2 petizioni su change. Per il Parco del Roccolo e per la riforma dei parchi
I Parchi regionali e le altre aree protette sono una grande risorsa della Lombardia, rappresentano non solo il luogo prioritario della conservazione della biodiversità e del paesaggio ma anche il luogo di identità culturale: tutelano e difendono la biodiversità, proponendo un turismo sostenibile, creando una occasione di proposta culturale ed educativa, operando per favorire un’agricoltura compatibile con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le aree protette sono un argine naturale contro i rischi idrogeologici e il consumo di suolo, sono polmone che può garantire la qualità dell’aria delle città, sono l’opportunità di fruizione e godibilità indispensabile per la vita umana.
I Parchi regionali e le altre aree protette sono una grande risorsa della Lombardia, rappresentano non solo il luogo prioritario della conservazione della biodiversità e del paesaggio ma anche il luogo di identità culturale: tutelano e difendono la biodiversità, proponendo un turismo sostenibile, creando una occasione di proposta culturale ed educativa, operando per favorire un’agricoltura compatibile con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le aree protette sono un argine naturale contro i rischi idrogeologici e il consumo di suolo, sono polmone che può garantire la qualità dell’aria delle città, sono l’opportunità di fruizione e godibilità indispensabile per la vita umana.
Oggi è il tempo della consapevolezza di quanto la rete verde regionale sia la condizione indispensabile per il nostro sviluppo. Ma il sistema delle Aree protette richiede azioni precise e determinate, passione, competenza e investimenti. Pensare ai Parchi significa essere innovativi e altamente inclini al bene comune.
Desideriamo partire da queste considerazioni per confermare il valore inestimabile del sistema regionale delle Aree protette, anche a seguito della pandemia che ha colpito gli umani in tutto il pianeta e che ha mostrato quale sia il limite del nostro modello di sviluppo. Accanto alla indispensabile rivisitazione profonda del modello di sistema sanitario regionale, i Parchi dovranno essere il cuore del nostro investimento per il futuro.
INVESTIMENTI
Il valore del territorio della regione è conservato e tutelato in larga misura dal sistema delle Aree protette: abbondanza delle risorse idriche; intensa copertura forestale, varietà del paesaggio; tessitura verde attorno alle grandi città, protezione dei suoli agricoli, rete della biodiversità; capacità di resilienza del sistema naturale e contrasto agli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Purtroppo in questi ultimi anni Regione Lombardia, priva di una visione strategica di valorizzazione, ha depotenziato la sua azione di sostegno e appoggio al sistema delle aree protette.
- I fondi regionali dedicati alle Aree Protette devono aumentare e la Rete Ecologica Regionale deve costituire strumento cogente di pianificazione gestito e adeguatamente finanziato. Oltre a garantire la ricchezza dei territori e alimentare la cura delle risorse naturali, oltre a mantenere azioni di presidio territoriale, gli investimenti per la rete ecologica attivano anche un forte sviluppo economico.
TERRITORIO
Grazie a una pianificazione territoriale complessiva i Parchi regionali sono stati e sono ancora la sola pianificazione di area vasta parzialmente efficace. Oltre alla costante minaccia di nuove infrastrutture stradali il territorio tutto, e quello delle aree protette in particolare, subisce altre pressioni pericolose e preoccupanti che possono essere affrontate e contrastate solo a livello regionale: eccessivo consumo di suolo, frammentazione e rottura degli equilibri di connessione ecologica; scarsa gestione delle risorse idriche; diminuzione della biodiversità e basso contrasto alla diffusione delle specie alloctone; riduzione della qualità delle foreste; ridotta capacità di investimento nel sistema agricolo come occasione per un recupero dei paesaggi lombardi e per la tutela della qualità dei suoli.
- L’assessorato regionale che ha unificato Agricoltura e Parchi e separato le competenze sulla Biodiversità si è rilevato un fallimento: ha provocato un depotenziamento del sistema delle aree protette e non ha minimamente favorito la riconversione dell’agricoltura alla sostenibilità.
- Abbiamo bisogno di più Parchi completando la rete ecologica con l’istituzione dei Parchi regionali alpini e del Parco interregionale del PO, rafforzare la rete e le tutele dei PLIS. Chiediamo, come sta facendo l’osservatorio delle associazioni, attenzione per la tutela e valorizzazione del Parco dello Stelvio e il mantenimento della sua vocazione nazionale.
