pubblichiamo un breve estratto di un articolo di Domenico Vito
fonte articolo completo http://hubzineitalia.com
Crisi sanitaria e crisi ecosistemica e climatica
Questa crisi sanitaria e la crisi climatica e ambientale hanno diverse interconnessioni, per diversi motivi e diversi aspetti
PRIMO, le cause esiste un legame strettissimo tra le malattie che terrorizzano il pianeta e la perdita di biodiversità. Molte delle malattie emergenti (Ebola, AIDS, SARS, influenza aviaria, SARS-CoV-2) non sono del tutto casuali ma sono la conseguenza indiretta di del nostro impatto sugli ecosistemi naturali e di un distorto rapporto uomo-natura.
Secondo il report del Wwf Italia ”Ripensare l’ecologia e gli stili di vita nelle emergenze” la distruzione degli ecosistemi in particolare quelli forestali potrebbe essere la causa della diffusione delle pandemie secondo il fenomeno dello “spillover” (Quammen, 2012). La zoonosi diventa più facile difatti se ci sono meno specie intermedie fino ad arrivare all’uomo ed inoltre il commercio illegale di animali selvatici vivi o di loro parti (tipico di alcune zone) non fa altro che aumentare la probabilità del fenomeno.
Una volta scoppiata, la diffusione della pandemia è inoltre facilitata dalla presenza di grandi agglomerati urbani iperpopolati e antropizzati e da incontrollati e ipercinetici spostamenti.
SECONDO, gli effetti nell’antroposfera e nella biosfera.
Nell’antroposfera questo virus ha completamente e impredibilmente messo in crisi i costrutti tossici della società moderna. Senza se e senza ma.
Ci ha costretto a fermarci, a limitare i trasporti a rivedere la geopolitica – a prestare maniacale attenzione a come ci interfacciamo con l’ambiente circostante .
Proprio come un brivido ha scosso ogni organo della macchina: dal settore sanitario a quello militare statale a quello economico OBBLIGANDOLI a funzionare diversamente. In modo coordinato per la sopravvivenza…o c’è coordinazione o non c’è sopravvivenza
Mai come prima inoltre una componente biotica (virus) ha influenzato e determinato lo stato del sistema economico
In una visione ecologica molti pensano che questa pandemia sia stata una sorta di autoregolazione della biosfera.
In effetti come si può vedere dalle immagini sotto della pianura padana e da questo video che mostra l’evoluzione della qualità dell’aria nelle zone cinesi interessate alla quarantena
la qualità dell’aria è drasticamente migliorata , a causa del blocco delle attività e sopratutto dei trasporti (altro dato interessante).
Molto suggestivo che un virus che un virus che colpisce le vie respiratorie determini al netto un miglioramento della qualità dell’aria (ndr)
Ma questo vale anche per diverse altre componenti della biosfera (acqua, suolo, etc..)
Per una posizione ufficiale sul rapporto tra epidemia COVID-19 e qualità dell’aria si rimanda al position paper ufficiale della SIMA (Società Italiana Medici Ambientali).
TERZO, le risposte
In assenza di cure farmacologiche, la quarantena è l’unica misura che si è mostrata efficace.
L’obiettivo è quello di contenere e ritardare il picco dei contagi in modo ce ne siano il meno possibile.
Il tipo di risposta è ecologica, quasi malthusiana verrebbe da dire: si segue l’andamento della popolazione del virus e come “ci preda” per contenerlo.
La risposta inoltre deve essere di comunità ossia TUTTI devono partecipare contro la minaccia comune.
I governi varano le misure che sono inutili se la cittadinanza non collabora ed altresi, se TUTTI i governi del mondo non si coordinano nella risposta globale non se ne viene a capo.
SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA contro il corona virus
Siamo tutti sullo stesso pianeta, e le analogie con la risposta necessaria alla crisi climatica sono tantissime. Talanoa.
Inoltre la figura degli esperti (medici,virologi, infermieri) è in primo piano: la loro voce è sentita, perchè la risposta deve considerare il loro parere obbligatoriamente. Dovrebbe essere cosi nel ruolo dell’IPCC ad esempio
PLANETARIA, COMUNITARIA, BASATA SULLA SCIENZA E SULLA CONOSCENZA ESPERTA, DI CAMBIAMENTO DEGLI STILI DI VITA
Sta diventando molto popolare la metafora per cui questa crisi sia una “prova generale” di quello che ci attende con una crisi climatica.
Di sicuro ci sono molte somiglianze, e quei cambiamenti degli stili di vita, della struttura del nostro mondo che ora stiamo vivendo forzatamente, sono molto connessi a quelli che avremmo dovremmo SCEGLIERE per combattere la crisi climatica.
Ma non abbiamo scelto, irresponsabilmente…
Resilienza di comunità
Come ogni brivido anche il COVID-19 ci ha scosso
Disarcionando la nostra possibilità di andare avanti con la routine ci ha costretti in una condizione in cui abbiamo dovuto scoprire nuove vie per farci forza, per lavorare, per entrare in relazione.
E cosi abbiamo riscoperto lo smartworking, le videochiamate, il valore dello stare in famiglia il senso del tempo e delle piccole cose di cui siamo stati apparentemente privati.
E cosi abbiamo riscoperto lo smartworking, le videochiamate, il valore dello stare in famiglia il senso del tempo e delle piccole cose di cui siamo stati apparentemente privati.
Istantaneamente il nostro governo ha preso misure con una velocità tutt’altro che italiana, e si sono spostate masse da nord a sud….Chapeau Coronavirus.
In italia sopratutto abbiamo riscoperto uno spirito di comunità nazionale, la voglia di cantare.
Nonostante l’immensa sofferenza delle nostre vittime – tragica e atroce nei numeri spaventosi, ci siamo riscoperti una comunità
Di fronte ad una minaccia comune e molto democratica abbiamo riscoperto la nostra resilienza di comunità.
E in questo, ruolo grande ruolo hanno giocato le tecnologie dell’informazione, riscoprendosi non solo uno spazio di profitto, ma uno spazio di umanità. Un assaggio di futuro possibile insomma.
in un immaginario fantascientifico questo virus sarebbe una sorta di messagero evolutivo. Per farci fare quel salto che abbiamo sempre avuto paura di fare per imparare a rispettare noi e il pianeta – con un costo certo, perchè in natura nulla si crea e nulla si distrugge come la fisica ci insegna.
In questa molto umana ricerca di un senso, durante questa quarantena avremo il tempo avremo il tempo per riflettere su come ricominciare.
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