A Buscate, paese noto per la lotta ambientalista del 1992 contro una discarica, 5000 persone, un solo gruppo social street, dal nome "sei di Buscate se". 3 amministratori, tutti e 3 chini alla destra.
Già in campagna elettorale, la censura al candidato sindaco della tornata elettorale precedente e già, ottimo, assessore alla cultura a metà anno 90, e poi, dopo 12 ore, la censura alla lista civica di centrosinistra ed ecologista, BUSCATE VERDI CIVICI.
C'era il covid e forse si è lasciato correre, a distanza di due anni, una triste prova e conferma.
Il tema politico, per Buscate, è il centro, occupato da una villa storica in dismissione, e poi, il tema della Cava (si, dal 1993)e i soliti temi da piccolo paese.
Invece, lo spazio politico è incentrato su polemichette e censure da regime.
La prova del 9, sono gli aberranti commenti a favore della censura, in merito a una semplice comunicazione. Si noti il tag al sindaco Merlotti di Fdi, e nessuna solidarietà, ma dalle fogne, escono latriti.
Questo è un problema di democrazia.
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