SVILUPPO ECONOMICO
Lo sviluppo economico sarà il fattore determinante del valore delle Aree protette all’interno degli investimenti indispensabili per la ripresa. Sono, infatti, le risorse locali ambientali e sociali che renderanno i progetti capaci di produrre lavoro generando una economia circolare che riduce gli sprechi e rigenera reciprocità con l’ambiente, inteso nella sua forma più inclusiva di natura e paesaggio. La fruizione delle Aree Protette può consentire un turismo sostenibile, consapevole e rispettoso dell’ambiente.
- Il contrasto agli effetti negativi provocati dai cambiamenti climatici darà alle Regioni che investiranno per mitigazione e adattamento una possibilità in più, un elemento di competitività nel sistema economico.
- È importante che le Aree protette siano protagoniste del Green New Deal europeo perché contribuiranno significativamente a ridurre a zero l’impatto climatico per il 2050.
GOVERNO E GESTIONE
L’ultima legge regionale sule Aree protette (L.R.28/2016) è stata un fallimento: il percorso di razionalizzazione tentato attraverso una discutibile creazione di ambiti territoriali di collaborazione tra i Parchi dapprima non è stato sostenuto economicamente e successivamente è stato trasformato in un’azione volontaria degli Enti.
- La Regione non ha attuato il PRAP (Piano Regionale delle Aree Protette) abdicando completamente alla sua funzione di pianificazione e di gestione del sistema dei Parchi, anche a causa del progressivo indebolimento della sua struttura tecnica interna.
- I parchi non sono omogenei nella loro capacità di gestione, accanto a eccellenti strutture tecniche e a dinamici organi di governo che sono in grado di sviluppare egregiamente il territorio di competenza, si rilevano anche casi di organi di governo incapaci di andare oltre l’ordinaria amministrazione o di strutture tecniche in forte difficoltà.
PARTECIPAZIONE E IDENTITÀ LOCALE
La natura dei Parchi è la partecipazione, lo sviluppo di reti e il mantenimento di relazioni. In questo modo le aree protette hanno saputo affrontare in maniera positiva la complessità dell’azione locale e la pianificazione di habitat naturali e sociali.
- I Parchi devono continuare a far vivere le loro Comunità nelle politiche di gestione e nel confronto costante con i bisogni del territorio e con la politica di sviluppo di area vasta, queste sono le sfide positive del sistema Lombardia e dell’azione concreta delle Aree protette.
- I Parchi rappresentano un luogo privilegiato di questa sfida perché hanno praticato nella loro esperienza e fatto vivere nelle loro azioni ambientali e culturali i processi di condivisione.
QUESTE SONO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA RETE ECOLOGICA E I PARCHI REGIONALI, VI CHIEDIAMO DI FIRMARE IL NOSTRO APPELLO PER SOSTENERE E RILANCIARE I PARCHI, PERCHE' SONO IL CUORE DELLA LOMBARDIA.
LEGAMBIENTE LOMBARDIA, VAS VERDI AMBIENTE E SOCIETà LOMBARDIA, ACLI LOMBARDIA, TCI - TOURING CLUB ITALIANO, SLOW FOOD, ITALIA NOSTRA LOMBARDIA, LIPU LOMBARDIA, PRO NATURA, CAI LOMBARDIA, WWF LOMBARDIA
invitano a firmare VERDI DEL TICINO, CAMBIAMO OSSONA, ECOLOGISTI DEL TICINO
Per il parco del roccolo
1990/91: progetto di un Mega Inceneritore di rifiuti industriali e tossico-nocivi.
2010: richiesta di insediamento di un Mega Allevamento di galline ovaiole.
E ora:progetto di una MEGADISCARICA di 600.000 MC. di RIFIUTI SPECIALI
Questa minaccia, nonostante l’opposizione fortissima della popolazione e delle Amministrazioni Comunali continua a incombere su noi. Apprezziamo il lavoro che le Amministrazioni Comunali stanno svolgendo per far meglio funzionare e vitalizzare il PLIS del Roccolo.
I PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) sono una risorsa importantissima della rete ecologica ma non sono più sufficienti per difendere e tutelare i territori da tentativi di degrado e soprattutto dalla volontà di insediare attività che ne compromettono inesorabilmente l’esistenza insieme alla salute dei cittadini.
Chiediamo di inserire il nostro PLIS nelle tutele di un Parco Regionale
· Siamo convinti che solo una scelta lungimirante, fatta oggi, permetterà al nostro territorio, strategicamente rilevante, collocato in un contesto densamente urbanizzato e inquinato, di difendersi da attacchi speculativi e pericolosi.
