lunedì 30 dicembre 2024

Comunicato Curva Sud e AIMC: "Il sogno di qualcuno è avere 75.000 clienti a San Siro da spennare ogni partita e gestire come burattini"

 Dal web

In seguito all'esonero di Fonseca, arrivato ieri sera prima a mezzo stampa, poi direttamente dall'allenatore all'uscita di San Siro, e infine questa mattina con un comunicato ufficiale del Club, la Curva Sud Milano e AIMC si esprimono in questi termini sull'operato della società in questa circostanza: "Ieri sera abbiamo assistito ad una situazione dallo sviluppo a dir poco surreale, per certi versi incredibile e sicuramente inaccettabile per il blasone e la storia dei nostri gloriosi colori. Con questo non ci riferiamo all'esonero dell’allenatore, che per quanto facilmente immaginabile, non sarà né il primo né l’ultimo. Ciò che lascia sconcertati e basiti sono le modalità con cui questo è avvenuto: come si può accettare che sia il mister stesso a comunicare ai mezzi d'informazione di essere stato cacciato, senza che la società esca con una nota ufficiale, o meglio ancora senza che nessuno dei suoi dirigenti (big boss in primis) si presenti in conferenza stampa per comunicarlo ufficialmente, con l'aggravante di una decisione presa palesemente da giorni?

Non può essere più credibile una dirigenza che ha passato un’estate intera a millantare di essere fermamente convinta del progetto Fonseca (mettendo a disposizione del tecnico la maggior parte degli acquisti solo a fine mercato), quando scopriamo solo in queste ore l’inserimento di una clausola legata ad un eventuale licenziamento entro i primi 6 mesi, che fa decadere automaticamente i restanti anni di contratto, sintomo evidente che quella di Fonseca era una scelta di ripiego.

Stiamo assistendo ad una proprietà che cerca in tutti i modi di americanizzare la società più gloriosa d’Italia, proponendo iniziative folli come le maglie del 125º vendute a 1899€, o come quelle sparate in tribuna durante l’intervallo per “comprarsi” i tifosi. Il sogno di qualcuno è avere 75.000 clienti a San Siro da spennare ogni partita e gestire come burattini, con buona pace della tifoseria organizzata e di tutti quelli che da anni seguono questi colori ovunque, facendo sacrifici. Per non parlare della vicenda dei mini-pack, una cosa mai vista neanche nei dilettanti. Inadeguati non solo nelle figure che gestiscono la parte sportiva, ma anche nei ruoli che seguono la parte commerciale legata a NOI tifosi, perché è giusto evidenziare tutte le lacune di una società in mano a persone di un'incompetenza disarmante.

Ad oggi il Milan per VOI è soltanto un brand su cui speculare, mettendo in campo strategie finalizzate al solo sviluppo del Marchio per ottenere importanti risultati finanziari, a discapito dei successi sportivi che non sono più la vostra priorità. Con l’aggravante di non conoscere la storia di questo club, dei giocatori che hanno scritto pagine indimenticabili con la nostra maglia e con l’imperdonabile assenza della proprietà alla festa dei 125 anni.

E potremmo scrivere ancora pagine e pagine, ma ora che avete trovato il VOSTRO colpevole (perché l’avete scelto VOI), che per quanto non sia stato all’altezza della situazione sportivamente parlando, si è dimostrato molto più serio e più uomo di voi che lo avete lasciato solo già ad agosto, seguite la sua strada quanto prima e liberate il Milan dalla mediocrità in cui l’avete ridotto…".



domenica 29 dicembre 2024

28° e 1/2 Natale in cascina Torchiera 2024

 Milano cascina Torchiera 



Un evento "storico" nella Milano migliore 












Prc. Ocalan ha incontrato il dem party

 Con grande gioia abbiamo appreso la notizia dell'incontro tra la delegazione del Dem Parti e il compagno Ocalan nell'isola carcere di Imrali. Si apre uno spiraglio alla speranza che finalmente si ponga fine alla repressione turca contro il popolo curdo. 

