"Ecco qui la risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo sulla crisi COVID-19 e la risposta europea. Un sacco di cose utili, dal Green Deal come destinatario obbligato di fondi ingenti, ai recovery Bonds garantiti dal Bilancio UE al MES senza condizioni capestro, con tempi di rimborso lontani e aperti a tutti, alla necessità (punto ultraprioritario nel quale il PE ha un vero potere che dovrà usare) di aumentare in modo radicale la dotazione del bilancio UE.
Non c'é pero' l'impegno alla mutualizzazione del debito, punto essenziale che ha come punto fondamentale una "operazione verità": se il bilancio UE rimane come é le garanzie non saranno sufficienti, devono intevenire gli stati, ecco perché i Verdi si sono astenuti.
Personalente credo che la battaglia prioritaria sia quella di fare passare il 23 l'idea della garanzia comune dei recovery Bond e del bilancio europeo da fare arrivare almeno all'1,5% del PIL europeo. Questa sarebbe la migliore apertura alla battaglia
Vedremo." Monica Frassoni
Risoluzione del Parlamento europeo del 17 aprile 2020 sull'azione
coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le
sue conseguenze (2020/2616(RSP))
– visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A. considerando che gli articoli 2 e 21 del trattato sull'Unione
europea (TUE) sanciscono la solidarietà come un valore fondamentale
dell'Unione; che l'articolo 3 TUE afferma che l'Unione europea si
prefigge di promuovere i propri valori, segnatamente la coesione
economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati
membri così come il benessere dei suoi popoli;
B. considerando che il 15 gennaio 2020 il Parlamento ha approvato una
risoluzione sul Green Deal europeo (2019/2956(RSP))1;
C. considerando che la diffusione della COVID-19 a livello globale ed
europeo ha già avuto come tragica conseguenza la perdita di diverse
migliaia di vite in Europa e nel mondo, causando danni irreparabili e
confinando oltre un miliardo di persone nelle proprie case;
D. considerando che la prestazione di assistenza sanitaria è,
anzitutto, una competenza nazionale, mentre la sanità pubblica è
una competenza concorrente degli Stati membri e dell'Unione;
E. considerando che finora la risposta dell'UE alla pandemia di
COVID-19 è stata caratterizzata da una mancanza di coordinamento tra
gli Stati membri in termini di misure di sanità pubblica, in
particolare per quanto riguarda le restrizioni imposte alla
circolazione delle persone a livello nazionale e transfrontaliero e
la sospensione di altri diritti e norme; che, a seguito del blocco
della nostra economia, gli effetti delle conseguenti perturbazioni
sui cittadini europei, le imprese e i lavoratori, subordinati e
autonomi, saranno drammatici;
F. considerando che nel corso della pandemia i sistemi sanitari sono
sottoposti a forti pressioni per garantire un'assistenza adeguata a
tutti i pazienti;
G. considerando che le misure adottate dai governi dovrebbero sempre
rispettare i diritti fondamentali di tutti gli individui; che tali
misure dovrebbero essere necessarie, proporzionate e temporanee;
H. considerando che la solidarietà tra gli Stati membri non è
un'opzione bensì un obbligo previsto dai trattati e fa parte dei
nostri valori europei;
I. considerando che la Commissione ha già adottato un'azione
iniziale, comprendente un pacchetto di misure votato dal Parlamento
nel corso della seduta plenaria del 26 marzo 2020;
J. considerando che finora il Consiglio europeo non è riuscito a
raggiungere un consenso sulle misure economiche necessarie per
affrontare la crisi;
K. considerando che il Parlamento europeo, in qualità di
colegislatore, di ramo dell'autorità di bilancio e di sola
istituzione eletta a suffragio universale diretto, deve essere
incluso come parte integrante ed essenziale in tutte le discussioni
sulla risposta dell'UE alla crisi e sulla successiva ripresa;
L. considerando che questo è un momento di verità per l'Unione che
ne determinerà il futuro, e che essa potrà far fronte a questa
crisi solo se gli Stati membri e le istituzioni europee resteranno
uniti all'insegna della solidarietà e responsabilità, in un momento
in cui è più che mai necessaria una voce forte e unita del
Parlamento europeo;
Una risposta unita e risoluta
a una crisi comune
1. esprime il suo più profondo cordoglio per la perdita di vite
umane e la tragedia umana che la pandemia ha comportato per gli
europei e le loro famiglie nonché per i cittadini di tutto il mondo
e porge le sue condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri
cari; esprime profonda solidarietà a tutti coloro che sono stati
colpiti dal virus e che stanno lottando per la propria vita, nonché
ai loro familiari e amici;
2. esprime grande ammirazione per tutti coloro che si trovano in
prima linea nella lotta contro la pandemia e lavorano
incessantemente, come medici e infermieri, ma è anche profondamente
grato a tutti gli eroi anonimi che svolgono funzioni essenziali, come
ad esempio coloro che lavorano nei settori della vendita al dettaglio
e della consegna di prodotti alimentari, dell'istruzione,
dell'agricoltura e dei trasporti, i membri dei servizi di emergenza,
la società civile, i volontari e gli addetti alle pulizie e alla
raccolta dei rifiuti, per mantenere la vita e i servizi pubblici e
per garantire l'accesso ai beni di prima necessità;
sottolinea che il 70 % del personale sanitario e sociale a
livello globale è costituito da donne, che ricevono spesso solo il
salario minimo e operano in condizioni di lavoro precarie, e chiede
che siano livellati verso l'alto i salari e le condizioni di lavoro
nei settori a forte prevalenza femminile come l'assistenza, la sanità
e le vendite al dettaglio, nonché l'eliminazione del divario
retributivo e pensionistico di genere e della segregazione del
mercato del lavoro; ritiene che sia compito dell'UE e degli
Stati membri offrire il massimo sostegno a tali lavoratori essenziali
e riconoscere i loro sacrifici quotidiani; esorta gli Stati membri a
garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i lavoratori
impegnati in prima linea contro questa epidemia, in particolare per
il personale medico in prima linea, attuando misure nazionali
adeguate e coordinate, compresa la fornitura di sufficienti
dispositivi di protezione individuale (DPI); invita la Commissione a
vigilare sull'attuazione di tali misure;
3. esprime la propria solidarietà agli Stati membri più colpiti dal
virus e a tutti gli altri paesi che si trovano ad affrontare gli
effetti della pandemia; esprime la sua più sincera solidarietà a
coloro che hanno perso il posto di lavoro e la cui vita professionale
è stata stravolta dalla pandemia; sottolinea la necessità di unire
