venerdì 14 luglio 2017

Referendum Lombardia. 48 milioni di euro.

Senza entrare nel merito dei contenuti del Referendum, perchè effettivametne di contenuti non è che ve ne siano, vi è un quesito quasi sarcastico del tipo, "vuoi star meglio?"; l'imbarazzo forte è che per star meglio, da vent'anni quelli che propngono questa "carissima" domanda, non pare abbian fatto gran chè, se non sprecare i soldi pubblici per violentare il paesaggiolombardo con autostrade inutili e cancellando il trasporto pubblico o creando nuovi poli ospedalieri e lasciando deperire e chiudere quelli esistenti.

ma andiamo con ordine, e per curiosità! Riportando fonti dal web e le note stampa del partito democratico

La grafica (solo la grafica) di questi cartelli che intasano le nostre città è costata 52.000 € (Iva esclusa). Fonte: l'assessore regionale al bilancio.#Cinquantaduemilaeuro per un "arial 16" fatto in word 😒. Il sospetto che questo referendum sia uno dei più grandi sprechi di risorse pubbliche mai visti in Lombardia comincia ad essere forte..
da fbhttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=10154677257415592&set=a.499776995591.268345.677905591&type=3&theater

segue, nota pdREFERENDUM CONSULTIVO, PER I MANIFESTI LA REGIONE SPENDE OLTRE UN MILIONE



Tra voto elettronico, spese varie e campagna informativa siamo già vicini a 50 milioni
Cartelloni, spot radiofonici, banner sui social: non c'è lombardo che almeno due volte al giorno non incappi nella pubblicità istituzionale del Referendum consultivo della Regione. Un messaggio semplice ed essenziale: c'è un referendum, è il 22 ottobre, riguarda l'autonomia. Se vuoi maggiori informazioni vai sul sito della Regione. Meno essenziale è il costo dell'operazione, pari a oltre 1,6 milioni di euro. E questa campagna finisce a fine luglio, quando alla consultazione mancheranno ancora tre mesi. L'assessore Garavaglia ha detto in aula che tutto sommato gli sembra che la spesa sia contenuta e che si vedrà se ci saranno altri soldi per proseguire la campagna. Si accettano scommesse.
Intanto vediamo nel dettaglio: 928.906 euro per le affissioni, 144.318 per la campagna internet, 88.080 euro per la campagna stampa, 63.390 per le spese di produzione della cartellonistica, 39.015 euro per gli spot tv e 37.429 euro per la radio. Più Iva.
A tirare le somme ci pensa Fabio Pizzul: "Con questo ulteriore milione e mezzo siamo già a quota 48 milioni di costo del referendum e già sappiamo che non è finita qui. Se Maroni avesse chiesto al governo quattro anni fa di aprire la trattativa avremmo risparmiato risorse che sicuramente avrebbero potuto essere spese meglio."

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