martedì 23 dicembre 2025

Davide Celli sui fatti bolognesi nei Verdi dicembre 2025

dai social di Davide Celli dei verdi di Bologna  

Alle volte, la realtà si manifesta con improvvise e suggestive similitudini. Proprio oggi, nel giorno in cui un centinaio di tesserati ha invaso i Verdi per buttarmi fuori e decapitare tutti i vertici del partito, mi è arrivata questa foto da Verona, dove, per altro, i Verdi sono commissariati e alle ultime elezioni, non solo non hanno eletto nessuno, ma hanno preso davvero una manciata di voti. O meglio, ne hanno rastrellati come quando andavano da soli e non dentro a improbabili e furbesche alleanze.


La vecchia casa della foto si trova in via dell’Arsenale 3 e, seppur troncata a metà, malgrado l’aspetto vetusto, sembra ostinatamente voler resistere alla speculazione edilizia imperante, tanto a Bologna, quanto a Verona e nel resto del paese. Un orrendo condominio è sorto alle spalle della casa e sembra voler rivendicare una fredda supremazia estetica …è il nuovo che fa apparire il vecchio un inutile orpello del passato che deve essere cancellato in nome del profitto e dell’ecologia tradita. Bene, in quella casa, nel 1935, è nato mio padre. Quella casa vuole che la prenda ad esempio, mi sussurra all’orecchio che noi, i vecchi Verdi, siamo sulla strada giusta. Gli altri pseudo ecologisti sono solo falsi profeti che si rivolgono a tutti fingendosi pecore, ma sono lupi. Lupi umani, s’intende, i lupi veri non invadono mai il territorio altrui senza una nobile ragione.
Fino in fondo e fino alla fine. 


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