gli sforzi come una comunità e assicurarsi che nessun paese venga
lasciato solo nella lotta contro questo virus e le sue conseguenze;
4. è preoccupato per i potenziali impatti della crisi, compreso il
confinamento, sul benessere delle persone in tutto il mondo, in
particolare i gruppi più vulnerabili e le persone in situazioni
vulnerabili, compresi gli anziani, le persone già affette da
problemi di salute, le popolazioni che si trovano in zone di
conflitto o in aree soggette a catastrofi naturali e i migranti,
nonché coloro che sono esposti alla violenza domestica, in
particolare donne e bambini;
5. è preoccupato per l'incapacità iniziale degli Stati membri di
agire in modo collettivo e chiede che tutte le future azioni degli
Stati membri siano guidate dal principio fondante dell'Unione di
solidarietà e di leale cooperazione; ritiene che la crisi COVID-19
abbia dimostrato in particolare l'importanza di un'azione europea
congiunta; sottolinea che l'Unione e i suoi Stati membri dispongono
delle risorse comuni per riuscire a contrastare la pandemia e le sue
conseguenze, ma solo se coopereranno in uno spirito di unità;
riconosce che gli Stati membri, dopo aver agito unilateralmente
all'inizio della crisi, hanno ormai compreso che la cooperazione, la
fiducia e la solidarietà rappresentano l'unico modo per superare
questa crisi;
6. invita la Commissione e gli Stati membri ad agire di concerto per
essere all'altezza della sfida e garantire che l'Unione esca dalla
crisi più forte; sottolinea che il Parlamento europeo coopererà con
le altre istituzioni dell'UE per salvare vite umane, proteggere i
posti di lavoro e le imprese e promuovere la ripresa economica e
sociale, e che sarà pronto a chiamarle a rispondere del loro
operato;
Solidarietà europea e azioni
nel settore sanitario
7. si compiace per la solidarietà europea in azione dimostrata dagli
Stati membri nel curare pazienti di altri Stati membri, nel fornire
attrezzature sanitarie, anche tramite iniziative a guida UE di
appalti e accumulo di scorte, e nel rimpatriare i cittadini;
sottolinea che le frontiere devono rimanere aperte all'interno
dell'UE per la circolazione di DPI, alimenti, medicinali, dispositivi
medici, emoderivati e organi nonché per la catena di
approvvigionamento nel mercato unico; pone l'accento sulla necessità
di agevolare la mobilitazione di professionisti sanitari e chiede di
impiegare il corpo medico europeo onde fornire assistenza medica;
sottolinea altresì che occorre agevolare il trasporto di pazienti
dagli ospedali saturi di uno Stato membro verso altri dove la
capacità non è ancora esaurita;
8. chiede un sostanziale potenziamento delle competenze, del bilancio
e del personale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo
delle malattie (ECDC) e dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA),
di modo che possano coordinare le risposte mediche in tempi di crisi;
propone che il gruppo di esperti COVID-19 sia trasformato in un
gruppo permanente di esperti indipendenti sulle epidemie di virus,
che dovrebbe collaborare con l'ECDC al fine di elaborare norme,
formulare raccomandazioni e sviluppare protocolli a cui la
Commissione e gli Stati membri dovrebbero attenersi in caso di crisi;
9. chiede la creazione di un meccanismo europeo di risposta sanitaria
volto a preparare meglio e rispondere in maniera comune e coordinata
a qualsiasi tipo di crisi sanitaria o di salute che si presenti a
livello dell'UE, nell'ottica di tutelare la salute dei nostri
cittadini; ritiene che detto meccanismo dovrebbe fungere da polo di
informazione così come da squadra di pronto intervento capace di
mettere a disposizione delle regioni colpite da un improvviso aumento
di infezioni forniture essenziali, attrezzature mediche e personale
medico;
10. invita la Commissione a rafforzare tutte le componenti della
gestione delle crisi e della reazione in caso di calamità e a
potenziare ulteriormente gli strumenti quali RescEU onde assicurare
una risposta realmente comune, coordinata ed efficace a livello
dell'UE; ritiene opportuno rafforzare la prevenzione, la preparazione
e la gestione a livello europeo del rischio di catastrofi, oltre alle
scorte comuni di attrezzature, materiali e medicinali, in modo da
garantirne una rapida mobilitazione per proteggere la vita e mezzi di
sostentamento dei cittadini dell'UE; ritiene che il meccanismo di
protezione civile dell'UE dovrebbe essere rafforzato per facilitare
il rimpatrio congiunto dei cittadini dell'UE;
11. si compiace dell'iniziativa della Commissione di indirizzare
fondi del programma di ricerca dell'UE verso la lotta contro il
virus, garantendo che i trattamenti, i vaccini e gli strumenti
diagnostici siano disponibili, accessibili e a prezzi ragionevoli a
livello globale; chiede che si prevedano finanziamenti aggiuntivi per
un "fondo di ricerca e innovazione (R&I) COVID-19" al
fine di sostenere gli sforzi intesi a finanziare una rapida ricerca
su un vaccino e/o una cura; ritiene che i ricercatori, le piccole e
medie imprese (PMI) innovative e l'industria in Europa dovrebbero
ricevere tutto il sostegno necessario per trovare una cura; chiede
agli Stati membri di aumentare notevolmente il sostegno ai programmi
di ricerca, sviluppo e innovazione volti a comprendere la malattia,
accelerare le diagnosi e il test e sviluppare un vaccino; invita gli
ospedali e i ricercatori a condividere dati con l'EMA e ad avviare
sperimentazioni cliniche europee su vasta scala; evidenzia la
necessità di sostenere misure che favoriscano la scienza aperta al
fine di accelerare la condivisione di dati e di risultati della
ricerca all'interno della comunità scientifica in Europa e oltre;
insiste affinché ogni ricerca finanziata con fondi pubblici rimanga
di dominio pubblico;
12. si preoccupa rispetto alla possibilità che gli Stati membri
prestino sufficiente attenzione alle implicazioni della crisi per la
salute mentale e chiede di organizzare una campagna per la salute
mentale a livello di UE, intesa a informare i cittadini su come
proteggere la loro salute mentale nelle attuali circostanze e a
indicare loro a chi possono rivolgersi per chiedere aiuto se
necessario;
13. chiede che le misure adottate dall'UE e dagli Stati membri
rispettino i diritti delle persone con disabilità, in linea con la
Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti di tali persone; insiste
sulla necessità di prestare particolare attenzione alla parità di
accesso all'assistenza sanitaria e garantire che i servizi di
assistenza e di sostegno a livello di comunità, che le persone con
disabilità necessitano ogni giorno, siano finanziati, ben attrezzati
e con il personale richiesto; insiste inoltre sulla necessità che le
