Da fb di Daniele Bianchessi
156 si, 140 no, 16 astenuti. Il Governo incassa la fiducia del Senato con maggioranza relativa, Conte si salva, ma i nodi politici nella maggioranza restano. Sul piano politico Conte riceve l'appoggio di Pd, M5s, Leu, Maie, Sudtirol, di Rossi e Causin di Forza Italia (ora fuori dal partito), dei senatori a vita Monti e Segre, dei ribelli di Italia Viva, alcuni poi tornati nel Pd, di Casini, e di una parte dei parlamentari del Gruppo Misto tra cui Lonardo, moglie di Mastella. Al no del centrodestra si sono associati Emma Bonino, l'Udc, pezzi del Gruppo Misto. La comunicazione dell'esito finale della votazione è stata ritardata dalla richiesta di Lello Ciampolillo, ex parlamentare del M5s e ora al gruppo Misto, di poter votare anche se le urne si erano chiuse al Senato. Nell'aula si è scatenata la bagarre con molti senatori in piedi che protestavano contro la presidente Elisabetta Casellati. Poi Ciampolillo e Nencini sono stati riammessi. Il vero scontro è andato in diretta durante il discorso di Matteo Renzi. "Bisogna guardarci in faccia, ora o mai più", ha detto Renzi a Conte che nella sua replica ha risposto: "Italia Viva ha scelto la strada dell'aggressione a fronte di continue offerte di dialogo". Nel discorso che ha preceduto il voto finale, il Presidente del Consiglio Conte ricorda "le continue pretese di Italia Viva, i suoi rilanci concentrati peraltro non casualmente sui temi palesemente divisivi rispetto alle varie sensibilità delle forze di maggioranza". Come alla Camera, anche in Senato Conte si rivolge ai 'volenterosi': "chiediamo un appoggio limpido, trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico". Per Conte servono un Governo e forze parlamentari volenterose "consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della delicatezza dei compiti". Conte è tornato anche sulla riforma della legge elettorale: "Negli anni passati abbiamo subito una frantumazione della rappresentanza, sono emersi nuovi processi, anche in maniera dirompente, non possiamo fare una legge che costringa forze così diverse, questo artificio contribuirebbe all'instabilità politica". Infine il premier ricorda Paolo Borsellino nel giorno del suo 81esimo compleanno e l'impegno del Governo alla lotta alla mafia, e il ricordo delle migliaia di morti per Covid-19.
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