sabato 18 febbraio 2017

sulla sicurezza e la percezione della sicurezza

riceviamo, e volentieri pubblichiamo

PIU' PATTUGLIAMENTI dei VIGILI AD ABBIATEGRASSO?
NON SERVONO E NON CI FANNO SENTIRE PIU' SICURI
Continuano i pattugliamenti della Polizia Locale alla stazione di Abbiategrasso e della Polizia di Stato sui treni della "Milano-Mortara"
Si organizzano le campagne elettorali per le elezioni imminenti e ognuna delle forze politiche che ambiscono a sedersi sulle poltrone del Governo della Città promette: più forze dell'ordine nelle strade, nei parchi maggiori controlli, rafforzamento dei turni di notte per vigili e carabinieri, telecamere, militari.
È risaputo, attestato, queste promesse pagano in termini di voti e di consenso.
Parlano alla pancia delle persone, a quella fetta di popolazione impreparata a interpretare e comprendere la complessità dell'insieme dei problemi posti dall'insicurezza percepita.
L'abbiamo sempre detto, continueremo a ribadirlo. Troviamo queste pensate inaccettabili, inutili, uno sperpero di risorse economiche.
Ormai è assodato da cittadini e istituzioni competenti che l'approccio securitario non serve a niente. Non rende più sicuro un bel niente. Ricerche e studi in tal senso dicono che "la sicurezza" non sta nel numero delle forze dell'ordine, nei pattugliamenti.
Le sparate militari confermano l'incapacità di cogliere i reali bisogni della città e dei cittadini di Abbiategrasso da parte di chi ha governato questa città per 5 anni e di chi si candida a governarla.
Ma questi politici, amministratori, assessori e consiglieri attraversano e vivono la città e i suoi quartieri? Parlano con le persone? Sanno cosa serve veramente?
I problemi di Abbiategrasso non si risolvono con le truppe militari! 
Abbiategrasso è più sicura con più iniziative culturali, con più spazi di aggregazione autogestiti, con le strade vissute dalla comunità, con il lavoro, il reddito, la casa e diritti garantiti, con una macchina amministrativa e burocratica che funziona, con treni puliti, efficienti e in orario, con i parchi cittadini animati e con strutture moderne e funzionanti. Oggi di tutto questo ad Abbiategrasso non c’è nulla. Ci sono parchi senza acqua, senza illuminazione, pochi cestini, poche panchine, servizi igienici neanche a parlarne, giostrine rotte, piante non potate, verde non curato, proposte culturali e sociali scarse e inadeguate. Abbiategrasso vive di disperazione e disagio. Polizia, esercito e telecamere non servono a uscire dalla triste realtà. La peggiorano, la complicano.
Make Abbiategrasso Great Again. Lo slogan è vecchio ma sempre di moda, come Tolleranza Zero e ronde, buone per agitatori da social network.
Amministratori e candidati a tale ruolo, guardatevi intorno, guardate alle strade, alle periferie, la situazione è esplosiva, distogliete lo sguardo dallo schermo dei vostri smartphone e le natiche dalle poltrone, provate a costruire e a proporre qualcosa che esca dai cliché della politica populista, destra, maldestra e strumentale. Siete ancora in tempo per fare una bella figura, soprattutto in campagna elettorale.
Lavorate alla costruzione di progettualità a più lungo termine che favoriscano la costruzione di comunità sane e attive. Potrete favorire la costruzione di reti reali e vigorose, sociali e mutualistiche.
Potete prendervi l'onore e l'onere di sviluppare politiche di civiltà e intelligenza, le derive reazionarie portano alla deriva assoluta.
Più forze dell'ordine ad Abbiategrasso non servono e non le vogliamo.

Folletto25603


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