informazioni pubbliche sulla pandemia di COVID-19 siano accessibili
al maggior numero possibile di persone con disabilità e che queste
ultime siano coperte da tutte le misure di protezione del reddito;
14. invita la Commissione a sviluppare ulteriormente la propria
capacità relativa ai servizi cloud, rispettando nel contempo la
direttiva e-privacy2
e il regolamento generale sulla protezione dei dati3,
al fine di facilitare lo scambio a livello di UE di dati relativi
alla ricerca e alla salute da parte di entità che lavorano allo
sviluppo di farmaci e/o vaccini;
15. sottolinea la fondamentale importanza delle politiche intese a
garantire un approvvigionamento alimentare affidabile e di qualità
dall'agricoltura, dalla pesca e dal settore alimentare durante e
oltre l'immediata crisi sanitaria, nonché la necessità di sostenere
tali settori e di salvaguardarne la produzione ininterrotta e il
trasporto privo di barriere in tutto il mercato unico;
16. ricorda il principio "One Health" che riflette il fatto
che la salute delle persone, degli animali e dell'ambiente sono
interconnesse e che le malattie possono essere trasmesse dalle
persone agli animali e viceversa; sottolinea la necessità di un
approccio "One Health" alle pandemie e alle crisi
sanitarie, sia nel settore della salute umana che nel settore
veterinario; sottolinea, pertanto, che le malattie devono essere
affrontate sia nell'uomo che negli animali, tenendo anche in
particolare considerazione la catena alimentare e l'ambiente, che
possono essere un'altra fonte di microrganismi resistenti; sottolinea
l'importante ruolo della Commissione nel coordinare e sostenere
l'approccio "One Health" per ciò che riguarda la salute
umana, la salute animale e l'ambiente nell'UE;
17. chiede un approccio coordinato post-confinamento all'interno
dell'UE per evitare una recrudescenza del virus; esorta gli Stati
membri a elaborare congiuntamente criteri per abolire le misure di
quarantena e le altre misure di emergenza, sulla base della tutela
della vita umana; invita la Commissione ad avviare un'efficace
strategia di uscita che includa test su ampia scala e DPI per il
maggior numero possibile di cittadini; incoraggia gli Stati membri a
sviluppare test più sistematici sull'infezione e l'esposizione al
virus e a condividere le migliori prassi;
Soluzioni europee per superare
le conseguenze economiche e sociali
18. si compiace delle misure adottate finora a livello dell'UE in
termini di misure di bilancio e sostegno alla liquidità;
19. invita la Commissione europea a proporre un massiccio pacchetto
di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno
dell'economia europea dopo la crisi, che vada al di là di ciò che
stanno già facendo il meccanismo europeo di stabilità, la Banca
europea per gli investimenti e la Banca centrale europea e che si
inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP); ritiene che
detto pacchetto dovrebbe essere messo in atto per tutto il perdurare
delle perturbazioni economiche provocate da questa crisi; ritiene che
gli investimenti necessari potrebbero essere finanziati attraverso un
QFP ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell'UE esistenti e
obbligazioni a sostegno della ripresa garantite dal bilancio dell'UE;
ritiene che tale pacchetto non dovrebbe comportare la mutualizzazione
del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti
futuri;
20. sottolinea il fatto che il pacchetto per la ripresa e la
ricostruzione dovrebbe avere al centro il Green Deal europeo e la
trasformazione digitale per rilanciare l'economia, migliorarne la
resilienza e creare posti di lavoro, contribuendo al contempo alla
transizione ecologica, favorendo lo sviluppo economico e sociale
sostenibile, compresa l'autonomia strategica del nostro continente, e
contribuendo all'attuazione di una strategia industriale che preservi
i settori industriali fondamentali dell'UE; evidenzia la necessità
di allineare le nostre risposte all'obiettivo dell'UE della
neutralità climatica;
21. sostiene la Commissione nel suo obiettivo di definire una nuova
strategia industriale per l'UE con l'intento di conseguire
un'industria più competitiva e resiliente di fronte agli shock
globali; sostiene il reintegro delle catene di approvvigionamento
all'interno dell'UE e l'incremento della produzione da parte dell'UE
di prodotti fondamentali quali i medicinali, i principi attivi
farmaceutici, i dispositivi medici e i presidi sanitari;
22. insiste pertanto sull'adozione di un QFP ambizioso che preveda un
aumento del bilancio in linea con gli obiettivi dell'Unione,
l'impatto previsto della crisi sulle economie dell'UE e le
aspettative dei cittadini sul valore aggiunto europeo, sia dotato di
una maggiore flessibilità e semplicità quanto alle modalità di
utilizzo dei fondi per rispondere alle crisi e presenti la
flessibilità necessaria; chiede inoltre una revisione della
proposta della Commissione sulla riforma del sistema delle risorse
proprie al fine di ottenere un sufficiente margine di manovra in
termini di bilancio e garantire una migliore prevedibilità e
capacità di agire e un'esposizione ridotta ai rischi nazionali;
sottolinea che sarebbero necessarie nuove risorse proprie per il
bilancio dell'UE al fine di garantire il pacchetto per la ripresa e
la ricostruzione;
23. invita gli Stati membri a raggiungere rapidamente un accordo su
questa nuova proposta di QFP, quale strumento di solidarietà e
coesione; invita la Commissione a presentare, in caso di mancato
accordo, un piano di emergenza che estenda la durata dei programmi di
finanziamento in corso oltre il 31 dicembre 2020;
24. chiede di impiegare tutti i mezzi disponibili e i fondi non
utilizzati dell'attuale bilancio dell'UE, compresi i margini
eccedentari e non spesi e il Fondo di adeguamento alla
globalizzazione, per distribuire rapidamente l'assistenza finanziaria
alle regioni e alle imprese più colpite e permettere la massima
flessibilità possibile nell'uso dei fondi, pur continuando a
rispettare il principio della sana gestione finanziaria e garantendo
che i fondi raggiungano i beneficiari più bisognosi; accoglie
positivamente, a tal fine, la recente proposta della Commissione di
creare uno strumento per il sostegno di emergenza;
25. riconosce la necessità di mobilitare fondi aggiuntivi in modo
rapido e non burocratico per aiutare gli Stati membri a soddisfare le
esigenze di lotta contro la COVID-19 e le sue conseguenze, ma
sottolinea che il potenziale uso improprio di tali fondi deve essere
indagato e oggetto di sanzioni applicabili una volta terminata la
crisi immediata; ritiene pertanto che un QFP potenziato debba
includere risorse adeguate per la Procura europea in modo da
