RACCOLTE PIÙ DI 100 FIRME PER L’APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO!
C'eravamo, ancora una volta, a raccogliere le firme per appellarci al Consiglio di Stato, e vorremmo ringraziare tutte le Associazioni, Agricoltori e Cittadini, supportati da Legambiente Circolo Terre di Parchi e dall’ Associazione per il Parco Sud Milano, che si sono ritrovati nella Sala del Consiglio Comunale di Albairate alla presenza dell'avvocata Veronica Dini, martedì 17 Dicembre 2024.
Persone che ci credono ancora e che ci hanno accompagnato negli anni, e che vogliono sperare che i diritti della terra vengano riconosciuti.
Non dimentichiamoci che, nel Febbraio del 2023, la Commissione Unesco ha provveduto a informare il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza Energetica delle preoccupazioni esposte dal Comune di Cassinetta di Lugagnano rispetto alla necessità di tutelare la Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano. Infatti, con la realizzazione del progetto ANAS, si correrebbe il rischio di perdere il riconoscimento di riserva MAB Unesco.
Amore e passione per il territorio dell’abbiatense-magentino,
sempre più violato da cemento e governato da interessi speculativi, ci uniscono da sempre in questa battaglia contro il Progetto Anas Ozzero-Magenta, non rinunciamo, e ci appelliamo all'intelligenza, alla cultura, alla difesa dei Beni Comuni e del paesaggio agricolo dei nostri due Parchi.
All’appello al Consiglio di Stato hanno aderito anche Città Metropolitana di Milano, Parco Agricolo Sud Milano e i Comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano.
Ringraziamo tutti anche per le generose donazioni ricevute, finalizzate a contribuire alle spese legali, e auguriamo Buon Natale e un Mondo Migliore per l’anno che verrà!
Durante il Consiglio metropolitano di oggi sono stati nominati i due nuovi consiglieri di minoranza che subentrano a Ettore Fusco, del gruppo Lega per Salvini premier, e Alberto Pozzoli, di Fratelli d’Italia, decaduti dalla carica in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale di Opera, di cui facevano parte.
Una manovra inadeguata, un'occasione persa per la Lombardia.
“La manovra di bilancio di Regione Lombardia è insufficiente e inadeguata e dimostra, ancora una volta, la distanza siderale tra i cittadini lombardi e chi governa la Regione.”
Queste le parole di Onorio Rosati, consigliere regionale AVS.
Le opposizioni denunciano una regione immobile, ferma nella solita grigia continuità delle sue politiche lontanissime dai bisogni reali delle persone e lo fanno presentando oltre 3.800 emendamenti al bilancio.
Il giudizio è chiaro:
❌ La Lombardia non è più la locomotiva d’Italia.
❌ Questo bilancio non risponde alle urgenze del territorio: sanità, trasporti, ambiente, pari opportunità restano dimenticati.
Noi abbiamo in mente una Regione molto diversa dalla loro, abbiamo idee concrete e le abbiamo costruite insieme a chi vive ogni giorno i territori:
✅ restituire risorse alla sanità pubblica, garantendo cure e servizi accessibili a tutti.
✅ investire per l’elettrificazione e il potenziamento delle linee ferroviarie e del trasporto pubblico, con servizi efficienti e sostenibili.
✅ Trasporto gratuito per gli under 25 e più opportunità per studio e lavoro.
✅ Fondi per le bonifiche ambientali, una rete di ciclabili e la sicurezza del territorio.
✅ La riqualificazione delle case ALER per garantire il diritto alla casa.
✅ Reddito di libertà per le donne vittime di violenza, per autonomia e dignità.
Queste sono solo alcune delle nostre idee per una Lombardia giusta, inclusiva e sostenibile.
Noi lavoriamo per costruirla, insieme.
