sabato 30 maggio 2020

Milano 2020 - Dall’Adattamento al Consolidamento Le proposte dei Verdi-EuropaVerde Milano


riceviamo e volentieri pubblichiamo
Milano 2020 - Dall’Adattamento al Consolidamento Le proposte dei Verdi-EuropaVerde Milano
Introduzione

Il documento sulle Strategie di Adattamento presentato da Comune di Milano identifica molte delle attività necessarie a un cambiamento delle pratiche quotidiane senza però definirne compiutamente caratteristiche e modalità.
Tutti i cambiamenti introdotti nella fase emergenziale dovranno essere il primo passo di una trasformazione che andrà consolidata con una serie di azioni dovranno tener conto della Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ambientale che il Comune di Milano ha approvato il 20.05.2019, senza che, ad oggi, se ne siano visti gli effetti.
Azioni che dovranno discendere da un diverso posizionamento, innanzitutto culturale. Un posizionamento che renda chiaro ed esplicito cosa si desideri, anzi si voglia, per il futuro.
Il nostro quadro di riferimento, per quanto riguarda il contesto locale, non potrà che essere la
Città Metropolitana, attraverso il coinvolgimento di tutti i Comuni dell’area in un tavolo di lavoro comune su tutti i temi in questione.
Gli effetti del Covid-19 hanno un diverso impatto sulle donne e sugli uomini e potrebbero aumentare la già notevole diseguaglianza di genere. Per questo è indispensabile, come sottolinea anche L’Onu, che le strategie e tutte le politiche messe in atto siano elaborate ed attuate con uno specifico e consapevole sguardo di genere, unico modo per costruire una società post Covid-19 che non accentui la differenza, ma al contrario sia più paritaria. Ciò significa una valutazione dell’impatto delle politiche pianificate su uomini e donne, e una conseguente costruzione di visioni, policy, strategie, azioni che tengano conto delle esigenze delle donne e della promozione della parità.
Per questo nel processo di costruzione del documento e nella fase di attuazione deve essere garantita una presenza paritaria delle donne e delle più importanti Associazioni che ne rappresentano le istanze.
Ultimo, ma non ultimo, è indispensabile raggiungere le “Condizioni necessarie alla ripresa” che il documento dell’amministrazione comunale enuncia ma che attualmente non hanno ancora trovato risposta quali la:

  1. Mappatura diffusione epidemica.
  2. Organizzazione servizi medici diffusi.
  3. Sistematizzazione in quarantena dei Covid+.
  4. Definire strategia di screening.
  5. Definizione immunità e pianificazione del ritorno all’attività.
  6. Sanificazione della città.

Il tutto per arrivare, quanto prima, alla messa in atto della regola delle 3T, ovvero Testare / Tracciare / Trattare i sospetti positivi Covid-19

Condiviso il principio ispiratore del documento secondo il quale ogni azione dovrà mettere al centro prioritariamente la Salute dei Cittadini, proponiamo alcune integrazioni o modifiche a quanto prospettato dall’Amministrazione. Definiamo come Adattamento le azioni urgenti che connoteranno la Fase 2 e come Consolidamento quelle destinate a consolidare la trasformazione di Milano in città sostenibile e resiliente.