consentirle di guadagnare la fiducia dei cittadini, combattere le
frodi, sequestrare i beni e in tal modo diventare a medio termine
neutrale dal punto di vista del bilancio; chiede che il suo bilancio
sia finanziato attraverso la rubrica 7 (Pubblica amministrazione
europea), analogamente al Garante europeo della protezione dei dati,
al Servizio europeo per l'azione esterna o al Mediatore europeo, in
modo da rafforzarne l'indipendenza;
26. invita gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410
miliardi di EUR del meccanismo europeo di stabilità con una linea di
credito specifica; ricorda che questa crisi non è responsabilità di
un determinato Stato membro e che l'obiettivo principale dovrebbe
essere quello di combattere le conseguenze della pandemia; sottolinea
che, come misura a breve termine, il meccanismo europeo di stabilità
dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali
ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di
finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate
della COVID-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e
condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli
Stati membri;
27. esorta gli Stati membri dell'UE a concordare rapidamente
un'iniezione significativa di capitale nella BEI per consentirle di
dispiegare rapidamente le sue considerevoli capacità per attenuare
l'impatto economico della COVID-19, compresa la creazione di una
nuova linea di credito della BEI per garantire liquidità alle PMI;
28. propone la creazione di un fondo di solidarietà COVID-19 dell'UE
pari ad almeno 50 miliardi di EUR, composto da un massimo di 20
miliardi di EUR al di fuori dei massimali del QFP in sovvenzioni e da
un massimo di 30 miliardi di EUR in prestiti, garantiti dal bilancio
dell'UE (entrambi anticipati nei primi due anni del prossimo QFP o,
in mancanza di un accordo sul QFP a tempo debito, dilazionati
nell'arco del periodo di emergenza), a sostegno degli sforzi
finanziari intrapresi dai settori sanitari di tutti gli Stati membri
durante l'attuale crisi, come pure investimenti nel settore sanitario
nel periodo post-crisi, al fine di rendere i sistemi sanitari più
resilienti e concentrati su coloro che ne hanno più bisogno;
29. insiste per un ruolo proattivo del settore bancario nell'attuale
crisi, così da consentire alle imprese e ai cittadini colpiti dalle
conseguenze finanziarie della pandemia di COVID-19 di ridurre o
sospendere temporaneamente il rimborso dei prestiti o dei mutui,
accordando la massima flessibilità nel trattamento dei prestiti in
sofferenza, sospendendo temporaneamente il pagamento dei dividendi e
abbassando i tassi di interesse, spesso eccessivi, sugli scoperti di
conto corrente; sottolinea che, a tal fine, le autorità di vigilanza
devono dar prova di un livello elevato di flessibilità;
30. sottolinea la necessità urgente di fare di più per le PMI,
aiutarle a mantenere i posti di lavoro e gestire la loro liquidità;
esorta le autorità prudenziali e di vigilanza europee, nonché gli
Stati membri, a valutare tutte le opzioni per alleggerire la
pressione che grava sulle PMI; caldeggia una strategia orizzontale
europea per la ripresa delle PMI, che le sostenga riducendo la
burocrazia e i costi di accesso ai finanziamenti nonché promuovendo
gli investimenti nelle catene del valore strategiche;
31. ritiene che l'UE debba cogliere questa opportunità e proporre
un'azione per l'autonomia sanitaria in settori strategici quali i
principi attivi farmaceutici (API) essenziali per la produzione di
medicinali, e ridurre così la sua dipendenza dai paesi terzi, senza
pregiudicare i benefici che le economie aperte traggono dal commercio
internazionale; sottolinea che tale piano d'azione dovrebbe aiutare
la produzione, lo stoccaggio e il coordinamento della produzione di
medicinali critici, prodotti farmaceutici e dispositivi, segnatamente
gel disinfettante, ventilatori e mascherine di protezione
nell'Unione; evidenzia inoltre che il piano d'azione dovrebbe anche
riunire e coordinare capacità di produzione digitali, come la stampa
3D, che possono contribuire a sostituire l'attrezzatura necessaria;
32. sottolinea che, accanto alla dimensione sanitaria, la crisi sta
drammaticamente colpendo i lavoratori, i lavoratori dipendenti, i
lavoratori autonomi e le PMI, che sono la spina dorsale delle nostre
società; ritiene che la Commissione, insieme agli Stati membri,
debba adottare ogni misura per preservare il maggior numero possibile
di posti di lavoro e per garantire che la ripresa si basi su una
convergenza economica e sociale verso l'alto, sul dialogo sociale e
su diritti sociali e condizioni di lavoro migliori, con misure mirate
per coloro che svolgono forme precarie di lavoro;
33. sottolinea che i settori culturali e creativi negli Stati membri
sono stati colpiti in modo particolarmente duro dalle ripercussioni
della COVID-19 a causa della chiusura di cinema, teatri e luoghi per
eventi musicali e al repentino arresto delle vendite di biglietti;
sottolinea il fatto che, poiché in tali settori è impiegato un
elevato numero di lavoratori indipendenti e autonomi, molti dei quali
si trovavano in difficoltà anche prima dell'epidemia, le ricadute
sono particolarmente gravi per i professionisti delle industrie
creative i cui flussi di reddito sono stati inaspettatamente ridotti
a zero e che ricevono attualmente un sostegno scarso o inesistente
dal sistema sociale;
34. insiste affinché le istituzioni dell'UE e gli Stati membri si
assicurino che il sostegno finanziario pubblico fornito alle imprese
per combattere le conseguenze economiche della COVID-19 sia concesso
a condizione che i finanziamenti siano utilizzati a vantaggio dei
dipendenti e che le imprese beneficiarie si astengano dall'erogazione
di bonus ai dirigenti, dall'evasione fiscale, dal pagamento di
dividendi o dall'offerta di programmi di riacquisto di azioni proprie
finché riceveranno tale sostegno;
35. invita la Commissione e gli Stati membri a dare la priorità alle
misure di aiuto e di attenuazione della crisi per i cittadini più
vulnerabili, le donne e i minori esposti a violenze domestiche, gli
anziani, le persone con disabilità, le minoranze etniche e le
persone provenienti da regioni periferiche e isolate, compresi i
paesi e territori d'oltremare e le regioni ultraperiferiche,
attraverso un apposito fondo di sostegno eccezionale incentrato sul
sistema sanitario e sui settori colpiti dalla pandemia di COVID-19,
nonché per le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale,
che rischiano maggiormente di contrarre la COVID-19 ma anche di
risentire maggiormente dei suoi effetti economici; chiede
misure volte a proteggere i locatari dagli sfratti durante la crisi e
