Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Sul corteo di Domenica 15 a Gallarate
Domenica pomeriggio, un corteo eterogeneo e allegro ha attraversato le vie di Gallarate per esprimere contrarietà al progetto Grow29. L'opera prevede la chiusura di quattro scuole di quartiere e la costruzione di un nuovo polo scolastico dove attualmente si trova il bosco di via Curtatone.
Gli almeno 400 partecipanti hanno portato nelle strade l'opposizione all'ennesima colata di cemento in una città che ha già consumato il 54% del proprio suolo.
Durante il percorso, diversi interventi hanno raccontato i 40 giorni di resistenza instancabile sia sopra che sotto gli alberi. Sono state espresse critiche severe ma giuste nei confronti dell'amministrazione che sostiene questo progetto nocivo e si è denunciata la repressione da parte delle forze dell'ordine, contrapposta al senso di comunità che si sta formando intorno al presidio permanente.
In questi 40 giorni di mobilitazione, numerosi comitati cittadini e territoriali sono accorsi a difesa della resistenza del bosco, riconoscendo lo schema di attacco agli spazi verdi e selvatici a cui nel varesotto (e in tutta la Lombardia) siamo tristemente abituati e che nei prossimi anni continuerà ad interessarci (dal progetto dell'ospedale unico di Gallarate e Busto Arsizio, fino all'espansione dell'aeroporto di Malpensa).
Siamo pienamente soddisfatti della manifestazione per essere riusciti a portare, insieme alle voci del bosco, le voci di diverse realtà e diverse generazioni unite in difesa del territorio e che domenica hanno gridato:
QUESTA COLATA DI CEMENTO
NON S'HA DA FARE!
VIVA OGNI BOSCO! VIVA OGNI ECOSISTEMA!
Il presidio di Via Curtatone
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