Mobilità e Viabilità

Adattamento

  1. La mobilità di Milano è fortemente condizionata da oltre 700 mila automobili che entrano in città giornalmente, per cui è necessario attivare in tutte le sue funzioni l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del bacino della Città Metropolitana di Milano che deve assicurare una ripresa “sicura“ degli spostamenti di cittadini e pendolari e quindi regolare e programmare le attività delle imprese di trasporti urbane ed extraurbane, definire tariffe, orari, linee, frequenze, distanziamenti, modelli di occupazione dei mezzi e di accesso a seconda delle stazioni o fermate di partenza.
  2. Organizzare il contributo degli autobus di altre aziende oltre all’ATM per aumentare le frequenze e quindi assicurare il distanziamento.
  3. Riservare, in via esclusiva, le direttrici indicate dal PUMS alla mobilità attiva, bici, pedoni e alle corsie preferenziali del TPL, istituendo zone di divieto di circolazione al traffico veicolare privato, anche con la realizzazione di segnaletica verticale e orizzontale. Vedi progetto MiMO Milano-Monza di Bikenomist
  4. Aumentare la rete di corsie e piste ciclabili cittadina.
I 220 km attuali, più i 35 ciclabili già previsti entro fine anno, appaiono insufficienti rispetto ai circa 2000 km di strade urbane.
Sono necessari entro i prossimi tre mesi almeno altri 150 km di percorsi continui costituiti da:
  • 10 assi radiali da 10-12 km, che colleghino i Comuni di prima cintura fino ai varchi di ingresso in Area C;
  • ciclabili con segnaletica su strada o utilizzando i controviali, quando presenti, lungo le circonvallazioni filoviaria (90-91) e dei Bastioni spagnoli;
  • concessione della percorribilità ciclistica anche in senso orario della circonvallazione interna (navigli).
  • ricongiunzione continuativa degli spezzoni attuali.
  1. Rendere gratuiti mezzi pubblici durante Fase 2 per redditi Isee inferiori ai 25.000 Euro
  2. Estendere gli attuali orari per il trasporto gratuito delle biciclette su tutti i mezzi pubblici.
  3. Mantenere in attività Area C e B e le ZTL vigenti.
Per area C proponiamo, sull’esempio di quanto fatto a Bruxelles, di definire tutta l’area quale “Zona Residenziale” con strade a limite di 20 km/h e precedenza a pedoni e ciclisti in strada. È una soluzione già disciplinata dal Codice della Strada, realizzabile con una ordinanza del sindaco e apposita segnaletica.
  1. Attivare all’interno del Comune di Milano il divieto di circolazione con mezzo privato per residenti in Milano salvo deroghe (disabilità, inaccessibilità del luogo di destinazione con altri mezzi). Chi ha necessità di usare l’auto potrà giustificarlo con autocertificazione ed essere sottoposto ai controlli già oggi vigenti per il controllo delle infrazioni dei divieti COVID.
  2. Promuovere la Carta dei Tragitti Essenziali che, sulla falsariga della ETC di San Francisco, consente a chi non può usare la bici e i mezzi pubblici per motivi di salute o altro di spostarsi in taxi all’interno della città utilizzando buoni del valore di 5 che assicurano un tragitto del valore di 4 o 5 volte il valore nominale del buono come da proposta dell’Associazione Cittadini Per L’Aria.
  3. Premiare, con adeguate riduzioni dei tributi, durante fase 2, l’utilizzo, da parte dei residenti, di mezzi in sharing di cicli, motocicli, monopattini elettrici.
  4. Realizzare parcheggi presidiati per biciclette in tutte le grandi aree e nelle zone limitrofe ai parcheggi di interscambio, nei pressi di scuole e università e delle aree commerciali principali.
  5. Riconoscere incentivi alle aziende e ai cittadini, per tutte le iniziative riconducibili al car-pooling coordinandosi anche e soprattutto con i comuni della Città Metropolitana e di conseguenza sollecitare le aziende a incentivare (bonus che ogni azienda determinerà) i propri lavoratori a tutte le iniziative riconducibili al car-pooling.
  1. Stabilire un prezzo unico dell'abbonamento al trasporto pubblico per tutti coloro che vivono nella città metropolitana, per semplificare e ridurre i costi per coloro che abitano lontano e devono prendere più mezzi (ATM + Trenord + bus del comune X).
Per questo sarà indispensabile che ATM resti una società al 100% a controllo pubblico (non necessariamente controllata solo dal Comune di Milano, perseguendo un futuro accorpamento tra varie società di trasporto di comuni limitrofi
  1. Applicazione dei sistemi di asservimento semaforico per facilitare e velocizzare i percorsi del TPL.
  2. Limitare progressivamente, fino ad arrivare al divieto assoluto, il transito nell’area metropolitana alle auto a benzina, diesel o gas con incentivazioni unicamente per l’acquisto di veicoli elettrici per trasporto merci/lavoro. Bisogna ottenere drastica riduzione veicoli privati: il problema non è solo l'inquinamento dell'aria, ma l'occupazione del suolo pubblico e la sicurezza in quanto l'attenzione alla guida non cambia se il mezzo è a benzina o elettrico
  3. Aumentare le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.
  4. Costituire una società comunale per l’offerta in sharing di motorini elettrici, biciclette e monopattini per la gestione diretta del servizio.
  5. Trasformazione di tutto il centro città, all’interno della prima cerchia dei navigli, e anche delle principali vie commerciali, tipo Corso Buenos Aieres, Corso Vercelli, Corso Genova, ecc, in ZTL.
  6. Eliminare l’attuale limite alla fornitura di mezzi da parte delle società private di sharing ma condizionare la partecipazione al bando alla rinuncia, da parte dei concessionari, della commercializzazione dei dati personali degli utenti.
  7. Chiusura al traffico e pedonalizzazione di tutte le aree limitrofe a scuole e università.
  8. Aumento della destinazione, con tutte le strutture necessarie, di alcune strade secondarie e dei controviali ad aree 30 fino ad arrivare alla progressiva estensione di tale stato a tutta la città e installazione rilevatori elettronici per controllare che i limiti a 30 km/h siano rispettati.
  9. Trasformazione di tutti i posti auto stradali in parcheggi per residenti a pagamento con tariffazione differenziata secondo zone e quartieri e dimensione delle autovetture. (linee gialle a pagamento)
  10. Applicazione del divieto di parcheggio su marciapiedi e lungo i parterre alberati e incremento dei controlli tramite l’aumento dei carri attrezzi per la rimozione.
  11. Instaurare incentivi, nella forma di premi, alla mobilità ciclabile (/km percorso, come fatto da alcuni comuni del Piemonte).