Negli anni scorsi abbiamo temuto per la stessa vita del presidente Ocalan, il Nelson Mandela del popolo curdo, di cui non si avevano più notizie. Non solo Apo è sottoposto dal 1999 a un regime di isolamento duro in violazione delle convenzioni internazionali ma negli ultimi anni erano state impedite anche le visite di familiari e degli stessi legali a loro volta sistematicamente arrestati e condannati per terrorismo. Era stata impedita la visita persino alla delegazione della Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU). Noi stessi avevamo partecipato nel 2022 a una delegazione investigativa internazionale che ha potuto constatare il grado di repressione e di violazione dello stato di diritto nella Turchia di Erdogan con 350.000 detenuti, tra cui parlamentari, sindaci, sindacalisti, intellettuali della sinistra curda e persino medici e avvocati rei di aver assistito perseguitati politici. L'incontro di ieri segna la riapertura di un possibile dialogo per la soluzione della questione curda. Ocalan si è dichiarato di nuovo disponibile e con prudenza bisognerà verificare se il regime turco sia davvero intenzionato a percorrere la strada di un "nuovo paradigma". Purtroppo gli attacchi contro il Rojava delle ultime settimane non sono un elemento incoraggiante. Bisogna capire quale sarà la risposta a questo segnale di nuova apertura delle forze armate turche che hanno sempre tentato di impedire una trattativa anche grazie allo spropositato potere che hanno sulla base di una costituzione assai sciovinista. Come abbiamo sempre sostenuto, la liberazione di Ocalan, come quella di Marwan Barghouti per la Palestina, è la chiave per un'evoluzione democratica e una soluzione di pace in Medio Oriente. Il confederalismo democratico proposto da Ocalan è un progetto che consentirebbe di superare i continui conflitti causati dall'eredità del colonialismo. La proposta di Ocalan non è separatista ma quella del riconoscimento dell'autonomia del Kurdistan turco nell'ambito di una più generale democratizzazione dello stato. E' un modello di convivenza che il movimento di liberazione curdo propone anche in Siria per il superamento dei conflitti etnici e religiosi. Purtroppo l'Unione europea invece di sostenere un movimento di resistenza laico, democratico e femminista come quello curdo in questi anni è stata complice dell'alleato NATO Erdogan e ha mantenuto il PKK nell'elenco delle organizzazione terroriste. Noi di Rifondazione Comunista che, con il compagno Ramon Mantovani, cercammo di salvare Ocalan dalla cattura da parte della Turchia ricordiamo che il fondatore del Pkk aveva diritto all'asilo nel nostro paese e che fu catturato grazie all'ignavia dell'allora governo di centrosinistra che obbedì alle pressioni del presidente USA Bill Clinton. Lo stabilì un tribunale dopo la sua cattura e lo aveva anche quando il governo italiano l'ha costretto ad andarsene. In ragione della nostra risoluzione approvata in parlamento che riconosceva l'esistenza di un conflitto armato da risolvere con un negoziato. Sulla base di quella risoluzione l'Italia riconobbe a migliaia di kurdi con passaporto turco l'asilo. Libertà per Ocalan!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del PRC e Anna Camposampiero, esecutivo Sinistra Europea

sabato 28 dicembre 2024

VerdiSinistra Milano. Solidarietà al CS Vittoria 28.12.2024

Solidarietà al Cs Vittoria 

Alleanza Verdi Sinistra Milano Metropolitana esprime piena e convinta solidarietà al Centro Sociale Vittoria, oggetto di ripetuti e vigliacchi attacchi da parte di gruppi di matrice fascista pro Israele. 

❌Questi atti, che mirano a intimidire e silenziare le realtà solidali e antifasciste, sono inaccettabili e rappresentano un grave attacco ai valori democratici e alla libertà di espressione.

Il Centro Sociale Vittoria insieme ad altri si distingue per il suo costante impegno al fianco della lotta del popolo palestinese, sostenendo con coraggio una causa che richiama il diritto all’autodeterminazione, alla giustizia e alla dignità. 

Questo impegno, lungi dal costituire una provocazione, è un esempio di resistenza civile e di attenzione verso le ingiustizie globali.

Alleanza Verdi Sinistra Milano Metropolitana condanna fermamente ogni forma di intimidazione e violenza, riaffermando la necessità di difendere gli spazi di solidarietà e attivismo politico da qualunque tentativo di repressione. ✅Siamo e saremo sempre al fianco di chi lotta per la giustizia, contro l’oppressione e per un mondo più equo e libero da fascismi vecchi e nuovi.

Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno al Centro Sociale Vittoria. È nostra convinzione che la nascita di un vero Stato Palestinese possa essere l'unica possibilità per una Pace vera e duratura; nessuna intimidazione fermerà chi crede nella giustizia sociale e nella libertà.

