giovedì 18 febbraio 2021

Accam. Verdi. Non inceneriamo il futuro

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dai Verdi di Busto Arsizio 

ASSEMBLEA SOCI CONSORZIO ACCAM, 19 FEBBRAIO 2021

SI’ AI CICLI DI RACCOLTA PIU’ INTEGRATI E SOSTENIBILI, L’INCENERIMENTO E’ SOVRADIMENSIONATO IN LOMBARDIA

 Nel bacino della pianura padana siamo sottomessi ad un fortissimo stress ambientale causato dagli accumuli di sostanze inquinanti, in terra come nelle acque ma soprattutto nell’aria. Obiettivi primari della pubblica amministrazione devono essere le azioni per ridurre drasticamente ogni fonte di inquinamento atmosferico, che sono anche causa dei gravissimi cambiamenti climatici, sia su scala globale ma anche quelli regionali, come ben conoscono i frequentatori delle nostre splendide montagne, sempre più verdi d’inverno e gialle in estate. L’inceneritore consortile di Accam, quello sorto nel 2001, ha visto il susseguirsi di numerosi scandali giudiziari, di arresti e di ingenti danni societari. Le ultime tre annate della società hanno definitivamente inferto ferite mai più rimarginabili, ma ancora restano irriducibili i tentativi di approfittare della credulità popolare, di confondere i cittadini dei ventisette comuni che paghino per servizi di qualità sempre più scadente. Le manovre della partitocrazia locale stanno cercando di tenere 

in vita un impianto e una struttura societaria in assoluta decadenza, al solo fine esclusivo di coprire le malefatte 

arrecate e di mantenere funzionante la dispendiosa macchina delle consulenze e degli appalti, incarichi gestiti in cambio di voti e di denaro facile. 

 Dal punto di vista economico gli inceneritori rappresentano un vantaggio solo per chi li costruisce e gestisce, non per i cittadini che possono solo limitarsi a pagarne le conseguenze ambientali e sanitarie, spesso ignari delle alternative esistenti. Soltanto la forte presa che la politica locale mantiene nelle comunicazioni, che mantiene silenti i malaffari interni, solo con questi stratagemmi questo ex-termovalorizzatore di Borsano potrebbe continuare: imbrogliando e nascondendo la verità. L’area nordoccidentale di Milano ha enormi problemi ambientali, un tessuto sociopolitico 

ricchissimo, quello che vede il neoministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e il pluriassessore regionale 

Raffaele Cattaneo, ora all’Ambiente e Clima. Eppure i loro partiti potrebbero porre fine alla vicenda tragica di questo 

impianto ma proprio Raffaele Cattaneo accoglie con favore, dopo l’incontro del 4 febbraio con alcuni sindaci e con i 

vertici di Accam, la rinascita di questo impianto superato, di questo consorzio fallimentare, di questo futuro 

insostenibile: altro che la transizione ecologica del Governo Draghi, ma il solito assembramento di rapaci attorno ai 

servizi essenziali e necessari!

 Noi, gente dell’ambientalismo e per il benessere condiviso, Verdi di Busto Arsizio, invochiamo la chiusura concordata 

di questo inceneritore. Chiediamo che la cittadinanza dei territori interessati sia consapevole delle resistenze opposte 

al progresso ambientale ed economico innescato dalla transizione ecologica, quella che i Verdi praticano da decenni, 

in questa ricerca relegati fuori dalle istituzioni perché troppo onesti e troppo severi contro le schiere degli affaristi e 

della conservazione ottusa ed egoistica. Crediamo nella democrazia e nella trasparenza: chi teme di perdere l’affare Accam lo fa particolarmente per coprire i misfatti compiuti ed essere giudicato nelle opportune sedi, magari ripartendo 

a sottomettere mezzo milione di persone nel controllo del ciclo dei rifiuti, già gestito in maniera disastrosa negli anni 

recenti. Basta coi fuochi disordinati: troviamo la strada di consumare meno e meglio le scarse risorse disponibili !

Verdi Ecologisti Busto Arsizio

2 commenti:

  1. Federazione dei Verdi della Provincia di Varese21 febbraio 2021 alle ore 18:39

    La Federazione dei Verdi della Provincia di Varese, attraverso i suoi coportavoce Massimiliano Balestrero e Maurizia Punginelli, si dissocia dalle affermazioni diffamatorie e lesive mosse in modo anonimo nel comunicato stampa sopra riprodotto, poichè i cosiddetti Verdi Ecologisti di Busto Arsizio non sono una articolazione della Federazione da noi rappresentata in provincia di Varese ma rispondono al pensiero di singoli. Nel futuro, invitiamo la redazione a voler verificare le proprie fonti, pubblicando esclusivamente comunicati stampa FIRMATI, ed informiamo che, per quanto riguarda la Provincia di Varese, le uniche Associazioni riconosciute sono quelle della Città di Varese oltre che di Varese-Verbano.

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  2. Non riteniamo siano presenti affermazioni diffamatorie bel comunicato dei verdi di Busto Arsizio, ma anzi, una chiara ipotesi politica, e una prassi tipica dei verdi sin dagli albori dei verdi. Le fonti sono sempre verificate, e ricordiamo che i verdi a Busto Arsizio sono presenti da decenni e da decenni organizzano iniziative. Da freelance non entriamo nelle dinamiche interne delle federazioni e partiti. Cogliamo però occasione di chiedere quindi una presa di posizione della Federazione provinciale di Varese dei Verdi sul tema Inceneritore, perché a volte i silenzi sono più rumorosi e esprimono, in politica, scelte e prese di posizione. Il non prendere posizione è già una posizione. Su questo tema, logica vuole, ci sarebbe un sostegno ai verdi di Busto. Così a logica. Poi, conoscendo la storia dei verdi, soprattutto in vista delle assemblee nazionali, vien da dire, nulla di nuovo sotto il sole (che ride).

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