la creazione di rifugi sicuri per coloro che necessitano di un
riparo; chiede una
strategia globale contro la povertà, con una garanzia europea per
l'infanzia; esorta l'UE e gli Stati membri a integrare un'analisi di
genere in tutti gli sforzi di risposta così da evitare di acuire le
disparità di genere, a garantire che i servizi per le vittime di
violenza rimangano aperti e a rafforzare i servizi delle linee
telefoniche di assistenza, i rifugi di emergenza per le vittime, il
sostegno legale online e i servizi di denuncia, al fine di lottare
contro la violenza domestica e di genere e proteggere dalla stessa
tutte le donne e i minori; ricorda che le misure in questione devono
essere in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti
delle persone con disabilità, garantendo un accesso equo e non
discriminatorio ai servizi sociali e all'assistenza sanitaria e
adottando misure specifiche volte alla protezione delle persone con
disabilità, sulla base di consultazioni e del coinvolgimento delle
persone con disabilità, attraverso i loro familiari o le
organizzazioni che le rappresentano al momento di adottare misure che
le riguardano;
36. ribadisce che gli Stati membri dovrebbero prestare particolare
attenzione alla parità di accesso all'assistenza sanitaria, in
particolare a un accesso non discriminatorio alle cure mediche e alle
terapie urgenti, garantendo i diritti delle persone che vivono in
istituti residenziali che sono maggiormente a rischio di infezione,
in particolare gli anziani e le persone con disabilità, e garantendo
che i servizi di assistenza e di sostegno a livello di comunità, di
cui queste persone necessitano quotidianamente, siano finanziati e
dotati di risorse e personale; insiste inoltre affinché le misure di
confinamento tengano conto delle esigenze delle persone con
disabilità, che le informazioni pubbliche relative alla pandemia di
COVID-19 siano accessibili al maggior numero di persone con
disabilità e che le persone con disabilità siano incluse in tutte
le misure di protezione del reddito;
37. reputa che gli Stati membri debbano adottare misure atte a
garantire che i lavoratori in Europa, compresi i lavoratori autonomi,
siano protetti dalla perdita di reddito e che le imprese, in
particolare le PMI, e i settori maggiormente colpiti dispongano del
sostegno e della liquidità finanziaria necessari; accoglie con
favore, a tale proposito, la nuova proposta della Commissione di
sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in
un'emergenza (SURE) e ne chiede la tempestiva attuazione e chiede che
sia avviato un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di
disoccupazione; incoraggia gli Stati membri a coordinare meglio la
legislazione sociale e fiscale al fine di evitare ripercussioni in
termini di sistemi di sicurezza sociale e fiscali per i lavoratori
transfrontalieri e i lavoratori migranti a seguito delle misure di
emergenza;
38. sottolinea che i senzatetto e le altre persone in situazioni
abitative precarie sono particolarmente a rischio nella crisi della
COVID-19 e spesso non possono applicare il distanziamento sociale né
seguire altre misure di protezione; esorta l'UE e gli Stati membri a
porre in atto misure mirate per proteggere i senzatetto e a fornire
sostegno finanziario alle ONG e alle autorità locali che
garantiscono l'assistenza in prima linea, a sospendere gli sfratti e
a sostenere gli inquilini e i debitori ipotecari;
39. invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere il dialogo
sociale e la contrattazione collettiva nel rispondere alla crisi
della COVIS-19 e a garantire il pieno coinvolgimento delle parti
sociali nella concezione e nell'attuazione delle misure adottate;
invita gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per
preservare l'occupazione, le condizioni di lavoro e le retribuzioni,
tra cui misure a favore della riduzione dell'orario di lavoro,
meccanismi di compensazione per la perdita di reddito e misure
analoghe;
40. ritiene della massima importanza mantenere aperte le frontiere
interne dell'UE per le merci; ricorda che il mercato unico è la
fonte della nostra prosperità e del nostro benessere collettivi e
che costituisce un elemento chiave per la risposta immediata e
continua all'epidemia di COVID-19; sostiene con forza l'invito
rivolto dalla Commissione agli Stati membri affinché consentano ai
lavoratori frontalieri di continuare ad attraversare le frontiere,
con particolare riferimento ai settori per i quali si ritiene
essenziale continuare ad assicurare la libera circolazione nell'UE;
chiede, a tale proposito, la creazione di valichi di frontiera di
tipo "corsia verde" per il trasporto terrestre (stradale e
ferroviario), marittimo, per vie navigabili interne e aereo;
41. sostiene le misure a favore del settore agroalimentare dell'UE e
della redditività delle aziende agricole durante la crisi, in
particolare attraverso il sostegno alla liquidità mediante il
tempestivo versamento anticipato dei pagamenti diretti e a titolo del
secondo pilastro, la flessibilità nella gestione dei regimi di aiuto
e nella presentazione delle domande, la sorveglianza del mercato e la
gestione delle crisi (ammasso privato, misure di promozione e misure
eccezionali per consentire alla Commissione di proporre ulteriori
misure di mercato e deroghe limitate nel tempo alla normativa sulla
concorrenza);
42. ritiene che il settore dei trasporti e del turismo siano stati
duramente colpiti e chiede interventi volti a garantire la salute, la
sicurezza e adeguate condizioni di lavoro degli operatori del settore
dei trasporti e ad assicurare che le imprese di trasporto siano in
grado di sopravvivere alla crisi; suggerisce di sviluppare un
meccanismo di prevenzione e gestione a livello di Unione per il
settore del turismo al fine di proteggere i nostri lavoratori,
sostenere le nostre imprese e garantire la sicurezza dei passeggeri;
43. chiede che l'UE e gli Stati membri forniscano sostegno ai settori
culturale e creativo, dal momento che svolgono un ruolo importante
nella nostra economia e nella nostra vita sociale e sono duramente
colpiti dall'attuale crisi; sottolinea che l'attuale crisi ha
dimostrato che i nostri sistemi di istruzione non sono resilienti
come dovrebbero e ritiene pertanto essenziale che le infrastrutture
didattiche, online e offline, siano notevolmente migliorate e che
siano forniti agli insegnanti e agli studenti le competenze e le
attrezzature necessarie per le situazioni di istruzione a domicilio;
accoglie con favore, a tale proposito, l'iniziativa della Commissione
di rivedere e aggiornare il piano d'azione per l'istruzione digitale;
ritiene tuttavia che ciò sia insufficiente e invita la Commissione e