#AlleanzaVerdiSinistra #SinistraItaliana #milano #lombardia #solidarieta #autodeterminazione #giustiziasociale #dignità



Milano per la Pace. 28.12.2024

 Milano. Corteo per la pace 

Sabato 28 dicembre 2024

Video quiMilano 

























mercoledì 25 dicembre 2024

POTENZIAMENTO RHO-GALLARATE | Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del TAR

 POTENZIAMENTO RHO-GALLARATE | Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del TAR

Fonte. Social Insieme per Vanzago 

Il Comune di Vanzago rende note le ultime novità in merito al procedimento relativo al potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate.

■ Come già comunicato (link alla precedente notizia https://comune.vanzago.mi.it/potenziamento-rho-gallarate-il-tar-annulla-lordinanza-di-approvazione-del-progetto-definitivo/) il TAR – Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Sezione Terza, con la sentenza n° 03488/2024 del 25 ottobre 2024 e pubblicata il 6 dicembre 2024, ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Civico Contro il Potenziamento Ferroviario della Tratta Rho – Parabiago e da più di 80 cittadini ed ha annullato l’ordinanza n° 11 di Approvazione del Progetto Definitivo del Potenziamento della linea ferroviaria Gallarate – Rho, 1^ Fase: Quadruplicamento tratta Rho – Parabiago e raccordo a Y per Malpensa – adottata dal Commissario Straordinario Vera Fiorani il 28 giugno 2023.

■ A seguito della sentenza del TAR, RFI – Rete Ferroviaria Italiana ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato (Reg. Gen. n.9486 del 2024) per chiedere di riformare la sentenza del TAR. Nel presentare ricorso, RFI ha anche chiesto di adottare le misure cautelari previste dal codice procedura amministrativa in caso di “estrema gravità ed urgenza” , ovvero RFI ha chiesto la cosiddetta “sospensiva” sull’esecuzione della sentenza del TAR.

■ Il 21 dicembre 2024 il Presidente titolare della Sezione Quarta del Consiglio di Stato ha emesso il decreto n. 70 con delega al Consigliere Luca Lamberti per provvedere sull’istanza di misure cautelari monocratiche richieste da RFI.

■ Sempre il 21 dicembre 2024, il Consigliere Delegato ha emesso il decreto qui allegato che

● Accoglie l’istanza di misure cautelari richieste da RFI;

● Sospende l’esecutività della sentenza n. 3488 del TAR Lombardia;

● Fissa per il 9 gennaio 2025 la discussione collegiale in camera di consiglio per decidere in merito alla richiesta della cosidetta “sospensiva”

Si fa notare che dal decreto, emerge che RFI ha indicato nell’appello che l’esecuzione delle demolizioni dei primi fabbricati privati è prevista a partire dal Giugno 2025 .

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In estrema sintesi,

● RFI ha fatto ricorso in appello al Consiglio di Stato e chiesto di mantenere valida l’ordinanza n°11/2023 del Commissario Straordinario di approvazione del Progetto Definitivo della Rho-Gallarate (I lotto).

● Il Consiglio di Stato ha dato per ora ragione a RFI e l’ordinanza n°11/2023 del Commissario Straordinario è ancora valida fino al 9 Gennaio 2025 .

● Il 9 Gennaio 2025 il Consiglio di Stato deciderà in merito alla sospensiva.

● Il giudizio di merito sul ricorso in appello avverrà in seguito.

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Come sempre fatto in passato, si conferma la disponibilità del Comune di Vanzago a fornire informazioni e supporto a chi lo necessiti.

A tal proposito è possibile fissare un appuntamento telefonando alla Segreteria del Sindaco 02/93962212 oppure scrivendo una e-mail a sindaco@comune.vanzago.mi.it.


Entrando nella notizia del Comune o la link di seguito riportato disponibile la Sentenza del Tar Lombardia n. 3488/2024, https://comune.vanzago.mi.it/wp-content/uploads/2024/12/20241025_TAR-Lombardia-n.-3488_2024.pdf

Dal sito del Comune di Vanzago

https://comune.vanzago.mi.it/potenziamento-rho-gallarate-il-consiglio-di-stato-sospende-la-sentenza-del-tar/

domenica 22 dicembre 2024

Parco Sud Milano, un nuovo statuto per darlo alla Regione

 Riportiamo le dichiarazioni di voto contrarie di Daniele del Ben e di Domenico Finiguerra e la nota di Sinistra Italiana di Milano Metropolitana 


Daniele del Ben Partito Democratico 

Sono amareggiato per come si sia conclusa l'esperienza del Parco Agricolo Sud Milano a gestione Città Metropolitana. Tra qualche settimana nascerà un nuovo ente la cui trazione sarà di Regione Lombardia che vanta il triste primato per il consumo di suolo. E se non consumi suolo puoi fare agricoltura, se invece lo consumi fai certamente altro. Mercoledì in consiglio metropolitano, al termine del mio intervento in cui annunciavo il voto contrario allo statuto del nuovo ente, mi ha colto l'emozione. Ridico a quelli che hanno voluto impossessarsi dell'ultimo polmone verde dell'area metropolitana milanese e a quelli che hanno fatto poco per opporsi "avete vinto voi ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice" (cit. sergente Lo Russo).

