venerdì 7 luglio 2017

Scali ex FS: Istanza Pubblica con respiro economico europeo


Con la Convocazione del Sindaco Sala dell'Udienza Pubblica sulla "Trasformazione degli Scali Ferroviari Milanesi" martedì 11 dalle 9,30 alle 20,30 e l'immediata convocazione del Consiglio Comunale mercoledì 12, l'amministrazione procederà alla ratifica dell'Accordo di Programma, firmato da Sala, Maroni e FS, ritenendo di aver dato ampia possibilità di partecipazione pubblica al processo deliberativo.
 Così non è, si ratifica in realtà una operazione definita da FS/Sistemi Urbani.
 Non va tutto bene Madama la Marchesa: l'utilizzo dell'art.28 del regolamento dello Statuto Comunale per la Partecipazione Popolare che abbiamo messo in campo come Lombardia Sostenibile non prevede solo l'indizione di una Udienza Pubblica sul tema ma, qui la parte di sostanza, la presentazione e la discussione di una Istanza Pubblica sul tema. 
Qui risiede la parte propositiva che contiene gli indirizzi strategici di governo di una operazione che interessa la città, la sua dimensione metropolitana e il paese, non solo per i risvolti urbanistici bensì per la funzione e la natura di una società interamente partecipata dal Tesoro, quale è FS, e il suo rispondere o meno al pubblico interesse.
 Per questo molti comuni della Città Metropolitana hanno approvato mozioni che chiedevano una partecipazione informata al processo deliberativo, per questo abbiamo preparato una Istanza Pubblica molto dettagliata con indicazioni precise tanto sul respiro economico europeo di tutta l'operazione, a cominciare dal rispetto delle regole dell'Antitrust, quanto sulle proposte per l'esercizio effettivo della democrazia deliberante attraverso la partecipazione informata al processo deliberativo.
 Stiamo comunque sul pezzo, insieme al gruppo consiliare Milano in Comune abbiamo organizzato per mercoledì 12, alle 20,30 in Sala Alessi, dopo la prima seduta del Consiglio Comunale, un incontro metropolitano aperto a tutti per illustrare in modo articolato i 12 punti della Istanza Pubblica. Li spediremo prima a tutti i consiglieri e alle amministrazioni del Comune di Milano e degli altri 133 che compongono la Città Metropolitana, nonché ai consiglieri regionali e ai parlamentari eletti qui. Se ci sono menti e cuori sensibili che pensano che esercitare un ruolo pubblico di indirizzo sia la condizione per la sostenibilità sociale, ambientale, legale, e ciò non sia equiparabile alla pianificazione sovietica ma alla tradizione del migliore riformismo ambrosiano, avranno argomenti concreti, circostanziati da esempi europei.
Vi aspettiamo.
da Fiorello Cortiana

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