È possibile, facciamolo. Mandiamoli a casa e costruiamo una Lombardia che torni ad essere motore del Paese e, soprattutto, a misura dei lombardi.
riportiamo il video messaggio dei Verdi di Cinisello, in cui si da notizia del rinvio a giudizio del Sindaco di Cinisello Balsamo
Buongiorno a tutti sono Francesco Casarolli sono il portavoce dei Verdi di Cinisello Balsamo e anche membro dell'esecutivo regionale sempre di Europa verde
oggi do la notizia che il sindaco di
Cinisello
Giacomo Ghilardi è stato rinviato a giudizio per diffamazione mezzo stampa
Per quanto riguarda il sottoscritto Io ho fatto una denuncia dopo
che il Signore aveva fatto un post su Facebook poi delle interviste a Repubblica al giorno ed altri giornali che non sto qui a elencare in cui diceva che io avevo aggredito una signora poi diventata consigliera comunale della lega al Bassini durante il volantinaggio questo fatto è assolutamente falso
Quindi dopo la mia Denuncia il tribunale di Monza ha deciso di rinviare a giudizio il sindaco di prima
è sindaco di adesso quella è stata una iniziativa da parte sua eh proprio brutta nei miei confronti
Nel senso che la gente mi fermava e mi additava tu sei picchiatore di donne eccetera una come dire intervista è un post fatto un quarto d'ora prima che è successo e questo avrebbe avuto 8 giorni di prognosi altre menate e tutto il resto in più la signora in questione mi ha chiesto di ritirare la denuncia e anche lei ha ritirato la denuncia perché probabilmente non era successo assolutamente niente Quindi volevo dare questa notizia mi ha detto il mio avvocato che arriva i documenti dopo la Befana e quindi entro un paio di mesi quindi a marzo a metà marzo inizierà il processo al tribunale di Monza Io ho i testimoni che l'avvocato Elisabetta balduini che era presente al fatto poi c'è Claudio che ha registrato Tra l'altro abbiamo un video che in cui la signora parlava direttamente Giacomo Giacomo quindi hanno organizzato questa farsa nei miei confronti per quanto riguarda in più oltre a Claudio Elisabetta avrò come testimone anche Luca Papini che era Allora presidente del consiglio di Cinisello e quindi abbiamo un bel nucleo di testimoni sulla vicenda in più volevo dire che io ho fatto poi anche la denuncia agli altri 12 tra cui il vicesindaco Berlino il capogruppo i Fratelli d'Italia il calabrese e poi in particolare Meroni che l'aveva trasmesso deve essere della Lega questo signore trasmesso su 13 chat diverse per dire Qui abbiamo casarolli di Europa della lista avs insieme a sinistra italiana che è un signore che aggredisce le donne e tutto il resto credo che la realtà ovviamente ci sarà il processo non è che il sindaco è già stato condannato Però credo che ci siano tutti i presupposti perché venga condannato in più ho parlato con la portavoce dei Verdi Angelo Bonelli e e anche lui m'ha detto che Europa verde si costituirà parte civile perché era due giorni dalle elezioni comunali Quindi per una manciata di voti questi han fatto quest provocazione nei miei confronti Quindi niente Questa era la notizia l'unica cosa che voglio dire a livello nazionale questi sono questo governo di destra a destra come il governo qui di Cinisello destra destra ha dato 5 centesimi al giorno alle pensioni sociali 5 Cent €80 al mese e poi hanno aumentato di €7000 i i ministri €7000 i ministri del governo meloni perché non erano stati eletti quindi 15 2020.000 al mese q altri5 centesimi .
Come avevamo anticipato, pubblichiamo una delle foto in cui le mura spagnole riportate alla luce nel cantiere di piazzale Baiamonti erano ancora visibili, messa a confronto con la medesima foto in cui abbiamo oscurato quelle parti che la nuova costruzione nasconderà.
A scomparire è la porzione di resti della cuspide nord del bastione difensivo delle mura che cingevano la città di Milano e che furono completate nel 1560. In un parere espresso nel 2017 la Soprintendenza così immaginava il recupero di quel ritrovamento: "un’area a giardino integrata alle strutture emerse in modo che sia apprezzabile l’intero perimetro" e affinché non fosse minacciata dalla nuova costruzione invitava ad escludere "ogni interferenza dell’attacco a terra del nuovo edificio".
Quando e dove si siano smarrite quelle buone intenzioni a protezione di antiche testimonianze della storia cittadina non abbiamo potuto appurarlo perché un muro di silenzio è stato opposto fin dal luglio 2023 alle nostre richieste alla Soprintendenza e ai molti solleciti che ne sono seguiti, anche per capire il motivo per cui si accettava che alcune parti venissero danneggiate irrimediabilmente dalle fondamenta del nuovo edificio (dedicheremo il prossimo post alle parti delle mura che saranno danneggiate).