gli Stati membri a elaborare un piano coordinato di investimenti per
migliorare i nostri sistemi di istruzione;
44. invita la Commissione a provvedere affinché i suoi Orientamenti
interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri
nel contesto dell'evolversi della situazione connessa alla COVID-19,
pubblicati il 18 marzo 2020, siano attuati correttamente;
45. invita la Commissione a coordinare l'azione degli Stati membri
volta a contrastare i truffatori su Internet e i criminali
informatici che sfruttano le paure della gente o vendono materiale
medico contraffatto o a prezzi eccessivi;
Tutela della democrazia, dello
Stato di diritto e dei diritti fondamentali
46. sottolinea che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione
europea deve continuare ad essere applicata e che occorre garantire
il rispetto dello Stato di diritto; rileva altresì che, nel quadro
delle misure di emergenza, le autorità sono tenute garantire che
tutti godano degli stessi diritti e della medesima protezione;
evidenzia che tutte le misure adottate a livello nazionale e/o
europeo devono essere conformi allo Stato di diritto, strettamente
proporzionate alle esigenze della situazione, chiaramente connesse
alla crisi sanitaria in corso, limitate nel tempo e soggette a
regolare controllo; ritiene totalmente incompatibili con i valori
europei sia la decisione del governo ungherese di prolungare lo stato
di emergenza a tempo indeterminato, autorizzare l'esecutivo a
governare per decreto senza limiti di tempo e di indebolire la
sorveglianza di emergenza del Parlamento, sia le misure adottate dal
governo polacco, ovvero la modifica del codice elettorale
contrariamente alla pronuncia del Tribunale costituzionale e alle
disposizioni di legge, al fine di svolgere le elezioni presidenziali
nel mezzo di una pandemia, il che rischia di mettere in pericolo la
vita dei cittadini polacchi e mina il concetto di elezioni libere ed
eque, dirette e segrete, come sancito dalla Costituzione polacca;
47. invita pertanto la Commissione a valutare con urgenza se dette
misure di emergenza siano conformi ai trattati e ad avvalersi
pienamente di tutti gli strumenti e le sanzioni, anche di bilancio,
di cui dispone a livello dell'UE per affrontare tale grave e
persistente violazione; reitera l'urgente necessità di istituire un
meccanismo dell'UE in materia di democrazia, Stato di diritto e
diritti fondamentali; esorta il Consiglio a riportare all'ordine del
giorno le discussioni relative alle procedure in corso a norma
dell'articolo 7;
48. invita gli Stati membri a garantire in modo efficace l'accesso
sicuro e tempestivo alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi
(SRHR) e ai necessari servizi di assistenza sanitaria per tutte le
donne e le ragazze durante la pandemia di COVID-19, in particolare
l'accesso alla contraccezione, compresa la contraccezione
d'emergenza, e all'assistenza all’aborto; respinge con fermezza
qualsiasi tentativo di arretrare in materia di SRHR e di diritti
delle persone LGBTI e condanna, in tale contesto, i tentativi di
criminalizzare ulteriormente l'assistenza all'aborto, stigmatizzare
le persone positive all'HIV e compromettere l'accesso dei giovani
all'educazione sessuale in Polonia, come pure l'attacco ai diritti
delle persone transgender e intersessuali in Ungheria;
49. esorta gli Stati membri ad adottare soltanto misure necessarie,
coordinate e proporzionate nel limitare i viaggi o nell'introdurre e
prolungare i controlli alle frontiere interne, a seguito di
un'attenta valutazione della loro efficacia per affrontare la
questione della salute pubblica e sulla base delle disposizioni
giuridiche esistenti, segnatamente il codice frontiere Schengen e la
direttiva sulla libera circolazione, nonché nel pieno rispetto della
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; sottolinea che i
controlli alle frontiere e le restrizioni alla circolazione devono
rimanere proporzionati ed eccezionali e che occorre ripristinare
tutte le libertà di circolazione non appena ciò sarà ritenuto
possibile; insiste sulla necessità di non limitare gli spostamenti
transfrontalieri dei lavoratori in prima linea nei settori chiave per
la lotta contro la COVID-19, in particolare i professionisti della
sanità e dell'assistenza agli anziani, ma anche di coloro che
lavorano nel settore alimentare, come i lavoratori agricoli
stagionali; sottolinea la necessità di tornare alla piena
operatività dello spazio Schengen di libera circolazione, senza
controlli alle frontiere interne, quale parte di una strategia di
uscita dalla crisi;
50. caldeggia il pieno rispetto della Convenzione di Ginevra e del
diritto europeo in materia di asilo; osserva che occorre prevedere
disposizioni per l'accoglienza dei nuovi richiedenti asilo garantendo
condizioni sanitarie adeguate e fornendo l'opportuno sostegno medico;
esprime pertanto profonda preoccupazione per la situazione dei
rifugiati e dei richiedenti asilo che giungono nelle isole greche,
nonché nei punti di crisi e nei centri di trattenimento, i quali non
hanno accesso a un'assistenza sanitaria adeguata e sono
particolarmente a rischio; ritiene che si debbano trovare opportune
soluzioni, comprese l'evacuazione e la ricollocazione preventive
della popolazione ad alto rischio, onde garantire le condizioni
materiali adeguate e il distanziamento sociale per evitare i contagi;
mette in risalto l'importante contributo di molti migranti e
discendenti di migranti che lavorano per assicurare il corretto
funzionamento di molti settori essenziali in tutta l'Unione, in
particolare i settori della sanità e dell'assistenza;
51. prende atto del piano della Commissione di invitare i fornitori
di telecomunicazioni a trasmettere dati aggregati e resi anonimi al
fine di limitare la diffusione della COVID-19, e prende altresì atto
dei programmi nazionali di tracciamento già in essere e
dell'introduzione di applicazioni che consentono alle autorità di
monitorare i movimenti, i contatti e i dati sanitari;
52. prende atto dello sviluppo di applicazioni di ricerca dei
contatti su dispositivi mobili per avvertire l'utente di essere in
prossimità di una persona infetta, nonché della raccomandazione
della Commissione di sviluppare un approccio comune a livello dell'UE
per l'uso di tali applicazioni; sottolinea che l'eventuale utilizzo
di applicazioni sviluppate dalle autorità nazionali ed europee
potrebbe non essere obbligatorio e che i dati generati non devono
essere immagazzinati in banche dati centralizzate, il che condurrebbe
a potenziali rischi di abuso e alla conseguente perdita di fiducia,
mettendo in tal modo a repentaglio la loro adozione in tutta