· Creiamo una nuova realtà: una tutela Regionale che salvaguardi l’integrità dell’aria, del suolo, dell’acqua, e anche la storia e l’economia agricola dei nostri territori.
· Vogliamo un Parco in cui ritrovare un sano contatto con la natura che ci è stata affidata, per difenderla e rilanciare una agricoltura più sostenibile e di qualità, a basso impatto ambientale e che valorizzi i prodotti locali.
· Vogliamo un salto di qualità nella gestione del territorio e un forte impegno per una scelta generosa e coraggiosa che coinvolga i cittadini e le comunità locali.
Questo Manifesto è aperto al sostegno di tutti coloro che sono sensibili alla tutela del territorio e alla qualità della nostra vita, chiediamo la firma e la sottoscrizione alle Associazioni, Comitati, cittadini, imprese agricole. Siamo convinti che l’unità di intenti porterà ad un futuro migliore per tutti, e soprattutto per le future generazioni.
Per il parco del roccolo
Il PLIS del Roccolo è stato istituito nel 1994, grazie alla forte mobilitazione delle Associazioni ambientaliste, al coinvolgimento popolare, alla condivisione di sei Amministrazioni Comunali, per tutelare un bene essenziale per le nostre vite, il nostro benessere, l’ambiente in cui viviamo. Il Nostro compito è valorizzare e difendere questo patrimonio.
Dobbiamo valorizzare e difendere questo patrimonio collettivo oggi a rischio. La sua storia è stata sempre contraddistinta da attacchi inaccettabili:
Dobbiamo valorizzare e difendere questo patrimonio collettivo oggi a rischio. La sua storia è stata sempre contraddistinta da attacchi inaccettabili:
1990/91: progetto di un Mega Inceneritore di rifiuti industriali e tossico-nocivi.
2010: richiesta di insediamento di un Mega Allevamento di galline ovaiole.
E ora:progetto di una MEGADISCARICA di 600.000 MC. di RIFIUTI SPECIALI
Questa minaccia, nonostante l’opposizione fortissima della popolazione e delle Amministrazioni Comunali continua a incombere su noi. Apprezziamo il lavoro che le Amministrazioni Comunali stanno svolgendo per far meglio funzionare e vitalizzare il PLIS del Roccolo.
I PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) sono una risorsa importantissima della rete ecologica ma non sono più sufficienti per difendere e tutelare i territori da tentativi di degrado e soprattutto dalla volontà di insediare attività che ne compromettono inesorabilmente l’esistenza insieme alla salute dei cittadini.
Chiediamo di inserire il nostro PLIS nelle tutele di un Parco Regionale
· Siamo convinti che solo una scelta lungimirante, fatta oggi, permetterà al nostro territorio, strategicamente rilevante, collocato in un contesto densamente urbanizzato e inquinato, di difendersi da attacchi speculativi e pericolosi.
· Creiamo una nuova realtà: una tutela Regionale che salvaguardi l’integrità dell’aria, del suolo, dell’acqua, e anche la storia e l’economia agricola dei nostri territori.
· Vogliamo un Parco in cui ritrovare un sano contatto con la natura che ci è stata affidata, per difenderla e rilanciare una agricoltura più sostenibile e di qualità, a basso impatto ambientale e che valorizzi i prodotti locali.
· Vogliamo un salto di qualità nella gestione del territorio e un forte impegno per una scelta generosa e coraggiosa che coinvolga i cittadini e le comunità locali.
Questo Manifesto è aperto al sostegno di tutti coloro che sono sensibili alla tutela del territorio e alla qualità della nostra vita, chiediamo la firma e la sottoscrizione alle Associazioni, Comitati, cittadini, imprese agricole. Siamo convinti che l’unità di intenti porterà ad un futuro migliore per tutti, e soprattutto per le future generazioni.
LEGAMBIENTE Circoli di: Parabiago, Nerviano, Canegrate, Arluno , VAS LOMBARDIA, VERDI DEL TICINO, ECOLOGISTI DEL TICINO, CAMBIAMO OSSONA, WWF Lombardia, LIPU Gruppo Locale di Parabiago, FIAB Canegrate Pedala, DAVO Distretto Agricolo Valle Olona, Forum C.L.I.M.A.Ticino-Olona, Comitato CITTADINI Antidiscarica Busto Garolfo-Casorezzo, CAI Sezione di Parabiago, LEGAMBIENTE Lombardia.
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