Il governo venezuelano ha ribadito ieri che l'operazione "Negro Primero" rimane attiva per catturare gli altri uomini coinvolti nell'incursione armata contro il paese.
Ad affermarlo è stato ieri lo stesso presidente venezuelano Nicolás Maduro, durante una conferenza stampa internazionale in cui ha mostrato uno degli statunitensi arrestati per l'incursione armata nel paese, avvenuta il 3 maggio.
Il giovane di 34 anni, militare dal 2006 ed ex militare USA dei berretti verdi in Medio Oriente, attualmente contractor (mercenario) con la società statunitense Silvercorp, ha dichiarato che l'obiettivo dell'azione portata avanti dai diversi commandos per un totale di circa 50-60 uomini tra cui 3 statunitensi, era rapire il presidente venezuelano Maduro e portarlo negli Stati Uniti.
Durante la conferenza stampa on line il presidente ha risposto alle domande dei giornalisti da diversi paesi del mondo ed ha mostrato per 2 volte l'audiovisivo con la testimonianza del militare USA Luke Alexander Denman, che ha assicurato che gli era stata assegnata la missione di formare tre gruppi in Colombia: "vai con loro in Venezuela, arriva a Caracas (la capitale) e prendete possesso dell'aeroporto per continuare il piano di trasporto all'estero di Maduro", questi erano gli ordini impartiti.
Su ordine di Jordan Goudreau, attualmente responsabile di Silvercorp, con un passato nella sicurezza di Donald Trump, Denman ha spiegato che "le uniche istruzioni che ho ricevuto da lui erano che con i miei uomini avrei dovuto prendere il controllo dell'aeroporto in modo da poter effettuare un trasferimento sicuro di Maduro in aereo dopo averlo catturato"
Luke Denman, ha anche affermato che a Riohacha in Colombia era responsabile dell'addestramento dei gruppi costituiti per questa incursione militare.
(Traduzione in corso)
Il video completo della conferenza stampa nel link
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