l'Unione; chiede che la memorizzazione dei dati sia completamente
decentralizzata, che vi sia piena trasparenza sugli interessi
commerciali (extra UE) degli sviluppatori di queste applicazioni e
che siano fornite chiare proiezioni a dimostrazione del fatto che
l'uso di applicazioni per la ricerca dei contatti da parte di una
fetta della popolazione, in combinazione con altre misure specifiche,
porterà a un numero significativamente inferiore di contagi; chiede
che la Commissione e gli Stati membri siano pienamente trasparenti
sul funzionamento delle applicazioni di ricerca dei contatti, in modo
che gli individui possano sia verificare il protocollo sottostante
per la sicurezza e la riservatezza, sia controllare il codice stesso
per accertarsi che l'applicazione funziona come dichiarato dalle
autorità; raccomanda che siano fissate clausole di temporaneità e
siano pienamente rispettati i principi della protezione dei dati fin
dalla progettazione e la minimizzazione dei dati;
53. invita la Commissione e gli Stati membri a pubblicare i dettagli
di tali sistemi e a consentire il controllo pubblico e la completa
sorveglianza da parte delle autorità preposte alla protezione dei
dati; osserva che i dati di localizzazione mobile dei cittadini
possono essere trattati solo nel rispetto della direttiva e-privacy e
del GDPR; sottolinea che le autorità nazionali ed europee sono
tenute a rispettare pienamente la legislazione sulla protezione dei
dati e della vita privata e ad attenersi agli orientamenti e alla
sorveglianza delle autorità nazionali preposte alla protezione dei
dati;
54. sottolinea che la disinformazione sulla COVID-19 è, in questo
momento, un grave problema di salute pubblica; esorta l'UE a creare
un canale di informazione europeo, in tutte le lingue ufficiali, per
garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a informazioni
precise e verificate; ritiene che l'ECDC debba essere responsabile
del coordinamento e dell'allineamento dei dati degli Stati membri al
fine di migliorarne la qualità e la comparabilità; invita le
imprese dei media sociali ad adottare in modo proattivo le misure del
caso e a porre fine alla disinformazione e ai discorsi di odio
riguardanti la COVID-19;
55. sottolinea come, in tutta l'UE, la situazione finanziaria del
settore dei media, in particolare dei mezzi di informazione, sia
particolarmente critica e in via di peggioramento a causa della
brusca riduzione o della completa perdita di introiti pubblicitari,
il che può portare al fallimento delle agenzie di informazione in
tutti gli Stati membri; richiama l'attenzione sulle condizioni
particolarmente drammatiche in cui versano i media locali e regionali
e quanti operano in mercati di piccole dimensioni; sottolinea che
mezzi di comunicazione liberi, indipendenti e con finanziamenti
sufficienti sono fondamentali per il corretto funzionamento della
democrazia e per garantire che i cittadini siano ben informati
durante l'intera durata della crisi;
Azione
esterna, solidarietà e cooperazione internazionale
56. chiede un rapido aggiornamento della strategia globale dell'UE
alla luce dell'impatto globale della crisi; richiama l'attenzione in
particolare sulla cosiddetta "diplomazia del corona virus";
ribadisce che l'UE deve essere pronta a comunicare in modo strategico
e a lottare contro la disinformazione esterna, nonché ad adeguarsi
continuamente al panorama geopolitico in mutamento, senza tuttavia
pregiudicare i suoi valori fondamentali; invita la Commissione e il
Consiglio ad agire in modo strategico a livello mondiale e in Europa
per creare l'ambizione di un'Unione geopolitica;
57. auspica che le misure di emergenza adottate dai paesi terzi in
risposta alla crisi della COVID-19 non violino i diritti umani o il
diritto internazionale, si limitino alle misure strettamente
necessarie e proporzionate, siano soggette a controlli periodici e
abbiano scadenze precise; condanna la censura, gli arresti e le
intimidazioni nei confronti di giornalisti, esponenti
dell'opposizione, operatori sanitari e altre persone per aver
criticato i governi, compresa la loro gestione della crisi; invita
l'UE a sostenere una campagna globale per liberare i prigionieri
politici, i difensori dei diritti umani in carcere e i detenuti per
reati minori;
58. sottolinea che l'UE deve diventare più resiliente alle crisi in
generale, essere libera da indebite influenze politiche ed
economiche, ad esempio da parte di Cina e Russia, e deve essere
pronta a comunicare in modo strategico, lottare contro la
disinformazione esterna, le notizie false e gli attacchi informatici
e adeguarsi continuamente al panorama geopolitico in mutamento;
esorta pertanto la Commissione a contrastare gli sforzi aggressivi
della propaganda russa e cinese che sfruttano la pandemia di COVID-19
per indebolire l'UE e seminare sfiducia nella popolazione locale nei
confronti dell'UE; ritiene che sia fondamentale sostenere e far
conoscere in modo efficace il supporto finanziario, tecnico e medico
dell'UE;
59. insiste sul fatto che l'uso delle autorizzazioni alle
esportazioni non deve mai in nessun caso trasformarsi di fatto in
divieti alle esportazioni; sottolinea l'importanza di mantenere
l'accesso ai prodotti medicinali scarsi per i paesi in via di
sviluppo; sottolinea che l'esportazione di DPI deve essere destinata
alle persone che ne hanno maggiore bisogno e non a coloro i quali
possono permettersi di pagare il prezzo più elevato; ritiene che a
tal fine debba essere definito un catalogo globale dei prodotti
sanitari di emergenza essenziali di comune accordo con
l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e l'Organizzazione
mondiale della sanità (OMS) per porre fine alla speculazione sui
prezzi e facilitare il commercio di tali prodotti; incoraggia
vivamente tutti i paesi a sottoscrivere l'Accordo sull'eliminazione
dei dazi sui medicinali (accordo doppio zero) e ad estendere il suo
campo di applicazione a tutti i prodotti farmaceutici e medicinali
per garantire scambi transfrontalieri a livello mondiale; invita i
membri dell'OMC ad iscrivere tale argomento come priorità all'ordine
del giorno della prossima riunione ministeriale dell'OMC; esprime
profonda preoccupazione per l'allerta emanata dall'OMC, dall'OMS e
dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e
l'agricoltura (FAO), secondo cui misure restrittive agli scambi a
livello globale potrebbero causare penurie alimentari nel mondo;
chiede che vengano adottate misure per ridurre al minimo le
interruzioni della catena di approvvigionamento alimentare, evitando
in tal modo l'aggravamento dell'insicurezza alimentare e la
volatilità dei prezzi; invita tutti gli Stati membri a utilizzare