Che un nuovo edificio, costoso, già vetusto ancor prima che venga posto il primo mattone e di dubbia utilità ai fini a cui dovrebbe essere destinato si ingoi definitivamente un pezzo importante di identità cittadina è davvero molto triste, perché quello che si configura è un precedente pericoloso, quello in cui per giustificare operazioni immobiliari pubbliche o private si potrà impunemente strumentalizzare la storia, la cultura, la memoria collettiva, nel caso del museo il nostro passato resistenziale, scaricando i rischi ambientali, la perdita di biodiversità, i sovraccarichi funzionali e i relativi costi su quartieri già gravati ben oltre i limiti della sopportazione.
Noi continuiamo nella nostra attività di vigilanza e informazione. Non ci siamo arresi a queste logiche speculative, così come non si sono arresi i tanti comitati di cittadini sorti a Milano per contrastarle. Nel frattempo, come atto di puro buon senso, prima che i teloni che proteggono attualmente le mura dalle attività cantieristiche vengano definitivamente sostituiti (a meno di un auspicabile ripensamento) da ben altre e definitive coltri, sarebbe bello che la Soprintendenza promuovesse delle visite guidate, rivolte a studiosi e cittadini interessati, per mostrare e descrivere ciò che la città perderà e dare finalmente le dovute spiegazioni rispetto alle scelte operate. Dare un commiato a queste belle mura può suonare tristemente funebre ma è proprio questo che sta accadendo in questo angolo di città: LA PERDITA, NOSTRO MALGRADO, DI UN ALTRO PEZZO DI IDENTITÀ.
riceviamo e volentieri pubblichiamo, nota stampa del comitato, e video intervento dei Verdi della Lombardia
Vanzago, 14 Dicembre 2024
Oggetto: Sospensione lavori del progetto di Potenziamento ferroviario Rho – Parabiago
Spett.li Sindaci e Amministrazioni Comunali,
A seguito della pubblicazione della Sentenza del TAR Lombardia n. 03488/2024 del 6 dicembre 2024, che
ha annullato l’ordinanza n.11 del 28 giugno 2023 con la quale il Commissario Straordinario Vera Fiorani
aveva approvato il Progetto Definitivo del Potenziamento linea Gallarate – Rho - 1^ Fase: Quadruplicamento
tratta Rho – Parabiago e raccordo a Y per Malpensa (CUP: J31J05000010001), il Comitato Rho-Parabiago
chiede a tutti i Comuni interessati di intimare formalmente a RFI, Italferr e imprese esecutrici:
di interrompere qualsiasi attività operativa in essere
di rimuovere tutte le strutture già installate, incluse le recinzioni di cantiere
di ripristinare tutte le aree di cantiere e di lavoro allo stato preesistente all’inizio delle attività, incluse:
- la ripiantumazione degli esemplari arborei abbattuti
- la ricostituzione delle fasce boscate e arbustive eliminate
- la rimozione delle platee in asfalto/cemento eventualmente realizzate e la ricostituzione dello
strato di terreno superficiale mediante riporto di terreno avente idonee caratteristiche qualitative
L’interruzione dei lavori e il ripristino delle condizioni ante operam devono essere posti in atto in
conseguenza dell'annullamento dell'ordinanza n.11/2023, con il quale è venuto meno anche l'oggetto della gara di appalto assegnata alla società Notari.
Si ricorda, infatti, che RFI ha affidato all’impresa appaltatrice la redazione del progetto esecutivo e la
realizzazione dei lavori con appalto integrato ai sensi dell'art. 59 comma 1 bis del D.lgs. 50/2016 che
stabilisce che l'oggetto dell'appalto integrato è il progetto definitivo, nel caso di specie approvato con
l'ordinanza n. 11/2023.
Tutte le attività legate al progetto - già di per sè illegittime in quanto avviate senza progettazione
esecutiva e verifica di ottemperanza - risultano definitivamente e a maggior ragione illegittime,
perchè prive dell'atto autorizzativo.
Si precisa, per completezza, che l'annullamento dell’ordinanza n.11/2023 ha comportato anche il venir meno del vincolo preordinato all'esproprio, che il Tar ha giudicato illegittimo per la mancanza di una motivazione in merito alla sua reiterazione.
Si allega copia semplice della decisione del TAR Lombardia che ha accolto il ricorso promosso dal Comitato
(in ogni caso liberamente consultabile sul sito della giustizia amministrativa).
Si chiede, ai sensi e per gli effetti degli art. 22 e ss della L. 241/90 - in quanto soggetti interessati nei termini
riconosciuti dalla decisione allegata - di ottenere copia degli atti adottati in riscontro alla presente.
