sabato 9 gennaio 2021

Il Parco del Roccolo, sul mancato svolgimento del monitoraggio faunistico, scrive alla Cava, a Regione Lombardia, alla Forestale e a tutti i Comuni.

Il 2020 si chiude col botto, verrebbe da dire, mentre, destando preoccupazione sono proseguiti i lavori di escavazione nel sito delle cave di Casorezzo, il 31 dicembre, la direzione del Parco del Roccolo invia una mmissiva, che potete leggere sotto nella sua forma compta. In sintesi, Il censimento cosi ha ben pooco senso. Questa nota risulterà fondamentale in attesa dell'udienza del 9 febbraio presso il TAR, LIBERANOTIZIE E GLI Ecologisti SI CHIEDONO COME MAI TAL DOCUMENTO DI EVIDENTE IMPORTANZA NON SIA STATO DIVULGATO IMMEDIATAMENTE. Inutile dire che nel contesto politico di Regione Lombardia che ha visto nella giornata dell'8 gennaio un consistente rimpasto di Giunta, i temi ambientali e di progettazione sono stati completamente trascurati a favore degli equilibri politici ormai precari del centrodestra italiano. é necessario esplicitare come aver scoperto a settembre che nella mailing list del c omitato sono presenti anche dei dipendenti di aziende partecipate regionali, che fanno diretto riferimento alla destra che vuole consentire la discarica all'interno del parco, abbia presumibilmente "inquinato" l'agire del comitato; i doppiogiochisti sono sempre esistiti, anche se pare che si sia oltrepassato il segno. Detta questa necessaria premessa. Buona lettura e ricordiamolo, il Parco del Roccolo, e le aree protette, nascono e vivono grazie ai cittadini che si impegnano.

. OGGETTO: osservazioni alla relazione tecnica presentata da Solter s.r.l. in merito all'avvio del procedimento sanzionatorio per il mancato svolgimento del monitoraggio faunistico ante-operam di cui alla prescrizione 5.7 del Decreto V.I.A. della Città Metropolitana di Milano n. 6875/2016 

Con la presente si inviano le osservazioni dell'Ufficio di Direzione del Parco del Roccolo sulla relazione tecnica inviata da Solter in data 12/11/2020 inerente il procedimento in oggetto e in risposta alla richiesta del Settore Qualità dell'Aria, Rumore ed Energia della Città Metropolitana di Milano del 15/10/2020 (prot. 176157)

Nella stessa nota, i funzionari della C.M.M. si esprimevano come segue: "si ritiene che il monitoraggio "ante operam" e in particolare la campagna di censimento faunistico, avrebbe fornito idonei risultati se realizzata prima di qualsiasi attività di trasformazione del sito di progetto; non si condivide la scelta della Società di prevedere di effettuare la prima campagna nel semestre antecedente al collaudo, dopo o durante le operazioni di allestimento della discarica, che già di per se costituiscono trasformazione del sito. Come evidenziato, anche nel sopralluogo sopra citato, talė attività ha comportato il taglio di piante, l'estirpazione di arbusti, l'asportazione di terreno inerbito, la movimentazione dei materiali, la produzione di polveri, di inquinanti e di rumore. Si ritiene che il previsto rilievo “da svolgere tra dicembre 2020 e giugno 2021, dopo le operazioni di allestimento della discarica effettuate, non sia idoneo per rilevare la situazione "ante-operam” del sito, in particolare per le componenti faunistiche. Quindi il rilievo "anteoperam" avrebbe dovuto essere effettuato prima di tali recenti operazioni"

La relazione tecnica inviata dalla società Solter stride sia dal punto di vista procedurale che metodologico. Sotto l'aspetto procedurale, appare evidente come la prescrizione n. 5.7 del Decreto V.I.A. n. 6875/2016 non sia stata rispettata. Infatti, come da comunicazione della stessa Società, i lavori di allestimento del lotto 1 della discarica sono iniziati in data 27/07/2020, mentre nella relazione tecnica in oggetto si propone di realizzare i rilievi faunistici tra dicembre 2020 e luglio 2021. In tale ipotesi si andrebbe ad analizzare una situazione ovviamente difforme rispetto a quella originale, in quanto già irrimediabilmente compromessa dai lavori. Si osserva addirittura che nel Piano di Monitoraggio Ambientale proposto nello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) si prevedeva, in caso di ritardo nell'inizio dei lavori, almeno una campagna aggiuntiva di monitoraggio faunistico. 

