martedì 17 settembre 2024

Gallarate. Interrogazione al ministro dell'interno 16.9.2024

 INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

presentata dall'On. DEVIS DORI il 16/09/2024 14:38

Al Ministro dell'Interno - Per sapere - premesso che:a Gallarate (Varese) l’amministrazione comunale ha disposto l’abbattimento di un’area boschiva ricca di biodiversità per la costruzione di un nuovo plesso scolastico, portando la cittadinanza a mobilitarsi per la sua protezione tramite vie legali e presidi pacifici presso l’area interessata;

con l’interrogazione n. 4-03324 del 7 agosto 2024 l’interrogante aveva già esposto i fatti nel dettaglio e aveva ribadito la necessità di preservare l’area verde;

il giorno 5 agosto sono iniziati i lavori preliminari per la trasformazione della zona boschiva e numerosi cittadini si sono messi a presidiare pacificamente l’area, ponendosi sotto e sopra le alberature;

nonostante il carattere assolutamente pacifico della mobilitazione, in data 27 agosto le forze Di polizia hanno fatto irruzione nel bosco;

nel pomeriggio dello stesso giorno una giovane attivista è stata portata nella Questura di Gallarate dal personale della Polizia Locale solo per aver tentato di impedire e sarebbe stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. Da quanto appreso dall'interrogante, nelle ore successive avrebbe poi subito ben tre perquisizioni personali e in ogni occasione costretta a denudarsi. Trattenuta in

Commissariato per l'intera notte, avrebbe trascorso la notte su un materasso già macchiato di sangue altrui;

il mattino successivo il tribunale di Busto Arsizio avrebbe convalidato l’arresto, ma disposto il rilascio immediato;

anche il mattino del 31 agosto la polizia è entrata nel bosco, dotati di tonfa con l’obbiettivo di sgomberare l’area, irruzione avvenuta durante una conferenza stampa. Un passante incuriosito dalla situazione ha iniziato a riprendere col cellulare ed è stato subito atterrato dalle forze dell’ordine e afferrato per le orecchie. Come dimostrano i filmati lo stesso ha poi accusato un malore, che l’ha costretto al ricovero ospedaliero per svariati giorni;

nelle diverse giornate di presidio la cittadinanza racconta che ripetutamente le forze dell’ordine si sarebbero a loro rivolti con espressioni quali “qua spacchiamo tutto” e “ti rompo il naso”, seguite da 5 fogli di via, denunce e sanzioni varie, assieme a comportamenti a parere dell'interrogante ingiustificati in quanto nessuno dei presenti si sarebbe mai dimostrato aggressivo, in quanto la manifestazione del dissenso è consistito nello stare seduti sopra le alberature o a terra;

il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche attraverso la manifestazione del proprio dissenso in modo pacifico, è garantito dall'articolo 21 della Costituzione;

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intenda verificare i motivi dell'evidente squilibrio fra le azioni messe in campo pacificamente dagli attivisti e la reazione e i provvedimenti assunti delle autorità di pubblica sicurezza coinvolte.

On. DEVIS DORI


Video, dal web e da qui Milano 

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