martedì 31 ottobre 2017

Di storia e cultura. Antonio Oldani dell'ANPI ci scrive

riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Antonio Oldani, in risposta al giornalista di TicinoNotizie sitoweb 
Chi cura questo piccolo sito LIBERANOTIZIENEWS considera da sempre Antonio un punto di riferimento, non solo, per la politica, ma per l'impegno civico e civile che ha sempre profuso, con educazione e mai sovradeterminando decisioni collettive, e questo, ai più, potrebbe sembrare questione di poco conto, ma nel panorama politico e sociale contemporaneo ci pare una prassi importante e fondamentale, certo in passato ci sono state divergenze, ma la politica è fatta di punti di vista differenti. Con piacere offriamo questo nostro piccolo spazio virtuale ad Antonio, cogliendo occasione per ringraziarlo pubblicamente per tutto quello che... e scusate, ma le parole non bastano.
Grazie Antonio. Come sempre un esempio per tutti.
Egregio signor Valenti,
le rispondo solo ora perchè volevo evitare di danneggiare, rispondendo al suo articolo del 26 ottobre (che ci è parso segnato da un tono polemico francamente inutile ..forse era piu’ corretta una semplice info sul ns evento Anpi come hanno fatto altri suoi colleghi) la manifestazione indetta giustamente dalle Anpi del Magentino a Magenta per protestare contro l’incredibile tentativo di Forza Nuova e altri movimento neofascisti di celebrare la ricorrenza della Marcia fascista su Roma del 1922 . Questo evento, come lei certamente ben sa, con quel che ne è seguito(assassinio di Matteotti ect) ha rappresentato l’inizio della Dittatura Fascista e poi nazifascista nel nostro Paese, che ha portato il nostro popolo alla tragedia della Guerra e dei campi di sterminio, e quindi alla fame e alla miseria, da cui siamo usciti solo grazie al sacrificio dei tanti giovani operai studenti e contadini che si fecero Partigiani e diedero la vita per ridare all’Italia la Dignità, la Libertà e la Democrazia.E questa non è retorica, è la verità della Storia!

Ma torniamo a Lei. Non credo che noi si sia mai bevuto nemmeno un caffè insieme, ma ricordo benissimo che forse una decina d’anni fa lei era presente a una conferenza stampa a Magenta del Comitato Pace Intercomunale di cui ero Presidente, dopo aver contribuito a fondarlo nel lontano 1995. Dopo una mia relazione d’apertura lei intervenne solo per farmi notare che io ero comunista e quindi come potevo parlare di Pace (?)….Molti anni dopo lei ci tiene di nuovo a rendere pubblicamente nota la sua convinzione nei miei confronti , anche se, bontà sua, lei riconosce “il mio impegno sociale su vari fronti” e stavolta io sono parte del Coordinamento Anpi di zona . 
Devo constatare che le mie opininioni politiche, che sicuramente sono diverse dalle sue, e che non mi permetto di giudicare, sono per lei un autentico “chiodo fisso”. 
Mi consenta allora di aggiornarla sulla mia modesta biografia visto che lei se ne occupa a oltranza  
Dopo essere cresciuto frequentando il locale Oratorio Maschile come tutti i ragazzini del mio paese, Sedriano, ho cominciato a maturare le mie prime idee comuniste quando da studente di terza media la sera cercavo di aiutare mio papà operaio ferroviere a studiare per prendere la licenza media per guadagnare qualcosina in più ,visto che eravamo poveri in canna. Ma una volta mio padre mi disse:”Forse non serve a niente, mi hanno denunciato perchè ho partecipato a uno sciopero della Cgil e forse mi licenziano”.
Cosi’ non fu , per nostra fortuna, ma qualche anno dopo io entrai a far parte della FGCI (la gioventu’ del PCI) assieme a tanti amici di Magenta e quindi del PCI, perchè ammiravo le idee di Enrico Berlinguer e il suo stile aperto, democratico e che non perdeva l’occasione per invitare noi giovani a combattere le ingiustizie sociali e la corruzione ( anche quella nei partiti), ma rispettando sempre le idee altrui. E certo dopo lo scioglimento del PCI aderii per coerenza alle mie idee a Rifondazione Comunista, il che non mi impedì di fare l’ amministratore comunale a fianco di rappresentanti del mondo cattolico per tanti lunghi anni per attuare un programma sicuramente progressista ( io mi sono sempre occupato di scuola cultura partecipazione Pace povertà Cooperazione e migranti). Quando penso alla miseria culturale e anche politica di questi tempi, sento tanta nostalgia e rimpianto per quella lunga esperienza nel più grande partito operaio d’ Occidente che mi ha formato e arricchito spiritualmente.
Lei tira in ballo Stalin , che è morto quando avevo 6 anni, e parla di gulag e di altri crimini e nefandezze che mai neanche un minuto nella mia vita ho condiviso. Ero studente alla Statale nel 1968 quando ascoltavamo i giovani della Primavera di Praga che ci parlavano di un”socialismo dal volto umano” e noi giovani del PCI li sostenevamo nella loro lotta contro i carri armati del Patto di Varsavia.