Confidando in una Vostra pronta attivazione, porgiamo distinti saluti
➡Domani, 12 dicembre, presso la Camera dei Deputati, ci sarà un incontro dedicato a ricordare Massimo Scalia, una delle figure più rappresentative dell’ambientalismo italiano. Scalia, scienziato, docente universitario e parlamentare, è stato protagonista di alcune tra le battaglie più significative per l’ambiente, la giustizia sociale e contro il nucleare.
🗣 Parteciperanno rappresentanti istituzionali, attivisti, esperti e amici di Massimo Scalia.
Introdurrà Aurelio Angelini, sociologo dell’ambiente, che con Scalia ha condotto numerosi studi e ricerche. Interverranno il premio Nobel per la Fisica nel 2021 Giorgio Parisi, Ermete Realacci, Edo Ronchi, Giuseppe Onufrio e Gianni Silvestrini.
🌻Contribuirà al ricordo di Scalia, Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di AVS.
📍 Dove: Aula dei Gruppi Parlamentari, Camera dei Deputati (ingresso da via di Campo Marzio, 78)
🕓 Quando: 12 dicembre, ore 16
Segui la diretta qui 👉 webtv.camera.it/evento/26930
Un’occasione per riflettere sul grande contributo di Massimo Scalia e per ribadire l’importanza della tutela ambientale.
Mi sono reso conto che molti, anche testimoni "oculari" o protagonisti dell' attività politica dell'epoca, tendono a pensare che Pillitteri sia stato disarcionato da Sindaco per via di Mani Pulite. Non è così. Mani Pulite cominciò con l' arresto di Mario Chiesa, dirigente del Psi, il 17 febbraio 92. Sindaco era ormai, da poco più di un mese, Giampiero Borghini. Ma a fine novembre il Pds e i Verdi erano usciti dalla Giunta Pillitteri, determinandone la crisi. Per ricostruirla ho fatto due telefonate importanti e ascoltato una registrazione "decisiva". Roberto Camagni, allora vicesindaco Pds, ricorda la vicenda, o meglio l'innesco finale della vicenda. Il clima politico nazionale non favoriva la formula rossoverde milanese. Ci fu anche una controversia politico amministrativa sulla Fiera di Milano ( nuove costruzioni e Polo esterno alla città) sfociata in un clamoroso pareggio in un Consiglio Comunale nel quale i numeri erano risicati da tutte le parti. Un ordine del giorno finì 39 a 39, quindi bocciato. Camagni, assessore all' Urbanistica, diede le dimissioni. Era fallito il suo tentativo di mediazione. ( Volendo semplificare, a posteriori, era l' alternativa tra più cemento e meno cemento, ma c'erano anche dispute procedurali). Pillitteri voleva che le ritirasse ma fu il gruppo Pds a decidere l'uscita dalla Giunta. Con che prospettiva? Era la Prima repubblica, col sistema proporzionale, il Sindaco eletto o cambiato dal Consiglio Comunale, la crisi poteva teoricamente sfociare anche in un rilancio su basi nuove della collaborazione tra Pds e Psi. Il Pds avrebbe preferito un sindaco diverso da Pillitteri. Il Pds avrebbe voluto il proprio capogruppo Smuraglia come sindaco, ma erano tutti sogni inutili. Il Psi faceva quadrato dietro Pillitteri e andò a cercare la Dc come alleato alternativo. Erano quelli i tempi in cui il Psi poteva cambiare alleanze mantenendo il Sindaco : sia Tognoli che Pillitteri avevano alternato alleato. Il Pillitteri Quarto era pronto ( il primo dall' 86 all' 87 era stato con la Dc, poi col Pci dall' 87 al 90, poi col Pci Pds Verdi e Pri dal 90 a fine 91) ma all' ultimo momento erano mancati i voti di un consigliere Pensionati ricoverato in ospedale e soprattutto del democristiano ribelle Carlo Radice Fossati che non ne voleva sapere di Pillitteri. A questo punto Pillitteri fece il cosiddetto passo indietro - "spetta ad altri"- ed arrivò il soccorso "rosso" di Giampiero Borghini uscito dal Pds per allearsi coi socialisti e, già che c'era, per fare il Sindaco. Eletto il 18 gennaio 1992. In termini "complottistici" si potrebbe pensare che il Pds abbia subodorato l'arrivo di Mani Pulite e abbia cercato di sottrarsi alla tempesta divincolandosi dai socialisti. Ma non c'è bisogno di ipotizzare informative segrete. Già a fine 1991 il Psi veniva più di prima percepito percepito in città come una consorteria di potere e