dei filtri è una forza centrifuga che ci divide”. 
E quasi mai siamo realmente consapevoli (o non siamo consapevoli fino in fondo) di “vivere in una bolla”. (Parisier)

I social network aiutano le bolle a combinarsi in una sorta di “
tribalizzazione autoreferenziali che esprimono posizioni estreme che si autoconfermano (si scelgono amici in larga parte vicini al medesimo schieramento) radicalizzandosi e trascurando la veridicità delle informazioni.
Questo ci fa perdere la capacità di ascoltare, facoltà cruciale della democrazia.

Obama,nel 2017, l'ha spiegato così:
“Per troppi di noi è diventato più sicuro ritirarsi nelle proprie bolle […], circondati da persone che ci assomigliano e che condividono la nostra medesima visione politica e non sfidano mai le nostre posizioni. […] E diventiamo progressivamente tanto sicuri nelle nostre bolle, che finiamo con l’accettare solo quelle informazioni, vere o false che siano, che si adattano alle nostre opinioni, invece di basare le nostre opinioni sulle prove che ci sono là fuori”

F.C. Concordo e la bolla non ci fa percepire una alienazione tanto della nostra identità, profilata ed eterodefinita, quanto una riduzione delle capacità cognitive, si 'surfa' e si disimpara e si soffre ogni approfondimento, sia di intensità concettuale che di tempo.
Con lo sviluppo del deep learning e dei sistemi che apprendono ci sarà anche una ( parziale?) cessione della responsabilità decisionale. La cosa non riguarda la domotica, l'infomobilità o l'innaffiatura a distanza. A iniziare dalla scuola occorre sviluppare una consapevolezza digitale, insieme a tutte le modalità di apprendimento con esperienze sensoriali dirette e una piena relazione mente-corpo-natura accompagnate da una relazione discreta e critica per decodificare le informazioni e non scambiarle per conoscenza.

G.R. aggiungerei il 'controllo totale' e 'altalena emozionale' per i più impreparati tramite le bacheche e notizie

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