tutti gli strumenti disponibili per garantire che siano applicati
meccanismi efficaci per valutare i potenziali investimenti e
l'acquisizione di infrastrutture critiche e di capacità industriali
strategiche nell'UE e ad adottare se necessario misure di mitigazione
o di blocco; invita la Commissione a far avanzare rapidamente i
negoziati in sede di OMC sul commercio elettronico al fine di
garantire norme per aumentare in tempi rapidi il commercio online
specialmente per le merci;
60. evidenzia che la pandemia non conosce confini o ideologie e
richiede la cooperazione e la solidarietà dell'intera comunità
internazionale nonché il potenziamento del sistema delle Nazioni
Unite e dell'OMS in particolare; ritiene essenziale che l'UE chieda
alla Cina di fare piena luce su questa pandemia, sui suoi tempi di
manifestazione e sul reale numero di vittime; sottolinea l'importanza
della cooperazione e del sostegno a favore dei paesi dei Balcani
occidentali, dei paesi a noi più prossimi nel vicinato orientale e
meridionale e dei nostri partner così come dei paesi in via di
sviluppo, in particolare in Africa e in America Latina; esprime piena
solidarietà al Regno Unito, un nostro paese vicino che è
attualmente colpito in misura molto grave dalla pandemia, e offre
tutte le misure di cooperazione per combattere la pandemia e le sue
conseguenze;
61. chiede un maggiore sostegno dell'UE a favore dei Balcani
occidentali (ad esempio attraverso la loro inclusione nel Fondo di
solidarietà dell'UE e l'esenzione dal regime temporaneo di
autorizzazione all'esportazione per i dispositivi di protezione) e un
rafforzamento della visibilità di tale sostegno al fine di
dimostrare la solidarietà dell'UE nei confronti di tali popoli e
paesi; chiede che si presti particolare attenzione alle minoranze con
un accesso limitato ai servizi sanitari come i rom;
62. accoglie con favore le iniziative adottate dal Segretario
generale delle Nazioni Unite per un approccio multilaterale alla
crisi della COVID-19 e alle sue conseguenze globali e chiede un
approccio coordinato a livello internazionale; invita la Commissione,
il Consiglio e gli Stati membri a sostenere politicamente e
finanziariamente le iniziative delle Nazioni Unite per coordinare gli
sforzi a livello internazionale, principalmente attraverso il "Piano
di risposta umanitaria globale alla COVID-19" e il "Fondo
per la risposta e la ripresa dalla COVID-19";
63. sottolinea l'importanza di una risposta coordinata a livello
globale alle conseguenze economiche drastiche della crisi della
COVID-19, come quelle sottolineate dalla Conferenza delle Nazioni
Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD), ed esorta la Commissione,
il Consiglio e gli Stati membri a elaborare un approccio globale e ad
adottare iniziative per aiutare i paesi in via di sviluppo a far
fronte alle conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia;
64. accoglie con favore il pacchetto dell'UE per la risposta globale
alla COVID-19 e i 20 miliardi di EUR stanziati per la lotta contro la
pandemia nei paesi terzi partner;
65. sottolinea che la decisione del consiglio dell'FMI di fornire
immediatamente una riduzione del servizio del debito a 25 dei paesi
membri più poveri e più vulnerabili rappresenta un primo chiaro
esempio positivo di solidarietà concreta e rapida e chiede ulteriori
misure analoghe da parte dei donatori internazionali;
Un'Unione post-crisi più
forte e più efficace nella sua azione a favore dei suoi cittadini
66. ricorda che questa crisi non è opera di nessuno e non dovrebbe
essere la rovina di tutti; esprime la sua ferma intenzione di fare
tutto il necessario affinché l'Unione e i suoi cittadini possano
uscire dalla crisi e invita tutte le istituzioni dell'UE e gli Stati
membri ad avvalersi immediatamente di tutte le disposizioni
pertinenti dei trattati e ad agire di conseguenza in uno spirito di
solidarietà;
67. suggerisce che tale strategia potrebbe comprendere la proposta di
conferire maggiori poteri all'Unione in caso di minacce per la salute
transfrontaliere, con strumenti nuovi e potenziati intesi ad
assicurare che in futuro l'Unione possa agire senza indugio per
coordinare la risposta a livello europeo, indirizzare le risorse
necessarie lì dove siano maggiormente richieste, che si tratti di
risorse materiali (ad esempio, mascherine, respiratori e farmaci) o
finanziarie, e consentire la raccolta di dati standardizzati e di
qualità;
68. è convinto che il dovere di diligenza delle imprese in materia
di diritti umani e di ambiente sia una condizione necessaria per
prevenire e attenuare le crisi future e garantire catene del valore
sostenibili;
69. ritiene che la pandemia abbia dimostrato i limiti della capacità
dell'Unione di agire con fermezza e abbia messo in luce la mancanza
di competenze esecutive e di bilancio della Commissione; ritiene che,
in risposta a ciò, l'Unione debba essere oggetto di una profonda
riforma; ritiene necessario in questa situazione di urgenza
completare l'Unione economica e monetaria e attivare la "clausola
passerella generale" per facilitare il processo decisionale su
tutte le questioni che potrebbero contribuire a far fronte alle sfide
poste dall'attuale crisi sanitaria;
70. esorta gli Stati membri ad accantonare le divergenze e ad agire
nell'interesse generale e in uno spirito di solidarietà; li invita
ad avvalersi immediatamente delle specifiche disposizioni dei
trattati per agire di conseguenza;
71. invita la Commissione ad assumersi la responsabilità
attribuitale dai trattati e ad adottare iniziative coraggiose;
72. sottolinea che l'Unione deve essere pronta ad avviare una
riflessione approfondita su come diventare più efficace e
democratica, e che la crisi attuale non fa che mettere in rilievo
l'urgenza di tale riflessione; ritiene che la prevista Conferenza sul
futuro dell'Europa sia la sede appropriata per procedere in tal
senso; è pertanto del parere che occorra convocare al più presto
detta Conferenza, che dovrà presentare proposte chiare, anche
interagendo direttamente con i cittadini, per realizzare una profonda
riforma dell'Unione, rendendola più efficace, unita, democratica,
sovrana e resiliente;
o
o
o
73. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione
alla Presidente della Commissione, al Presidente del Consiglio
europeo e alla Presidenza di turno del Consiglio.
fonte: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2020-0054_IT.html?fbclid=IwAR2NdrorGU_1uTxDbxH7GS9tz-MBoh-SwyqVvJ9jKveH6Fu5CYAWfKTbftc
fonte: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2020-0054_IT.html?fbclid=IwAR2NdrorGU_1uTxDbxH7GS9tz-MBoh-SwyqVvJ9jKveH6Fu5CYAWfKTbftc
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