il Pds, già che aveva appena abbandonato il nome comunista, viveva una riscossa dell'anima di sinistra rispetto a quella "migliorista" legata al Psi. E' assolutamente vero che poi, nei mesi successivi, Pillitteri venne preso di mira dalle inchieste Mani Pulite, ma la sua uscita di scena come Sindaco fu dovuta alle dinamiche politiche che sto cercando di ricostruire. Barbara Pollastrini, allora segretaria del Pds, ricorda quella vicenda con orgoglio. " Fummo soprattutto Smuraglia e io a volere quella rottura e non nasceva da conflitti di potere o da tegole giudiziarie. Coi craxiani ci stava dividendo tutta una visione politica delle cose e del modo di governare. Personalmente ero soprattutto preoccupata che il Pds affermasse la propria identità e autonomia politica, che non fosse subalterno al craxismo, fu una battaglia politica difficile al nostro interno." Ancora più radicale la ricostruzione che ne fece Franco Bassanini, deponendo come testimone a un processo di Mani Pulite nel 1995. ( Trovata on line nell'archivio di Radio Radicale) Era stato consigliere comunale indipendente, candidato come capolista alle elezioni del 1991. " Pollastrini voleva marcare l'apertura alla società civile , al rinnovamento. Aveva chiesto invano a Nando Dalla Chiesa di fare il capolista indipendente del Pci alle elezioni del 90." Le definirei ambo scelte polemiche verso il Psi ( NdR). Bassanini racconta varie battaglie interne alla coalizione e allo stesso Pds e testualmente dice " In città si sapeva che c' era un clima diffuso di clientelismo e di corruzione. La spinta per andare alla crisi con Pillitteri fu sostenuta soprattutto da noi quattro consiglieri della sinistra indipendente, io stesso, Bianca Beccalli, Paolo Hutter, Paola Manacorda e, nel Pds Pollastrini e Smuraglia." E' così che ho trovato il mio nome tra i "picconatori" ! In conclusione: Credo che questa pagina politica venga poco ricordata perchè il seguito fu un traballante anno centrista con Borghini e poi ci vollero circa vent' anni prima che gli eredi del Pci Pds e dei Verdi tornassero nel governo della città. Per quanto riguarda gli eredi del Psi, com'è noto si dispersero su fronti anche opposti. Era stato Pillitteri sindaco a celebrare le nozze di Berlusconi. ( Testimone Bettino Craxi) .. ..
75 indagati, 49 imputazioni, migliaia di intercettazioni, pedinamenti. Nomi e cognomi degli arrestati sbandierati ai quattro venti. I vertici della Procura in conferenza stampa. Il Comitato abitanti Giambellino e Lorenteggio descritto dal GIP come un’associazione per delinquere, responsabile di “un gravissimo danno alle numerosissime e realmente bisognose famiglie che da anni attendono, nel rispetto della legalità, l’assegnazione di un alloggio popolare”. In primo grado, condanne pesantissime. Oggi tutti assolti dal reato associativo, dalle resistenze aggravate, praticamente da tutte le occupazioni conteste. Dopo sei anni, la sentenza della Corte di appello restituisce almeno un frammento di verità: non ci fu alcuna associazione per delinquere, solo una rete di solidarietà in un quartiere tra i poveri della città più ricca d’Italia. Bene. Però intanto il Comitato non esiste più e non esiste più la mensa popolare, il dopo scuola, l’ambulatorio popolare, la scuola di calcio e di teatro. Quello che resta, irrisolto, è il problema abitativo e le famiglie in attesa di una casa sono ancora in attesa. Eugenio Losco e Mauro Straini
Emotivamente, per chi ha seguito le vicende legate al bosco di via Curtatone, non è facile tornare dove, non solo c'era un bosco, ma un esempio di democrazia e partecipazione, dove la società civile non è una vuota formula, ma si fa pratica, includendo, ascoltando e comprendendo i più diversi punti di vista.
Interrogazioni parlamentari, al senato e in regione, in europarlamento, per arrivare a sincerarsi che a Gallarate nessuno o quasi, maggioranza consiliare compresa, conosceva il progetto del polo scolastico.
In questo video, provo a riepilogare alcuni passaggi, anche alla luce dell' assemblea nazionale dei Verdi.