#parcoagricolosudmilano




Domenico Finiguerra La Città dei Territori 

CIAO CIAO PARCO AGRICOLO
Nell'area a sud di Milano, in questa mezzaluna fertile, la cavalcata del cemento ha trovato nel Parco Agricolo Sud Milano (il più grande d'Europa) un minimo di argine che ha limitato la devastante azione nel mostro divoratore di suolo. Si badi bene, limitato e non bloccato, perché comunque gli effetti della speculazione sono evidenti sia attorno alle grandi arterie stradali che in piena zona agricola dove centri commerciali e condomini sono nati come funghi.
Ma pur con tutti i suoi limiti, il Parco Sud ha svolto un'azione per limitare i danni. Si pensi all'idea di Regione di realizzare, dopo la TEM (tangenziale est esterna), anche la TOEM (tangenziale ovest esterna), progetto che ha visto tutti i comuni coordinati nel Parco Sud pronunciare un secco NO.
È in questo quadro che si è inserita la nuova legge regionale che ha di fatto tolto il Parco Agricolo Sud Milano dalle competenze di Città Metropolitana, portando tutto a Palazzo Lombardia.
Lo scorso mercoledì in Consiglio Metropolitano si è votato il nuovo statuto del Parco Sud che di fatto ratifica la volontà di Regione Lombardia.
Lo statuto è stato approvato da centrosinistra e centrodestra.
Unici voti contrari il mio e quello del presidente uscente del Parco Sud Daniele Del Ben.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

Da Sinistra Italiana Milano Metropolitana 

Parco Sud, un parco come tutti gli altri?

Il Parco Agricolo Sud Milano (1990) è stata una delle più felici intuizioni della politica, delle istituzioni, dell’ambientalismo e della sinistra ambientalista. È stato il luogo in cui sinistra e ambientalismo hanno iniziato a mettere in comune le loro rispettive culture. 

Insieme al Piano intercomunale milanese (1963) e al Passante ferroviario (1984) è una delle poche, concrete, riuscite opere di carattere strategico messe in campo dalle istituzioni nell’area metropolitana milanese.

È il più esteso parco agricolo d’Europa (47.000 ettari), raggruppa 60 comuni (Milano compreso) appartenenti al territorio della Città Metropolitana di Milano; al suo interno lavorano 1.400 aziende agricole.

È una delle poche e vere aree di salvaguardia del territorio e dell’agricoltura milanese, ne ha garantito lo sviluppo del Sud Milano differentemente dal Nord della città. È il polmone verde che fa respirare la stessa città di Milano.

Il Parco ha sempre goduto di una propria autonomia politica che lo ha distinto dagli altri parchi regionali.

Nei suoi primi anni il Parco ha goduto del sostegno politico delle amministrazioni di sinistra, poi di centrosinistra; col tempo tale sostegno, sempre più delegato ai sindaci, si è andato affievolendo fino a raggiungere livelli di insofferenza da parte di alcune degli stessi amministratori locali. 

Contemporaneamente la struttura tecnica del Parco, invece di irrobustirsi, è andata sempre più impoverendosi.

In materia di finanziamenti, il Parco non ha goduto di grandi risorse tra quelle messe a disposizione dalla Provincia di Milano (poi da Città Metropolitana) e dai 60 Comuni: tale ristrettezza di risorse ha impedito di concretizzare alcuni dei contenuti del suo Piano territoriale di coordinamento. Sotto questo profilo va però riconosciuto che alcuni altri obiettivi (Piani di fruizione) non sono arrivati a compimento per incertezze politiche, anche del centrosinistra, al governo della Provincia, della Città Metropolitana e del Parco stesso.

Per veder approvato il Piano territoriale di Coordinamento, l’ente Parco ha dovuto attendere 10 anni prima della sua approvazione da parte della Regione.

