Il deputato di Europa Verde Angelo Bonelli ha avanzato al ministro dell'Interno e al ministro della Giustizia un'interrogazione parlamentare per una vicenda che emerge dalle centinaia di pagine delle ordinanze relative all'arresto dell'ex deputato Gianluca Pini. In particolare la vicenda riguarda l'attivista cesenate Davide Fabbri, ex consigliere comunale dei Verdi di Cesena.
“Davide Fabbri si è interessato nell’aprile del 2020 al colosso della carne Amadori, raccogliendo diverse testimonianze di lavoratori degli stabilimenti di San Vittore di Cesena e di Santa Sofia di Forlì, e narrando di presunte carenze nei protocolli di sicurezza e di salute anti Covid. Ai suoi articoli sono seguite due querele penali, da cui Fabbri ne è uscito praticamente innocente”, scrive Bonelli. Fabbri ha riportato solo un decreto penale di condanna, non appellato, di 75 euro.
Riporta Bonelli: “Amadori chiedeva alla Procura della Repubblica di Forlì l’applicazione di una misura eccezionale di prevenzione destinata a soggetti di elevata pericolosità sociale disponendo d‘urgenza il sequestro degli strumenti di lavoro: telefono cellulare, tablet, Personal computer e oscuramento del profilo Facebook di Fabbri”. Richiesto anche al Questore la misura dell’ “avviso orale”. Secondo la ricostruzione un dirigente di Amadori si attivò nell’aprile 2020 con l’ex deputato leghista Gianluca Pini per sollecitare il provvedimento di avviso orale.
Critica Bonelli: “Pini risulterebbe essere in grado di esercitare influenza e pressioni a largo raggio e benchè appaia semplicemente un imprenditore, la sua reputazione pare essere ben nota e consolidata se perfino un grande gruppo industriale con fatturato miliardario gli chiede di intervenire presso una questura per accelerare non una semplice “pratica” ma un provvedimento repressivo di giustizia”. Il deputato di Europa Verde chiede quindi un'ispezione ministeriale in Questura.
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