Edilizia e Urbanistica

Adattamento

  1. Blocco di tutti gli interventi di grande scala previsti quali Scali Ferroviari, Goccia, Parco Bassini, Stadio, ExTrotto, Piazza d’Armi , Stadio San Siro, Città della Salute, Mind Expo ecc. al fine di verificarne la reale necessità, la sostenibilità economica ed ambientale e la rispondenza dei progetti alle probabili esigenze di distanziamento future. Analogamente dovranno essere rivisti i progetti per il recupero degli Scali Ferroviari in un’ottica di connessione urbana e di valorizzazione del verde e degli spazi aperti.
  2. Blocco al consumo di suolo con l’autorizzazione all’edificazione solo su terreni già edificati.
  3. Accelerazione e incentivazione del recupero dei circa 200 edifici dismessi e abbandonati come da art 11 tav r11 del PGT sia con l’acquisizione pubblica sia con l’incentivazione dell’azione privata. https://www.comune.milano.it/servizi/edifici-degradati-e-abbandonati.
I fondi per tale attività saranno reperiti dalla dismissione programmata degli edifici di proprietà comunale nel centro storico.
  1. Riuso temporaneo di infrastrutture pubbliche e private per dare un contributo significativo alla gestione delle emergenze.
  2. Accelerazione e semplificazione nei pagamenti dei SAL (Stati di avanzamento lavori) per immettere liquidità nel sistema imprenditoriale.
  3. Aumento degli incentivi per le ristrutturazioni che prevedano creazione di tetti e di pareti verdi.

  1. Censimento di tutto quanto è stato edificato sia legalmente sia abusivamente sul territorio metropolitano al fine di avere un dato reale di quanto sia effettivamente il carico edilizio sul territorio. Dato indispensabile e oggi mancante per poter programmare un politica edilizia equilibrata e rispondente alle reali necessità della cittadinanza.
  2. Demolizione e ricostruzione immobili proprietà pubblica residenziale (case popolari) con sistemi sostenibili e ristrutturazione delle unità abitative anche attraverso forme di partecipazione diretta degli inquilini.
  3. Concessione ai privati di edifici pubblici da recuperare o da ristrutturare per un numero di anni tale da permettere l'ammortamento dell'investimento o, ancora, sull'esempio di Parigi, con la costituzione di società miste pubblico/privato, dove il pubblico fornisce l'edificio ed il privato lo ristruttura per una successiva gestione comune
  4. Ristrutturazione e ottimizzazione nell’uso degli edifici pubblici e dismissione di quelli non funzionali alle nuove attività con decentramento delle attività nei diversi quartieri della città per perseguire la “Milano a ¼ d’ora”
  5. Azzeramento totale di oneri urbanizzazione per opere edilizie da demolizione e ricostruzione con edificazione di nuovi edifici che:
    • occupino meno suolo e terreno
    • superino i valori massimi di sostenibilità ambientale
    • rispettino le nuove esigenze di distanziamento
  6. Controllo e regolamentazione dell’affitto per brevi periodi al fine di garantire che non sia troppo elevata la quantità di edifici che vengono sottratti agli affitti a lungo termine, contribuendo così alla carenza di alloggi.
  7. Condizionare i piani di investimenti straordinari di opere pubbliche eventualmente inseriti nel Piano Triennale delle Opere 2020-2022 esclusivamente al recupero e ristrutturazione o nuova costruzione esclusivamente su terreni già edificati
  8. La rigenerazione urbana e la rigorosa applicazione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e dei CAM dovranno essere strumento e fine di ogni intervento urbanistico.

