martedì 3 ottobre 2017

Voglio armarmi. La strage di Las Vegas si è conquistata un poco edificante primato.

È infatti al primo posto in quanto a numero di morti nella storia di una nazione, quella americana, storicamente falcidiata da eventi di questo tipo. L'Isis - che se ci scappa il morto rivendica anche i fuochi d'artificio della festa del paese - pare ne abbia reclamato la paternità e a qualcuno avrebbe pure fatto comodo, ma il copione di morte, laggiù, Califfato sì o Califano no è sempre lo stesso. Il consolidato leitmotiv prevede infatti che uno squilibrato - bianco, preferibilmente un reduce di qualche sporca esportazione di democrazia, prodotto e fagocitato dalla società del consumo - con la facilità con la quale altrove si acquistano caramelle mette in piedi un arsenale casalingo rigorosamente registrato e al primo segnale di disagio - un dito chiuso in un cassetto, per esempio - scatena una pioggia di fuoco su una folla scelta a caso. Prima di farla finita.
Di Stephen Paddock, il killer di La Vegas, si dice fosse una persona normalissima, insospettabile. 
Si dice sempre così, poi. Del resto chi in casa non si tiene 18 armi tra fucili automatici e pistole. Più in generale, dati alla mano, negli Usa quasi 9 persone su 10 possiedono un'arma e ogni milione di abitanti più di 30 muoiono a causa di un proiettile. Dire che la società che idolatra John Wayne abbia un problema credo sia pertanto superfluo. La certezza, che poi è una banalità, è che limitare le armi equivalga a ridurre le vittime. 
La difficoltà nel reperire un fucile forse non risolverà un problema intanto culturale ma è pur sempre un valido deterrente. 
In Giappone, tanto per dirne una, l'aver reso praticamente impossibile il possesso di un'arma da fuoco ha ridotto un fenomeno che era scappato di mano fino a renderlo oggi assai marginale. Guarda un po'.
Gli yankee tuttavia non cambieranno mai. Al netto degli imbarazzanti retaggi culturali da vecchio west, quello delle armi è un affare enorme e in perenne espansione. Si parla di qualcosa come 10 miliardi di dollari l'anno, irrinunciabile. 
Tanto lo sdegno per l'ennesima strage di innocenti dura giusto il tempo di ricaricare il fucile. Per tutto il resto c'è sempre L'NRA.
dal nostro inviato nello spazio web  "Fulmine a ciel sereno"


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