domenica 14 marzo 2021

Il RecoveryFund sia legato a una vera transizione ecologica. basta discariche nei parchi. I Verdi Europei al presidio No Discarica

Non si può pensare di uscrie dalla crisi sanitaria, economica e sociale che stiamo vivendo, consentendo la costruzione di discariche all'interno dei parchi; bisogna cambiare paradigma e andare verso un recupero preciso dei materiali; verso un economia circolare e non lineare.

Questo il messaggio in sintesi, che arriva dal sopralluogo al sito Cave di Casorezzo di sabato 13 marzo 2021; una data che ricorda gli 8 anni di Elezione a Papa Francesco, che con le sue encicliche, in primis la "Laudato si" e la "fratelli tutti", ci parla dell'importanza della ricerca di un nuovo equilibrio, e di giustizia ambientale e giustizia sociale.

Il "Next Generation EU" (per approfondire al sito: https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it ) stanzia una parte consistente dei 209 miliardi di Euro destinati all'Italia alla transizione ecologica, per questo pare semplicemente surreale e fuori da ogni contesto la sola ipotesi di una discarica all'interno di un'area protetta. 

Presenti al sopralluogo dell'Europarlamentare degli European Greens (rcordiamo il primo soggetto politico a darsi una base federativa europea già nel 2004) Eleonora Evi, Gilberto Rossi portavoce dei Verdi del Ticino, Eleonora Bonecchi per il comitato cittadini no discarica, Oreste Magni per l'Ecoistituto del Ticino, Roberto Colombo Sindaco di Canegrate comune capofila per il Parco del Roccolo, Susanna Biondi Sindaca di Busto Garolfo, Fabio Balzarotti assessore di Casorezzo.

 Il tempo scorre, già 30 giorni da quando sono state depositate al TAR le istanze per i 6 ricorsi dei Comuni del Parco del Roccolo, di Legambiente, Salviamo il Paesaggio e del comitato no discarica.

La lotta, determinata, dei cittadini, contro il rischio di una discarica nel sito "cave di Casorezzo" inizia nel 1999; passa dalla costruzione di un presidio, che è stato bruciato da ignoti più volte, passa da, ormai, centinaia di iniziative pubbliche che hanno mobilitato tutto l'altomilanese e l'est ticino, e in occasione dell'altra grande battaglia di difesa del parco contro l'ipotesi di un megaallevamento di galline ovaiole, erano giunti animalisti anche dalla Svizzera, dal Veneto e dal Piemonte; fù una vittoria di popolo e il riconoscimento con un ringraziamento ufficiale da parte del Presidente della Repubblica ne fù lieta sorpresa.

Dal 23 aprile del 1995 Regione Lombardia è guidata dalla destra. Una destra dichiaratamente e spregiudicatamente, nemica dell'ambiente, dei parchi, dei fiumi. Un potere politico che si esprime nella richiesta di cementificazione e di autorizzazioni ad inquinare: si parla di deroghe in deroga; dal caso degli scarichi nell'olona ad altre vicende.

La storia è nota, i progetti della terza pista di Malpensa nella pregiata Brughiera, o, ancora, il progetto di autostrada nel parco del ticino, quello che ogni 2 anni cambia nome, ma è sempre lo stesso tra l'abbiatense e il magentino.

Un argine allo strapotere della destra, veniva, dal comune di Milano, per le loro rivalità interne e anche dalla Provincia di Milano; con la legge n. 56 del 7 aprile 2014, "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni" che istituisce la Città metropolitana di Milano e la legge regionale n.32 del 2015, sulle competenze di regione e delle città metropolitane, l'ex provincia non ha più facoltà legislativa, ma è solo esecutrice dei voleri di Regione.

La premessa era dovuta e necessaria per inquadrare lo strapotere della destra nell'altomilanese, dove ha espresso vari deputati, senatori e consiglieri regionali.

Un'altra brevissima nota per inquadrare la situazione; durante un incontro pubblico svoltosi a casorezzo nel 2016 si apprende che i ripristini ambientali e bonifiche, dovute e necessarie, ogni 7 anni, al rinnovo della concessione per la cava e per ampliare i siti della cava, non sono stati fatti e non sono stati controllati; questo da metà anni settanta. Col senno di poi, vien da pensare anche questo abbia spinto i cittadini a chiedere l'istituzione di un PLIS Parco locale di interesse sovracomunale.

Negli ultimi anni ci sono stati anche dei passaggi di proprietà, e la domanda viene immediata: chi andrebbe ad acquistare un sito, fortemente compromesso e indebitato per quel che concerne i ripristini ambientali e bonifiche? Quale logica economica potrebbe avere?

Ultimo passaggio, a dicembre 2017 le forze politiche regionali, di governo e opposizione, in una pubblica assemblea a Canegrate, dichiarano che stanno lavorando per un progetto di legge regionale per i parchi. Elezioni del 4 marzo 2018, non si sa più niente di quella proposta di legge.

Arriviamo al sopralluogo di oggi.