Energia
Orientare il rilancio economico perseguendo gli obiettivi legati alla transizione ambientale:
equità, decarbonizzazione, rinaturalizzazione.
Favorire azioni di resilienza energetica, climatica ed emergenziale.

Adattamento

  1. Collegare tutti gli edifici pubblici alla fornitura di società che producono l’elettricità da fonti sostenibili. Senza nessun investimento iniziale sarà possibile rendere ecologico l’approvvigionamento dell’energia.
  2. Utilizzo dei finanziamenti statali per la copertura di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e conversione degli impianti di riscaldamento a pompe di calore laddove non conveniente o possibile l’allaccio alle reti esistenti.
  3. Divieto e relative sanzioni a tutte le attività commerciali che mantengono porte aperte sia nel periodo invernale sia in quello estivo.
  4. Introduzione di una tassa sul possesso di caldaie a gasolio, che ne rendano disincentivante l'utilizzo.

Consolidamento

  1. Sostituzione di tutte le caldaie a gasolio degli edifici pubblici con passaggio da gasolio a gas/teleriscaldamento, fonti rinnovabili
  2. Aumento, fino a 50.000.000 di Euro dell’incentivo a privati per il passaggio dei generatori di energia da fonti fossili a fonti sostenibili (pompe di calore)
Verde e Spazi Pubblici

Adattamento

  1. Assegnare il maggior numero possibile di aree da identificare insieme ai Municipi (frazioni di parchi e di giardini pubblici, aree dismesse e residuali, piccoli giardini, cortili condominiali) alla coltivazione ortiva da affidare ad associazioni, comitati, gruppi di cittadini, comitati di quartiere: tale iniziativa avrà il duplice effetto di rendere attiva una fetta di popolazione (anziana) fortemente penalizzata dalla pandemia e di ottenere piccole produzioni di quartiere.
  2. Identificare specifiche aree all’interno dei parchi e dei giardini comunali ove svolgere attività ludiche, sportive, socioculturali rivolte a tutte le fasce di popolazione, organizzate anche da società e imprese alle quali è oggi vietata l’apertura delle attività (palestre, scuole di teatro, di musica di danza, ecc.
  3. Replicare un modello già in corso in Olanda, e istituire il “campo di quartiere”, cioè un’area produttiva a cura di alcuni contadini-urbani stipendiati in cooperativa dagli abitanti di un quartiere, che poi beneficia del raccolto.
  4. Organizzare mercati di quartiere sul modello dei GAS in cui promuovere e vendere quanto prodotto in
loco a Km.0.
  1. Facilitare e incentivare, avvalendosi dello strumento dei Patti di Collaborazione, la creazione di nuovi orti e giardini condivisi.
  2. Incrementare il progetto ForestaMi. Ora più che mai è importante piantare alberi e recuperare aree verdi. Al contempo sospendere l’abbattimento di qualsiasi albero che non sia classificato in classe D, ossia a rischio di caduta.
  3. In ottemperanza al nuovo Regolamento d’Uso e di Tutela del Verde Pubblico e Privato tutelare le alberature cittadine, gli spazi verdi, i parchi e i giardini al fine di renderli sempre più fruibili, attraverso una manutenzione rispettosa e sapiente. Le capitozzature degli alberi, così come indicato dal regolamento di cui sopra saranno vietate.
  4. Valorizzare il sistema del verde urbano e le oasi di biodiversità connettendole tra loro attraverso percorsi verdi anche attraverso la depavimentazione di spazi liberi


