martedì 16 marzo 2021

VAS VACCINI: LIBERALIZZARE I BREVETTI!

riceviamo e volentieri pubblichiamo da Verdi Ambiente e Società 

Il COVID continua ad imperversare e a mietere vittime nel mondo. La crisi sociale ed

economica che la pandemia sta generando, aumenta le disuguaglianze sociali.

Giorgio Diaferia, dell’Esecutivo Nazionale di Verdi Ambiente e Società e medico

specialista fisiatra, ha dichiarato: “Appare del tutto condivisibile la proposta avanzata

dalla FNOMCeO, da varie realtà associative e da alcune forze politiche di liberalizzare,

almeno temporaneamente, i brevetti sui vaccini, al fine di poterne produrre quantità

sufficienti ad immunizzare almeno l’80% della popolazione mondiale. Filippo Anelli,

Presidente FNOMCeO, ha affermato - I brevetti sui vaccini, che, tutelando il giusto diritto

alla proprietà intellettuale, costituiscono un volano per ricerca e innovazione, determinano

tuttavia dei limiti nell’accesso alle cure. In questo caso, l’emergenza è tale per cui

l’accesso alla vaccinazione del maggior numero possibile di persone non risponde solo ai

principi etici di universalità, equità e uguaglianza ma anche a una precisa strategia di

prevenzione – Sarà quindi decisivo, per sconfiggere questo virus, dare una risposta

positiva a questa richiesta di liberalizzazione”

Stefano Zuppello, Presidente di VAS ha dichiarato: “Il Parlamento europeo ha

approvato con 291 voti a favore, 195 contro e 204 astenuti un emendamento sul ‘Rapporto

sul Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche’ che invita la

Commissione e gli Stati membri a superare gli ostacoli e le restrizioni derivanti dai brevetti

e dai diritti di proprietà intellettuale al fine di garantire un’ampia produzione di vaccini e la

loro tempestiva distribuzione a tutti i Paesi e a tutti i cittadini. Ma, purtroppo, su questo, i

grandi della terra stanno facendo orecchie da mercante. I Paesi membri

dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) non hanno raggiunto un accordo sul

tema della deroga ai brevetti per la produzione di vaccini proposta da India e Sudafrica. A

non accogliere le petizioni sono stati una serie di Paesi ad alto reddito più il Brasile.

Secondo queste nazioni i brevetti sarebbero importanti incentivi all'innovazione e le regole

in merito sarebbero state rese già sufficientemente flessibili durante la pandemia.

Insomma, anche davanti a questa pandemia si vuole proteggere il profitto privato. La

nostra associazione - conclude Zuppello - si unisce al movimento che si sta

organizzando per rendere ancora più forte la richiesta di liberalizzare i brevetti sui

vaccini e vogliamo lanciare un appello: che sia l'ONU, di fronte ad una pandemia

mondiale, a farsi carico di acquistare tutti i brevetti dei vaccini e di pianificare una

vaccinazione mondiale di massa senza limitazioni per nessuna nazione”


Roma, 15 marzo 2021



Nessun commento:

Posta un commento