Al presidio nodiscarica tra Casorezzo e Busto Garolfo, con l'eurodeputata dei Verdi Eleonora Evi, Gilberto Rossi Verdi del Ticino e i Sindaci di Canegrate, Busto Garolfo, l'assessore di Casorezzo e I rappresentanti del comitato
Per un sopralluogo e capire cosa sta succedendo, in attesa della sentenza del TAR in merito ai 6 ricorsi presentati dai Comuni, da Legambiente e dai cittadini.
Il tema, non è solo il rischio della discarica, ma il futuro del territorio.
Ad esempio, l'istituzione di un parco metropolitano, creare connessioni e reti ecologiche tra i parchi già esistenti; guardare gli esempi positivi di recupero e ripristino ambientale, come, sempre nel parco del roccolo con un'aula didattica nel bosco di Arluno.
Ascoltiamo gli interventi di Roberto Colombo, Sindaco di Canegrate, comune capofila del Parco del Roccolo, di Eleonora Evi Eurodeputata degli European Greens, Gilberto Rossi dei Verdi del Ticino, Eleonora Bonecchi del comitato No Discarica, Susanna Biondi Sindaco di Busto Garolfo e Fabio Balzarotti assessore di Casorezzo.

click per video I #verdi​ Europei al presidio #nodiscarica​ nel #parcodelroccolo

Importante tenere alta l'attenzione sul tema; si sta valutando come poter intervenire anche a livello di Parlamento Europeo per tutelare il territorio.

n.d.r. viene citata la mozione de lacittàdeicomuni link per leggere il testo della mozione  http://gilbertorossid.blogspot.com/2017/09/odg-cave-di-casorezzo-presentato-da-la.html  contro la discarica, a cui è seguito un inspiegabile cambio di posizione da parte del SIndaco della Città Metropolitana di Milano Giuseppe Sala, per correttezza riportiamo il link col video della seduta consiliare: La proposta dei Sindaci, comitato e dei cittadini è che Sala cambi la propria posizione.
clik sotto per il video del consiglio metropolitano (la votazione è nell'ultimo minuto del video, è intertessante anche seguire il dibattimento in aula e le posizioni espresse dalle forze politiche)

presenti 13 favorevoli 13, con la destra che lascia l'aula.

o.d.g. No discarica Casorezzo 30 11 2019 Consiglio Metropolitano di Milano

In questi anni, una serie di episodi a dir poco strani hanno colpito i membri del comitato e dei verdi; dalle gomme tagliate alla portavoce del comitato, ai furti nell'abitazione del portavoce dei Verdi, e uno strano atteggiamento da parte della Polizia Locale di Ossona; su questo, senza voler mancare di rispetto agli agenti che onestamente compiono il loro dovere, si evidenziano delle criticità sollevate anche dal Sindaco di Casorezzo sulle libertà che si prendeva l'ex comandandte di PL di Ossona, degradato a vice in seguito all'accorpamento del corpo di PL di Ossona con Casorezzo. Esponiamo alcuni episodi: IN data 7 aprile 2017 dove con la scusa di una multa incomprensibile, il Pianura (ex comandante di PL, all'interno del Comune di Casorezzo, prova ad aggredire il consigliere comunale dei Verdi; solo la diretta fb che vede collegarsi oltre 90 persone istantaneamente e la presenza del Comandante Bollati, scongiurano l'aggressione).

Nel periodo del Lockdown, nel venerdì santo, nonostante la circolare prefettizia consente ai cittadini dei comuni che non hanno esercizi commerciali adeguati alla propria alimentazione (es. prodotti per vegetariani) che consente di recarsi nei comuni limitrofi, due agenti di PL in una situazione surreale, dove il già cons.com. dei verdi, si reca incontro a loro per chiedere se sui suggerimenti dati precedentemente per affrontare la pandemia (in sintesi, chiedere ai lavoratori della zona industriale di Ossona se nei luoghi di lavoro hanno i dispositivi di proteione individuale), dopo 10 minuti di chiaccherata amichevole, intimano ,in particolare uno dei due agenti, scendendo dalla macchina e recandosi quasi viso a viso contro il portavoce dei verdi, che non può fare la spesa e al che il portavoce dei verdi, dicendo, non casco nel vostro tranello, va bene, torno a casa senza far la spesa; gli verrà poi fatta una multa, ovviamente contestata con una lettera che spiega l'accaduto, e addirittura una denuncia penale, al cui sarà corrisposta una controdenuncia da parte del portavoce dei Verdi.

Altri episodi che in sè possono non destare grande preoccupazione ma che sommati delineano un quadro inquietante:

1. accesso agli atti del comune di Ossona, tra cui i file audio dei consigli comunali, negati con varie scuse e nonostante varie lettere di richiamo da parte di Sua Eccellenza il Prefetto di Milano, al Sindaco di Ossona Marino Venegoni.

2. in seguito ai lavori della fogna di Ossona, l'abitazione del Portavoce dei Verdi, subisce dei danni; viene fatta lettera per richiedere il sopralluogo dei tecnici comunali a metà novembre 2019; a febbraio 2020 grazie alla sollecitazione del Segretario comunale, c'è un sopralluogo da parte dei tecnici di Cap Holding AMIACQUE  , i quali, constatato lo stato dell'immobile, invitano a scrivere al comune per avere un sopralluogo da parte dei tecnici comunali; ne seguono varie lettere, ma ad oggi il sopralluogo non è stato ancora fatto e la pratica è ferma.

3. è opportuno ricordare anche il tentativo di aggressione fisica da parte del Sindaco Venegoni dopo che il consigliere comunale ha fotografato il documento di inizio lavori per l'installazione di una antenna di telefonia mobile presso l'area definita "bosco della corona" 

video https://www.youtube.com/watch?v=A7EziX4D6MU  

4. tornando alla giornata di sabato 13 marzo 2021, a fine sopralluogo, si avvicinano due ragazzi, pare in stato di forte ebbrezza e abbastanza trasandati che parlano biascicando, con fare amichevole tentano di intrufolarsi nelle foto; vengono allontanati con gentilezza; recandosi alle macchine, in prossimità si vedono due uomini molto robusti, con abiti da muratore, ovvero jeans con segni di cemento che stazionano nella via che porta all'ingresso della cava. Riportiamo questi fatti perchè denotano un quadro inquietante




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