Consolidamento

  1. Nella prospettiva di riportare “in house” la manutenzione del verde pubblico, formare e quindi assumere giardinieri, agronomi, paesaggisti per ricostituire un settore interno al Comune, per la gestione diretta del verde superando la insoddisfacente pratica dell’affidamento a terzi che non garantisce la qualità e affidabilità necessarie, creando al contempo nuovi posti di lavoro anche per la mano d’opera straniera.
  2. Dotare Milano Città Metropolitana del Piano del Verde Urbano e del paesaggio, strumento più che mai necessario a una visione strategica di breve, medio e lungo termine, che valorizzi e connetta il sistema del verde urbano, dei terreni agricoli e delle cascine, delle acque e dei parchi della cintura metropolitana.
  3. Vivere e condividere spazi comuni delle case popolari (giardini e cortili) e dei giardini scolastici mutuando la felice esperienza dei giardini e degli orti condivisi. Con la partecipazione attiva dei cittadini alla cura del bene comune sarà possibile dedicare a orticoltura, giardinaggio, progetti sociali, ludici e culturali, gli spazi aperti o liberi negli immobili residenziali di proprietà comunale facilitando i processi di aggregazione tra gli inquilini.

Lavoro – Commercio - Amministrazione

Adattamento

  1. Promuovere e incentivare, almeno 3 gg/settimana di telelavoro o smart-working e renderlo permanente garantendo la riduzione progressiva dei tributi comunali alle società che lo adottano. Andare fisicamente in ufficio deve diventare un diritto e non più un dovere.
  2. Realizzare la “Milano città a ¼ d’ora” attraverso l’apertura in tutti i quartieri, identificati dagli 88 Nuclei di Identità Locali, degli uffici di decentramento dell’attività comunale, dei presidi sanitari e sociali e delle attività culturali e ricreative.
  3. Accelerare il processo di digitalizzazione dei rapporti tra imprese e amministrazione per la trasmissione e ricevimento delle pratiche e la richiesta di autorizzazioni.
  4. Ampliare la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti e le strutture necessarie anche ad altre attività commerciali e culturali, sociali, artistiche, ricreative sulle aree di sosta (non su marciapiedi) ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno con il distanziamento.
  5. Definire finestre temporali di consegna dei prodotti per tipologie privilegiando le ore notturne o la mattina entro le 7:00.
  6. Predisporre modelli di turnazione, ossia di orari di lavoro differenziati secondo le attività commerciali, produttive e di servizio nell’arco delle 24 ore, in accordo con le parti sociali e i mobility manager

Consolidamento

  1. Accelerare il processo di riconversione dei palazzi abbandonati e fatiscenti identificati nel PGT con l’eventuale acquisizione da parte del comune per la loro destinazione a servizi comunali.
  2. Valorizzare tutte le attività ecologicamente sostenibili, di Sharing Economy o di Economia circolare e aumentare invece i tributi per quelle inquinanti e climalteranti secondo una parametrizzazione progressiva.
  3. Studiare la fattibilità del trasporto merci con l’utilizzo di sistemi a guida autonoma e droni a cura di società a maggioranza comunale


Burocrazia e Servizi al Cittadino
Riteniamo necessario procedere a una semplificazione delle procedure burocratiche che però non dovrà rappresentare l’occasione per non rispettare norme e regole in un far west incontrollato.

Adattamento

1) Velocizzare la ripresa delle attività e la responsabilizzazione degli operatori garantendo comunque il rispetto delle leggi e norme grazie a un’attività dei dipendenti comunali non più controllo delle pratiche cartacee ma di verifica diretta sul territorio delle attività.

Consolidamento

  1. Trasformare gli uffici pubblici da controllori delle attività dei cittadini in consulenti e facilitatori delle loro incombenze burocratiche necessarie ad avviare o far crescere qualsiasi attività. Le conoscenze dei dipendenti pubblici devono rappresentare un patrimonio di supporto e indirizzo dell’imprenditorialità metropolitana.
  2. Introdurre il concetto di Intra-moenia a tutti quei settori dove i dipendenti comunali potrebbero svolgere e risolvere le pratiche del cittadino (nel settore edilizio, ad esempio, compilare e presentare le pratiche per le opere interne di un immobile o quelle catastali senza dover ricorrere a intermediari e professionisti costosi) con la prospettiva di passare dal ruolo di controllori a quello di facilitatori.
  3. Incentivare la pratica dell’affidamento sottosoglia di 100.000 euro per gli incarichi diretti a progettisti per la velocizzazione della realizzazione di progetti di rinnovamento urbano che prendano in considerazione le esigenze di distanziamento sotto la direzione della pubblica amministrazione.

