martedì 9 dicembre 2025

Sanità San Raffaele allo sbando: la RSU e la CUB denunciano il disastro e chiedono un radicale cambio di rotta

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

Questa mattina, martedì 9 dicembre, la RSU del San Raffaele, coordinata da Margherita Napoletano, della CUB sanità, è stata al Commissariato di Polizia facendo seguito alla tempestiva denuncia del 7 dicembre, inviata via pec, e dettagliando le condizioni critiche dell’Ospedale.  La CUB Sanità Italiana, rappresentata da Daniela Rottoli della segreteria nazionale, ha pienamente sostenuto la denuncia che riguarda specificatamente i fatti avvenuti nella notte tra il 6 e il 7 dicembre. Il Gruppo San Donato, attraverso l’Amministratore Unico, Francesco Galli, nominato a giugno 2025, in pochi mesi ha portato l’IRCCS sull’orlo del collasso. Una gestione che ha privilegiato profitti e tagli, mettendo a rischio sicurezza, continuità assistenziale e dignità del personale. Dopo le mobilitazioni dei lavoratori e gli esposti della RSU, il CdA ha rimosso l’Amministratore Unico, sostituendolo con l’ing. Centenari, che, da Amministratore delegato, gli aveva passato il testimone prima dell’estate. Il quadro reale dell’ospedale è drammatico e da tempo la Cub sanità e le lavoratrici e lavoratori, attraverso mobilitazioni, lo denunciano, alla Regione e agli organi di vigilanza: manutenzione minima, reparti e impianti al limite; personale allo stremo, organici insufficienti e turni massacranti; contratto fermo da cinque anni e stipendi lontani da quelli del pubblico; fuga di personale esperto, costretto a lasciare l’ospedale per cercare condizioni dignitose altrove. Il ricorso a cooperative e professionisti esterni ha peggiorato la crisi: la continuità assistenziale è compromessa e il modello è fallimentare. La CUB Sanità Italiana dichiara senza ambiguità che questa gestione ha messo a rischio pazienti e lavoratori e deve essere fermata subito. Alla Regione Lombardia, la CUB chiede interventi immediati e concreti: equiparazione contrattuale tra pubblico e privato, già in fase di accreditamento; verifiche rigorose sull’uso dei fondi pubblici; garanzie di sicurezza reale per pazienti e lavoratori. Il nuovo Amministratore Unico, ing. Centenari, deve convocare subito tutte le parti sindacali e portare sul tavolo misure concrete e verificabili: riconquistare la fiducia del personale rimasto; riaprire un dialogo con chi è stato costretto ad andarsene; dimostrare con fatti che il San Raffaele può tornare a essere un IRCCS di eccellenza, attrattivo per i professionisti. E chiaramente anche l’internalizzazione di tutti i lavoratori oggi in appalto. La CUB Sanità Italiana non arretrerà. Se non arrivano risposte concrete, la mobilitazione crescerà. La salute dei pazienti e i diritti dei lavoratori non sono negoziabili.

Milano, 9 dicembre 2025




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