sabato 21 settembre 2024

22.9.2024 assemblea di Europa Verde (verdi e possibile) della Città metropolitana di Milano

 Vari vizi inficiano e rendono inutile un'assemblea attesa da gennaio 2016.

La p5, le logge massoniche e le quinte colonne degli ordini professionali, in vista delle olimpiadi e speculazioni annesse, sono più agguerriti del solito. Questa volta, dopo i dipendenti di Regione Lombardia, scappati, la Punginelli. Provano con gli ex grillini.

L'opa, la scalata ai verdi con ex M5S della evi è fallita miseramente, imbarcando gente che poi, come Vigna a Legnano, sabotava le campagne elettorali, oltre a non fare attività o sostenere le mobilitazioni ambientaliste.

Quella di Gallarate in questi giorni, simbolica e nazionale, è la conferma. 

I grillini non si sono visti. 

In questo scambio di mail con il portavoce regionale, ex M5S, Devis Dori, già deputato col M5S e al sostegno del governo con la lega, perché siamo i verdi e certe cose van ricordate e non sono neutre.

Dopo i casi di Evi, e deputati e senatori che hanno assunto collaboratori come se fossero in una azienda privata, senza consultare le assemblee.

È urgente darsi una norma interna ai Verdi, ed evitare scalate. Già la Grandi, poi gli ex M5S. I verdi devono fare i verdi e devono venire rappresentati da Verdi. 









#area metropolitana MilanoVerde2024 

Più lentamente 

più in profondità 

con più dolcezza  

Alexander Langer 

PREMESSA 

Il 19 maggio scorso, l’Italia ha raggiuto l’Overshoot Day 2024, il giorno in cui noi italiani 

terminiamo le risorse naturali disponibili per tutto l’anno, iniziando a consumare quelle del 

prossimo. Questo significa che dal 19 maggio siamo in debito con la Terra, avendo esaurito 

le risorse che la natura del nostro Paese è in grado di rinnovare nell’arco di un anno. Se tutti 

vivessero come noi italiani, per arrivare alla fine del 2024, servirebbero le risorse di ben 2,7 

Terre, secondo le stime dell’organizzazione di ricerca Global Foodprint Network 

Il cambiamento climatico costa all’Italia 300 euro per abitante, che è record in UE. 

La cifra è aumentata di 5 volte (+490%) dal 2015 ad oggi. I dati elaborati, da The European 

House – Ambrosetti (notoriamente non sono dei talebani ambientalisti), sono emersi 

durante la sesta edizione della Community Valore Acqua per l’Italia che include 42 tra 

aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua. 

Il World Economic Forum, solo 6 mesi fa, pubblicava un nuovo report sul bilancio 

economico a livello mondiale dei vari fenomeni del cambiamento climatico. I risultati 

numerici sono inquietanti e così sintetizzati: 

 negli ultimi 20 anni gli eventi meteorologici estremi a livello globale, come uragani, 

inondazioni e ondate di caldo, sono costati circa 2.800 miliardi di dollari; 

 dal 2000 al 2019 i costi sono in media di 143 miliardi di dollari all’anno e 16,3 milioni 

di dollari l’ora; 

 il cambiamento climatico legato all’uomo potrebbe essere collegato a un totale 

di 260,8 miliardi di dollari di danni derivanti dai 185 eventi studiati, ovvero circa il 

53% dei danni totali; 

 il 16% dei danni è legato alle ondate di caldo. Inondazioni e siccità hanno 

rappresentato ciascuna il 10% dei danni netti, mentre gli incendi sono stati collegati 

al 2% dei danni

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