Roma Caput (figuraccia) Mundi con la clamorosa protesta dei ciclisti del Giro d'Italia e nel web si leggono varie considerazioni, ovvero, come per i ciclisti che da una vita pedalano per Roma, le buche, le strade dissestate sono la regola, mentre per una mezz'ora di circuito cittadino di macchine elettriche, sono stati rifatti gli asfalti.
Lo diciamo da sempre, è un nuovo paradigma, una nuova visione del mondo, una nuova consapevolezza del mondo e dello stare al mondo, una nuova visione che deve essere anche una pratica, e ora, ricordiamolo, lo dice anche Papa Francesco, e dopo il Papa, la parola di diritto a Michelangelo che ci racconta cos'è successo durante l'ultima Critical Mass capitolina.
da Michelangelo Critical Mass Roma
Al solerte Funzionario di Polizia e a tutti i suoi colleghi:
non sapete cos'è una Critical Mass e sono convinto non lo abbiate compreso neppure questa sera.
Questa sera avete "difeso i terroristi della porta accanto", quelli che ogni anno fanno 3500 morti e 180000 feriti. Quei terroristi non vanno certo non in bicicletta.
Questi sono dati comprensibili anche a un bambino.
Io sono quello che si è fatto spontaneamente identificare prima della partenza, il padre di famiglia che ogni giorno porta la figlia a scuola in bicicletta e poi va al lavoro sempre in bicicletta.
Sono quello che rischia di essere investito da un automobilista distratto; quello che rischia una sportellata mentre sto a destra perché le auto mi sorpassano a velocità eccessiva, sono quello che ha scelto di non essere complice di un sistema si sfruttamento delle risorse naturali e delle persone utilizzando il mio metabolismo al posto della altre fonti energetiche non rinnovabili e inquinanti.
Una volta al mese mi incontro con altri come me, donne o uomini, che hanno fatto la stessa scelta. Li avete visti, li ho salutati mentre arrivavano, mentre voi scattavate le foto ai volti e filmavate i comportamenti.
Il nostro "rito" è semplice, ci si saluta, ci si divide una o due birre, ci si racconta cosa è accaduto dall'ultimo incontro e si parte per un giro assieme.
Durante quelle due ore senza una meta, mentre la città si mette a tavola, la strada la prendiamo per noi, facciamo in modo di non correre rischi e non farne correre ad altri, usando l'allegria e il buonsenso.
Tra noi non ci sono gerarchie, non c'è un capo, non seguiamo un percorso, non c'è una durata. Pedaliamo e ci confrontiamo. Noi siamo persone non numeri di targa.
La Vostra preoccupazione era difendere "i palazzi", le tribune dei Fori Imperiali, compiacere ed obbedire ai timori dell'ambasciata statunitense, evitando "che in questo momento storico ci fossero disordini o proteste per la partenza del giro da Israele" (Cit.).
Ebbene nulla di tutto ciò è successo.
Avete visto sfilare per le vie della città un gruppo di persone, donne e uomini, che ogni giorno rischiano di essere travolti, investiti, da automobilisti che corrono spesso distratti da un cellulare.
Quando nei pressi dell'Università mi sono fermato a parlare con Lei, mi ha risposto che ce ne saremmo dovuti andare o ci avrebbe fatto caricare perché stavamo ostacolando il traffico. Ebbene ho scelto quel luogo, viale Aldo Moro, per venire a parlarVi perché di venerdì sera alle 22:00 li non c'è nessuno, non c'è traffico e noi della Critical Mass lo sappiamo bene, perché siamo ciclisti, ci spostiamo in bici e cerchiamo normalmente di evitare i luoghi trafficati e pericolosi per la nostra incolumità.
Altre due cose solerte Funzionario di Polizia, ci siamo fermati a via Satrico perché li è stata ammazzata Valentina, investita da un SUV; prima eravamo passati a Porta Metronia dove è stata ammazzata Alice.
Saremmo anche voluti passare a via dei Fori Imperiali dove anni fa fu ammazzata Eva, proprio al palo 27, lì dove c'è la bici bianca, proprio li da dove partiva la Critical Mass qualche anno fa.
A proposito, ieri sera era il compleanno della Critical Mass Romana e Voi ci avete rovinato la festa, lo avete fatto deliberatamente scambiandoci per pericolosi manifestanti. Ebbene "solerte Funzionario" sappia che questa sera lei e i suoi colleghi avete difeso chi uccide 3500 persone e ne ferisce 180000 ogni anno, solo in Italia.
Ora che conosce le ragioni del gesto e le modalità di protesta, spero possa comprendere le ragioni che mi spingono a pedalare ogni ultimo venerdì del mese: lo faccio da 11 anni e continuerò a farlo. Non ho paura di essere identificato, non mi spaventa la sua minaccia di caricarci, tutti i giorni affronto "nemici della porta accanto" molto più temibili.
Buona notte "solerte Funzionario", io non ce l'ho con lei o con i suoi colleghi, anche se avete difeso gli assassini e i feritori, se avete difeso lo sfruttamento delle persone e delle risorse, siano esse arabe, cinesi, palestinesi, americane o cinesi.
Io mi chiamo Michelangelo, mi conoscono tutti quelli di questa sera, le ho detto che ci saremmo comportati in modo da non crearVi problemi e questo abbiamo fatto.
Tragga lei le sue conclusioni.
M!
fonte: critical mass roma
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