martedì 24 ottobre 2017

Referendum in Lombardia, tra tablet, astensione e qualche considerazione

Tanto è stato detto, come sempre la corsa all'attribuzione di fantomatiche vittorie;
ricordando che è stato il primo referendum non dovuto alla richiesta del popolo, mediante raccolte firme, ma è stato calato dall'alto di chi sta governando la Lombardia da vent'anni.
Ai più, leggendo la stampa nazionale e le dichiarazioni di alcuni politici sarà venuto in mente "Lercio" o "ah, ma non è lercio", per le notizie e considerazioni surreali, quindi, senza perdersi in analisi sociopolitologiche, riassunte dal dato di Milano, dove il 26% è andato a votare e tra quel 26% il 6% ha detto no, piuttosto che dar una magrissima consolazione ai 5stelle e alla lega nord, promotori del referendum costato 50milioni di euro e che passerà alla storia per i tablet e un sistema che non è piaciuto a nessuno, se non a qualche scrutatore che ha passato la giornata di domenica a girare i pollici, visto che non c'erano registri, non c'era praticamente nulla da fare e compilare, rispetto alle solite tornate elettorali.
Ma andiamo a sorridere, per non piangere, del grande Flop!

dalla copresidente dei Verdi Europei
La lettura del bilancio della regione Lombardia (versione leggibile anche da me che non capisco nulla di numeri) é molto interessante. La trovate su ilpost.it. Si scopre che a fronte di un referendum utile solo come propaganda elettorale costato 50 milioni di euro ne siano stati stanziati (e spero spesi) 3,5 per sostegno alle famiglie in situazioni di disagio; 27 milioni per interventi sui trasporti; 24 per i buoni scuola; 21 per diritto allo studio universitario; e miserissimi 2,4 milioni per le bonifiche ambientali. Io trovo questo modo di governare davvero vergognoso. E trovo ancora più vergognosa la grancassa mediatica che da rilevanza e merito a questo modo di fare politica. Anche perché: noi dobbiamo competere come europei con la Cina o altri colossi, altro che organizzarci in piccole patrie. Sai che utile fare la ricerca regionale? O i rapporti regionali con la UE? o il commercio estero? O (peggio mi sento) l'istruzione? Invece di perdere tempo con queste assurdità bisognerebbe chiedere conto a un signore che ha reso l'Italia più insicura e vulnerabile quando era ministro in un governo che quasi ci mandava a gambe all'aria. E organizzarsi per finalmente togliere alla destra la Regione Lombardia. 

da Francesco Prina deputato del Partito Democratico
 F.Prina "L'affluenza del #referendum sull'autonomia della #Lombardia, costato più di 50 Mln, ha confermato quello che abbiamo sempre sostenuto: un referendum scontato, sbagliato e strumentale.
#Maroni ha fatto un'operazione truffaldina con i soldi dei contribuenti per ottenere un risultato che lo rende politicamente molto debole nella trattativa col Governo, diversamente da Zaia che puó presentarsi con la maggioranza dei veneti dalla sua parte.
Questo è un chiaro segnale della debolezza di un presidente che dopo 5 anni confusi di amministrazione regionale ha prodotto modesti risultati, rivelando un progetto politico decadente. Nessuno rimpiange Formigoni, ma il confronto è impietoso.
Il segnale politico è chiaramente una richiesta di cambiamento alle elezioni della prossima primavera."


casualmente dal web
"con 50milioni di euro e tutto l'apparato statale a disposizione.. altro che 3milioni di lombardi a votare, li portavo a ballare e ci stava pure l'aperitivo" cit.#referendum #fuffarendum #autonomia #lombardia #legalalega (ops.. Non. 'è più!) ricapitoliamo lega, forza Italia, 5stelle e destra pd per si al referendum.. quindi, meno del 34% dei lombardi la pensa come loro. #matematica#bastablet e.. "non dovremmo sentirci europei?"
"Gabbani: i rettiliani han votato si, da nibiru indicazioni di astensione" 



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