Oggi otto consiglieri di maggioranza, Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini di Europa Verde, Simonetta D’Amico, Alessandro Giungi, Rosario Pantealeo del PD, Marco Fumagalli ed Enrico Fedrighini della lista Beppe Sala, a cui si aggiunge Enrico Marcora di Fratelli d’Italia si sono dichiarati contrari al nuovo stadio che Inter e Milan vogliono costruire a Milano.
"Siamo in otto e il segnale politico è che otto consiglieri di maggioranza non sono d’accordo su questo progetto, nove con Marcora che è di centrodestra. La questione è prima di tutto ambientale perché nel progetto del nuovo stadio di sostenibilità non ce n’è, perché solo per l’abbattimento di San Siro e la ricostruzione del nuovo stadio sono 175 camion al giorno, detto dai costruttori, e questo per sei, sette anni. Questo è un disastro ambientale, con 210 mila tonnellate di co2 che vengono prodotte. Il 98% del pubblico che ha partecipato al dibattito pubblico dice che questo progetto non va bene, spero che il Comune ne tenga conto". ha detto Carlo Monguzzi capogruppo di Europa Verde
Su San Siro ha detto la sua anche il Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi: "Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge - le sue parole all'ANSA -. San Siro è del '26, sarebbe come buttare giù l'Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo, lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, semmai servirebbe una decisione del ministero per dire 'abbattetelo'. Però dal ministero non arriverà mai".
Quindi per ora il Meazza, considerato a livello internazionale la Scala del calcio, non si tocca.
#SanSiro
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