giovedì 7 maggio 2020

Tra pubblico e privato. Da PD; sxCorbetta, M5S il gabbiano: su una strana pubblicità 1.5.2020

riceviamo e volentieri pubblichiamo,
n.d.r. non un tema locale, ma il ben più articolato e universale, rapporto tra pubblico e privato e in particolare dell'Istituzione Comunale che mai dovrebbe agire e sostituirsi ad altri Enti per legittimare in ambito scientifico.

Comunicato stampa di Sinistra per Corbetta, Partito Democratico
Lista civica il Gabbiano
Movimento 5 stelle
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IL TEST DELLA “NUOVA ALBA”:
cui prodest? (chi ne beneficia?)
Il 23 aprile, sotto l’egida pubblicitaria della “nuova Alba”, il Sindaco che una ne pensa e cento ne fa, ha ufficialmente lanciato una campagna di test “Covid-19 a domicilio per tutte le aziende di Corbetta ed i lavoratori ” (testuale dalla pagina FB del Comune).

Lasciando perdere le reazioni stizzite del Sindaco alle nostre domande - che continueremo a fare sino a che non darà risposte chiare, trasparenti e documentate, perché di propaganda non si vive, di verità sì - pensiamo che su questo tema vada fatta prima chiarezza e poi qualche domanda a cui il Sindaco sarà bene che risponda.
Pensiamo, infatti, che quanto fatto da Ballarini rispetto ai test abbia il profilo della gravità: questi test non servono pressoché a nulla. Non entriamo nel merito tecnico della questione ma ci basta citare la circolare del Ministero della Salute che - in data 3 aprile 2020 - spiega a chiare lettere che “I test sierologici rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG ( come quello
pubblicizzato dal Sindaco), non possono, allo stato attuale sostituire il Tampone nell’identificare i soggetti infetti e contagiosi.”
Ma non basta:
➡️ A ritenere completamente inadeguati i test della nuova Alba, per quelle che paiono essere le intenzioni rassicuranti del Sindaco, è anche il Comitato Scientifico della Società Italiana di Medicina del Lavoro che in sostanza conclude il suo documento dicendo che tali test “non sono indicati per finalità diagnostiche e prognostiche ed epidemiologiche nell’attuale contesto emergenziale COVID-19”.
In sintesi, ci verrebbe da dire, che questi test non servono a niente - se non a chi li effettua a pagamento - poiché non forniscono nessuna patente di immunità.
➡️ Non essere rigorosi su tali passaggi è pericolosissimo poiché può indurre chi si sottopone a tali test, risultando immune senza esserlo, a non prestare tutte le attenzioni a cui ci si raccomanda per prevenire la diffusione del virus.
Ecco quindi le domande al Sindaco:
🚩È consapevole che tali test non hanno alcun valore riconosciuto da tutti gli enti sanitari?
🚩In ogni caso, tali test sono marchiati CE? Perché se non lo fossero devono essere maneggiati solo da personale che abbia qualificazione e competenza nel merito
🚩Per l’individuazione della società che effettuerà i test quale procedura è stata seguita?
🚩È consapevole il Sindaco che con l’ufficiale sostegno a tale campagna di analisi non validate da alcun ente, si assume una enorme responsabilità pubblica?
🚩E, infine, date tutte questi margini di incertezza, ci chiediamo: cui prodest?
Fiduciosi, come sempre, aspettiamo risposte puntuali.
Non insulti, ma risposte.


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