Per quanto riguarda il ruolo dell’ Anpi e la storia della Resistenza a me sembra che lei non sia sufficientemente informato. Ieri in piazza a Magenta avevo con me le “10 storie di Resistenza del Magentino” . E’ un libretto dedicato alle storie dei giovani partigiani dei nostri piccoli Comuni. Di sicuro lei non lo ha mai letto, ma puo’ farselo dare dall’ Anpi di Magenta. Ci troverà le sofferenze di tanti giovani e giovanissimi che sono morti anche perchè lei potesse un giorno scrivere liberamente su un giornale o blog che sia. Vada a leggersi la storia di Poldino Fagnani e Carlo Chiappa entrambi,( guarda il destino!?) sedrianesi. Poldino Fagnani era un ufficiale di idee monarchiche che dopo l’8 settembre lascio’ l’Esercito e ando’ a far parte della 168^ brigata Garibaldi che operava nella nostra zona ed era guidata anche da Carlo Chiappa, operaio comunista alla Borletti di Milano. Pur di idee diverse erano amici per la pelle e uniti nella lotta al fascismo e Carlo si dispero’ quando Poldino, 22 anni, fu catturato dalla polizia fascista torturato e assassinato sul ciglio di una strada per Pavia. Per quanto riguarda Carlo, subito dopo il 25 aprile restituì il fucile e l’auto che gli aveva donato il comune di Ozzero e torno’ a fare l’operaio alla Borletti e al lavoro ci andava in bicicletta. Questo è stato lo spirito del Movimento della Resistenza , che fu combattuta (e certo non fu rosa e fiori questa alleanza!) da comunisti socialisti cattolici repubblicani liberali, e che ci fece dono della Costituzione più avanzata del mondo.
E con questo spirito la nostra Anpi ha organizzato la manifestazione di ieri , invitando a partecipare, senza discriminare nessuno, tutti i partiti e i sindacati democratici e antifascisti e anche alcune associazioni intercomunali della nostra zona e a noi pare di essere riusciti nel ns intento. Il nostro Presidente Carlo Smuraglia ha ben spiegato perchè dovevamo scendere in piazza questo 28 ottobre: “A 70 anni dal 25 aprile in Italia manca una vera cultura antifascista. Nelle scuole, tra i cittadini, nelle istituzioni e purtroppo anche tra i Magistrati. Ho chiesto al Presidente della Scuola Superiore della Magistratura di inserire anche dei corsi sulle leggi contro il fascismo: lo farà. Cosi’ magari evitiamo richieste di archiviazione assurde come quelle di Milano e Venezia. Mi riferisco alla parata del 29 aprile al Cimitero Maggiore e alla spiaggia fascista di Chioggia“.
Mi scuso per le lungaggini e le porgo i saluti piu’ distinti.
*Antonio Oldani membro del coordinamento sezioni Anpi del Magentino

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