venerdì 7 luglio 2017

Guarda la polvere.. e ti cade il mattone in testa. Russia e Cina accordi per 12 miliardi

Mentre la scena politica nazionale è presa in un surreale dibattito sullo IUS SOLI, che per inciso, è termometro di "disumanità" e analfabetismo umano e qualifica i contrari a un intervento di assoluto buon senso; mentre ad Amburgo, la miglior umanità, sfila (e subisce cariche con idranti e con uomini che riportano il n. identificativo in divisa, appunto per evitare gli abusi di Genova 2001 che han fatto paragonare l'Italia al Cile di Pinochet, con buona pace di Di Maio e del suo Chet Pino) per ricordare la questione ambientale e umana.
Mentre il sole sorge e tramonta.
Mentre il Milan e l'Inter sono passate di proprietà,
mentre i leghisti di un paesino della ex provincia di milano parlano di malattie sessuali per i rifugiati politici, e vien voglia di ricordare che non sono mica obbligate (le donne e le leghiste) a farci del sesso.
Mentre...
Mosca e Pechino stringono accordi economici per 12 miliardi di dollari di investimenti; in ambito geopolitico, in Italia, rimangono le basi NATO, ma il cosidetto "colonialismo economico" sta cambiando nemmeno troppo di nascosto bandiera, e l'equilibrio geopolitico pare mutare, o meglio, è già mutato anche se molti fingono di non accorgersene.
Liberanotizienews invita alla lettura di un bell'articolo
 di Federico Pieraccini 
I più di venti accordi firmati tra Russia e Cina ammontano ad oltre dodici miliardi di dollari di investimenti, cifre importanti per due nazioni che definiscono le proprie relazioni bilaterali come le più equilibrate e fondamentali al mondo oltre ad aver raggiunto livelli di cooperazione senza precedenti. La facilità con cui vengono siglati accordi complicati e di ampio spettro sottolinea il livello di fiducia reciproca tra Putin e Xi Jinping. Nel loro terzo incontro annuale sono state anche affrontate le tematiche più spinose sul tavolo internazionale in vista del G20 di Amburgo. L’intento è coordinare i prossimi passi sulla scena mondiale per esprimere un punto di vista comune su molte tematiche, rafforzando così reciprocamente le proprie posizioni. È il caso di vicende come Siria e Corea del Nord.
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