Nella legislatura regionale 2018-2023, da parte della destra al governo, è iniziata l’operazione della progressiva demolizione del Parco, azione che si è concretizzata con l’approvazione della legge regionale 29 del 13 dicembre 2022.

Lo Statuto del Parco, frutto di una mediazione all’interno dell’Assemblea dei Sindaci del Parco, è figlio di questa legge, grazie alla quale la specificità politica del Parco Sud è definitivamente venuta meno. 



In questa vicenda non si non può rammentare il ruolo di Milano, che in una logica metropolitana avrebbe potuto giocare un ruolo determinante che in realtà non ha svolto, anche perché il Parco ha rappresentato un freno alle spinte di trasformazione nell’area sud del Comune per l’esistenza dei cosiddetti Piani di cintura urbana (PCU) mai varati da nessuna amministrazione provinciale e metropolitana.

Ciò che traspare in questa fase di passaggio è l’esistenza di un accordo politico tra la destra al governo del Regione e alcune forze politiche di opposizione, anche in previsione della futura governance del Parco, come previsto dalla legge 29 e dallo Statuto in discussione in questi giorni nei consigli comunali.

In definitiva, per quanto concerne lo Statuto del Parco (immodificabile), la valutazione negativa è la naturale conseguenza di decisioni politiche maturate altrove. Poi, per realismo politico, gli amministratori che fanno riferimento a Sinistra Italiana, nella votazione, valuteranno in funzione al ruolo che ricoprono all’interno delle singole amministrazioni.

Per il futuro, il compito che Sinistra Italiana svolgerà sarà di grande attenzione a due operazioni che vedranno la luce in epoche differenti: la prima, più urgente, è di difesa dei confini del Parco e ancora di più del Piano territoriale di coordinamento, vero obiettivo della destra al governo in Regione e delle sue amministrazioni comunali (non solo di quelle); la seconda è la difesa e la tutela del Parco dalle iniziative di urbanizzazione che verranno avanti nei singoli Comuni.

Alle forze ecologiste e di sinistra spetta un compito di resistenza e di proposta non facile, ma potenzialmente ricco di relazioni con le associazioni ambientaliste e con gli agricoltori più avveduti (pochi, in realtà), con i comitati locali e con i cittadini in generale.

Crediamo che questo sia il posizionamento corretto che compete a forze che si richiamano all’ambientalismo e ad un pensiero di sinistra che crede nella transizione ecologica dell’area metropolitana milanese.


Michele Foggetta, responsabile Enti Locali Sinistra Italiana Milano Metropolitana

Sinistra Italiana Milano Metropolitana

Milano, 17 dicembre 2024

giovedì 19 dicembre 2024

No tangenziale. Più di 100 firme per l'appello al Consiglio di Stato

 RACCOLTE PIÙ DI 100 FIRME PER L’APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO!





C'eravamo, ancora una volta, a raccogliere le firme per appellarci al Consiglio di Stato, e vorremmo ringraziare tutte le Associazioni, Agricoltori e Cittadini, supportati da Legambiente Circolo Terre di Parchi e dall’ Associazione per il Parco Sud Milano, che si sono ritrovati nella Sala del Consiglio Comunale di Albairate alla presenza dell'avvocata Veronica Dini, martedì 17 Dicembre 2024.

Persone che ci credono ancora e che ci hanno accompagnato negli anni, e che vogliono sperare che i diritti della terra vengano riconosciuti.

Non dimentichiamoci che, nel Febbraio del 2023, la Commissione Unesco ha provveduto a informare il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza Energetica delle preoccupazioni esposte dal Comune di Cassinetta di Lugagnano rispetto alla necessità di tutelare la Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano. Infatti, con la realizzazione del progetto ANAS, si correrebbe il rischio di perdere il riconoscimento di riserva MAB Unesco.

Amore e passione per il territorio dell’abbiatense-magentino,

sempre più violato da cemento e governato da interessi speculativi, ci uniscono da sempre in questa battaglia contro il Progetto Anas Ozzero-Magenta, non rinunciamo, e ci appelliamo all'intelligenza, alla cultura, alla difesa dei Beni Comuni e del paesaggio agricolo dei nostri due Parchi.

All’appello al Consiglio di Stato hanno aderito anche Città Metropolitana di Milano, Parco Agricolo Sud Milano e i Comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano.

Ringraziamo tutti anche per le generose donazioni ricevute, finalizzate a contribuire alle spese legali, e auguriamo Buon Natale e un Mondo Migliore per l’anno che verrà!