Scuola, Ragazzi, Bambini

Adattamento

1) Organizzare, durante il periodo di chiusura delle scuole e in mancanza della possibilità di riunire in un unico spazio più bambini e ragazzi, con l’affidamento ad associazioni del terzo settore, un servizio di assistenza e baby-sitteraggio da parte degli studenti liceali a favore di studenti delle scuole elementari e medie i cui genitori sono tornati al lavoro.
Per tale attività gli studenti liceali riceveranno dei crediti formativi curriculari e, da valutare un compenso orario. Solo i liceali
Seguire lo schema organizzativo delle associazioni scoutistiche, utilizzando anche parchi e strutture sia pubbliche sia private. #Adottaunfratellino #Adottaunasorellina

Consolidamento

  1. Sfalsamento degli orari scolastici da concertare con gli orari lavorativi per assicurare la presenza genitoriale.
  2. Utilizzare tutti gli spazi pubblici, sia all’aperto sia al chiuso per l’allestimento di classi scolastiche (musei, gallerie, parchi, giardini, cascine ecc.ecc.)

Salute e Welfare

Adattamento

  1. Incentivazione attraverso la collaborazione con i Medici di Medicina Generale dei Day Service Covid, chek-up di percorsi ambulatoriali dedicati ai pazienti con sintomi sospetti per covid-19 per l’effettuazione in giornata di: prelievo, ECG, rx-torace , tampone naso-faringeo
  2. Obbligo per Amsa e per i condomini del lavaggio con sanificanti, di cui sia assicurata la non tossicità sia umana sia animale, delle strade e dei marciapiedi.
  3. Incentivare l'uso e acquisto di mascherine non usa e getta ma lavabili e riutilizzabili coinvolgendo esercizi e supermercati per la raccolta di guanti e maschere che dovranno in ogni caso essere riciclabili.
  4. Utilizzare, durante l’emergenza sanitaria COVID-19 e oltre i centri antiviolenza, le oltre 400 Farmacie metropolitane come punto di raccolta delle richieste di aiuto delle donne oggetto di violenza domestica o di stalking,
  5. Proteggere le vittime di violenze e dei loro figli, alloggiando negli alberghi milanesi anche gli uomini violenti, invertendo quindi l’attuale prassi che costringe le vittime a lasciare la propria residenza (vedi sentenza di Trento Giudice Raimondi). La gestione dovrà essere presa in carico dai centri antiviolenza che sono i più abilitati e formati a svolgere questo compito ma la spesa dovrà essere sostenuta a livello regionale in accordo con il Comune
  6. Rinnovo bonus baby-sitting senza limiti di reddito e anche per chi fa telelavoro o smart-working.

Consolidamento

  1. Sviluppare progetto che richiami quello delle Case della Salute/Case Mediche di medicina diffusa sul territorio in collegamento con Farmacie, Unità di Assistenza Sociale e tutti i presidi rivolti alla salute intesa nell’accezione proposta dall’OMS “stato di completo benessere fisico, psichico sociale e spirituale non mera assenza di malattia"
  2. Ampliamento del servizio di assistenza e collegamento con i centri antiviolenza prestato dalle farmacie, nel rispetto delle normative ministeriali, a tutte le categorie di commercianti e uffici aperti al pubblico.
  3. Realizzazione di una campagna di comunicazione con l’apposizione, a cura del Comune, sulle vetrine, all’esterno e all’interno dei negozi, di manifesti e stampati con il numero verde antiviolenza 1522, con la finalità di sensibilizzare la cittadinanza e pubblicizzare al massimo l’esistenza e i servizi dei centri antiviolenza.
  4. Rinnovo bonus baby-sitting con limiti di reddito (ISEE da definire) per chi fa telelavoro o smart working con i termini di esclusione come nella fase di adattamento così da favorire e facilitare questa metodologia lavorativa in modo permanente.
  5. Abbiamo osservato il ruolo fondamentale ricoperto da molti ragazzi che si sono prodigati (le cosiddette Brigate, sotto la guida di Emergency, Arci e altre associazioni) per andare in aiuto di persone in difficoltà con servizi di vario tipo (farmacia, supermercati, piccoli servizi)). Non sprechiamo questa rete ma facciamo diventare permanente e integriamolo.

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