giovedì 6 luglio 2017

Cava Casorezzo, lo stato dell'arte e le responsabilità della Regione Lombardia

Dopo i toni trionfalistici, i proclami, le promsesse di impegno, la rsioluzione di 50 pubbliche amministrazioni contro la destinazione della Cava a discarica;
le scoperte dei ripristini mai effettuati e dei controlli mai fatti e.. ci sarebbe veramente un libro da scrivere.
La Responsabilità è della Lega Nord e della destra che governa la lombardia. PUNTO.
Se poi si vuole attribuire la colpa alla primavera, al caldo o alle zanzare, liberi di farlo, ma la responsabilità politica è di Regione lombardia e di chi la governa.PUNTO.
Ora, si sta preparando la campagna elettorale per il Referendum più farlocco della storia, dove chi ha piena facoltà di fare, non fa, per problemi interni di maggioranza, ma rimanda la responsabilità al popolo e lo invita a votare per una "presunta" autonomia della Lombardia, presunta, perchè non si tratta di un referendum costituzionale e... questo è già altro argomento;
dicevamo, l'Ente Città Metropolitana di Milano, con i propri tecnici, a fine aprile rimanda al mittente, la proposta di "chiusura della cava e passaggio a discarica", con motivi tecnici, visto che la
FACOLTà, E COMPETENZA POLITICA, come spiegato in varie riunioni pubbliche dal Consigliere Metropolitano delegato è di Regione Lombardia, che dovrebbe dotarsi di un
PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI SPECIALI E NON.

Passeggiando per casorezzo il clima è surreale, la vita di paese continua nella sua routine e anche le feste popolari si stanno susseguendo e l'incubo discarica, pare "accantonato", certo, la battaglia è lunga, ma qualcosa non torna;
come avevamo già scritto, troppo spesso, è un tema che viene sollecitato in prossimità di turni elettorali, e infatti, c'erano i ballottaggi per le municipalità di Legnano e Magenta (ma sarà certo un caso!),
continua


Surreale, anche l'assenza della politica locale nel trasporto pubblico, a vedere le 4 macchine in coda tra casorezzo e busto, pare una messinscena teatrale per far si che qualcuno possa far finta che ci sia traffico e chiedere di sacrificare la campagna a qualche nuova inutile strada (come se Pedemontana e porcate varie non siano già abbastanza) e intanto per muoversi da un paese all'altro non ci sono mezzi pubblici e nemmeno dei percorsi ciclopedonali adeguati.
DI COSA STIAMO PARLANDO? vien da urlare quando si vedono certi amministratori (su Ossona stendiamo un velo pietoso, un paese con due tangenzialine esterne per consentire speculazioni in circa 50 anni, manco.... )
Un dato che fanno notare gli ambientalisti del territorio, siano i VERDI, il Comitato, Il WWF, Legambiente etc etc la LIPU; gli animalisti, i ciclisti, etc etc, l'assenza del Parco del Roccolo, che non si sta dotando di una struttura all'altezza del nome di PARCO, e dopo 5 anni e passa di richieste di una organizzazione che coinvolga anche i cittadini, le associazioni e soprattutto, si crei un organico reale e non che continui ad essere una medaglietta o un onere, per l'amministrazione che si trova a guidarlo per un paio d'anni e soprattutto col peso del bilancio (Altra bugia di Regione Lombardia, che ha proposto una legge sui parchi per ridurre i costi, ma i costi sono solo dei comuni).
Altra richiesta dei Verdi e delle individualità e collettività ambientaliste, animaliste, ecologiste e civiche, è quella di Piani Regolatori, che dicano no al consumo di suolo, che parlino di conversione ecologica, che si torni a parlare di trasporto pubblico, che entrino le politiche sanitarie nel computo di questi assurdi progetti di discarica, e soprattutto che si parli di una nuova politica per la riduzione dei rifiuti;
pare francamente stucchevole e fuori luogo, e soprattutto ANACRONISTICO, che Legambiente nazionale, abbia premiato Arluno e Inveruno come comuni ricicloni, quando nel 2017 SI DOVREBBE PUNTARE ALLA RIDUZIONE  e eliminazione DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI, NON ALLA MERA DIFFERENZIAZIONE (importante ma non sufficiente)
ringraziando i comuni di Inveruno e Arluno per l'impegno contro la discarica, però si chiede un passo in più; e lo si chiede da circa un decennio, ovvero, per Inveruno, l'ingresso nel Parco del Ticino (e i meriti all'opposizione del centrosinistra per le modifiche allo scorso pgt, e all'attuale amministrazione, per onestà intellettuale van riconosciuti, ma aderire a un Parco Regionale, aiuterebbe)
.In questa nota di "Redazione che non c'è", dei blog e dei blogger, come ultima frontiera della libertà di stampa dedicata alla verità e non al velinaggio di partito come altri, vogliamo ringraziare i cittadini che da anni si impegnano per la tutela del territorio e sottolineare come spesso i cittadini sono più avanti delle istituzioni nella conversione ecologica della società che ora chiede a gran voce anche Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Sii

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