giovedì 18 agosto 2022

Di pendolari, clima e disservizi. Dalla Lombardia

 Da un gruppo Facebook di pendolari Lombardi 

Invito alla lettura 

Con l'emergenza climatica e i problemi d'inquinamento che abbiamo in Lombardia bisognerebbe fare il possibile per consentire alle persone di spostarsi senza auto, il trasporto pubblico dovrebbe essere un diritto inalienabile per tantissimi motivi; e invece sembra ci si diverta a sopprimere linee, a ridurre il servizio in ogni modo, a ostacolare costantemente chi desidera usare il treno.

Prima c'è stato il divieto di portare le biciclette che ha provocato un disagio immenso a chi lavorava lontano dalla stazione ed era abituato a organizzarsi in treno + bici, poi la soppressione di tutti i treni notturni (una vergogna in una metropoli come Milano) che ha lasciato a piedi la gente che lavora in orari serali o banalmente chi voleva uscire il sabato senza macchina, ora l'odissea del passante che rende un incubo la vita quotidiana di tutti noi, obbligando me e molti altri a fare i salti mortali  per organizzare dei banalissimi viaggi, magari arrivando in stazione e trovando la sorpresa del treno soppresso quando hai i minuti contati.

Mi è capitato varie volte di vedere gente che doveva andare in bagno e veniva loro risposto di scendere in stazione perché fuori uso. Ma come si fa ad andare avanti così? 

Davvero, mi rendo conto sia uno sfogo inutile, però dovevo proprio esprimermi perché un servizio così indecente è inconcepibile.

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