Sotto l'aspetto metodologico, la relazione tecnica riporta dati faunistici assunti esclusivamente dalla bibliografia disponibile, relativamente ad indagini pregresse e condotte anche dal Parco del Roccolo a scala sovracomunale (paragrafo 3.2.2.1). Il tentativo di descrizione dettagliata dell'area di studio (paragrafo 3.2.2.2) è alquanto approssimativo e assai carente, in quanto si basa su ipotesi non confermate da rilievi in situ. Inoltre, nel capitolo 5.3 della relazione tecnica si legge “L'unica componente che può aver risentito di effetti negativi non previsti e non valutati nel SIA, è quella che riguarda gli aspetti naturalistici.” Pertanto appare evidente che i potenziali aspetti negativi sulla componente naturalistica non siano stati valutati. Nello stesso capitolo si rileva inoltre che nel Piano di Monitoraggio Ambientale saranno considerati uccelli (nidificanti e svernanti), coleotteri e anfibi. Tuttavia, nelle righe seguenti, si riscontrano le seguenti affermazioni: 

si ritiene ragionevole ipotizzare che gli effetti negativi aggiuntivi che possono essere stati causati dall'esecuzione delle operazioni, senza aver preventivamente eseguito una campagna di monitoraggio ante operam, possano ricondursi alla potenziale modifica del popolamento avifaunistico, in particolar modo di specie nidificanti”; "per quanto concerne le specie target oggetto del monitoraggio, si può escludere l'utilizzo dell'area interessata dai lavori da parte degli anfibi, perlomeno nel periodo riproduttivo oggetto di indagine, e del cervo volante: queste specie dispongono, infatti, di ambienti molto più idonei alle loro caratteristiche negli altri settori dell'ATE i quali, proprio per questo motivo, a differenza dell'area di conferimento dei rifiuti, saranno oggetto del monitoraggio

 

Tali affermazioni, per poter essere considerate' veritiere, richiederebbero, una conferma dai rilievi in situ ante operam e quindi possono essere considerate solo come supposizioni. Tra l'altro, la presenza del Lucanus cervus in prossimità del sito di discarica è stata ampliamente documentata dai rilievi condotti dalle G.E.V. del Parco del Roccolo nell'estate 2020 (riportanti giorno, ora e coordinate G.P.S.

Appare inoltre inaccettabile: - l'ipotesi avanzata di' considerare come attendibili i futuri rilievi sull'avifauna da svolgere nell'area depressa 

adiacente al sito della discarica (vasca volano della rete fognaria); il tentativo di giustificare il mancato svolgimento del monitoraggio faunistico ante-operam (e quindi la valutazione dell'impatto dei lavori) con l'assenza di punti di campionamento all'interno del sito di discarica, in quanto l'avvio dei lavori di allestimento del lotto 1 della discarica rappresenta a tutti gli effetti l'avvio del progetto di gestione produttiva dell'ambito estrattivo (in quanto progetto di recupero ambientale). 

Si rileva la totale assenza di monitoraggi in essere per la fase di cantiere e la mancata individuazione di possibili ulteriori azioni di mitigazione, come richiesto dalla nota della C.M.M del 15/10/2020

Infine, per quanto sopra esposto, si ritiene del tutto inaccettabile concettualmente la seguente affermazione riportata nelle conclusioni della relazione tecnica, in quanto non sostenibile dal punto di vista scientifico, e si ri afferma il mancato rispetto della prescrizione n. 5.7 del Decreto V.I.A. n. 6875/2016: è possibile affermare che le lavorazioni effettuate in quest'area non hanno apportato modifiche di rilievo agli esiti del monitoraggio ante operam se questo fosse stato effettuato prima delle operazioni effettuate e che il monitoraggio che verrà effettuato nel corso dei prossimi mesi sarà pertanto completamente rappresentativo della situazione ante operam delle componenti e delle specie oggetto di monitoraggio e che non vi sia stato pregiudizio ambientale”. 

Distinti saluti 

Il Responsabile dell'Area Governo del Territorio del Comune di Canegrate e dell'Ufficio di Direzione del Parco del Roccolo 

 


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