L'ultima assemblea provinciale dei verdi di Milano città metropolitana si è svolta nel gennaio del 2014, viene eletto l'esecutivo e i due coportavoci provinciali Silvia Casarolli e Oliviero Camisani. Il regolamento dei Verdi, vede il rinnovo degli organi ogni 3 anni.
Nel gennaio 2016 si dimette Camisani in seguito al colpo di mano di Elena Grandi, che aveva già stretto un accordo con mrExpo Giuseppe Sala. Da allora, i verdi hanno subito varie forme di ostruzionismo e una "sostituzione plastica", introducendo persone non ambientaliste.
I verdi provinciali autoconvocati nel dicembre 2018, in occasione delle elezioni metropolitane decidono di presentarsi, con il cartello elettorale LA CITTA DEI COMUNI, insieme a rifondazione comunista, socialisti, radicali e i civici, eleggendo un consigliere.
Da dicembre 2018, fino al 2022 i verdi hanno lavorato a livello provinciale.
Durante la presentazione delle mozioni nei consigli comunali per mantenere di pubblica proprietà gli scali ferroviari, Elena Grandi orchestra una mobilitazione per 4 alberi in via Bassini in un cortile privato.
La costruzione della lista dei verdi nel 2021, presentata grazie alla dedizione per la raccolta firme di Giancarlo Aprea e Carlo Monguzzi come autenticatore, vede però una serie di stranezze, esclusioni e candidati minacciati, e altri premiati e pagati.
Da qui, nascono personaggi che sono dei piccoli giovani di Forza Italia in versione freak, poco radical molto chic, come i due consiglieri "comunali per caso" che dai loro 150 voti, hanno fatto il greenwasghing per l'aumento dei biglietti atm e.. san siro ad esempio e i loro tripli giochi.
Arriviamo alla prossima assemblea.
Ad oggi sono due le liste che si vogliono presentare e altri verdi "storici" hanno richiesto l'elenco degli iscritti, ma ad oggi non sono stati ancora consegnati.
La lista con candidati coportavoce Gorini e Scimione emanazione di Elena Grandi, preoccupata di eventuali attività ambientaliste in vista delle olimpiadi.
La lista Casarolli , sostenuta da ex dipendenti Eni e altri.
In tutto questo dobbiamo ricordare le aggressioni di Caldarella e Masseroni a Rossi, l'11 marzo del 2018, perché il Rossi esponeva e argomentava il sabotaggio alle elezioni di Caldarella e Masseroni.
In seguito a queste aggressioni, e le denunce, in assemblea regionale, l'assemblea regionale dei Verdi ha deciso che Caldarella e Masseroni, fossero esclusi per sempre da incarichi nei verdi. Invece Caldarella ha gestito dalla presidenza, con scimone che si è autoproclamata copresidente nell'assemblea dei delegati del giugno 2023.
In quella assemblea non è stato consentito il voto ad alcuni iscritti verdi perché non presenti nei registri di Caldarella.
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